Il lettore ideale (8, fine)

Il lettore ideale non va confuso con il lettore effettivo.
[…]
La letteratura non dipende dai lettori ideali, ma solo da lettori sufficientemente bravi.

Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto.

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7 risposte a “Il lettore ideale (8, fine)”

  1. Oh, finalmente un po’ di pragmatismo….
    @ Luiginter : tu che hai letto Al tavolo del cappellaio matto , puoi confermarmi come vera l’ affermazione di Manguel che “Il lettore ideale non nutre alcun interesse per le opere di Bret Easton Ellis?”

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  2. Ciao Silvana,

    sì, confermo: Manguel, negli “Appunti per la definizione del lettore ideale”, fra l’altro dice:
    “Il lettore ideale non nutre alcun interesse per le opere di Breat Easton Ellis”.

    D’altra parte, alla luce dell’affermazione finale: “il lettore ideale non va confuso con il lettore effettivo” – possiamo dire che il lettore effettivo magari prova a interessarsi anche a B.E.E. :

    baci

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  3. Ciao,
    mi scuso se mi inserisco nella discussione con argomentazioni che sono molto semplici e poco filosofiche e forse anche non appropriate, perchè potrei non aver colto appieno l’ argomento. Premesso che Manguel è da ritenersi un simpatico provocatore e fingendo che le sue argomentazioni siano realmente pensate, mi associo al postulato di Luiginter, ma nella realtà, può esistere la categoria del “lettore ideale”? A mio parere no e non deve esistere. Come si può ingabbiare il libero arbitrio di non condividere, di apprezzare o di stancarsi di leggere o di saltare pagine o di cominciare dalla fine o da qualsiasi parte si voglia un qualsiasi libro? La letteratura non dipende da lettori ideali o sufficientemente bravi, ma soltanto dagli scrittori, altrimenti esisterebbero solo libri editi, mentre la realtà ci mette di fronte ad un mare magnum di libri inediti. Detto ciò permettetemi un’ affermazione da lettore libero:si può vivere anche senza leggere B.E.E. e su questo punto potrei concordare con Manguel.
    Grazie dell’ ospitalità, un abbraccio a tutti.

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  4. “La letteratura non dipende dai lettori ideali, ma solo da lettori sufficientemente bravi” scrive Manguel : non ho letto il libro in questione e credo anch’io che sia una sorta di provocazione…è quel “sufficientemente bravi” che mi causa perplessità. Forse nel libro viene spiegato meglio cosa e chi sia un lettore sufficientemente bravo…magari l’explicit poteva essere :
    “La letteratura non dipende dai lettori ideali ma solo dai lettori reali” ed ogni lettore reale è un lettore a sé (credo che U. Eco avesse ragione quando accennava alle diverse possibilità di lettura di un’opera, alla suscettibilità interpretativa personale che travalica sempre le intenzioni dell’autore).
    Ennore dice che “La letteratura non dipende da lettori ideali o sufficientemente bravi, ma soltanto dagli scrittori”…anche questa affermazione mi sembra estrema in quanto sembra escludere il lettore dal gioco e poi si potrebbero aggiungere altre variabili : che dipende dall’editoria, dal marketing ecc. Ultima cosa… certo che si può vivere benissimo senza leggere B. E. Ellis (ma è una posizione che mi ha ricordato tanto Battiato quando in “Bandiera bianca” cantava che “A Beethoven e Sinatra preferisco l’ insalata a Vivaldi l’ uva passa che mi dà più calorie”). Perché proprio Ellis e non Dan Brown o altri, per es.? Infine si può vivere bene anche senza leggere… conosco tante persone felici che dicono , in tutta sincerità, di non leggere perché il tempo della lettura è tempo sottratto alla ” vita vera”.
    Cordialtà e buona domenica a tutti.

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  5. Ciao Silvana,
    complice l’ ora tarda, mi sono reso conto di non essere riuscito a trasmettere il mio pensiero. Anche la mia, come credo quella di Manguel, era una provocazione. Sono d’ accordo con te, io non ho mai letto Ellis come pure un’ infinità di altri autori e certo, si può vivere, come si può vivere senza leggere in assoluto, senza guardare un film, senza viaggiare o fare mille altre cose, due terzi dell’ umanità, vive così.
    La letteratura, invece a mio parere, esiste in quanto tale, esiste perchè si scrive, a prescindere che venga poi letto, esiste per la necessità dell’ uomo di scrivere di ricordare, anche solo a se stesso. Le cose, come gli uomini, esistono anche se non appaiono. Letteratura è tutto ciò che si scrive, marketing, editoria, pubblicità, vengono dopo ed in conseguenza,ma non creano la letteratura, così come non la crea nessun lettore, di qualunque specie. Il lettore esiste per suo diletto personale. Lo scrittore è cosa diversa, certo c’è chi scrive solo in funzione degli altri, solo per essere letto, ma questa è un’ altra storia.
    Sempre un piacere leggerti e augurandoti momenti più sereni, ti abbraccio.

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  6. Ciao Ennore,
    la tua analisi sulla letteratura è ineccepibile…e poi tu sei qualcosa di più di un semplice lettore e conosci questo mondo molto meglio di me. Credo che il malinteso sia stato solo sui termini .
    Confesso, inoltre, di aver peccato, più volte : appartengo alla schiera degli svergognati che hanno letto B.E.Ellis 😉
    Ti ringrazio per gli auguri, che sento davvero sinceri, e li ricambio con affetto…spero , prima o poi, di fare conoscenza con “Mario”.

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  7. non prenderei proprio alla lettera la serie di affermazioni di Manguel sul “lettore ideale”: non sono argomentate, sono sei paginette di “appunti” come dice il titolo, per trovare una definizione audace del lettore ideale: forse proprio per sottolineare con quell’”ideale”, che quel che interessa è il lettore reale, concreto.

    Forse ciascuno dei lettori ideali tratteggiati è un pezzo di lettore reale; forse il saggio di Manguel è un invito a scrivere a nostra volta un po’ di definizioni di di lettore ideale, non per incarnarlo in un soggetto, ma solo per aiutarci a capire quanti tipi di lettore diversi sono dentro il lettore che siamo, e che diventiamo.

    Infine: non so per quale motivo ce l’avesse con Ellis, non lo dice; ma anche questo non mi pare così rilevante: forse fa parte delle sue idiosincrasie, tutti noi siamo un fascio di scelte, a volte anche strane e inspiegabili…

    ciao ciao

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