Spero Rizzoli si affretti a tradurre il nuovo romanzo di Thomas Pynchon, Inherent Vice. Una delle recensioni che gli ha dedicato il New York Times scrive di un’omaggio psichedelico a Raymond Chandler e Dashiell Hammett ambientato nell’ultimo periodo hippie in un sobborgo di Los Angeles, con il detective privato Doc Sportello come eroe. Sempre sul – Continua
Il lettore ideale non va confuso con il lettore effettivo. […] La letteratura non dipende dai lettori ideali, ma solo da lettori sufficientemente bravi. Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto. – Continua
Giovedì 27 agosto ,alle 10 presso la Biblioteca Accursio (Piazzale Accursio 5, nelle immediate vicinanze dei locali della Fiera dove si svolge il congresso IFLA – International Federation of Library Associations and Institutions) ci sarà un incontro sulla questione del prestito a pagamento in biblioteca e le altre conseguenze delle direttive europee sulla proprietà intellettuale. – Continua
Non saprei proprio dire con quale coraggio un mattino di tanti anni fa telefonai a Fernanda Pivano. Ero un’adolescente innamorata della letteratura americana, e avevo saputo che la Nanda avrebbe partecipato ad un incontro in una libreria Feltrinelli la sera stessa. Non potevo perdermela ma – non chiedetemi perché – avevo bisogno di una conferma, – Continua
Paesaggio con tre alberi è il titolo di un’incisione calcografica ad acquaforte, presente tra marzo e giugno 2009 a Traversetolo vicino Parma alla Fondazione Magnani Rocca in una mostra sull’arte incisoria (Incontro con Rembrand ). Ma questo quadro è anche il titolo di un breve romanzo (pp.104 ) di Yehoshua Kenaz, pubblicato da Nottempo e presentato – Continua
Il lettore ideale non si preoccupa degli anacronismi, della veridicità documentale, dell’esattezza storica, della precisione topografica. Il lettore ideale non è un archeologo. Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto. – Continua
E’ da tanto che devo parlare di questo libro, da quando a maggio ho raccontato dell’intervista fatta all’autore Bruno Morchio alla libreria Cattaneo di Lecco. All’epoca non avevo ancora letto il libro, in ostaggio da mio papà, poi per un motivo o per l’altro ho tirato per le lunghe… Ma ora, prima di partire (domani) per le – Continua
Scrivere sui margini è segno distintivo del lettore ideale. Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto. – Continua
Un giallo di Petros Markaris si legge sempre a prescindere. Luca Mastrantonio, Il Riformista, dalla quarta di copertina de *La balia* Sottoscrivo pienamente e consiglio a tutti di leggere *La balia*, l’ultima avventura del commissario “Kostas Charitos, sbirro greco” _così definito dalla moglie Adriana, personaggio incredibile_ edito da Bompiani. Kostas, appunto, è un commissario della – Continua
Come mi è già capitato di scrivere, oggi sono numerosi i romanzi ambientati in una casa, per esempio Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio (e/o) dell’algerino Amara Lakhous o Amiche per la pelle dell’indiana Laila Wadia: due romanzi, scritti in italiano, per farci riflettere sul tema dell’emigrazione e ciò che accade in un – Continua
Penelope Lively è stata una delle mie scoperte recenti più soddisfacenti, grazie a *Tre vite* di cui ho parlato un annetto fa. Una di quelle scrittrici _come Joyce Carol Oates o Ann-Marie MacDonald o Anne Tyler_ che mi stupiscono e mi affascinano non solo per le loro narrazioni, ma anche, e soprattutto, per la loro – Continua
Claudio Magris sul Corriere della Sera di ieri (31 luglio 2009) ricorda con la sua consueta precisione e semplicità una idea e sensazione che da un po’ di tempo provo ogni volta che ritorna protagonista pubblico uno dei tanti terroristi che insaguinarono l’Italia nel nome della rivoluzione e di una bandiera (“Quei miserabili che disonorarono – Continua
Anche se ho sostenuto che i libri da leggere in vacanza non devono necessariamente essere geograficamente legate ai luoghi attraversati o momentaneamente abitati, ecco che, parzialmente, mi contraddico. Perché girando per Otranto mi son imbattuto nell’unica libreria della città e dai banchi mi ha chiamato il romanzo di Otranto: L’Ora di tutti (Bompiani) di Maria – Continua
Il nome di Harry Potter è comparso ogni tanto in questo blog, a volte in elenchi di libri letti, a volte in discussioni sul fenomeno _perché di vero e proprio fenomeno si tratta. Io personalmente mi sa che non ho mai recensito uno dei suoi libri, ma non perché non l’abbia letto, anzi, confesso di – Continua
Quest’anno l’appuntamento per Festivaletteratura è da mercoledì 9 a domenica 13 settembre, la cornice è sempre Mantova. E’ uscito oggi online il programma che potete trovare, i biglietti sono prenotabili dal 4 settembre. Dato che l’affluenza è molta, il consiglio per riuscire a trovare i biglietti è di fare la tessera di soci (costa 20€, – Continua
Poichè mi sembra che agli utenti di questo blog interessi tutto ciò che riguarda la lettura, mi è parso significativo un recente articolo di Internazionale, di cui vi propongo una breve sintesi. Calcutta non è solo povertà e miseria, ma è anche la città che ospita tre università e College Street è noto come centro intellettuale – Continua
“Il fiume” (The River) è un racconto di Flannery O’Connor (Tutti i racconti, Bompiani): un bambino viene portato da una baby sitter al fiume appena fuori città per assistere alla cerimonia di un predicatore che battezza i fedeli e anche lui viene calato testa in giù per alcuni secondi nell’acqua. Il rito lo sorprende e – Continua
Due anziani in una stanza d’ospedale di Liegi: una donna di 91 anni e un figlio più che settantenne, che non è un uomo qualunque, ma Georges Simenon, il fecondissimo scrittore non solo di gialli, richiamato al letto della madre morente, per assisterla nell’ultima settimana di vita. E tre anni e mezzo dopo la morte – Continua
Ero stato alla presentazione del libro Le vie dorate: con Giuseppe Pontiggia (a cura di Daniela Marcheschi, MUP). Bello l’intervento di Piero Dorfles che aveva parlato di “Stile” come categoria scomparsa dagli articoli che parlano di libri. Pontiggia invece ci teneva molto. E bello un articolo dello stesso Pontiggia, di cui si era data lettura. – Continua
I lettori che si suicidarono dopo aver letto il Werther non erano lettori ideali, ma solo sentimentali. I lettori ideali di rado sono sentimentali. Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto. – Continua