I libri più belli, letti nel 2013

Libri: un flusso creativo ininterrotto di titoli, autori, consigli, sconsigli, analisi, emozioni, discussioni sulle emozioni. Ma anche digressioni e tante tante richieste di consigli o di pareri. Siamo dunque di nuovo al momento di dare il via alla grande festa dei libri più belli letti nel corso dei quest’anno. Il post dedicato a quelli del 2012 ha superato i mille commenti (sì 1000) ed è – come quelli degli anni precedenti – un enorme giacimento di ragionamenti e idee sulla lettura. La lettura e i libri; i lettori e i libri, i lettori con i lettori.

Ora partiamo con quello del 2013: speriamo di mantenere tutti gli amici degli anni trascorsi e di incontrarne nuovi. Sarà un viaggio bellissimo.

Le regole sono le stesse: i migliori libri letti nel corso dell’anno, indipendentemente da quando siano stati pubblicati. Valgono richieste di consigli, scambi di pareri, suggerimenti. Valgono tutti i libri che volete.

Come sempre usiamo i commenti.

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Commenti

1.778 risposte a “I libri più belli, letti nel 2013”

  1. Avatar The Running Franz
    The Running Franz

    Beh, un libro – la cui lettura mi arriva dai commenti sui libri più belli del 2012 – è sicuramente da citare qui: “Il problema Spinoza” di Yalom. Un libro, pieno di suspence, che introduce al pensiero spinoziano e allo “strano rapporto” che ebbe Alfred Rosenberg, eminente esponente del nazismo, con il filosofo.

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  2. Avatar Gabbiere
    Gabbiere

    Ormai commentare questo vostro post è un rito-di-ogni-anno, eccoli:
    – Fondamenta degli incurabili di Iosif Brodskij
    – Limonov di Emmanuel Carrere
    – Vita e destino di Vasilij Grossman
    – L’Eternauta di Francisco Solano López, Héctor Germán Oesterheld
    – L’invenzione di Morel di Adolfo Bioy Casares
    – Il re pallido – Un romanzo incompiuto di David Foster Wallace

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  3. Avatar luiginter

    Complimenti a @The Running Franz e a @Gabbiere che sono arrivati per primi!

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  4. Avatar Stefano
    Stefano

    In questi primi giorni dell’anno ho letto un capolavoto IMMENSO, secondo alcuni il romanzo più bello sulla seconda guerra mondiale: KAPUTT di Curzio Malaparte (edizioni Adelphi). Sono arrivato a questo libro convinto da un commento o una recensione di andrea tarabbia, l’autore del bellissimo Demone a beslan, che diceva “nella mia storia di lettore, esiste un prima e un dopo Kaputt”. Kaputt è un autentico capolavoro e consiste in un reportage di guerra, scritto tra la svezia ucraina romania, da Malaparte che era in quei luoghi nelle vesti di inviato per il corriere della sera. E’ difficile stabilire cosa sia reale e cosa sia inventato in quelle pagine perché, effettivamente, alcuni fatti hanno dell’inverosimile. La scrittura è potente, le descrizioni sono vivide, le vicende raccontate sono appassionanti … c’è poco da fare è un capolavoro. Se ancora non ne avete sentito parlare è solo perché malaparte ha pagato lo scotto di aver aderito al fascismo e di essere stato inviso alla critica “comunista” che da sempre ha dettato i canoni e deciso quali scrittori fossero da incensare e quali da dimenticare.
    VITA E DESTINO l’ho solo iniziato, poi avevo appena terminato kaputt e volevo abbandonare le narrazioni sulla guerra. Lo leggerò più avanti, se mi verrà voglia …
    Per finire: siccome sono un lettore appassionato di biografie, diari, autobiografie, epistolari, memoir (tanto che oggi prediligo le scritture che raccontano storie vere più che il romanzo di finzione) mi sono procurato e ho letto l’autobiografia di susanna tamaro: che dire? mah, si può leggere, direi che mi è piaciuta, e abbastanza sorprendemente non ci sono riferimenti alla religione o se ci sono sono solo accennati (io mi ritengo un ateo devoto, cioè un non credente che però simpatizza e cerca l’amicizia di che crede). Il mio giudizio sul libro della tamaro( Ogni angelo e’ tremendo) è positivo.
    Delle altre letture non vale la pena di parlare (sì sto leggendo IN FUGA della munro che è il solito capoalvoro, ma sono cose che sappiamo tutti).
    Adesso mi attendono un bel po’ di novità italiane: Magrelli (geologia di un padre, appunto un memoir), eleonora caruso, santarossa, canobbio (tre anni luce) … e si va avanti.
    Della mia vita meglio non parlare, troppo dolorosa e particolare per darmi in pasto a un blog.
    un saluto un po’ a tutti, simpatici e antipatici

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  5. Avatar Pierfranco Minsenti

    Libro che sto leggendo: il romanzo giapponese scritto nel XI secolo: Storia di Genji, di Murasaki Shikibu, nella nuova traduzione di Maria Teresa Orsi (Einaudi, Millenni, 2012). Si svolge alla corte imperiale nell’epoca Heian, in un mondo aristocratico e socialmente ristretto quasi paragonabile in questo al mondo ristretto dei romanzi di Jane Austen, e con i suoi stessi riti sociali, le feste, i pettegolezzi e dal quale la realtà più vile è bandita. È la storia del principe Genji, figlio dell’imperatore, che per la sua inquietante bellezza è soprannominato lo “splendente”, dei suoi amori in una società poligamica, degli intrighi di palazzo che lo conducono all’esilio e poi al ritorno trionfale. Dopo di lui il romanzo racconta anche le storie dei figli e nipoti. Due soli elementi per capire quanto è eccezionale. È paragonabile a quello che noi definiremmo, anche se impropriamente, un “romanzo psicologico”, ma è stato scritto quando all’altro capo del mondo, in Europa, non c’erano ancora neppure i romanzi della Tavola rotonda. E per arrivare a quel livello di analisi psicologica l’Europa dovrà attendere almeno 6 secoli. Inoltre per i giapponesi è un’opera “monumento”, un capolavoro paragonabile a quello che sono Dante in Italia e Shakespeare in Gran Bretagna. Ma, caso forse unico a livello mondiale, è un “monumento” tutto scritto da una donna: una dama di corte dell’imperatrice. È un romanzo pieno di poesia. I nomi dei personaggi femminili hanno spesso un’impronta poetica, come: la Principessa del Padiglione del Glicine. Ma anche i capitoli hanno titoli poetici, come: Il villaggio dei fiori che cadono. Anche Virginia Woolf lo lesse e ne recensì la prima traduzione inglese apparsa nel 1925. Leggerlo è come compiere la scalata di una montagna immensa: è faticoso all’inizio, ma mano a mano che sali trovi aria sempre più pura e paesaggi incredibili. Arrivato in cima difficilmente tornerai a valle come prima. È un privilegio a disposizione di tutti: ma nel senso di tutti gli happy few che vogliono conquistarselo. Un video in inglese di 30 minuti introduce alla lettura di questo capolavoro in maniera semplice e accattivante: http://www.learner.org/courses/worldlit/the-tale-of-genji/watch/

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  6. Avatar marino angela (@pitt33angela)

    Sono contenta di iniziare un nuovo anno di letture,in questi primi 40 giorni ho letto con pacere:Il petalo cremisi e il bianco di Michel FABER, il perso di Liz MOORE,
    la preda di Irene NEMIROSKI, da qualche articolo ho letto di un romanzo di cui i commenti mi hanno incuriosito ovvero IL MEDICO DI CORTE, purtroppo con mia grande sorpresa non è in stampa.

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  7. Avatar Dani
    Dani

    Ciao Stefano, non ti si leggeva da un po’.. è giusto anche decidere di non parlare di sè, s’impara molto tra le righe e quello che esce dai tuoi commenti che trovo sempre delicati, rispettosi, è una sensibilità rara. Vita e Destino richiede il momento giusto, io ho versato parecchie lacrime su quelle pagine (e non in senso figurato) quindi occorre dotarsi del giusto stato d’animo.
    Sono andata spigolare notizie sull’autore che mi hai regalato per Natale (Emanuele Tonon), anche questo regalo parla di te. Non l’ho ancora letto perchè ho due libri sul comodino da finire, ma lo cercherò al primo giro in libreria: sono curiosissima di leggerlo. Con quale comincio?
    Ciao e buone letture
    Daniela

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  8. Avatar gi77
    gi77

    Ciao a tutti..per ora le letture 2013 sono state tutte belle sorprese vi consiglio in modo particolare “Questa America” di Holly Goddard Jones splendido scoprire una autrice così’,questa e’ una raccolta di racconti per chi ama JCO non resterà’ deluso. Della sempre straordinaria JCO ero rimasta indietro con le letture e a un anno dall’acquisto ho letto tutto d’un fiato “La ragazza tatuata”. Altra bella nuova entrata tra le preferite e’ Meg Wolitzer “la città’ delle ribelli” edito da garzanti, un incantesimo colpisce le donne di una cittadina e tutte le loro vite si rimettono in discussione.. Per finire un libro che da tanto mi aspettava ma serve il momento giusto “volevo essere farfalla” di Michela Marzano , bellissimo e aime’ vero. Ho letto anche ” l’acustica perfetta” di Daria Bignardi , anche qui sorpresa . Giudi

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  9. Avatar Stefano
    Stefano

    @dani: emanuele tonon, per quello che ne so io, da quel poco che ho letto della sua biografia e da ciò che traspare da suoi libri non deve avere avuto una vita facilissima … è stato un frate, poi è uscito dal convento e si è messo a fare lo scrittore; è amico di moresco; è uno scrittore cattolico, se ha senso usare una generalizzazione di questo tipo. Io, come scrivevo nel post precedente, da un po’ di tempo leggo volentieri gli scrittori credenti, non perché sia alla ricerca della fede, dò per certo che morirò agnostico, con una mia forma di spiritualità, ma perché li trovo umani e ricchi di buoni valori. Tonon non è uno scrittore facile da leggere, non perché i suoi libri siano complessi e di difficile lettura, ma perché sono pieni di rabbia e di dolore, sono dei pugni nello stomaco (e sono autobiografici eh …). Se proprio li vuoi leggere, se ci tieni, me lo dici e te li regalo: io tra un po’, non so quando, ma al momento in cui mio papà che è anziano non ci sarà più, dovrò liberarmi di tutti i miei libri per cui li regalo volentieri. Te li spedirei in regalo con la posta, basta che in forma privata tu voglia lasciarmi il tuo recapito. Non verrei a portarteli di persona, perché la cura di mio papà non mi permette di questi tempi di allontanarmi per troppo tempo da casa. Oltre agli scrittori cattolici, un altro genere di narratori che adoro sono i mestri dello sconforto: cioran, bernhard, beckett, questa gente qua … che non piacciono a tutti (infatti carloesse dice che non riesce a leggere bernhard). Come già avevamo detto in blog, non si possono consigliare libri e scrittori, perché ciò che tocca le nostre corde più intime ha a che fare con il nostro carattere e la nostra biografia ed è impossibile intuirlo con una conversazione virtuale. Per rispondere a quello che scrivevi tu: sì, in parte tonon parla di me, lo sento vicino, mi piace come persona. Lo scrittore che però ho più sentito vicino al mio cuore, quello che è arrivato alla mia intimità più profonda fino a commuovermi è stato però Tondelli. Camere separate parla di me, è il mio libro del cuore. E qui mi fermo, non per fare il misterioso in modo calcolato (anche se mi sembra di aver detto praticamente tutto) ma perché preferisco essere riservato. Fammi sapere se vuoi i 2 libri di tonon, te li regalo volentieri.

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  10. Avatar polissena
    polissena

    @tutti, solo una cosa, per favore, scrivete i titoli con lettere maiuscole, serve per ritrovarli più facilmente, dato che non c’è altro modo
    E quindi buon 2013. Per noi lettori comincia ora
    Ciao Luigi e grazie!

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  11. Avatar lisecharmel

    I libri più belli di questa parte di 2013. Per ora sicuramente “Suite francese” di Irene Nemirovsky, che ho trovato di una delicatezza quasi straziante, nel raccontare le minuzie di un popolo squassato dalla guerra e dall’invasione tedesca. Purtroppo è un romanzo incompiuto, che avrebbe dovuto essere costituito da 5 parti e del quale sono state terminate (e giunte fino a noi) solo le prime due. Peccato, perché avrebbe potuto essere un’opera di monumentale bellezza.
    Ho in lettura, quasi terminato “Questo bacio vada al mondo intero” di Colum McCann. Nel 1974 un acrobata tese un filo di acciaio tra le torri gemelle e ci passeggiò sopra: il romanzo racconta le storie di alcuni abitanti di New York in quel periodo: la guerra in Vietnam, le preoccupazioni quotidiane, le tossicodipendenze, l’immigrazione. Ed è scritto benissimo.

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  12. Avatar Betti Blu
    Betti Blu

    Nel 2011 ho letto L’ULTIMO TESTAMENTO DELLA SACRA BIBBIA di James Frey, mi decido a scriverne ora, sollecitata da Polissena. Pare difatti nessun altro l’abbia letto. Non intervengo volentieri, ma mi piace leggervi. Non avrei mai incontrato STONER senza i vostri consigli e neppure IL SENSO DI UNA FINE. Cosa dire del libro di James Frey? Non sono molto brava a dare giudizi o a recensire libri, ma ci proverò. Certo è un libro che colpisce: il protagonista, Ben, è una sorta di Gesù dei giorni nostri, come Gesù viene o molto amato o molto odiato. Stranamente lo odia il padre o forse si tratta del fratello. Caino e Abele? Il fratello è legato alla dottrina interpretata letteralmente, mentre invece molto più libero è Ben che si avvicina al cuore dell’insegnamento cristiano, quello fondamentale: ama il tuo prossimo. Che poi è un messaggio che va bene per atei e credenti, a parer mio. Il libro credo nasconda una critica all’istituzionalizzazione delle fedi, cosa che porta inevitabilmente a trasformarle in fanatismi. Non so dire se sia un libro fondamentale, non ne sono rimasta così folgorata come è accaduto a Polissena. Ma devo dire che la maggior parte dei libri mi scivola via. Sono come un ghiottone che non fa neanche più caso a quello che mangia! Esagerando un po’ , perché in realtà so sempre cosa scegliere in libreria. Non so scegliere i mobili, i vestiti da indossare, meno che meno i gioielli, ma per i libri, i film, la musica ho gusti ben definiti da un lungo rodaggio. Questo non vuol dire che io legga solo grandi libri o veda solo grandi film. Anzi, spesso sono attratta anche da scemenze…

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  13. Avatar Dani
    Dani

    UN GIORNO di David Nicholls.
    Una storia d’Amore. Una bellissima storia d’amore.

    @Stefano, con la tua risposta non ti smentisci. La tua offerta mi colpisce molto…per una che ha perso tanti libri prestandoli e ora ne è gelosissima (perchè mi piace rileggerli, consultarli,,, insomma ne abbiamo parlato altre volte del rapporto che abbiamo con i libri cartacei. Mai approderò al kindle e simili). Il pensare che un giorno te ne separerai.. ma avrai le tue sacrosante ragioni che non discuto qui. Comunque per farla breve la cosa mi fa piacere e non mi dispiacerebbe proporti uno scambio. Ascolta, ho deciso di creare un account apposito perchè spesso qui ci si chiede il contatto personale…
    SE ti va scrivimi qui: kervoal@yahoo.it

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  14. Avatar antonellina
    antonellina

    Ed eccoci nei commenti del 2013! ho notato spesso nel blog, da ultimo betti blu, che molte persone preferiscono leggere i post ma non intervenire, per vari motivi, fra i più frequenti dei quali, quello di “credere di non essere in grado” di recensire, dare giudizi, scrivere adeguatamente….insomma, diciamolo fra amici, quasi per paura di non essere all’altezza! e allora, visto che siamo proprio all’inizio, vorrei dire a tutti, ma proprio tutti quelli che ci leggono e che non hanno mai scritto niente: amici, se siete qui significa solo che nutriamo la medesima, viscerale passione della lettura!!!! e vorrei proporre, quasi fosse un piccolo gioco: mettete anche solo il vostro nomino e un titolo, non rimanete nell’ombra….vediamo realmente quanti siamo (signori, qui si comincia ad organizzare qualcosa di carino, Adour con il suo carisma ce la sta mettendo tutta per spronare lettori di ogni regione 😉
    @carloesse: finirà che ci incontreremo da Mel/ibs e per riconoscerci, anziché la rosa porteremo 1Q84 sotto il braccio ;)))
    buone letture!

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  15. Avatar camilla
    camilla

    @lettoreambulante simonetta : aspettavo di finire il libro , ora ho poche pagine e posso dirti il titolo : MADAME SOUSATZKA edizione astoria (libri d’annata, come certi buoni vini) di Bernice Rubens (1928-20049 inglese). Vinse un Booker Prize , ha scritto una trentina di romanzi non tradotti in It. Questa è la lieve e deliziosa storia di un ragazzino prodigio , Marcus, di una maestra di piano solo un pochino fuori di testa,ma talentuosa e passionale q.b., una mamma di Marcus con un brutto cappello marrone e le calze di filo, e tanti personaggi squinternati e coccolissimi. é ironico, geniale e bisogna , se non proprio amare, almeno apprezzare la musica.
    @carloesse– ma io vorrei che scrivessi spessissimo. Io LIMONOV ,al tuo posto, forse, lo comprerei tra tre o quattro anni. Ho le mie buone ragioni per permettermi un consiglio da amica. Se vuooi te le dico ma solo se vuoi.
    @adour–santo no- spontaneo sì. tutto bene da queste parti.Avevo scritto a lungo sul 2012 e non è partito niente e allora basta così.
    @ennone e vera. vi ringrazio io per la vostra sensibilità. Il Papa mi ha davvero commossa e ora mi sembra una persona cara. ciaociao

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  16. Avatar lettoreambulante

    NO!!!!! l’ho letto domenica anch’io! siamo telepatiche. e’ un bellissimo libro sulla maternità vera e affettiva. Sul talento e i veri e presunti maestri. e sui bambini prodigio. Io non capisco niente di musica, del genere che non distinguo Mozart dai Ricchiepoveri, però mi è piaciuto molto. Lei è un gran personaggio e quel finale…. Però è giusto così. Come dici tu è ironico, affettuoso, a tratti comico, malinconico e disincantato. Come la vita vera.
    Bettiblu, per una che interviene poco, sei davvero notevole! adesso però, vista l’intelligente recensioni, temo ti staneremo spesso.
    Io sto finendo PARADISO AMARO DI AFRIKA TATAMKHULU edizioni Playground. Racconta la prigionia di un soldato sudafricano in campi prima italiani e poi tedeschi. Non ci facciamo una gran figura. A parte questo è un ritratto incredibile di cosa significa essere prigionieri e condividere nel bene e nel male tutto con i tuoi compagni.
    ciao a tutti
    simonetta

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  17. Avatar adour
    adour

    Bene benissimo amici finalmente cominciate a non essere più ombre,ma persone,vere.
    @marino angela (@pitt33angela): il MEDICO DI CORTE lo puoi trovare su ibs(spero) è davvero un bel libro se ti piacciono le idee illuministiche,c’è una frase bellissima ,poi la cerco e tela dico non mi viene è l’incipit dell’alzheimer.
    @ Antonellina :concordo con il tuo appello. Camilla apponendo alla spontaneità, parlava di palestre di narcisismi . Bè alcune volte può succedere ,ma Qui nessuno giudica,o almeno spero,e anche se lo facessero che importa,io trovo terribilmente affascinante sentire scrivere con l’animo,andrebbe bene anche la composizione dei crackers misura,l’importante è esserci. Antonellina,mi piaci,alla cultural pizza ci sarai vero?
    @Betti blu : hai appena quasi distrutto,un libro che ho appena ordinato. Sono rimasto colpito da” la maggior parte dei libri mi scivola via” non ci credo,dai. Hai un libro del cuore ?
    @camilla: Ti pensavo rinchiusa in un monastero sulle alpi ad espiare e pregare ! 😉 come potrei non salutarti ogni volta che passo di qua ? Mi stai “minacciando che ,dato che hai scritto molto ne 2012 (e non è partito niente????) ti limiterai nel 2013 .E il tuo swann sportivo (vero odio le cravatte) che fine farà ? Si ammutilerà e scomparirà pian piano. Almeno che tu non voglia lasciarmi per un altro (carloesse) 🙂 consigliami leggo VISIONE BINOCULARE o PARLAR DA SOLI . Ah proposito di mancare alla pizza NON ci pensare nemmeno.
    @Paola lo leggerò ,ho letto la trama intrigante .molto.
    Non scandalizzatevi !! Sto leggendo dopo la composizione delle fette biscottate ,ATLETICO MINACCIA FOOTBALL di MARCO MARSULLO. L’allenatore cascione uno spasso,divertentissimo sino ad ora,ma a voi i libri divertenti vi incupiscono ,Boh
    Un solo sorriso

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  18. Avatar polissena
    polissena

    Ciao Betti Blu, sai mi capita a volte che alcuni libri piacciano solo a me, non è un problema,ci sono abituata. Di solito non mi capita più di un libro notevole all’anno anche se ne leggo molti di più e, guarda caso, quelli degli ultimi tre anni sono stati bocciati da Carloesse. Tutti e tre. Ma non vuol dire niente, è positivo che ognuno abbia i suoi gusti e ne parli, pensa altrimenti che vita piatta sarebbe.
    Comunque ti volevo dire che Ben è odiato dal padre perchè lo ritiene frutto di un tradimento della moglie ,mentre è molto probabile che sia nato senza un rapporto sessuale. Ti ricorda qualcosa? Il libro è pieno di questi riferimenti.
    Ciao e continua a scrivere

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  19. Avatar carloesse
    carloesse

    Bocciati da carloesse? E per tre anni di seguito? Francamente (credimi) non lo ricordo . Oddìo, sono di memoria corta e se tu lo dici può anche darsi che sia vero (dovrei preoccuparmi per l’Alzheimer), e in questo caso è un destino librescamente crudele quello che ci allontana.
    Ho quasi paura a leggere Frey, dovesse non piacermi pure questo (prometto che tacerei).
    Ma l’importante naturalmente è che sia piaciuto a te, e che tu ne parli senza alcuna reticenza (se i miei pareri dovessero intimidire qualcuno mi sentirei un po’stronzo).
    Quello che mi stupisce è che mi pare sia raro ch’io parli male di un libro, in fondo non mi piace stroncare. In genere parlo solo dei libri che mi piacciono, con l’intento di condividere con almeno qualcuno di voi la mia gioia, le mie emozioni.
    Forse erano nate delle polemiche un po’ più accese su quei libri in particolare? In questi casi, lo ammetto, mi piace gettarmi nella mischia, e ricordo qualche volta di avere polemizzato anche con te. Cercando di non offendere però mai nessuno, tantomeno i suoi gusti. E almeno in un paio di casi però per difendere un libro che bocciavi tu, e amavo io (NON LASCIARMI di Ishiguro e più recentemente STONER). (E noto ora: chissà perchè, si ricordano di più le difese che gli attacchi)
    🙂
    Ciao.

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  20. Avatar camilla
    camilla

    @simonettalettoreambulante– Ti ricordi simonetta del libro della torta al limone? Certo che sì. era per dirti che io leggo i libri come la piccola Rose addenta i cibi. Ne rimane “avvelenata”, bruciata, atterrita, soltanto quando quel cibo è stato cucinato da qualcuno che soffre, che mette dentro gli impasti il suo acido umore sofferente, ma non solo, anche quando chi ha scritto non è sincero, si prende gioco di chi legge, cerca solo di acchippare .. Altri cibi la mandano in estasi, quando sono stati manipolati da qualcuno che ama senza dubbi, ama totalmente, dona, cura, che è accogliente dentro di sè, un complice del lettore, dolce e sincero, nella gioia e nel dolor !!!. Così è per me con i libri : sento la bontà dell’autore, sento la sua capacità di non giudicare con ferocia, di abbracciare,sento la mitezza,la capacità di ironizzare su se stesso, di non prendersi tanto sul serio, soprattutto. la grande mente generosa e autoironica e roba del genere.Incredibile che tu abbia già letto MADAME SOUSATZKA di Bernice Rubens –ed Astoria ( come il mio amato L’OSTACOLO DI ROSAMUND). Visito spesso i tuoi elenchi, fonte costante di ispirazione. ciaociao
    @–adour– questa cosa della torta al limone, capisci adour, non è solo uno scherzo. Dentro la scrittura si sentono gli stati dell’anima ,(anima nel senso della propria tavoletta di cera incisa, primigenia, per me l’anima è una cosa simile. Basta pensare che la malattia che cancella la memoria spesso cancella anche l’anima)),nei libri, nei post, nella scrittura non si nasconde nulla. Credi?Non è così dal “vivo”. Si può nascondere tutto con la mimica del corpo. ciao bello.

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  21. Avatar polissena
    polissena

    @Carloesse, oddio quanto mi dispiace! Non è quello che volevo dire e ci sono rimasta così male per l’equivoco che sono corsa al computer prima ancora del cappuccino mattutino per ricontrollare e, pensa un po’, per la fretta non sono riuscita a ritrovare i libri del 2012 e quindi non sono sicurissima di quello che dico.

    Io e te non siamo mai entrati in polemica. Del tutto casualmente hai scritto, ma non lo posso controllare, che non ti sono piaciuti, o non li hai finiti, MOLTO FORTE INCREDIDIBILMENTE VICINO, LA TRILOGIA DELLA CITTA DI K, e L ULTIMO TESTAMENTO. Pareri del tutto casualmente contrapposti ai miei che li ho amati tutti e tre. Ma questo non ha creato nessun problema, ovviamente.
    Questo blog è improntato al massimo rispetto per i gusti personali, soprattutto se espressi con l’educazione e il buon gusto che ti contraddistinguono
    Spero di essermi spiegata caro Carlo,
    Tutto a posto? Amici?
    Ciao
    Paola

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  22. Avatar adour
    adour

    Finalmente polissena che si firma @paola,so che non ti riferivi a me ,cmq tutto a posto! 🙂 E tu verrai alla cultural pizza ? (prima o poi risponderai)

    @Camilla. La tua trasposizione del “ dono” della bender ,e quindi la tua capacità di cogliere le emozioni delle persone,vicine,attraverso la scrittura,è sempre stato il mio sogno. Alcuni lo chiamano leggere tra le righe ,altri cogliere l’animo di chi scrive,per me è semplicemente Non fermarsi mai a ciò che si vede (legge),ma soffermarsi a “guardare dentro” (leggere o almeno cercare di leggere l’animo). Non so se ci riesco,ma ci provo. Una volta ti ho scritto che siamo Einfühlung empaticamente dentro,mi riferivo al modo di sentire. E’ vero,molti dei nostri gusti sono lontani anni luce,divergiamo su molti autori,su molte opinioni,ma ci accomuna,la voglia, l’intensità del sentire.Per questo oggi non sono d’accordo con te sul potere dell’immagine sull’essere (“dal vivo si può nascondere tutto) che spesso evidenzi,ma che ai più non è mai interessato e mi mortifica il tuo saluto che mi rilega solo ad un immagine e non ad un animo.
    PS : comunque non sono Bello,estremamente affascinante,Si ! 🙂

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  23. Avatar carloesse
    carloesse

    @polissena
    Amici più di prima, ci mancherebbe! E non temere, mica me la sono presa anche se qualcuno di noi ricorda male, e forse tutti e due: in effetti dei 3 libri che citi ho abbandonato la Trilogia della Kristof (ma non posso disconoscere il valore di scrittori come lei, o di Bernhard, che personalmente non digerisco, ma per gusti (limiti ?) del tutto miei). Ma degli altri 2 non credo di avere mai parlato male semplicemente perché non li ho mai letti. Magari saranno stati altri i libri cui volevi riferirti. Ma non importa minimamente. Leggo sempre volentieri quello che posti: in accordo o disaccordo che possiamo trovarci tu sei da tempo una colonna di questo blog.
    Pizza ?
    😉

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  24. Avatar Polissena
    Polissena

    Pizza!!!

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  25. Avatar Betti Blu
    Betti Blu

    Per fortuna Carlo hai tranquillizzato Polissena. Mi sentivo in colpa, perché tutto era partito da una risposta a me di Paola.
    I libri mi scivolano addosso, è lampante, tanto che non ricordavo la faccenda dell’immacolata concezione di Ben, nel libro di Frey. Il riferimento a Gesù però l’avevo colto.
    Il libro del cuore è più d’uno, ma sono tutte letture che risalgono all’adolescenza, adesso è più difficile farsi colpire al cuore.
    Le mie letture adolescenziali preferite: I SOTTERRANEI di Keruac, AL DIO SCONOSCIUTO di Steimbeck e TENERA È LA NOTTE di Fitzgerald, FESTA MOBILE di Hemingway. Libri che forse ora non leggerei più o non apprezzerei allo stesso modo. Libri minori di più o meno grandi autori, chissà se qualcuno li legge ancora.
    Fra i libri letti negli ultimi tempi mi sono piaciuti KAFKA SULLA SPIAGGIA (soprattutto il personaggio di Nakata) e GRANDI SPERANZE. Fra gli scrittori un po’ più recenti, volevo consigliare Jasper Fforde, la serie sulla “detective letteraria” Thursday Next, ambientata in una realtà parallela dove gli umani interagiscono con i personaggi dei libri. Il primo della serie si intitola IL CASO JANE EYRE.
    Se non vi piacciono i miei gusti non mi offendo, solo che mi sento a disagio a scrivere “in pubblico” quasi come se dovessi parlare in pubblico, lì non ce la farei, anche se forse è tutta questione di esercizio.

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  26. Avatar adour
    adour

    @Betti blu: non preoccuparti,non siamo in tanti,qui,giusto 3-4000 .
    Keruac, Steimbeck, Fitzgerald,Hemingway Murakami ,Dickens difficile che qui i tuoi gusti non incontrino quello degli altri. Ma il fatto che ti sia piaciuto e forse non scivolato kafka sulla spiaggia,ti eleva. Anche se non spetta a me,essendo il novizio discolo del blog ,Benvenuta.
    @Paola grazie per aver risposto ( a carloesse) 😉 all’invito sulla cultural pizza
    @luigi :(chiedo scusa se abuso del tuo tempo) per il post sul 1 incontro cultural-liberal-pizzaiolo del GDL ?
    @Ennore: tu ci sarai vero ?

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  27. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    Cara Camilla,sto leggendo IL COLORE DEL LATTE.Come si fa a non amare Mary,cosi’ curiosa e aperta verso la vita,buona ancora-ma devo finirlo,il libro- difesa solo dalla sua intelligenza!nessuno le dimostra affetto ,ma lei e’ piena di gioia la sera in cui raccoglie il grano coi genitori e le sorelle,tutti insieme.I suoi sentimenti in questa SCENA(siamo un po’ anche a teatro in questo romanzo)mi hanno strappato l’anima.L’autrice e’ un altro grande talento,con una bella scrittura evocativa.In questi giorni si e’ tornati a parlare della Tamaro,di cui anch’io come un milioncino di lettori avevo letto ‘VA DOVE ecc..’Allora mi era piaciuto ,ero rimasta colpita dalla sua maturita’(era giovane quando scriveva).Ricordo pero’ una critica negativa in cui si diceva che ..’la letteratura deve anche essere un po’ CATTIVA,mentre la Tamaro e’ DOLCE DOLCE..’.Ecco,secondo voi ,la letturatura deve esserla,un po’ cattiva?io temo di si’..Chi mi aiuta a sviluppare questo concetto ?-se interessa,beninteso-( la Tamaro qui e’ solo occasionale e chiedo scusa).@Carlo e PARLAR DA SOLI?ma e’ che qui abbiamo sempre TROPPE cose,per.. fortuna!ciao a tutti

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  28. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Se per cattiva intendi non banale, ovvero limite dove a volte si schiantano le cose sdolcinate – più che dolci – sono d’accordo con te.
    Quanto alla pizza, confermo la mia adesione e, anzi, offro la mia casa come luogo di riunione, vi va di arrampicarvi con le caprette?
    Buona notte

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  29. Avatar Stefano
    Stefano

    @Bettiblu: anche io ho il problema di dimenticarmi quasi tutto quello che leggo, le trame soprattutto. Anche quelle dei film che guardo. Sarà l’età, sarà che ne leggo troppi, saranno questi maledetti tempi di multitasking che hanno infiacchito le memorie. Non so. Però non me ne faccio un grande problema. Al termine di ogni lettura, qualcosa di importante si deposita sempre tra i neuroni e all’occorrenza questo qualcosa di importante sarà pronto per risalire alla superficie. Io talvolta non ricordo alla sera quello che ho letto alla mattina.
    @maria teresa: proprio pochi giorni fa su lipperatura c’era uno stralcio di un’intervista a DFW che parlava più o meno di queste cose. DFW diceva che di letteratura che descrive e racconta le brutture del mondo ce n’è tantissima, ma per lui non era interessante perché erano tutte cose stranote che potevano essere liquidate in due righe. Quello che mancava, secondo lui, era “vedere come mai noi esseri umani abbiamo ancora la capacità di provare gioia, carità, sentimenti di autentico legame, per cose che non hanno un prezzo? E queste capacità si possono far crescere? Se sì, come, e se no, perché?”.
    Un (comunque) interessante e leggibile saggio che avevo letto qualche tempo fa (CONTRO I MAESTRI DELLO SCONFORTO di NANCY HOUSTON) ruotava un po’ attorno a questi temi. L’autrice bocciava scrittori come cioran, jelinek, bernhrad, accusandoli di nientismo, e a loro contrapponeva come modello positivo Roman Gary che scriveva libri vitali e pieni di speranza. La parte discutibile del libro era l’andare a ricercare nella biografia di questi autori le ragioni del loro nichilismo (mi ricordo che cioran era diventato nichilista in seguito a un pomeriggio di noia a sibiu: cosa vera, perché il grande emil parla spesso di quel pomeriggio nei bellissimi QUADERNI: ecco il mio secondo libro del cuore dopo CAMERE SEPARATE), però la Houston riduce tutto a quello e lo fa con toni strafottenti (mentre leggevo pensavo: ma come si permettere di ridicolizzare il grande emil?). Per concludere, maria teresa: sì, io penso che di narrazioni positive, che indichino concretamente delle strade e delle risorse in questi tempi bui e materialisti, ce ne sia bisogno. Ma mai rinuncerei ai miei amati cioran e bernhard nelle cui pagine mi rifugio quando sono un po’ depresso. Per alcuni potrà sembrare un’assurdità, ma su di me i Quaderni di cioran agiscono come un balsamo e come un tonico e nei giorni bui mi danno una forza che nessun scrittore positivo ed edificante potrebbe infondermi.

    _

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  30. Avatar Paolo
    Paolo

    Cerco di alternare, agli autori chi mi piacciono, qualche autore “giovane”, preferibilmente italiano. Dopo due libri di Tommaso Pincio, che è stato un’ottima scoperta, sto leggendo La luna e la follia di Singer, riesce ancora a stupirmi reggere tra le mani in libro che riesce a tratti ad emozionarti

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  31. Avatar illex
    illex

    ‘Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
    vidi e conobbi l’ombra di colui
    che fece per viltade il gran rifiuto.’
    Dante, Inferno, III canto (ignavi).

    Joseph Ratzinger, teologo di altissimo livello e fine intellettuale, rinuncia al trono di Pietro, gesto clamoroso da segnare come evento epocale del secolo, ben cosciente delle ripercussioni che ciò comporterà e dei condizionamenti che tale scelta può procurare.

    Il Vaticano rappresenta il punto di riferimento religioso più vasto del pianeta; gestisce la più diffusa e gigantesca rete di protezione nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria a livello globale; è la più potente centrale di produzione, controllo e gestione dell’istruzione nel mondo; rappresenta il più ricco e diffuso consorzio finanziario privato mai esistito sulla terra: se lo Ior volesse, e lo decidesse, con quattro telefonate spazzerebbe via per sempre Goldman Sachs, J.P.Morgan e Merryl Lynch tutte insieme e senza subirne alcun contraccolpo.

    L’istituzione Vaticano rappresenta quindi, formalmente, la sintesi di tutti questi aspetti incrociati, ed è inevitabile che contempli al proprio interno rappresentanze molto diverse. E nei momenti topici della Storia, queste opposizioni possono essere fortemente antagoniste.

    E questo è un momento topico.

    L’annuncio di BXVI è calato, come l’asso di briscola, e non a caso, al centro della tempesta perfetta, dove tutto è apparentemente tranquillo, nel bel mezzo di una crisi sistemica le cui proporzioni esigevano, evidentemente, un coup de thèatre di questa levatura.

    Papa Ratzinger in questi anni ha interpretato se stesso e il proprio ruolo come immagine di traghettatore; colui che doveva salvare la Chiesa, dopo l’uragano Wojtyla, principalmente intesa come centro spirituale, per poi passare il bastone del comando a un nuovo guerriero spirituale con il preciso compito di avviare un gigantesco repulisti interno e aprirsi alle forti innovazioni rivoluzionarie estreme come il matrimonio per i preti, la scomunica ufficiale per i pedofili e la denuncia dei nefasti grovigli della speculazione finanziaria internazionale. E in questo senso il discorso del Papa del 1 gennaio 2013 assume oggi il sapore netto di un indirizzo ben preciso, quando accusa, denuncia e sconfessa le politiche dell’austerità e di rigore cercando di spingere la Chiesa a un recupero della sua funzione sociale, anche richiamando la Caritas Veritate del 2009 (cfr al par.32) sulle soluzioni nuove, la dignità delle persone ed il lavoro.

    Le sue dimissioni, quindi, rappresentano una necessaria accelerazione in conseguenza della radicalizzazione dello scontro in Europa e il peggioramento della situazione nel continente (sta passando inascoltato con colpevole e deplorevole silenzio l’attuale dramma del popolo greco), che può anche far prefigurare il rischio di pericolosi quanto sanguinosi conflitti sociali.

    Alla luce di questo gesto ora si capirà, finalmente, se la scelta della Chiesa sarà effettivamente quella indicata da questa rinuncia: di eleggere un papa ovviamente giovane, possibilmente sudamericano, ma sicuramente schierato nell’estremo tentativo di svolgere un ruolo attivo nella politica sociale in tutto l’occidente a favore dei ceti più disagiati.

    Così mi piace pensare il significato profondo della gravosa scelta del papa; perchè il suo pontificato non passi come un mero esercizio spirituale di un ignavo studioso, ma come il passaggio epocale di uno scardinatore di sistema capace e risoluto.

    Buonemozioni

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  32. Avatar Ennore
    Ennore

    @Illex
    “Così mi piace pensare il significato profondo della gravosa scelta del papa; perchè il suo pontificato non passi come un mero esercizio spirituale di un ignavo studioso, ma come il passaggio epocale di uno scardinatore di sistema capace e risoluto.”
    Illex, come spesso succede , concordo in molte cose con te, quello che che per te e’ un auspicio, per me e’ una certezza. Solo una lettura superficiale ( non è il tuo caso) può non cogliere l’ importanza del papato di B.XVI , stanno a dimostrarlo i suoi scritti, i suoi discorsi pubblici e le sue encicliche.
    Quello che accadrà dopo, non ci è dato saperlo ora, sicuramente ci saranno cambiamenti e il gesto di B XVI sarà un precedente di cui si dovrà tener conto. Il Papa, ha riconsegnato centralità alla Chiesa ed alla sua missione.
    Purtroppo per un cattolico, i dati che invece dai sull’ entità del popolo su cui comanda la Chiesa Romana, non sono esatti, infatti ormai i Musulmani, hanno superato i Cattolici ( 19,2% vs 17,4%)
    Anche il patrimonio IOR per quanto ingentissimo, circa 5 miliardi,e’ però molto inferiore a quello delle banche statunitensi , (L’Office of the Comptroller of the Currency,stima che al terzo trimestre 2011 le banche USA avessero in bilancio ben 222 miliardi di dollari)
    Per il resto la tua analisi e’ come dicevo, per me molto condivisibile.Io non so se tu sia credente o no, qualcosa mi orienta sul no, ma mi ha molto colpito, nel tuo post e in quello di Camilla , la grande attenzione ed il rispetto per questi temi e per questo vi ringrazio.
    Per cercare di comprendere il pensiero di BXVI, chiuderei con quello che il Cristo disse ai suoi discepoli:
    ” e’ bene che io me ne vada, perché venga a voi un altro consolatore”

    @ Adour
    Ti ringrazio, mi farebbe molto piacere, i problemi logistici non mancano, ma……

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  33. Avatar adour
    adour

    Mi piacerebbe tanto essere d’accordo con voi ,ma perdonatemi non lo sono. Ma vi invidio. Invidio la vostra sicurezza del futuro cambiamento,nella fede del grande gesto. Ma non lo sono.
    Questo mi porta a chiedermi,in questi giorni, se sono un buon credente,se credo ancora.
    La mia risposta è sempre si ! credo nel vangelo e nella parola di gesù,nella vita dei martiri,credo in un regno migliore. Ma non credo in questi uomini e mi sento smarrito.

    Quello che oggi ci stiamo chiedendo è: gesù può scendere dalla croce?,si può dimissionare perché quei chiodi e quelle ferite dopo 2000 anni fanno ancora male
    Può un padre dimissionarsi dal dolore della perdita di un figlio,può un malato terminale dimissionarsi dalla vita perché le sue sofferenze sono interminabili ?
    No. Non si può,perché nel più semplice degli insegnamenti evangelici è scritto che la nostra vera vita non è qui.

    D’altro canto Illex attraverso l’immagine di celestino V,tacciato da dante di viltà (ma che la chiesa poi santificò).Mi sembra che dica,il gesto di quest’uomo non è viltà,ma un grande e nobile gesto che rimette la chiesa in mani più forti capaci di rinnovarla intieramente. Si ma chi sono questi uomini?.

    oggi è stato eletto (dopo 9 mesi)il nuovo presidente dello IOR, un tale,un barone ,dal nome ernst von freyberg, appartenente all’ordine dei Cavalieri di Malta,dico,e non alle suore alcantarine. Lo IOR ha ben specificato illex cosè.
    La nomina non spetta direttamente al Papa regnante bensì alla Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione che è presieduto dal cardinale Tarcisio Bertone, che non è certamente il grand’uomo che è stato il cardinal Martini,ma il fidatissimo Segretario di Stato di Benedetto XVI dal 2006 ad oggi e non scomparirà ne siate certi.
    Ora se le dimissioni del papa fossero state immediate,come si vociferava, senza un tempo per così dire propedeutico alla sede Vacante,non ci sarebbe stata la possibilità di accelerare alcune nomine e renderle definitive con il sigillo di Ratzinger,perché Tutte le commissioni sarebbero istantaneamente decadute,al momento delle dimissioni.
    Perchè la nomina del presidente di uno degli istituti finanziari non più ricchi ma più influenti nel mondo,non è stata rimessa al nuovo papa?
    Ora basterà solo la parola del nuovo papa a illuminare il mondo? Chi invece governerà il vaticano? chi ci guiderà ?

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  34. Avatar carloesse
    carloesse

    @Maria Teresa, @ Camilla, @ Tutti quelli che l’hanno letto, ma soprattutto @Quelli che non l’hanno letto:
    PARLARE DA SOLI è’ un romanzo a tre voci. La prima è quella di Mario, malato terminale che decide di intraprendere un viaggio su un camion con l’unico figlio decenne, Lito, prima di morire (la voce di chi parte, e che vuole scolpire nella mente del figlio il proprio ricordo), la seconda è quella di Lito (la voce dell’innocenza, la creta malleabile per questa scultura), la terza, quella centrale di tutto il libro, è quella di Elena, la moglie, la vera voce di chi resta. Ed è la voce del tormento, del senso di colpa che attanaglia chi accudisce i propri malati moribondi. La colpa di non avere la capacità di modificare gli eventi. La colpa di avere visto morire il proprio reciproco amore e la passione per il marito già prima di conoscere il destino del suo corpo. La colpa di rimanere in vita, di doverla riempire di un futuro ignoto e oscuro. La colpa di non essere adeguata e preparata a tutto questo.
    La vita e la morte: a chi l’una e a chi l’altra. E allora Elena decide di riempire di senso della vita la sua colpa per il senso della morte facendosi un amante: il medico del marito, Ezequiel, che facilmente si presta a proporre giochi erotici di qualsiasi specie alla prossima vedova, giochi cui Elena, che non riesce a opporsi, facilmente cede. Tanto facilmente da chiederci se Ezequiel, che mai la cerca (se non alla fine, quando ormai è vedova, e per subire la sua finale umiliazione), ma è sempre pronto e disponibile a inventare e realizzare nuove perversioni ogni volta che è cercato, che riesce ad essere quasi “uomo oggetto” nella mente di lei, non sia solo un parto della fantasia erotica di Elena stessa. Ma non è così importante: vero o non vero che sia, Ezequiel rimane “puro strumento” nella mente di Elena e nell’economia della storia.
    Un romanzo breve ma intensissimo. Aspro, a tratti crudele, eppure a tratti dolcissimo. Ed è in questo violento contrasto di toni e sapori che trova le sue pagine migliori, che mi hanno ricordato un po’ il grande Bolano.

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  35. Avatar carloesse
    carloesse

    Sul Papa, da credente molto dubbioso, a tratti agnostico, a tratti un po’ buddista, comunque non praticante, ma certamente affascinato dalla figura di Gesù (e da altre figure meravigliose nella storia del cristianesimo) e orripilato da tante cose fatte (ieri ma ancora oggi) in suo nome, non me la sento di esprimere un qualsiasi parere sul suo operato in senso teologico.
    Riconosco la grande importanza del suo gesto in senso storico e politico (la chiesa è fin da Costantino un potentissimo strumento politico), ma la sua figura umana e forse anche religiosa è fortemente offuscata dalla grande capacità comunicativa di quella di Papa Woitila, da quella di Papa Giovanni, e forse anche da quella meteora che fu Papa Luciani.
    E lasciatemi dire che vedo maggiore chiarezza e lucidità nel pensiero sul cristianesimo espresso dal Cardinale Martini, il mai-Papa di cui forse avrebbe avuto maggior bisogno la Chiesa di questi tempi.

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  36. Avatar carloesse
    carloesse

    @ maria-teresa e @stefano
    Sul dilemma “dolcezza-cattiveria” credo di avere già risposto (in parte) parlando del libro di Neuman, poco fa. Della Tamaro e del suo “Vai dove ti porta il cuore” non riuscii ad andare oltre qualche pagina. Il gusto dolce alla lunga è molto stucchevole. La dolcezza si esalta invece nel contrasto con l’amaro (saperne un pochino anche di cucina a volte serve anche alla letteratura).

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  37. Avatar carloesse
    carloesse

    @antonellina
    Questa sera sono andato da ibs per ritirare un libro che avevo ordinato. Per un errore di numero d’ordine (l’inversione di una cifra) era stato consegnato a qualcun altro, che se ne è accorto solo a casa, dopo averlo comprato lo stesso senza accorgersi dello scambio (meno male ha telefonato in libreria e lo riporterà la prossima settimana).
    Sei tu quella che me l’ha fregato?
    🙂

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  38. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    Carlo,trovo molto bella la tua interpretazione della relazione fra Elena ed Ezequiel (Parlar da soli).In effetti fra Elena e l’amante non c’e’ confronto , c’e’ solo il rapporto erotico(non dico gioco perche’ Elena non gioca) ed Elena si rappresenta cio’ che vuole.Si’ ,Jezabel,in questo senso e penso alla Munro,Oates ,ad esempio,che mi danno pugni nello stomaco ma mi fanno crescere.La speranza penso sia per me l’aver capito che si arriva ad accettare la realta’ delle cose-il ‘finale’un po’ crudo- ed a star bene lo stesso ..Ecco ,Stefano,quando ad un personaggio non capita una ‘bella’ avventura ma continua a vivere e si crea una sua banale felicita’,e’ li’ la mia letteratura di speranza.Grazie per Tondellli,l’ ho ripreso un po’.. .A me la scelta del Papa sembra un gesto di coraggio e liberta’,un riappropriarsi della propria persona.Ora mi fate pensare che ci sia un disegno .. di certo c’e’, ma io vedo specialmente il suo dire no,il suo saper lasciare,senza paura di offendere o far restar male qualcuno,senza sgomento verso il cambiamento, verso una scelta che ..ben pochi! han fatto..Ciao a tutti

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  39. Avatar camilla
    camilla

    @ ennone– La rinuncia del Papa , il suo pianto, il coraggio di mostrare tutta la propria umanità, la sua umiltà, la sua gridata debolezza, io ho accolto dentro di me tutto questo con profonda e sincera commozione. Lo ricorderò con tenerezza . Su tutto il resto non mi interessa “dire la mia”, nel caos che stronca ogni possibile ragione. Conserverò qualche pagina , tra le troppe che ho letto in questi giorni,dove sincere e intelligenti parole sono state dette con cura e rispetto.
    Il mio vizio, caro Ennone, non riesce a non saltar fuori : ecco qua: ti consiglio di leggere il romanzo RESTA CON ME di Elizabeth Strout, ed. Fazi.. Niente di aulico, tutto umano, ma molto bello, e mi è subito venuto in mente vedendo le lacrime di un uomo vecchio e stanco e coraggioso, chiamato Benedetto XVI.
    @ carloesse– Ho apprezzato, come sempre, il tuo pensiero su PARLARE DA SOLI, tu vedi Ezequiel come uno che approfitta di una situazione che, a un medico giovane, si presenta facilmente. ( eros e amore non sono la stessa cosa, ovviamente)Per me non è così : Ezequiel è il sogno di Elena, è una specie di angelo impossibile che disseta e consola, che mette balsami sulle ferite, senza chiedere nulla in cambio. Elena lo lascerà, lo dimenticherà, lo odierà perfino, una volta uscita da buco nero della sua desolata disperazione. Non è merce di scambio l’erotismo che cura l’insopportabile dolore di elena, l’erotismo che , anche di fronte alla morte, è vita. Sia che l’eros di Ezequiel sia “reale” ( che sballo!), sia che non lo sia, Ez. cura, con affetto anche mario, anche gli altri malati, con tutto il suo talento di medico.. Un Ezequiel vero io non l’ho mai incontrato, però, e non credo che ci sia, ma forse, non si sa mai.. ciaociao
    @ adour– Leggiti sto libretto adour, che voglio sentire il tuo parere di medico e di uomo sull’”angelo Ezequie”l! . Un tantino immaginifico mi sembri. o no? Inoltre ci sono un paio di pagine talmente divertenti: le ho lette al gruppo di letture (già, si chiama – le benevole – il mio gdl.)e ho fatto piangere a calde lacrime tutte dal ridere. Lirberatorio, intelligente.

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  40. Avatar carloesse
    carloesse

    @camilla
    Non ho scritto da nessuna parte che Ezequiel sia semplicemente uno che si approfitta della situazione, e infatti proprio non lo vedo così. Avevo già premesso (In corso di lettura, qualche giorno fa) che non avrei mai espresso un “parere morale”, una condanna o un’assoluzione alla sua condotta e tantomeno a quella di Elena, perchè non è la morale (menchemeno quella sessuale!) il metro con cui per me si giudicano i personaggi dei libri. I libri casomai ci insegnano come i metri di giudizio non siano delle “misure standard”, dei limiti invalicabili, ma come necessariamente cambino, a volte debbano annullarsi del tutto, in base ai contesti e alle situazioni. E come spesso quindi, e con quanta faciloneria, si esprimano giudizi gratuiti e sciocchi sulle persone reali nella nostra vita reale.
    Peraltro ho anche asserito quanto Ezequiel non sia un soggetto veramente attivo di questa storia, ma un oggetto passivo nelle mani (o nella mente) di Elena (pur titubante che sia, e proprio per il suo tormento, ed i suoi sensi di colpa di fronte al senso della morte), fino a istillare il dubbio che possa essere semplicemente il parto della sua fantasia erotica (e quindi come vedi sono d’accordo con te).
    Eros e Thanatos, Vita (e l’eros che è una delle forze più vitali in assoluto) e Morte sono così strettamente legate da essere uno degli argomenti più battuti in tutta la storia della letteratura. E non siamo certamente noi i primi ad essercene accorti. C’è da dire che Neuman in questo romanzo riesce a trattarlo in modo estremamente diretto ed efficace.
    Ciao
    🙂

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  41. Avatar Ennore
    Ennore

    Vi chiedo scusa,faccio un ultimissimo intervento, poi lascerò il giusto spazio ai libri
    @Adour
    E come dovrebbe essere un buon credente? Io credo che già porsi la domanda, significhi essere su una buona strada.
    Lungi da me avere avere certezze su ciò che è accaduto, l’unica che ho, e’ che non si è trattata di fuga ,ma di scelta molto meditata e “ispirata”
    @Carloesse
    Anch’io ho amato molto G.P.II , ma credo che Ratzingher, sia stato il suo giusto complemento.
    Il dubbio? Come detto prima, per me e’ una buona cosa.
    @Camilla
    Il libro e’ già nella mia libreria da almeno un anno, ma almeno io non l’ ho letto, prometto che ci proverò, grazie.
    Buonemozioni a tutti @Illex®
    P.S.
    Ho letto che Saviano ritiene che la rinuncia del Papa sia un gesto mirato a compattare l’elettorato cattolico, in vista delle prossime elezioni, io penso invece che lo abbia fatto per limitare la share del festival di Sanremo….o no?

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  42. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    Anche a me EZ.in PARLAR DA SOLI sembra un oggetto passivo nelle mani di Elena.A me ,sul momento ,pensare di contrastare thanatos con Eros sembra un po’ banale,un po’ ingenuo ..E’ facile trovarcisi ma penso che Eros vada meglio quando si sta bene e non quando si e’ stretti nell’angoscia,altrimenti piu’ che un balsamo si sente un liquido urticante piu’ ancora…Mi piace tuttavia questa Elena che ,invece,e’ capace di ‘servirsene’cosi’ , rimedio estremo a situazione estrema,sono contenta di come si e’ chiuso il racconto della sua storia.

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  43. Avatar carloesse
    carloesse

    Caro Ennore, io personalmente non credo che le elezioni in Italia siano il primo dei pensieri di Benedetto XVI in questo momento. Se così fosse il suo gesto scadrebbe, secondo me, a ben misere considerazioni. Io non l’ho letto che Saviano dica questo. Se lo pensasse veramente a mio parere starebbe prendendo una vera cantonata. Ma perchè in questo paese del menga la dietrologia (politica e partitica) sembra essere lo sport nazionale?

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  44. Avatar luiginter

    Hans Sluga, WITTGENSTEIN, Einaudi: un ritratto intellettuale per introdurre il grande enigma del pensiero di Ludwig Wittgenstein. Un libro denso, ricco ma anche divulgativo; una delle Mappe della benemerita collana einaudiana, la Piccola Biblioteca.
    Saluti a tutti

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  45. Avatar lettoreambulante

    L’ho letto! Ho approfittato di un viaggio in treno e così ho fatto fuori PARLARE DA SOLI. Certo che NEUMAN è un gran talento, tre libri e tutti molti diversi.
    Devo dire che la questione Ezequiel non mi ha più di tanto fatto pensare e anch’io credo che alla fine quello che ha sofferto è lui, non Elena. La scelta dei nomi è molto interessante. Più che il sesso con il suo amante mi ha colpito il rapporto carnale di Elena con la lettura. E la descrizione di come per la malattia cadano tutti gli equilibri familiari. La definizione che ne fa carloesse è perfetta. E’ davvero un gran libro, con delle voci autentiche e potenti, compresa quella di Lito. L’ho già fatto compare a molti amici. grazie Camilla!
    buona domenica
    simonetta

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  46. Avatar illex
    illex

    Luigi, ma Ludwig Wittgenstein padre di quel relativismo fortemente combattuto da Ratzinger e nel quale, alla fine, pare sia inciampato? Ottimo spunto.

    La Chiesa del dopoguerra aveva due nemici, il comunismo e il relativismo. Sul primo ha vinto, come ha vinto nei confronti delle altre violenze e dell’altro totalitarismo del Novecento, ma nei confronti del relativismo culturale oggi fa fatica a lottare e sembra anzi destinata a soccombere.

    Benedetto XVI ha impegnato tante sue energie proprio nel tentativo di arginare il relativismo culturale. Ma opporsi al relativismo culturale non è facile perché il relativismo è la religione del nostro tempo. Combatterla sul piano teoretico invece è più semplice, perché lì è ‘debole’.
    Siamo tutti relativisti: a uno piace il caffè e a un altro il the, a uno il mare e a un altro la montagna, ma il palato e le vacanze non riguardano fatti essenziali della vita per i quali, invece, è bene far ricorso alla verità e ai valori che sono plurali ma non infiniti né relativi. Ma il relativismo sconfitto sul piano teorico ricompare su quello pratico in cui la verità è vissuta in prima persona dai singoli che sono figli del loro tempo. Il relativismo quindi apre lo spazio per la libertà di scelta in cui ogni coscienza risponde in proprio. E’ la stessa libertà alla quale ha fatto appello BXVI per uscire dal mondo che non sente ormai più suo?

    Io non credo sarebbe offendere l’intelligenza e il percorso dell’uomo Ratzinger, ma a molti questa chiave di lettura, piacerà.

    Buonemozioni

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  47. Avatar adour
    adour

    @Jezabel : Non ti ho ancora ringraziato per la tua gentilissima disponibilità ad ospitarci lassù ,nella tua casa sulle alpi per questa fatidica,ormai ,convention libro-pizzaiola. Il tuo gesto ospitale(forse tipicamente meridionale),esprime tutta la tua gentilezza e ti rende una persona veramente amabile. Ma ovunque sia, tu ci sarai vero?

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  48. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Non mi ringrazieresti, se vedessi quanto è piccolo il mio nido!
    Io sono a disposizione per il mega-raduno e spero che si possa realizzare davvero.
    Ne approfitto per sfatare il mito dell’ospitalità meridionale.
    I miei amici di qui lo sono più di me. Deve essere l’aria pura ….!!
    Vi avviso che da domani sera sarò più interventista.
    Bacione a tutti

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  49. Avatar carloesse
    carloesse

    @jezabel
    Più è piccolo il nido più caldi ci si sta.
    😉 Ciao

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  50. Avatar adour
    adour

    Grazie @luigi per la tua indicazione su WITTGENSTEIN, che data la mia enorme ignoranza non conoscevo. Da stamane sto leggendo la sua biografia su più siti e devo dire veramente affascinante,un po’ san francesco un po’ carver ,mi lascia esterefatto la decrizionedi Bertrand Russell su di lui “il più perfetto esempio di genio che abbia mai conosciuto: appassionato, profondo, intenso, e dominante”. ( ma sono io ?) Quindi irrinunciabile come lettura.
    @camilla : ma tutti sti medici trombaioli ,mah non mi ritrovo ? sarà sfortuna?
    Non so me ne hanno dette tante ma Immaginifico ,non ancora 😉 . Certo che leggerò Ezechiele.Nome strano per un romanzo (beh anche ildegarda non scherza) .Mi sebra che ezechiele profeta annunciasse la resurrezione della carne,(di elena) e forse il suo nome non è un caso. Le benevole “che strano nome,”benemerite” come nome presumo sia stato scartato a priori .
    @Illex per la pizza ? hai il “dovere” di manifestarti
    @Carloesse: la Trama dell’incontro tra te antonellina non molto originale, se ti leggesse Bolano ahi ahi,ma pechè voi romani siete cosi distanti? se ci abitavo io a roma,venivo a citofonarvi a quasiasi ora.
    @jezabel : ora capisco la tua ospitalità volevi appiopparci ai tuoi amici 😉 La pizza si farà ormai è divenuta una missione moralizzatrice per me !
    buona domenica e per tutte le città dove oggi non c’è il sole ricordatevi che “un sorriso illumina più del sole”

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