Teju Cole, lo scrittore; Obama, il presidente-lettore e la guerra dei droni

Il presidente-lettore che autorizza la guerra dei droni dimostra l’inefficacia della letteratura nel migliorare il mondo

Teju Cole è un giovane scrittore (e fotografo) americano figlio di genitori nigeriani. Scrive su varie riviste prestigiose e ha pubblicato nel 2011 un romanzo ambientato a New York, Open City, che ne ha rivelato il talento originale e lo stile narrativo-introspettivo che molti hanno associato a W.G. Sebald. Ora sta scrivendo un libro non-fiction sulla Nigeria.

Teju Cole
Teju Cole visto dal New Yorker

In un articolo pubblicato dal New Yorker la scorsa settimana, Cole si interroga indignato su come sia possibile che Barack Obama autorizzi l’uso dei droni per l’uccisione di “un gran numero di persone”: le vittime fino a oggi vengono stimate fra “alcune centinaia e tremila”, nella guerra al terrore che gli Stati Uniti stanno combattendo in varie forme in tutto il mondo.

Sicurezza nazionale la chiamano. Cole ricorda come queste uccisioni con i droni siano state decise senza tentativi di fermare in altro modo i presunti terroristi e senza nessuna autorizzazione o controllo giudiziario e come l’imprecisione di questi velivoli comandati a distanza o la semplice potenza dell’esplosivo caricato finisca per uccidere molti altri individui oltre al bersaglio previsto.

Secondo Cbc News (citato da Cole), per uccidere il capo talebano Baitullah Mehsud in Pakistan nel 2009 sono serviti 17 tentativi: i sedici tentativi falliti avrebbero ucciso fra le 280 e le 410 persone (a seconda dei calcoli).  Il governo usa i droni dal 2002 ma l’amministrazione Obama ne ha intensificato notevolmente l’impiego.

L’uso dei droni da parte del governo Usa sta suscitando un acceso dibattito e ha sollevato una certa indignazione fra gli intellettuali americani e la Nbc proprio nei primi giorni di febbraio ha pubblicato un documento del Dipartimento della Giustizia nel quale viene argomentato il diritto di estendere l’uso dei droni all’uccisione di cittadini americani.

Cole si chiede in particolare come possa un presidente intellettuale, un amante della letteratura, un grande lettore, un uomo mite che ha fra i suoi libri preferiti quelli di Toni Morrison, Derek Walcott e Philip Roth, un lettore di Melville; un uomo che nei due libri che ha pubblicato ha mostrato tutta la sua attenzione per il valore del linguaggio, come possa un uomo così decidere una condotta come questa delle uccisioni a distanza.

Tutto in Obama ci restituisce l’immagine di un uomo – aggiunge Cole – per il quale “il legame immaginativo con la letteratura è inseparabile dalla vita. Mi fece palpitare, quando venne eletto, pensare al comodino del presidente molto simile al mio. Avevamo, ancora una volta, un reader in chief, [Cole gioca sulla definizione abituale del presidente come Commander in Chief, quando si tratta di azioni di guerra o di difesa], un uomo davvero della stirpe di Jefferson e Lincoln”.

Ma la forza della letteratura qui ha fallito, dice Cole.

Vi consiglio la lettura dell’intero articolo di Teju Cole. Io chiudo con un grido nel nome della letteratura che lo scrittore nigeriano ci offre riscrivendo le prime righe di sette famosi romanzi, immaginando che le voci narranti o i protagonisti fossero vittime dei droni.

Mrs. Dalloway said she would buy the flowers herself. Pity. A signature strike leveled the florist’s.
Mrs. Dalloway, Virginia Woolf

Call me Ishmael. I was a young man of military age. I was immolated at my wedding. My parents are inconsolable.
Moby Dick, Herman Melville

Stately, plump Buck Mulligan came from the stairhead bearing a bowl of lather. A bomb whistled in. Blood on the walls. Fire from heaven.
Ulysses, James Joyce

I am an invisible man. My name is unknown. My loves are a mystery. But an unmanned aerial vehicle from a secret location has come for me.
L’uomo invisibile, Ralph Ellison

Someone must have slandered Josef K., for one morning, without having done anything truly wrong, he was killed by a Predator drone.
Il Processo, Franz Kafka

Okonkwo was well known throughout the nine villages and even beyond. His torso was found, not his head.
Things Fall Apart, Chinua Achebe

Mother died today. The program saves American lives.
Lo Straniero, Albert Camus

Cole ha anche pubblicato gli incipit rivisitati su Twitter.

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2 risposte a “Teju Cole, lo scrittore; Obama, il presidente-lettore e la guerra dei droni”

  1. […] (ma spesso aumentando il rischio di errori e di vittime civili). In un articolo sul New Yorker (riassunto in italiano dal sito gruppodilettura.wordpress.com), lo scrittore Teju Cole ha accusato il presidente Obama di usare i droni per uccidere […]

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  2. […] di Cole abbiamo già parlato su questo blog, a proposito di Obama e i […]

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