• Una lettura solo “privata” è più incerta e meno reale di una lettura condivisa?

    Altre osservazioni sulla lettura e lo spazio pubblico di Hannah Arendt Vorrei approfondire prima di ogni altro il concetto di “spazio pubblico” in Hannah Arendt perché è al centro dell’idea di condivisione della lettura come creazione potenziale di uno spazio pubblico.In Vita Activa, nel secondo capitolo, “Lo spazio pubblico e la sfera privata”, Arendt definisce – Continua


  • Lettori che parlano e ascoltano, progetto per un nuovo libro

    Eccomi, siamo ritornati; dopo mesi di silenzio o di parole solo scritte o pronunciate attraverso Zoom, o al telefono, oppure condivise solo con gli altri lettori in casa, o con gli amici vicini, i lettori son tornati a incontrarsi. E con questo ritorno prende il via un nuovo progetto, seguito ideale del libro pubblicato a – Continua


  • Parlare di libri: osservazione dei dettagli, analisi, esperienze personali

    Omaggio indiretto e in ritardo a David Graeber (1961-2020) Basta poco per diventare precisi quando parliamo dei libri. Un buon esempio di cosa si intenda quando citiamo la precisione in questi casi l’ho trovata proprio oggi leggendo un articolo che Mediapart (l’articolo è tradotto sul n.1375 di Internazionale) ha dedicato a David Graeber (1961-2020), l’antropologo, – Continua


  • Le parole che ci diciamo dopo la lettura

    Davvero, dopo tanti mesi di cammino sul filo dell’incertezza consapevole, che forse ha contribuito soltanto a dare lineamenti più precisi all’incertezza che sempre ci accompagna o dovrebbe accompagnarci, eccoci di nuovo qui a parlare, a scrivere a proposito delle letture. Ciò che ci interessa sono sempre le parole che diciamo e ascoltiamo attorno alle e – Continua


  • Perché il lettore di un gruppo di lettura partecipa a una sfera pubblica

    Chi ha scoperto e desiderato nel lockdown la componente sociale e di condivisione presente nella lettura privata, ha intuito l’esperienza che i lettori dei gruppi di lettura conoscono da tempo Mi ha incuriosito leggere un commento di Gal Beckerman, redattore della New York Times Book Review a proposito della lettura ai tempi della pandemia (This – Continua


  • Lettori e lettura al tempo del Covid-19 (un libro prezioso)

    Esce in questi giorni un piccolo libro dedicato alla lettura ai tempi del Coronavirus e nella fase che seguirà. Il volume – disponibile sia stampato che in e-book – è: #iostoacasaaleggereepoi? Biblioteche, librerie, lettori ed editori di fronte al covid-19.Fondazione Per Leggere Edizioni, 180 pagine.Collana Millelibriinfo@fondazioneperleggere.itSul sito della Fondazione per Leggere le indicazioni su come – Continua


  • Domande sui gruppi di lettura

    (che sono soprattutto “gruppi”) Un gruppo è di lettura è anche (e soprattutto) un “gruppo sociale”: vorrei partire da qui, da quando sembra che il più sia fatto: il gruppo esiste e lavora, condivide. È una piccola commedia umana che va in scena, ed è questa commedia il fenomeno che più ci dovrebbe interessare. Prima – Continua


  • Perché nel gruppo di lettura dovremmo cercare i dettagli

    Il lockdown ci aiuta a capire perché quasi ogni volta che parliamo dei libri vorremmo farlo meglio. I dettagli, vorrei parlare dei dettagli con gli altri lettori. O di personaggi e delle scene; dei frammenti; di alcuni dialoghi; di un tema che corre fra le pagine. I dettagli, e i frammenti, si combinano con altri – Continua


  • Gruppi di lettura in videoconferenza, ai tempi del coronavirus

    Possiamo provare a rimettere in azione i nostri gruppi di lettura o a inventarne di nuovi in queste settimane di isolamento per il virus? In fondo bastano pochi accorgimenti e attenzioni su alcuni particolari, e si può fare. L’idea è dunque creare o far rivivere un gruppo di lettura usando Internet al tempo del coronavirus. – Continua


  • La condivisione della lettura come modello di ricostruzione sociale, dopo il buio del virus

    Quando finirà dovremo essere preparati. Preparati ad avvicinarci ad altre persone, di nuovo. Il che significa ricostituire la prossimità, ma, forse, anche ad avvicinarci in modo consapevole. Non superficiale, perché sia una prossimità morale. Dovremmo prepararci a migliorare la nostra capacità di relazioni faccia-a-faccia, a riconoscerne la portata etica, e il fatto che la dimensione – Continua


  • Lettura condivisa, esclusione sociale (e coronavirus)

    Fra le persone povere che vivono per strada si vedono anche lettori e lettrici. Alcuni, magari sollecitati, parlano delle loro letture, a volte con distacco, altre con entusiasmo.La signora che coordina i volontari di un’associazione che conosco bene mi ha suggerito l’idea di provare a usare il dialogo sulla lettura per dedicare ad alcune di – Continua


  • I libri più belli, letti nel 2020

    Ci risiamo. Ricominciano con un nuovo giro di giostra: i libri più belli letti nel corso di questo 2020. La comunità formata attorno a questi post resiste, si rinnova; a volte esita, in altri momenti si entusiasma. Il 2019 ha generato meno commenti degli anni precedenti, ma ha anche trovato un equilibrio più maturo. I – Continua


  • Il diritto di ascoltare

    Ho letto qualche settimana fa un articolo che affronta una faccenda alla quale stiamo dedicando attenzione: l’ascolto (“The right to listen. As citizens of a democracy, we need to hear one another. Why can’t we?”, The New Yorker, 27 gennaio 2020). Ma lo fa in un modo sorprendente. L’ascolto è ovviamente importante nella condivisione della lettura, – Continua


  • La nuova legge sulla lettura

    Scontro sul tetto degli sconti al 5%, ma nella norma c’è anche altro – Continua


  • Lettura e autobiografia

    Ancora a proposito di scrittura e discorso autobiografici. Paul Auster – in un’intervista a due insieme con David Grossman sulla Lettura del Corriere della Sera – ha detto: Quando scrivi l’unica cosa che hai a disposizione è la tua esperienza personale, comprendendo in questo ciò che leggi, che senti dire da altri, ciò che fa parte del tuo mondo, – Continua


  • Prepararsi alla scrittura autobiografica

    – Primi appunti su Graphein: scrivere di sé a Anghiari.– Le idee di Elias Canetti a proposito dei Diari– Eribon e il Ritorno a Reims La nostra esperienza – di eventi, di pensieri e emozioni – diventa oggetto di narrazione autobiografica. È, semplificando, il lavoro che si compie, quasi come un miracolo, alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Finalmente, – Continua


  • Il filo rosso, vorrei facessimo più domande

    Io aspetto domande. È stato Pavel a farmi pensare che questo filo di lana rossa che mi è stato affidato, protetto da una piccola bustina di plastica, mi invitasse ad aspettare domande. Il filo di lana rosso è corto. Non riesce a legare niente. Non si annoda. Si perde facilmente. Forse potrebbe essere annodato a – Continua


  • Riconoscersi nonostante tutto

    Per la strada fra esseri umani con destini e fortune diversi Una sera di novembre, quando il furgone dell’Unità mobile si è accostato al marciapiede, D. si stava pettinando, con cura: con la mano destra reggeva il piccolo pettine marrone scuro e con la sinistra lo specchio rotondo con il manico di plastica nera. Poi – Continua


  • Pedoni e ciclisti vittime del traffico: le città da trasformare

    Il report dell’European Transport Safety Council (Etsc), “Safer Road, Safer Cities: how to improve urban road safety in the EU“, per strade che mettano al primo posto la protezione degli utenti deboli Per ridurre gli incidenti mortali dei pedoni e dei ciclisti nelle nostre città è necessario intervenire sulla viabilità mettendo al primo posto delle – Continua


  • Il gruppo di lettura è una questione maledettamente sociale

    Nel suo romanzo-memoir-taccuino di viaggio, I Vagabondi (Bompiani), Olga Tokarczuk, premio Nobel per la letteratura 2018, scrive fra l’altro di Eryk, un marinaio solitario, emigrato da un paese comunista, che gira il mondo diventando baleniere: fino a quando, a causa del capitano della nave che contrabbanda droga e tabacco, finisce in carcere in un paese asiatico.Nella biblioteca – Continua