Propositi di lettura 2007

Ogni nuovo anno inizia con almeno un proposito inerente la vita privata o professionale. Tra i tanti -puntualmente NON rispettati per mancanza di tempo/voglia ecc…- mi piace pensare che ogni lettore accanito abbia uno o più propositi letterari: “quest’anno leggo…”

Il mio è di leggere interamente Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust (7 volumi!).

 

Quali sono i vostri?

 

*lapilli*

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36 risposte a “Propositi di lettura 2007”

  1. propositi di lettura: difficile fare previsioni di lungo periodo; per ora direi, sicuramente il secondo volume de L’uomo senza qualità di Robert Musil;
    poi Oltre il confine di Cormac McCharty
    Un po’ dei racocnti che ancora non ho letto di Cechov

    ciao

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  2. Io-purtroppo- la Recherche l’ho già letta!
    Ho iniziato nel giugno del ’79 e ho finito nel giugno dell’80. Avrei finito molto prima se avessi agito d’impulso, ma l’amore che mi ha preso mi ha fatto prolungare il +possibile l’addio per godere + a lungo.
    E’ una lettura che cambia la vita e… le aspettative e il modo di leggere. x anni, in seguito, ho letto quasi unicamente saggistica mentre non riuscivo a staccarmi; e ancora oggi i problemi della vita mi portano sempre lì.
    E’ la mia scuola, è la mia Bibbia, è il mio amante: è un pericolo!!!!!!

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  3. mi ripropongo – come ogni anno – di non comprare altri libri e di leggere quelli che ho in casa a scaffale, a portata di mano (quelli letti stanno sui ripiani in alto)…battaglia persa in partenza…;-)))
    due titoli
    Murasaki Storia di Genij Il principe splendente
    Pasternak Il dottor Zivago

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  4. quest’anno leggo la Humanae Vitae e la Populorum Progressio di Paolo VI + tutte le catechesi di GP2 sulla teologia del corpo. giuro.

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  5. Mi correggo subito, scompaginando i propositi segnalati prima: entra di prepotenza come certezza di lettura imminente: *Romain Gary*, _Educazione europea_, il romanzo d’esordio dello scrittore del bellissimo _la vita davanti a sé_

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  6. Oltre a finire i racconti di Cechov, i propositi per il 2007 sono (per ora):
    il nostro comune amico di Dickens
    i Racconti di Dickens
    Nemico, amico, amante di Alice Munro

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  7. Io “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov.
    Giuro anch’io

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  8. Il mio non troppo vecchio ma saggio professore diceva sempre che Musil va letto assolutamente tra i 30 e i 40 anni… per apprezzarlo in pieno.
    Ordunque i 30 li ho superati, i 40 si avvicinano, mi butterò su L’uomo senza qualità, anch’io come Gigi.

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  9. …bene… io ho già superato i 40….. quindi potrei non riuscire ad apprezzare Musil a fondo, quindi potrei non leggerlo??? sarà forse il mio proposito 2008….
    per ora, dopo aver veleggiato con “Lo spaventapasseri e il suo servitore” di Pullmann ( rubato a mia figlia dodicenne), sono pronta per “Il tamburo di latta”.
    Ho sfiorato la prima frase….. un ceffone! Però voglio leggere tutte, ma prorpio tutte le 572 pagine che lo compongono. Senza avvalermi dei diritti del lettore….
    Fulvia

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  10. Ehm, Claudia e Fulvia: io ho letto il primo volume del nostro Musil lo scorso anno e il secondo – come detto sopra – prometto di leggerlo quest’anno. Dunque decisamente dopo i 40. Ma si sa, ormai si matura piu’ tardi; quindi il consiglio del professore di Claudia mi sembra ancora valido!
    gigi

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  11. Nooo… quello di cui parlo è un limite minimo di età, non massimo.
    Ovvero leggerlo prima non avrebbe senso, leggerlo dopo ancora meglio!!!
    🙂

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  12. Siccome Musil non è alla mia portata (sono sotto i 30 anni 😉 ), per quest’anno mi dedicherò ad esplorare diverse culture, per conoscere il mondo attraverso gli occhi degli scrittori. E’ per questo motivo che mi attende a casa “Neve” di Orham Pamuk. E poi vi stupirò, ma mi è venuta una voglia irrefrenabile di rileggere i “Promessi Sposi”. Misteri della psiche umana!!

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  13. Invece io vorrei rileggere La montagna incantata di Mann. Chissà se ce la faccio, con tutto quello di non letto che ho sui comodini. Buon anno a tutti.

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  14. ooooops…. a proposito di Musil io stavo scherzando…. era una bieca scusa per sottrarmi alla lettura di quel libro che mi ha sempre un po’ spaventato…..
    volevo dire a tutti voi che trovo questo blog davvero eccezionale e sono felice di averlo scoperto!
    Buona lettura a tutti
    Fulvia

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  15. Proust è anche uno dei miei propositi. quanto tempo ci si deve dare? va letto in un fiato, per così dire, o a intervalli?

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  16. Come altri prima, anche io “L’Uomo Senza Qualità” di Musil (ogni anno, da tre lustri, me lo ripropongo!) e “Don Chisciotte della Mancha” di Cervantes.
    Nell’immediato, il mio auto-regalo di natale: “Requiem for a Dream” e “The Willow Tree” di Hubert Selby jr.
    Ed infine tre titoli che ho appreso da quando vi frequento: “Trilobites and Other Stories” di Breece D’J Pancake (arriva domani in libreria!), “Il Meglio che Possa Capitare a una Brioche” di Pablo Tusset e “Corazon Tan Blanco” di Javier Marìas.

    Alla faccia dei buoni propositi! 😀

    Fubar / 07.01.08

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  17. Io l’Ulisse di James Joyce, non l’ho ancora letto, ma so che dovrei.

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  18. Hem…scusate se mi re-intrometto ma sono passato or ora dal salotto.
    Il primo proposito dell’anno e’ riuscire a finire quel dannato(!) Total Khéops di Jean Claude Izzo. E’ da natale che comincio a pagina 31 e chiudo alla 37.
    Ancora un po’ e mi appellero’ ai le droit de ne pas lire et le droit de ne pas finir un livre (Comme un Roman) de Daniel Pennacchioni (alias Pennac). SGRUNT! :!

    Fubar / 07.01.08

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  19. Fubar, ma Breece D j Pancake l’hai comprato in inglese?
    Ho letto qualche racconto dell’edizione italiana e mi sembra che la traduzione lasci un po’ a desiderare, per cui pensavo anch’io di procurarmi l’edizione originale…

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  20. @luiginter. Si’, in inglese. 11,50 USD, Paperback ovviamente.
    ciao

    Fubar / 07.01.09

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  21. propositi di lettura?

    direi finire “Inchiesta su Gesù”, se non sarò diventato satanista o new age a fine libro continuerò con un po di “business writing, scrittura nell’era di internet” che magari ne cavo fuori qualcosa di buono da unire alle fiumane di parole che scorrono in rete…

    già che ci sono … perchè non tornare su Comici Spaventati Guerrieri!

    Saluti

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  22. Per Sara: non reprimere quella voglia irrefrenabile, i Promessi Sposi li ho riletti quattro anni fa e pochi libri mi hanno dato così soddisfazione. Non c’era nulla di ciò che ricordavo della mia lettura liceale: niente polvere né pesantezza. Si ride, e si impara, da Manzoni si impara sempre, ma in modo curioso, divertito (perfino le grida mi hanno entusiasmato!). E come scorre, pagina dopo pagina… Per chi vuole avvicinarsi al Manzoni in modo un po’ diverso, consiglio invece La famiglia Manzoni di Natalia Ginzburg, un romanzo epistolare sul carteggio dell’Alessandro nazionale con la famiglia. Detto così vi sembrerà un mattone, invece vi assicuro, è un libro delizioso e appassionante. (Visto da vicino, si sa, nessuno è normale). Per Fubar: se, quando inizi a leggere il Don Chisciotte, hai voglia di parlarne… io non vedo l’ora di riprenderlo in mano.

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  23. La voglia di Promessi Sposi è ri-nata….sul lago di Como, a Lecco per la precisione. Vedere i luoghi mi aiuta a evocare libri, scritti, poesie, come d’altra parte leggere mi fa venire voglia di vedere ed esplorare persone, luoghi. Seguirò il mio istinto geografico-letterario!!
    ciao!!

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  24. Anche io ho comprato l’edizione italiana di Trilobiti e anche io sono rimasta perplessa, soprattutto perchè l’ho trovato inferiore alle aspettative che mi ero fatta. Non so se dipende dalla traduzione, non sono in grado di dirlo, ignorando quasi del tutto la lingua anglo-americana.

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  25. Terza, ferita a morte ( e non colpita al cuore…) da ” Trilobiti”. L’ edizione italiana
    ( evidentemente l’ unica) che ho preso in biblioteca è decisamente brutta. A cominciare dall’ indice, le cui indicazioni non coincidono con le pagine effettive, per continuare con gli errori grammaticali e per finire con una lingua che più piatta non si può.
    Purtroppo, non appartengo al fortunato gruppo che leggerà i racconti in inglese, tuttavia, ho come l’ impressione – sia detto senza colpire la sensibilità di chi li apprezza- che, volendo immergersi in una tristezza americana, il vecchio Caldwell, con la sua ” Via del tabacco”, rappresenti ancora una belle esperienza. Anche tradotto.

    Concordo sul consiglio di lettura de ” La famiglia Manzoni”, appassionante sì, ma molto drammatico e anche un po’ triste .

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  26. Renza, sì, diciamo che non è una lettura particolarmente edificante (anzi il Manzoni ne esce a pezzi in quanto a figura paterna) e drammatica sì, ma triste no (o meglio non più di una qualunque famiglia vista sotto la lente di ingradimento). A me poi aveva molto divertito l’utilizzo di una lingua che passava dal francese (l’italiano ancora non era usato) al milanese. Io ho trovato spassoso quel chiudere tutte le lettere con te saludi, per l’autore che ha risciacquato per anni i panni in Arno e ha codificato la lingua italiana…

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  27. […] sui propositi di lettura per il 2007, più di un lettore (mi sono saltati all’occhio Furbar e luiginter) ha citato Trilobiti, di Breece D’J Pancake. Chi lo ha già letto, invece, deluso […]

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  28. Sì, Sparks, forse hai ragione. Forse ho sovrapposto il romanzo epistolare della Ginzburg con il ” Journal” di Matilde Manzoni, curato da Cesare Garboli. Forse – ma li ho letti entrambi almeno vent’ anni fa- è più nel secondo che emerge lo strazio di questa figlia
    ” ceduta” alla sorella, che morirà lontana da lui, avendo desiderato inutilmente di rivederlo, prima di morire.

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  29. Mi correggo, mentre il romanzo della Ginzburg risale a più di venti anni fa ( 1983), il
    ” Journal” è del 1992.

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  30. Io vorrei leggere tutto Dickens.

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  31. Renza, volevo rassicurarti sulla tua memoria: lo strazio della figlia c’è tutto, ma diciamo, come colpo di coda, nella parte finale del libro… Ma forse nel Journal (che io non ho letto) questa parte viene enfatizzata. Comunque, mi consiglieresti di leggerlo? Ne vale la pena?

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  32. Quelli che…hanno già letto o hanno intenzione di leggere La recherche.

    Come tutti i buoni propositi che si rispettino ho già iniziato. Ammetto: a fatica. Consiglio di non “spezzare” troppo la lettura. Tutto d’un fiato direi che è impossibile ma non leggetelo diluito in 10 anni! Direi un anno e mezzo in tutto.

    Ce la farò? 😉

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  33. Certo, Sparks, te lo consiglio. E’ un testo breve ( un ” adelphino”), con una bella introduzione di Cesare Garboli che disegna tutto il percorso di Matilde, in casa Manzoni.
    E’ il diario di questa ragazza che ragiona sul mondo e sulle letture (legge anche Leopardi) ed è un’ occasione per conoscere una figura femminile, altrimenti lasciata in ombra.

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  34. A Chiara.
    Ti dico che forse è proprio la prima metà del primo libro, Combray, la più “tosta”. Superata quella, che, ti assicuro, dopo rivaluterai e rileggerai, dovrai forzarti a non arrivare alla fine prima del necessario: anche se lieve, è un’opera che va profondamente meditata, e ti accorgerai che può avere innumerevoli piani di lettura. Leggerla d’un fiato sarebbe estremamente riduttivo, un peccato.
    Dieci anni no, però, sono troppi. Un anno potrebbe essere il tempo giusto; comunque lo stabiliranno le affinità tra la tua e la ricerca di Proust.
    Ce la farai!!!

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  35. Melou..grazie.
    Ce la farò! 🙂

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  36. I miei propositi per ora sono di finire “Castelli di rabbia” di Baricco (che ho cominciato dopo Natale) e leggere (non so in che ordine):

    John Fante, “Chiedi alla polvere”, Einaudi
    A. L. Kennedy, “Gesti indelebili”, Minimum Fax
    David Grossman, “Che tu sia per me il coltello”, Mondadori
    Ray Bradbury, “Fahrenheit 451”, Mondadori (rilettura)
    Jacques Prevert, “Poesie di amore e libertà”, Guanda (una raccolta)

    e altri… Ne compro più di quanti ne riesco a leggere… è più forte di me 🙂

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