I libri della settimana, 12 ottobre 2023

I libri della settimana, 12 ottobre 2023

Storia della lettura, (quasi) tutto Testori, il romanzo secondo Kundera, e un'autobiografia con Radio Alice (I libri della settimana che vi siete persi)

Alberto Manguel, Una storia della lettura. Nuova edizione ampliata e aggiornata, Vita e Pensiero, pp. 376, 2023. 
Gran bella notizia: torna in catalogo questo libro, ormai un classico dello scrittore canadese. Sto cercando di capire in cosa consista esattamente l’ampliamento e l’aggiornamento rispetto alla mia vecchia edizione Mondadori (per un po’ è stato anche in edizione Feltrinelli).

Giovanni Testori, Opere scelte, Mondadori,1.700 pp., 2023.
Arrivato finalmente il Meridiano dedicato a Testori. Curato da Giovanni Agosti, in esso troviamo la narrativa di Testori, per esempio le pagine dei bellissimi racconti di Il ponte della Ghisolfa e de La Gilda del Mac Mahon (anche se non sono tutti i racconti contenuti nelle raccolte originarie, e questo spiace un po’) ma anche il teatro, la poesia e molta saggistica d’arte. Testori era straordinario conoscitore dell’arte (soprattutto lombarda) tra Cinque e Seicento; memorabili le sue pagine su Gaudenzio Ferrari e il cantiere del Sacro Monte di Varallo.

Milan Kundera, L’arte del romanzo, Adelphi, 168 pp. (riedizione 2023, prima edizione 1988).
A poche settimane dalla morte dello scrittore, Adelphi ripubblica questo bellissimo saggio sulla letteratura che ha aperto la lunga riflessione saggistica di Kundera sull’arte del romanzo (più tardi sarebbero usciti anche I testamenti traditi, Il sipario e Un incontro).

Valerio Minnella con Wu Ming 1 e Filo Sottile, Se vi va bene bene se no seghe. Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là, Alegre 2023, pp. 352.
Mi piace l’originalità e il coraggio dell’editore Alegre (ne avevo parlato a proposito di letteratura Working class). Qui ci propone una sorta di autobiografia a più voci: è la storia di Valerio Minnella raccontata da sé con l’aiuto di uno scrittore e una scrittrice. Così presenta il libro l’editore:
«”Radio Alice – per chi le vuol bene, solo «Alice» – è sgomberata dai Biechi Blu la sera del 12 marzo 1977. C’è chi fugge sopra i tetti, passando accanto a un’antenna da carro armato, ma qualcuno rimane, perché non si abbandona la nave, pardon, la tecnologia, all’orda nemica. Il resto è storia: «Sono entrati… Abbiamo le mani alzate… Stanno strappando il microfono…”
«A dire quelle frasi è Valerio Minnella, e in questo libro racconta la sua storia. Che comincia ben prima di Alice. Quel 12 marzo, Valerio ne ha già vissute e fatte tante: ha lottato per l’obiezione di coscienza, ha tirato su una tendopoli in piazza Montecitorio, ha bruciato la cartolina di leva, è stato 300 giorni in carcere militare, ha camminato per chilometri con Franco Battiato, ha preso parte alla rivoluzione di Franco Basaglia al manicomio di Trieste… Poi le radio libere, l’arresto e di nuovo il carcere (stavolta civile), altre lotte, intuizioni, trovate, marchingegni. Perché, come si dice a Bologna, ci vuole dello sbuzzo, e Valerio ne ha da vendere. Cos’è lo sbuzzo lo spiega poi lui.
Un’autobiografia basata su tre anni di conversazioni con Wu Ming 1 e Filo Sottile, registrate, trascritte, discusse, integrate lavorando d’archivio, mixate a sei mani in una lunga jam-session. Un oggetto narrativo assemblato dialogando non stop, come nel flusso creativo di Alice. Una lettura che sorprende, come un concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven che parte mentre la polizia irrompe.
Niente seghe, perché è sicuro che vi andrà bene.»

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