Aggiornamenti 9-6-14
Allora, aggiungo altri testi che nella versione originale del post avevo tralasciato
– Jaroslav Hasek, Il buon soldato Sc’vèik (ovviamente su questo torniamo, perché secondo me è il miglior libro sulla Grande Guerra).
– Józef Wittlin, Il sale della terra
La grande guerra in Galizia. Un piccolo uomo della provincia orientale dell’Impero asburgico scaraventato nelle braccia della burocrazia che prepara al macello una generazione.
– Max Hastings, Catastrofe 1914
I mesi iniziali della prima guerra mondiale
Lo storico britannico ci porta in una parte del conflitto spesso trascurata. Affascinante narrazione piena di testimonianze di soldati di ogni ordine e paese.
– Federico De Roberto, La paura e altri racconti della grande guerra
Quattro racconti – il primo dei quali è un vero gioiello – dell’autore de I Viceré, con storie di soldati italiani sul fronte della Prima guerra mondiale
Questo post è stato pubblicato la prima volta l’1 aprile 2014.
Questo che segue è il testo originale del post:
D’altra parte, non possiamo dimenticare che questo è l’anno del centenario della prima guerra mondiale. Dieci anni fa, quando raggiungemmo i 90 anni, già parlammo di libri, alcuni dei quali rispolveriamo adesso.
La Grande guerra fu un evento decisivo: la civiltà europea svoltò bruscamente, l’industria e la produzione di massa applicata alla guerra e alla produzione di morte inaugurò il secolo breve, completò il processo della violenza colonialista applicandolo al nemico vicino di casa e aprì la strada ai totalitarismi di sterminio totale.
Un evento immane – terribile e insieme ricco di fascinazione – che mi accompagna sin da quando, ragazzino, il nonno, un reduce di Caporetto e Vittorio Veneto, mi portava sul Piave e a Redipuglia. La Grande Guerra è insieme un esercizio e una riflessione su come l’Europa elabora le proprie memorie collettive: per questo non le si sfugge mai.
Prima di entrare nel merito di alcune letture e alcune riflessioni che mi accompagneranno in questi mesi anche sul blog, riprendo l’elenco di 14 libri da cui partire per avvicinare questo centenario. L’elenco, con qualche commento introduttivo per ciascun libro citato è stato pubblicato su un altro sito in febbraio 2014.
1) Luigi Albertini, Le origini della guerra del 1914 (Editrice Goriziana)
2) Margaret MacMillan, 1914: Come la luce si spense sul mondo di ieri (Rizzoli)
3) Cristopher Clark, I sonnambuli. Come l’Europa arrivò alla grande guerra (Laterza)
4) Barbara Tuchman, I cannoni d’agosto (Bompiani)
5) Paul Fussel, La prima guerra mondiale e la memoria moderna (Il Mulino)
6) Eric Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale (Il Mulino)
7) Martin Gilbert, La grande storia della prima guerra mondiale (Mondadori)
8) Antonio Gibelli, L’officina della guerra. La grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale(Bollati Boringhieri)
9) Antonio Gibelli, La grande guerra degli italiani 1915-1918 (Rizzoli)
10) Mark Thompson, La guerra bianca (Il Saggiatore)
11) Peter Englund, La bellezza e l’orrore. La grande guerra narrata in diciannove destini (Einaudi)
12) Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale (Mondadori)
13) Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia (Garzanti)
14) Mark Holborn, Hilary Roberts, The Great War: A Photographic Narrative (Knopf)
Allungo questo elenco di base aggiungendo subito il libro di Geoff Dyer, The Missing of the Somme, particolarmente adatto sia alla comprensione e nalisi della memoria di un evento di questa portata, sia, eventualmente, come guida per un viaggio sui luoghi della guerra sul fronte occidentale.
Per ora mi fermo, ma ci rileggiamo presto su questo tema, magari con un romanzo pubblicato da Pierre Lemaitre, Ci rivediamo Lassù (Mondadori).
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