“Hai tabacco, partigiano? – Stavo per chiederne a voi.”
“Marciando su e per i serpentini sentieri della mezzacosta incontrò alcuni contadini che guardavano giù da dietro tronchi d’albero a quel medesimo sottospettacolo, fissi e odianti. E si scambiavano rauche, soffiate considerazioni di pronostico, speranza e odio. – Guarda i porci neri. Quando li macelleremo una buona volta? – La primavera prossima – Così come lo dici sembra più lontana del giorno del giudizio. La prossima primavera. Hai tabacco, partigiano? – Stavo per chiederne a voi. – Perdio, i porci neri. Un po’ però mi consola pensare che noi saremo ancora al mondo a fumare quanto ci pare e loro già sotto terra, pieni tutti di vermi.
Camminando oltre, si sentì pieno di una sottile e quieta letizia nel trovare che egli, il nervoso, sottile cittadino era diventato più paziente dei contadini, pazienti come il più paziente dei loro buoi.”
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny, II, capitolo 34, Inverno 4



Appunti resistenti:
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Bello questo articolo di Gabriele Pedullà:
La Resistenza non è un ricordo: è un orizzonte [Micromega]
La Resistenza è stata combattuta con lo sguardo rivolto al futuro e così per tanti anni è stata celebrata la Liberazione. Ed è quello sguardo che dobbiamo ritrovare.

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