Alcuni fra i libri che più ci sono piaciuti, ci hanno interessato o riteniamo meritino di essere considerati o riconsiderati a fondo. Nell’elenco c’è qualche novità ma anche libri usciti da un po’ (alcuni da parecchio).
I consigli di Michela S.
John Banville, Delitto d’inverno (Guanda, 2021)
Un noir letterario firmato da uno dei più famosi scrittori del genere. Siamo in Irlanda nel 1957. In una fredda notte d’inverno viene scoperto un cadavere in biblioteca.
Patrick Radden Keefe, L’impero del dolore (Mondadori, 2022)
Uno dei grandi successi del 2022. È un saggio narrativo in cui l’autore, giornalista investigativo, svela retroscena e responsabilità della crisi degli oppioidi negli Stati Uniti.
Vikram Chandra, Giochi sacri (Mondadori, 2007)
Detective story che richiede impegno nella lettura (è un tomone di 1.000 pagine) ma regala grandi soddisfazioni. Per chi voglia affrontare l’India da una prospettiva inusuale.
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I consigli di Lorenzo B.
Curzio Malaparte, La pelle (Adelphi, 2010)
Straordinario romanzo del 1949: Malaparte scrive da dio e ci conduce con sé in un viaggio attraverso l’Italia in guerra dopo l’armistizio dell’8 settembre. Il libro dovrebbe essere un grande classico, una di quelle che cose assegnate per compito agli studenti in vacanza. Invece, chissà perché, è ancora poco conosciuto, rispetto ad altri sopravvalutati. Peccato. Lo consigliamo a tutti. La voce di Malaparte, le persone che incontrerete con lui, le parole vi lasceranno un solco nel cuore. Almeno, per me è stato così.
Enzo Bianchi, Cosa c’è di là (Il Mulino, 2022)
Questo è un libro breve e prezioso, uscito nel 2022. L’autore è noto: monaco eretico, attempato, filosofo.
Leggerlo è un po’ come andare a passeggio in un giardino, anzi in un orto, ad ascoltarlo e conversare con lui di un argomento per nulla facile. Cioè la morte. Ecco, Bianchi ci accompagna senza paura proprio di fronte al limite – un limite che lui, quasi ottantenne, sente sempre più vicino. E che sa raccontare con serenità.
Lettura consigliata anche ai non cristiani. E agli anziani, se cercano saggezza.
Eirik Newth, Breve storia della scienza (Salani, 1998)
In biblioteca e in libreria lo trovate nello scaffale “Ragazzi”. In realtà è un libro che piacerà più agli adulti curiosi di cose che a scuola non hanno mai capito. Semplice, chiaro, ben scritto. E appassionante. Newth è l’insegnante di scienze che tutti avremmo dovuto avere alle medie o al liceo: se lo incontrate solo adesso è un po’ tardi, ma avreste potuto non incontrarlo mai.
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I consigli di Luigi
Adriana Cavarero, Inclinazioni. Critica della rettitudine (Raffaello Cortina Editore, 2013)
Breve ma intenso libro di una delle più importanti filosofe italiane. La posizione eretta come rappresentazione della soggettività egocentrica e solipsistica, mentre la postura inclinata – avete presente le madonne con bambino di tutta la storia dell’arte – come concezione relazionale dell’umano affiancata e in costante dialogo con la consapevolezza della vulnerabilità. Presenti nelle pagine: Arendt, Lévinas, Kant, Platone, Virginia Woolf, Artemisia, Canetti, Leonardo, Hobbes.
Abdulrazak Gurnah, Voci in fuga (La Nave di Teseo, 2022)
Dal premio nobel per la letteratura del 2021 (nato a Zanzibar, Tanzania), un romanzo sul passato coloniale tedesco e la prima guerra mondiale, dalla prospettiva del continente africano. Protagonista indimenticabile è Ilyas che, ancora bambino, viene rapito da un soldato askaro di stanza nelle colonie tedesche dell’Ostafrika.
Agustín Fernández Mallo, Trilogia della guerra (Utopia, 2022)
Questo è un consiglio per mettere alla prova la nostra capacità di scoprire forme di narrazione innovative. (Il giudizio è sospeso perché ancora non l’ho letto ma il consiglio è una specie di “leggiamolo insieme”).
Tre narratori diversi alla ricerca di un passato avvicinato attraverso i luoghi: un’isola della costa della Galizia che ospitò un campo di concentramento negli anni della guerra civile spagnola; il Vietnam; la costa della Normandia. Spiega l’editore Utopia che Fernández Mallo “è il fondatore e l’esponente di punta della generazione Nocilla, anche nota come afterpop, una corrente letteraria che teorizza la frammentarietà e l’interdisciplinarità del testo, proponendo una commistione tra la cultura alta e quella popolare, la destrutturazione della trama, l’utilizzo dei testi altrui in nuovi mosaici narrativi e l’ibridazione dei generi letterari”.
L’immagine in apertura è un particolare di African Night Market (1965) di Walter Battiss.
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