Giuseppe Caliceti, maestro e scrittore per bambini, ci mostra in modo semplice ed efficace cosa possa essere un gruppo di lettura, spontaneo, senza organizzazione e mediazioni: solo dialoghi, conversazioni spontanee.
Lui lo fa con i bambini.
Nella sua rubrica sul Manifesto “I bambini ci parlano”, il 15 dicembre ha raccontato come i bambini si siano espressi a proposito della favola della formica e della colomba (Esopo).
Attenzione: per prima cosa ascoltiamo Caliceti che dice ai bambini di raccontare con “parole vostre”.
Poi ascoltiamo i bambini che passano con grande disinvoltura dalle parole su quel che avviene nella favola, al giudizio di quel che la colomba fa: “una cosa bellissima una cosa di aiuto”. E poi osservazioni sullo status della finzione letteraria: – “Io però non ho mai visto una formica che dà una morsicata. Secondo me qui si vede che è proprio una storia inventata”.
– “Tutte le favole sono inventate, si capisce. Allora anche gli animali che parlano, non esistono”.
– “Sì, ma una formica che morsica il piede di un cacciatore non esiste. Intanto perché lui, di certo, non era scalzo. Poi perché la formica è troppo piccola, anche la bocca è piccola, è tutto piccolo”.
[…]
– “Insomma, ma nelle favole non ci sono solo cose vere”.
– “Sì ma un po’ son vere e un po’ sono finte, invece questa favola sembra tutta falsa perché una formica è troppo piccola”.
-“Io delle volte ho visto un formicaio e non ho mai visto delle formiche che si morsicavano”.
Il resto consiglio di leggerlo.
E anche di prendere questa discussione come modello per i gruppi di lettura. Mi sembra perfetta. Interpretazione, esperienze e giudizio personal: ma senza mai dimenticare che il testo del libro e chi l’ha scritto sono i nostri ospiti d’onore.
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