I libri più belli del 2012, secondo il New Yorker

Il New Yorker, per la selezione dei migliori libri dell’anno, chiede ad alcuni dei più prestigiosi fra i suoi collaboratori di indicare cosa abbiano particolarmente gradito fra le uscite degli ultimi dodici mesi.New-Yorker

Eccone alcuni. Su tutti, cito due delle indicazioni di Teju Cole, l’autore di Open City

Katie Kitamura, Gone to the Forest. Kitamura è una giovane autrice nata in California, di origine giapponese e che vive a New  York; una storia su come “la violenza fra uomini ‘civilizzati’ possa emergere in forme distruttive”. Per Kitamura il Nyt ha addirittura parlato di “talento prodigioso”.

David Alan Harvey, book of Rio de Janeiro photos, “(based on a true story)”. Definisce un nuovo standard per i libri di fotografia; immagini straordinarie e un design bellissimo.

Malcolm Gladwell, invece, cita Mischa Hiller, Shake off. Un thriller che sperimenta tutti i tropi del genere pur essendo decisamente originale.

Il resto sul New Yorker

 

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2 risposte a “I libri più belli del 2012, secondo il New Yorker”

  1. Io non ne conosco neanche uno, non parliamo di averli letti…
    *giuliaduepuntozero

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  2. […] e nelle tradizioni. E allora perché non aggiungere a quella del New York Times, dell’Economist, del New Yorker, e de La Repubblica anche la lista dei migliori libri del 2012 per El País? La selezione è stata […]

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