Categoria: Libri
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Beppe Fenoglio, il “Partigiano Johnny”, perché leggerlo e rileggerlo, sempre
Ecco il 25 aprile, ora è più necessario che mai. Quest’anno insiste lì sul comodino, nello zaino o sul tavolo, il volume delle opere di Beppe Fenoglio di Einaudi-Gallimard (Romanzi e racconti. Edizione completa, a cura di Dante Isella, 1992) con grande insistenza del Partigiano Johnny, la cui potenza narrativa e stilistica, la cui incompiutezza…
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A proposito di Sandro Ferri, “L’editore presuntuoso” e di noi, lettori ingenui
Il libro dell’editore di E/O è anche un buon modo per rileggere la nostra storia di lettori ingenui, con ironia e consapevolezza, un po’ di pessimismo ma non troppo. E per capire chi sta uccidendo gli editori-soggetto A trent’anni ero un lettore più ingenuo di quanto fossi stato dieci anni prima, a vent’anni; o di…
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I tedeschi: una geografia della perdita
di Daniela Bussi Jakuba Katalpa (pseudonimo dell’autrice ceca Tereza Jandová) scrive questo libro nel 2012 ottenendo il premio Libro Ceco 2013 e altri riconoscimenti. Miraggi lo ha pubblicato nel febbraio di quest’anno per la collana NováVlna, termine che designava la Nouvelle Vague cinematografica cecoslovacca negli anni della primavera di Praga. La casa editrice torinese va…
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I libri più belli, letti nel 2021
Ciao a tutti, con un leggero ritardo rispetto agli altri anni eccoci con il nuovo capitolo della serie dei “Libri più belli letti quest’anno”. Che dire: la lunga serie di commenti è sempre una grande sorpresa, fonte di conoscenza e informazioni ma anche di intelligenza emotiva e affetti. Nel racconto delle letture si intreccia sempre…
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I libri più belli, letti nel 2020
Ci risiamo. Ricominciano con un nuovo giro di giostra: i libri più belli letti nel corso di questo 2020. La comunità formata attorno a questi post resiste, si rinnova; a volte esita, in altri momenti si entusiasma. Il 2019 ha generato meno commenti degli anni precedenti, ma ha anche trovato un equilibrio più maturo. I…
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La nuova legge sulla lettura
Scontro sul tetto degli sconti al 5%, ma nella norma c’è anche altro
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Prepararsi alla scrittura autobiografica
– Primi appunti su Graphein: scrivere di sé a Anghiari.– Le idee di Elias Canetti a proposito dei Diari– Eribon e il Ritorno a Reims La nostra esperienza – di eventi, di pensieri e emozioni – diventa oggetto di narrazione autobiografica. È, semplificando, il lavoro che si compie, quasi come un miracolo, alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Finalmente,…
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Un libro sui gruppi di lettura
Un libro sul fenomeno “Gruppi di lettura”. Un amico mi ha chiesto cosa diavolo ci sia di così interessante da dire e scrivere a proposito dei gruppi di lettura. Allora invece che rifilargli la solita definizione di cosa siano i gruppi di lettura gli ho proposto una definizione alternativa, un po’ retorica, ma che mi…
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Santiddio Holden, e tutto quanto
Se davvero volete sentirne parlare, la prima cosa che vorrete sapere sarà dove sono nato, e che schifo di infanzia ho avuto, e cosa facevano e non facevano i miei genitori prima che nascessi, e altre stronzate alla David Copperfield, ma a me non va di entrare nei dettagli, se proprio volete la verità. Già…
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I muri segregano anche chi crede di proteggersi costruendoli
Nel 2017 la filosofa Donatella Di Cesare ha pubblicato un libro importante, e attuale: Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (Bollati Boringhieri). A pagina 205, scrive di muri: «L’interrogativo filosofico riguarda il significato del muro, emblema, come ha sottolineato Wendy Brown*, di una sovranità in declino che per farsi valere ha bisogno di teatralizzazione. Non…
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L’anno della Storia: 1974, Elsa Morante scuote la cultura italiana
In un volume pubblicato da Quodlibet, Angela Borghesi ha raccontato e analizzato il «dibattito politico e culturale» virulento scatenato da La Storia. Con una ricchissima antologia della critica. Perché tanti intellettuali si accanirono contro il libro? Perché invece i lettori lo amarono tanto? C’è una connessione fra le due cose?
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Manuel Vilas, “In tutto c’è stata bellezza”
Manuel Vilas, In tutto c’è stata bellezza (Guanda, 2019) è un libro forte che disturba il lettore. Ho continuato a leggerlo fino alla fine sia perché mi piaceva molto, sia perché in questi casi mi aiuto sempre pensando a Kafka che diceva – lo cito liberamente – che se i libri non ci disturbano sono…
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Eco, i paragrammi e tutto quello che gli scrittori dicono (ma non vorrebbero)
Lo ammetto: trovo Umberto Eco irresistibile nella saggistica, e considero Il nome della rosa, passando alla narrativa, un libro da rileggere ogni 10 anni (almeno, io lo faccio, perché ogni volta ne colgo differenti e più ricchi livelli di lettura e dico ogni 10 anni perché in genere è un tempo sufficiente perché una rivoluzione…
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I libri più belli, letti nel 2019
Eccoci anche quest’anno al post dedicato ai libri più belli, letti nei dodici mesi. L’appuntamento è diventato quasi un caso di studio: un vero gruppo di lettura esteso, un fiume di idee e consigli; a volte anche di schermaglie, quasi sempre confronti ricchi di stimoli e argomenti. Ricordo le regole per chi non avesse mai…
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La mia libreria, alla ricerca di senso
Violo una regola non scritta dei blog: quando si scrive di un argomento che un altro autore ha appena affrontato sarebbe meglio farlo nei commenti al suo post e non in uno nuovo.Scrivo invece qui perché vorrei dare peso al grazie che rivolgo a theleeshore. Prima di tutto per i pezzi che scrive qui sul…
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I Saggi di Michel de Montaigne e i libri da comodino
Ogni lettore lo sa: ci sono libri e libri. Alcuni vanno di fretta, si leggono, non lasciano il segno e si dimenticano velocemente. Altri hanno un respiro lento e profondo, lasciano tracce indelebili, suscitano emozioni, curiosità, associazioni e sensazioni che non sbiadiscono. Diventano insomma una delle tante lenti di ingrandimento che utilizziamo per decifrare la…
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Le carote di Cechov
Ogni volta che riprendo in mano un libro di Cechov (e l’occasione stavolta è stata piuttosto divertente), mi pento di non rileggerlo più spesso. Dovrei sempre tenerlo sul comodino, a metro e misura della giornata appena trascorsa. Basta fare un semplice viaggio in metropolitana, frequentare una mensa, lavorare in un open space per riconoscere la…
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25 aprile: la Costituzione, “il libro” al quale non possiamo rinunciare
Diritti individuali, diritti di cittadinanza, equilibrio fra i poteri dello Stato, liberalismo, giustizia come equità: è la Costituzione. In fondo il 25 aprile è tutto questo. Radicato nella storia della Resistenza contro il nazifascismo. Il nazifascismo era la negazione radicale di tutto questo. La linea che ci divide dai fascisti è chiara, e va presidiata.…
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I libri più belli, letti nel 2018
Ripartiamo. Ripartiamo con lo spazio nel quale si esprimono le anime pubbliche dei lettori di questo blog. Anche quest’anno devo ringraziare tutti coloro che generosamente e con assidua pazienza dialogano con gli altri lettori a proposito di letture fatte e desiderate. Con molto senso critico ma anche rispetto per le opinioni di tutti. Spero che…
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Quando le maggioranze uccidono
Due nuovi libri sui Rohingya in Myanmar invitano a riflettere sulle derive autoritarie e aggressive contro le minoranze, fondate sull’idea del maggioritarismo. Ne scrive Mukul Kesavan sulla New York Review of Books del 18 gennaio 2018. Azeem Ibrahim, The Rohingyas: Inside Myanmar’s Genocide (Hurst, revised and updated edition, 239 pp); (A cura di) Melissa Crouch, Islam and the…
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I libri più belli, letti nel 2017
Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto
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Perché dobbiamo essere ottimisti
I principali indicatori di benessere evidenziano il gigantesco progresso negli ultimi due secoli ma anche negli ultimi 50 anni. Il pessimismo è politicamente regressivo e pericoloso: due libri per convincervi Ovviamente non voglio semplicemente consolarmi. Vorrei credere che davvero il mondo a fine 2016 e inizio 2017 sia un posto migliore. Migliore di cosa? O meglio, migliore del…
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I libri più belli del 2016 secondo il New York Times
Non delude mai la lista dei libri migliori del New York Times. Quest’anno però mi sembra particolarmente stimolante, perché, tra l’altro, propone su una grande ribalta un libro delizioso in arrivo da una cultura e una lingua un poco ai margini. Si tratta di -Guerra e trementina, scritto da Stefan Hertmans, un autore fiammingo, che l’editore italiano Marsilio…
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Chiamatemi Elena Ferrante
Inutile e banale ormai dire che non si sentiva il bisogno di questa caccia a Elena Ferrante. E del successivo dibattito su se sia o meno giusto “seguire i soldi” per scoprire chi sia la persona che si cela dietro il nome di penna di questa scrittrice di grande successo. Apprezzata da moltissimi lettori – soprattutto dopo…
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Szilárd Borbély, “I senza terra”: un romanzo bellissimo
Ungheria anni ’70. Un narratore bambino impietoso senza sapere di esserlo e un passato che non sembra lasciare speranze. Un villaggio dove i miseri si accaniscono sui più miseri: gli zingari, il commerciante sopravvissuto alla Shoah, gli idioti. Leggere I senza terra di Szilárd Borbély (Marsilio, 2016) richiede un certo coraggio e di forza d’animo. Perché…
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Più filosofia liberale contro il lepenismo, per salvare la modernità aperta e globalizzata
Pankaj Mishra sul New Yorker (1 agosto 2016) ci ricorda come il sentimento, l’istinto, l’emozione rancorosa, vendicativa, rabbiosa contro le condizioni ritenute ingiuste, causate da un mondo in trasformazione, e indirizzate da una reazione anarcoide, paranoica, irriflessiva, contro le élite e la modernità sia stata ben espressa da Jean-Jacques Rousseau. Era ostile visceralmente al cosmopolitismo, al…