Tag: Lettura

  • Ma tu sei un vero lettore?

    Su un articolo di Repubblica uscito oggi, è stato pubblicato l’ormai famoso decalogo sui diritti imprescrittibili del lettore, tratto da Come un romanzo di Pennac. Eccolo: 1 Il diritto di non leggere 2 Il diritto di saltare le pagine 3 Il diritto di non finire un libro 4 Il diritto di rileggere 5 Il diritto di leggere…

  • Il riassunto di Tolstoj

    “Eh bien mon prince, Genes et Luques ne sont plus que des apanages, des proprietà, de la famille Bonaparte”. Scordatevi questo incipit. L’editore inglese Harper & Collins ha annunciato una versione “snella” di Guerra e pace (l’articolo è apparso su Repubblica lunedì scorso) per agevolare la lettura (e le vendite). Nello specifico, dalle millequattrocento pagine…

  • La quarta di copertina scrivetela voi

    Ne abbiamo parlato qui negli ultimi giorni e da quasi tutti gli interventi è emerso che il risvolto di copertina non viene letto. E’ una terra di nessuno, come si diceva (tutti ci passano, nessuno si sente a casa). L’idea è invece che quello spazio torni a essere di tutti, cioè dei lettori. Per dirsi…

  • La quarta di copertina ovvero cosa vorrei capire di un libro prima di comprarlo

    È la carta d’identità di un libro, la prima cosa che si legge (e si rilegge, più e più volte, mentre quel libro è sul comodino) ed è importante. Eppure, è un non luogo, è uno spazio marketing, è uno specchietto per le allodole, alla meglio un copiaeincolla di recensioni, pareri, citazioni alla rinfusa. Perché?…

  • Perché gli uomini non leggono Cime tempestose (un’ipotesi e un invito alla lettura)

    Cime Tempestose di Emily Brontë è un romanzo d’amore: è innegabile. Ma è duro come uno schiaffo e tagliente come un coltello. Come l’ha definito Charlotte Brontë (sorella di Emily e autrice di Jane Eyre) è “un’opera moorish: selvatica e nodosa come una radice d’erica”. E potente. (sempre Charlotte: “L’artista trovò un blocco di granito…

  • Leggere di notte

    Una volta finito di studiare, amava leggere per diletto: le letture che faceva di notte acquistavano un’aura, un valore, una sorta di fascino misterioso che solitamente non appartenevano al giorno. Erano una cosa illecita, preziosa al di là di ogni previsione. In quei momenti, le sembrava di poter scivolare via dalla propria coscienza per entrare…