Alcune settimane fa se ne è andata dal mondo, dopo una lunga e bella vita, una persona che mi era molto cara ed è stata molto importante, per un numero infinito di motivi.
Fra i suoi grandi meriti, Bianca aveva anche quello di saper leggere nel migliore dei modi possibili.
Vale a dire, leggere mantenendosi in equilibrio sul filo che attraversa la lettura privata e individuale, che tutti noi pratichiamo e amiamo; ma anche, la lettura pubblica e condivisa.
Fra le molte cose belle della sua vita, Bianca praticava in modo appassionato e creativo la condivisione della lettura. Sapeva in modo istintivo cosa tenere per sé di ciò che le suscitava una pagina, un rigo, un romanzo intero, e cosa invece donare, restituire, condividere. Anche nel caso della lettura pensava che avesse molta più forza, ricchezza e senso dar vita a parole nuove; a un dialogo, una conversazione nella quale intrecciare il pensiero e l’emozione delle pagine con il pensiero e le emozioni proprie e di coloro che con lei dialogavano.
Ci sono decine di altri motivi per cui Bianca ci mancherà. Ma il ricordo di Bianca che parlava in modo profondo e spontaneo dei libri che leggeva; e di Bianca che ascoltava in modo attento e sincero ciò che gli altri avevano da dire, resterà un insegnamento di vita davvero prezioso e indelebile, riflesso particolare e parziale di una grande anima.
(Il dipinto è di Mary Cassatt, 1878, Wikiart)
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