
Dopo *I satelliti della morte* _recensito da luiginter qui_, Iperborea pubblica altri due libri di Gunnar Staalesen: *Tuo fino alla morte*, l’anno scorso, e più recentemente *La donna nel frigo*.
Ho terminato ieri sera _notte, era talmente avvincente che spesso e volentieri mi ha costretto a spegnere tardi la luce_ *Tuo fino alla morte*, e il giudizio è assolutamente positivo, ancora più positivo di quello di *Satelliti della morte*. A dire il vero originariamente il libro è stato pubblicato nel 1979, e cronologicamente le vicende vengono prima di Satelliti.
Protagonista sempre il grande Varg Veum, ex assistente sociale ed ex marito e padre e ora detective privato un po’ scassato, amante dell’acquavita e delle donne, costantemente in bolletta, ma animato da ottime intenzioni. In questo romanzo Varg Veum viene assoldato da un ragazzino, Roar, a cui i bulli del quartiere hanno rubato la bicicletta. Veum non ci pensa due volte, e aiuta il ragazzino, finendo per affezionarsi a lui, ma anche a sua madre, da poco separata dal marito. Il sentimento che Veum prova per la famiglia lo porta a impicciarsi dei loro affari, nel tentativo di dare un po’ di sollievo alla giovane madre sola, e aiutare il piccolo, tartassato dagli adolescenti del complesso di condomini della periferia di Bergen. Ma non si tratta più solo di biciclette rubate e di botte: un omicidio sconvolge la vita di Roar e di sua madre, accusata di essere l’assassina dell’ex marito. E Veum non è capace di stare lontano dai cadaveri….
Avvincente, un bel personaggio, ambientazione scandinava, un ottimo autore della bella collana Ombre di Iperborea.
*giuliaduepuntozero
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