E’ stato presentato questa mattina l’ottavo rapporto del Censis sulla comunicazione. A parte la sottolineatura sulla popolarità di Facebook, informazione su cu si stanno accanendo tutti i media, il dato che interessa più noi è – ovviamente – quello sulla lettura dei libri.
Il dato è in peggioramento rispetto alla precedente rilevazione del 2007.
Così si esprime il Censis:
In leggera flessione anche la lettura dei libri, che era cresciuta per tutto il decennio, raggiungendo il 59,4% nel 2007, per ripiegare poi al 56,5% nel 2009. La flessione si presenta tra uomini e donne, soggetti più istruiti e meno scolarizzati, per cui è difficile non considerarla collegata alla congiuntura economica (del resto, anche tra i lettori diminuisce leggermente il numero medio dei libri letti nell’anno: altro sintomo della ricerca di risparmiare). Però non manca uno spiraglio di ottimismo, perché tra i giovani il numero dei lettori aumenta, anche se di poco, passando dal 74,1% al 75,4%.
Sintesi del Rapporto, pag. 5
(Ricordo che per il Censis si rientra fra quel 56,5 % di Lettori se si legge almeno un libro all’anno)
Altra informazione per noi rilevante è il fatto che, secondo il Censis, la crescita di popolarità di Facebook è a scapito della lettura dei libri
Il 42,4% degli iscritti a Facebook che avvertono di dedicare meno tempo ad altre attività cita proprio la lettura dei libri come attività cui hanno sottratto tempo.
Infine: anche dal punto di vista linguistico, è interessante come il Censis definisca la situazione dell’uso e consumo dei media da parte degli italiani:
“Press divide”:
Nasce il press divide: i mezzi a stampa fuori dalla «dieta mediatica» del 39,3% degli italiani , è il titolo del comunicato stampa di sintesi del rapporto.
Questo il passaggio chiave:
Se il digital divide si sta attenuando, il press divide invece aumenta, visto che nel 2006 era il 33,9% degli italiani a non avere contatti con i mezzi a stampa, mentre nel 2009 si è arrivati al 39,3% (+5,4%). Ad aumentare negli ultimi anni l’estraneità ai mezzi a stampa, e in misura rilevante, sono stati i giovani (+10%), gli uomini (+9,9%) e i più istruiti (+8,2%), cioè i soggetti da sempre ritenuti il traino della modernizzazione del Paese.
per approfondire:
– Nasce il press divide: i mezzi a stampa fuori dalla «dieta mediatica» del 39,3% degli italiani
– La sintesi dell’ottavo Rapporto Censis sulla comunicazione, in Pdf
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