Una relazione incerta, eppure palpabile, con la creazione di immaginario
Il filo che tiene insieme questi libri è una relazione, incerta eppure palpabile, fra letture e scrittura autobiografica. Più in evidenza l’idea che il racconto autobiografico si trasfiguri con l’immaginazione; sveli e ri-veli: renda così più vere le nostre storie.
Sullo sfondo, l’idea – ovvia eppure importante da ricordare – che le nostre letture possano contribuire anche a raccontare le nostre vite.
Leggi anche: Autobiografia, perché scrivere la propria e cosa c’entra con la lettura
Sono libri incontrati o riscoperti o incontrati in nuovi contesti o dopo che li avevo ignorati, o persi per strada; incontri avvenuti anche grazie ai dialoghi con donne e uomini (stra)ordinari.
Questo primo elenco è in buona parte (anche se non completamente) frutto di dialoghi ad Anghiari, alla Libera Università dell’autobiografia, a inizio marzo, e di alcune pensate e ricordi personali.
(Mi rendo conto: potenzialmente è un elenco che potrebbe diventare sterminato: se volete contribuire aggiungete nei commenti. Non ho inserito opere capitali che diamo per certe: per esempio la Recherche.)
(Leggi anche: Le voci dei lettori: come creare gruppi di lettura inclusivi e felici)
– Paul Auster, Esperimento di verità, Einaudi.
– Andrea Battistini, Lo specchio di Dedalo. Autobiografia e biografia, Il Mulino.
– Thomas Bernhard, L’imitatore di voci, Adelphi.
– Attilio Bertolucci, La camera da letto, Garzanti.
– Christian Bobin, L’uomo che cammina, Qiqajon.
– Roberto Calasso, Come ordinare una biblioteca, Adelphi.
– Velimir Chlebnikov, 7 poesie facili e una difficile, Quodlibet.
– Billy Collins, tutte le poesie. Per esempio, in italiano: A vela in solitaria intorno alla stanza, Fazi (testo originale a fronte).
– Ugo Cornia, Le storie di mia zia (e altri parenti), Feltrinelli.
– Sergej Dovlatov, Taccuini, Sellerio.
– Emanuele Azio Ferrari, Artemio, Thedotcompany.
– Emanuele Azio Ferrari, Il posto dei libri. Per una biblioteca del cuore, Mimesis.
– Witold Gombrowicz, Diario, Feltrinelli.
– Mariangela Gualtieri, L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia, Einaudi.
– Peter Handke, Il peso del mondo, Guanda.
– Agota Kristof, L’analfabeta, Casagrande.
– Jack London, La Strada, Castelvecchi.
– Jack London, Il vagabondo delle stelle, Adelphi.
– Alberto Manguel, La biblioteca di notte, Archinto.
– Dacia Maraini, La nave per Kobe. Diari giapponesi di mia madre, Rizzoli.
– Paolo Mauri, L’arte di leggere: Aforismi sulla lettura, Einaudi.
– Renato Minore, La promessa della notte. Conversazioni con i poeti italiani, Donzelli.
– Luigina Mortari, La sapienza del cuore. Pensare le emozioni, sentire i pensieri, Raffaello Cortina.
– Anna Maria Ortese, Corpo celeste, Adelphi.
– Octavio Paz, Anch’io sono scrittura. L’autobiografia, Sur.
– Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine (di Bernardo Soares), Feltrinelli o Einaudi.
– Robert M. Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Adelphi.
– Paul Ricoeur, Sé come un altro, Jaca Book.
– George Santayana, Persons and Places (questo non credo sia mai stato tradotto ed è difficile da trovare anche in inglese).
– Silvano Scaruffi, L’incantatore di vermi, Abao Aqu.
– Charles Simic, Il mostro ama il suo labirinto, Adelphi.
– Gertrude Stein, L’autobiografia di Alice B. Toklas, Einaudi.
– Enrico Terrinoni, Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma, Feltrinelli.
Leggi anche:
Autobiografia ad Anghiari
Bainsizza, sulle tracce del nonno
La lettera per Adam
L’ultima volta che vidi mio padre
Lo zio Pierino e le sue storie
La cantina
Il Cile in Piazza San Babila (un’altra ricerca autobiografica)
(L’immagine in apertura del pezzo è un particolare di un dipinto di Alexej von Jawlensky, del 1921, dedicato a Buddha II).
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