Tag: leggere

  • A proposito di Biblioterapia

    A proposito di Biblioterapia

    Osservazioni su alcuni effetti esistenziali delle letture

  • Il riscatto di Ivan Il’ič

    Il riscatto di Ivan Il’ič

    Ogni libro crea un microcosmo particolare per ogni lettore e la rilettura ti obbliga a soffiare sulla polvere dell’esperienza precedente per ricrearne una nuova di zecca.

  • Condividere la lettura è pensare

    Il desiderio di condividere le letture è un bisogno profondo, “naturale”, suscitato dalla natura stessa del pensare. È un confronto consapevole con la solitudine, che ci prepara a comunicare con l’altro. Quando abbiamo detto che il lettore ha quasi sempre un bisogno di parlare di quel che legge non mi riferivo ovviamente solo a un…

  • Ascoltare un libro: quando a leggere è un’altra persona

    È un po’ come assistere a un’opera teatrale ma senza palco e senza scenografia. Senza poter decidere nulla. Senza avere il controllo su niente. Se invece di leggere il proprio libro da soli, lo si fa leggere a qualcun altro (tutto o anche solo poche pagine) e ci si limita ad ascoltare, cambia un po’…

  • 4 motivi per cui leggere fa bene allo spirito

    4 motivi per cui leggere fa bene allo spirito

    Domanda eterna, forse, ma sempre attuale: “Quali sono gli effetti della lettura sul nostro spirito? Perché leggere dovrebbe farci stare meglio? Cosa la letteratura porta alla nostra esistenza?” Se lo chiede Maria Popova su Brainpickings.com  unendo le riflessioni a un piacevolissimo video realizzato dallo scrittore e filosofo Alain de Botton e dal suo team della…

  • Un libro per tre giorni di libertà

    Un libro per tre giorni di libertà

    “La lettura è uno straordinario antidoto al disagio e favorisce la consapevolezza e il riscatto sociale e personale”. Queste parole sono di Mario Caligiuri, assessore alla cultura di Reggio Calabria. E le ha pronunciate per spiegare il provvedimento da lui proposto di far leggere libri in prigione ai detenuti garantendo loro tre giorni di sconto…

  • Leggere e dimenticare (2): Kundera, il romanzo contro il tempo presente perduto

    Nei saggi dedicati alla letteratura Milan Kundera affronta più volte e da più aspetti la questione della memoria, del dimenticare, intrecciate alla lettura e alla scrittura. Ne I testamenti traditi (1993) lo fa, in modo assai radicale, quasi antropologico: siamo condannati al passato, dice, non sappiamo cogliere la concretezza del tempo presente. Anche se ricordiamo,…

  • Virginia Woolf ci dice come leggere un libro

    Ho letto con curiosità l’articolo pubblicato da Maria Popova su Brain Pickings a proposito di Virginia Woolf e della sua idea di come leggere un libro. Già, chi è il buon lettore? La scrittrice lo spiega nel saggio “Come andrebbe letto un libro?” contenuto nella raccolta Il Lettore Comune – Seconda serie. Chi sono coloro che sanno…

  • La lettura è davvero un’esperienza di vita?

    La lettura è davvero un’esperienza di vita?

    Per i lettori accaniti è un fatto noto, anche se non se ne parla quasi mai, forse per pudore. Mi riferisco al fatto che la lettura sia una esperienza di vita, vera. Non (solo) vicaria, non voyeuristica. Esperienza di grande qualità, valida in sé, non tanto e non solo in quanto “intrattenimento”. Il lettore non…

  • W.G. Sebald, consigli per scrittori

    David Lambert e Robert McGill erano due dei sedici studenti che frequentarono l’ultimo workshop di W.G. Sebald all’Università di East Anglia, nell’autunno del 2001. Il corso era dedicato alla scrittura narrativa di finzione. Sebald sarebbe morto in un incidente stradale tre giorni dopo l’ultima lezione. Ora Richard Skinner ha pubblicato gli appunti riordinati da Lambert e…

  • Il rubino di fumo, Philip Pullman, letto dal nuovo gruppo di lettura ragazzi della Biblioteca di Cologno Monzese

    Sono tre, per ora. Hanno tra gli 11 e i 15 anni. Si sono conosciuti in biblioteca e lì si ritrovano più o meno una volta al mese per parlare, tra l’altro, di libri. Hanno chiesto di poter estendere le loro impressioni di lettura a qualcuno in più attraverso il blog. Ed eccoli qui: Giulia, Giulio…

  • Baricco sul leggere gialli

    Baricco su la Repubblica nella rubrica che tiene ogni settimana Una certa idea di mondo; nel recensire La trilogia Adamsberg di Fred Vargas, ed. Einaudi, fa una lunga premessa sul suo poco amore per il genere dei gialli. Fa eccezione Fred Vargas, ovviamente. Non vado matto per i gialli, odio i thriller. Lo dico serenamente e…

  • Leggere – Jules Renard

    Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. Jules Renard

  • Leggere – Daniel Pennac

    La vita non è un romanzo, lo so, lo so… Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile. Daniel Pennac

  • Perché si scrive – Baricco a Che tempo che fa

    Per rimanere in tema di Baricco, il bel monologo che ha fatto a Che tempo che fa il 29 Ottobre: Voi occidentali, noi francesi, quando vediamo un’opera d’arte o leggiamo un libro, ci aspettiamo sempre in qualche modo di entrare in contatto con l’assoluto, o anche semplicemente con qualche verità che fra le pieghe della…

  • Leggere – Virginia Woolf

    A volte penso che il paradiso debba essere un continuo infinito leggere. Virginia Woolf, luglio 1934 Ps: grazie a giudi per la segnalazione!

  • Una certa idea di mondo – I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni, Alessandro Baricco

    Questo è il periodo di Alessandro Baricco. Sarà che con l’uscita del suo ultimo lavoro, Mr Gwyn, edito da Feltrinelli (a questo indirizzo il minisito dedicato al libro) compare in ogni programma e scrive su ogni giornale, sarà che è stato da Fabio Fazio a Che tempo che fa in una bellissima puntata di presentazione…

  • Leggere – Seneca

    La lettura alimenta l’ingegno e gli serve da riposo. Seneca

  • Leggere – Calvino

    Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro. Italo Calvino

  • Leggere – Proust

    Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. Marcel Proust