I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar adour

    @ennore : Non sei un uomo, ma uno spot “dell’uomo perfetto” 😉 😀

    Mi sembra che qualche tempo fa @marcella chiedeva di chi per primo, avesse parlato di letteratura africana.

    Ebbene è la nostra camilla.

    Indomita lettrice, curiosa del mondo, e di qualsiasi novità anche letteraria.
    Non solo, e sicuramente non basterebbe per un amicizia così profonda.
    “La cam”, è anche una donna dolce, intelligente, attenta, ma anche profondamente empatica, tenace, quasi un carattere mediterraneo disperso tra le alpi.
    Beh anche per questo l’adoro.

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  2. Avatar camilla
    camilla

    @adour — Mon petit, ti adoro anch’io. mi fai sempre felice.
    @polissenaa — Il romanzo TRENO DI NOTTE PER LISBONA è assai, assai più bello del film, certo dopo averlo visto, il film intendo,anch’io immagino Jeremy Irons,nella parte del professore , davvero un grandissimo attore, molto sensuale, qualunque parte faccia. Ma per la cena te lo lascio con un po’ di dispiacere ma sei arrivata prima tu.

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  3. Avatar polissena
    polissena

    @Ennore in blu! Dolce, gentile, ingenuo (?) sensibile, ecc ecc…
    E per noi fanciulle azzurre? Come siamo noi?
    E se invece io scegliessi il verde che tutto sommato preferirei? Ma un verde speciale, fatto di tutte le sfumature verdi di un bosco. Credo che sarebbe difficile catalogarmi.

    @Camilla, dal tuo post non si capisce, ma il film lo hai visto oppure no?
    Comunque Jeremy è mio per una sera, poi se si volesse fermare…

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  4. Avatar editalara
    editalara

    @camilla davvero? al contrario delle altre volte ho acquistato il romanzo dopo aver visto il film , mi era piaciuta molto la storia e Irons è uno dei miei attori preferiti , l’ho lasciato da parte però…allora è il caso che lo metta sul comodino…

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  5. Avatar Ennore

    @Polissena
    Chi ama l’azzurro è pacata, riflessiva, flemmatica, sensibile, idealista. E’ una persona molto legata ai suoi cari…☺️…flemmatica??? 😀

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  6. Avatar Ennore

    @Polissena,
    chi ama il,verde è: calmo, tranquillo, onesto, realista. Ha grinta e quindi è abile ed efficiente sul lavoro. E’ ordinato ed ha una forte autostima…😉…tranquilla ???? 😀

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  7. Avatar camilla
    camilla

    @polissena — Ho letto prima il romanzo e poi ho visto il film . D’ accordo per la cena con Jeremy Irons. A te l’attore (splendido) a me Gregorius, miope, stropicciato e pieno di passione: nel romanzo la passione di Gregorius per Lisbona e per la lingua portoghese e per AMADEU INACIO DE ALMEIDA PRADO,UM OURIVES DAS PALAVRAS, LISBOA 1975, è strepitosa.
    @EDITALARA– Il romanzo, da cui è stato tratto uno striminzito film, è davvero appassionante e scritto da UN ORAFO DELLE PAROLE – la traduzione dal portoghese è qui sopra. Ciao a tutti.

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  8. Avatar camilla
    camilla

    Il romanzo TRENO DI NOTTE PER LISBONA è di Pascal Mercier (Oscar mondadori ed.) Baci

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  9. Avatar ennore

    @Tutti
    Fermiamoli !!!!!!!!!!!!!!!
    https://www.youtube.com/watch?v=NDuoym8J3oo
    Non ho più parole …

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  10. Avatar editalara
    editalara

    @Ennore come qualcuno ha detto prima di noi ” il sonno della ragione genera mostri” . vorrei spaccar loro la testa con quelle mazze .

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  11. Avatar ennore

    Ho visto che il video è stato rimosso …?

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  12. Avatar ennore

    Ora ricomparso..mah?
    Distruggere la memoria di un popolo, equivale ad uccidere la sua anima. Queste…nullità( non voglio chiamarli animali, perché gli animali hanno tutto il mio rispetto) vogliono solo dimostrare che per loro non esiste pietà per nulla e che non si fermano davanti a niente e questo dovrebbe incuterci terrore. Il terrore è un sentimento che paralizza e rende inermi, ma noi non dobbiamo avere terrore, ma solo rabbia e la rabbia fa reagire…non vinceranno e presto
    svaniranno nel deserto della loro anima.

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  13. Avatar Maria Teresa

    Non e’ricomparso.Sono d’accordo con te @Ennore e con Editalara

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  14. Avatar Marcella
    Marcella

    Terribile, fa stare malissimo. Incredibile come la distruzione di ‘oggetti’ possa generare un’angoscia pari a quella che si prova per gli esseri umani.

    @ Camilla, grazie per la segnalazione. Sto leggendo Metà di un sole giallo e la storia della Nigeria è straziante. Ero già molto scossa dalle notizie di questi anni, ma riscoprire la storia del Biafra mi riempie di orrore.

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  15. Avatar adour

    E’ vero,queste immagini sono strazianti, soprattutto nel vedere con quanto odio, si accaniscono

    Quanto somigliano, ai libri bruciati.

    La storia, questa storia della distruzione totale delle radici, per rifondare una nuova radice, che a detta di pochi, è l’unica radice, è antichissima come il mondo.
    E una storia millenaria di cultura, di lotte e di liberazione, sono sembrate infrangersi sotto il peso di queste immagini.

    Ma come dice,il nostro amico @ennore , “Non dobbiamo aver paura”.
    Le minaccie, le immagini, hanno il solo motivo di provocare il panico, questo oscuro sentimento capace di paralizzarci e di renderci inermi, succubi passivi, di un ideologia che come tutti i fondamentalismi è carica di odio, rancori e vendette, che non hanno niente di umano,tranne L’ODIO, come anche il rancore,capaci di renderci l’animale più feroce e crudele al mondo.

    @editelara: a colpi di martello ? 🙂 che guerriero si nasconde in te?
    Ho cercato su facebook, editalara ma niente.

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  16. Avatar adour

    Perdonatemi l’intrusione.

    In verità non so molto di letteratura africana, avendo letto solo qualcosa molti anni fa, del premio Nobel Wole Soyinka, anche questo nigeriano, incarcerato durante la guerra del Biafra, e della Adichie.

    Ma intervengo solo per incentivare la discussione, su quello che molti ritengono un paese fatto di cieli azzurri, alberi sullo sfondo di savane immense.
    No assolutamente l’africa non è questa.

    Ma l’Africa, non è nemmeno quello che, oggi vediamo attraverso i media, attentati, soldati-bambino, genocidi e repressioni.

    Tutto questo, è solo l’ultima parte di un clima di disperazione e di abbandono a cui questi popoli sono stati sottoposti, in questi millenni.

    Schiavitù, colonizzazioni, fino ad oggi, con la depauperazione delle risorse naturali. In Nigeria per esempio a livello del delta del niger la shell una delle più attive compagnie petrolifere in questi paesi, sta provocando gravissimi danni ambientali, con apparecchiature e raccordi obsoleti degli oleodotti.

    Ma forse, per capire questo popolo, bisogna abbandonare l’idea di un africa intesa come stato o come nazione. In realtà esistono tante afriche, quante sono le città o addirittura i villaggi. L’unica definizione di unità intesa qui, è L’ETNIA.

    Gli stessi confini,post coloniali, sono stati tracciati con il righello, dagli imperi colonialisti, in un popolo, per un popolo, in realtà nomade,che per migliaia di anni, per sopravvivere, ha dovuto spostarsi, seguendo i ritmi imposti dalla natura.

    E’ il rapporto simbiotico della natura con l’uomo, la natura intesa come magia, come raccontata dagli anziani del villaggio, alla fine ad essere il vero collante nazionale o continentale.
    Qui in alcuni momenti la natura non è affascinante, ma spaventosa ed implacabile.

    Per quanto riguarda la letteratura africana, in giro, e non parlo di grandi città, si vedono molti più Wilbur Smith, che Soyinka.

    La maggior parte degli autori interessanti si trovano ancora oggi in carcere, mentre i più fortunati esiliati, e comunque vittime di censure. Le nuove leve, invece vivono tutti, nell’occidente ricco ed opulento e parlano di cose sentite e magari ben documentate.

    Questo mi porta ad una melanconica conclusione, che in realtà, che la letteratura africana, non esiste, o se esiste non ha più di cento anni.
    Quindi molto giovane per avere un carattere proprio.
    Le ragioni sono molteplici la cultura africana, è stata, è una cultura orale tramandata ai giovani dagli anziani del villaggio, dove la storia, è la storia delle vicissitudini dei singoli individui.
    E’ inoltre una cultura tribale, senza nessuna convinzione di tipo nazionale o continentale, se non nella propria etnia.

    Ma questo non basta.
    In realtà, gli autori, se minimamente divergenti, dal governo centrale, vengono marginalizzati e costretti all’autoesilio, se non peggio.
    Più cinicamente un autore africano non scrive per gli africani, ma per il ricco occidente.

    Infatti, la grande maggioranza dei loro lettori si trova qui, ove le condizioni economiche permettono l’accesso alle opere. D’altra parte, in Africa, l’alto grado di analfabetismo e il basso potere d’acquisto, non ne permetterebbero la diffusione.

    Il rischio ?

    Beh semplice, quello della produzione di opere formattate per un pubblico occidentale, con sentimenti, idee, spesso contrastanti, con la vita quotidiana africana, ma indispensabili per far breccia nel cuore degli occidentali.

    Ndewo 🙂

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  17. Avatar editalara
    editalara

    @Adour il mio guerriero interiore non si nasconde mica tanto! molto per indole e molto x gli inferni personali vissuti nella mia vita, il mio grande guerriero convive con la mia io eterna sognatrice senza problemi.. il mio colore è il rosso anche se il viola avanza.. non sono in fb come Editalara e mi piacerebbe scambiarci le mail almeno ma non so come si fa qui in modo “riservato” .
    @tutti a volte mi convinco che per guarire dai mali del mondo bastetebbe guardare i film animati di Miyazaki…poi finisce la magia del cartone e purtroppo mi “sveglio” ..

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  18. Avatar polissena
    polissena

    @Adour,
    devo confessare che non so quasi niente dell’Africa che tu conosci invece molto bene, per quanto si possa conoscere un paese tanto diverso dal nostro, tanto difficile e variegato, lontano in ogni senso. Però il tuo intervento mi ha convinto e mi ha anche fatto capire perchè io non ho abbia mai avuto nessuna voglia di approfondire quel tipo di letteratura. Senza sapere il perchè vi ho sempre sentito qualcosa di falso, di costruito e, a quanto pare, non mi sbagliavo.

    @Editalara,
    per corrispondere con gli altri basta che tu ti faccia un altro account da pubblicare sul blog, una ‘mail filtro’ come la chiamavamo. In questo modo puoi ‘filtrare’ le persone che ti scriveranno e dirottare i prescelti dove preferisci. Facile, no?

    Primo di marzo.
    Luigi sembra scomparso e noi navighiamo con il pilota automatico in un lunghissimo 2014

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  19. Avatar wwayne

    Sembra scomparsa anche Cristina. A nulla è valso il mio appello di 5 giorni fa. Era mia zia, quindi mi sento quasi orfano.

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  20. Avatar polissena
    polissena

    Chi personalmente manca a me è Dani che non scrive da tempo.
    I suoi post erano sempre molto intelligenti e interessanti . Spero che mi legga e che si affacci di nuovo. Ciao Dani

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  21. Avatar Adour
    Adour

    la perdita di familiari a noi cari, è sempre un evento triste.
    E vedere quasi le tue lacrime, scritte sul blog , mi riempiono di commozione.
    Per questo @wayne, mi unisco al tuo appello.
    Con una canzone di chiaro stampo leghista “torna a surriento” 😊
    Ps: ma le tue zie non erano 2 ?

    @editalara spero davvero che ora vada tutto bene . Penso sinceramente che una persona dotata di tanta ironia, e quindi intelligenza, riesce sempre a superare ostacoli ai più insormontabili .
    @ polissena P, mia cara amica io non conosco affatto l’Africa , ma buchi, stanze, e altro come tu ben sai. Ma rendere accessibile agli altri un nuovo mondo, altrimenti impenetrabile, è sempre una grande missione, ed alcuni libri sono veramente bellissimi.

    Ps: visto l’assenza NON giustificata di luigi, a cui poter chiedere indirizzi email , e avendo grande piacere poterci scambiare opinioni anche diverse ☺️
    Vi lascio,pertanto la mia email
    ntoni118@gmail.com
    With pleasure

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  22. Avatar wwayne

    @Adour: Hai ragione, su questo blog mi hanno adottato in 2. L’altra zia è Mariangela.

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  23. Avatar wwayne

    @Adour: Ovviamente, grazie per la solidarietà. Quali che siano le motivazioni che hanno indotto Cristina a ritirarsi, speriamo che legga i nostri appelli e ci ripensi.

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  24. Avatar adour

    @wayne allora sei Bi-orfano.
    Meglio
    Zi-orfano
    Ma vedrai che torneranno, tutti tornano a Surriento. E se non tornano,non gli piace la costiera amalfitana.
    A quel punto tenterei,con “chi l’ha visto” o con la foto sulle confezioni da 1\2 lt di latte.

    Ora però devi distrarti, perchè il dolore può distruggerti, reagire. E sapendo la tua predilizione per la disco-music anni 80 e i gusti musicali delle zie ,io proporrei questo

    Non resisteranno credimi, a questo richiamo

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  25. Avatar wwayne

    @Adour: Ammetto che non conoscevo la canzone. Grazie per avermela fatta scoprire. Speriamo che sorta l’effetto sperato! 🙂

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  26. Avatar wwayne

    @Cristina: Mi fa piacere che tu sia tornata, anche se continui a limitare il tuo contributo alla condivisione di video e link. Spero che tu torni quanto prima a scrivere dei commenti veri e propri.

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @cristina— io mi auguro Cristina che i nostri compagni di questo blog abbiano letto il post dove brevemente parla Kimamanda. E, chissà, vogliano leggere i suoi libri che in Italia sono solo 3. Questa scrittrice fa capire anche ai meno intelligenti, quanto profondo e ebete sia il luogo comune, lo stereotipo. Avere degli incrollabili stereotipi, spesso documentatissimi, “colti” è segno di una grande paura di ogni cosa che non si conosca già, che non sia la stessa storia che leggevano i nostri nonni e che leggono ancora oggi. Paura di quel che non si conosce. E la paura è una brutta bestia, spesso feroce. Brava Cristina che vuoi tanto bene a tutti noi visto come ti prodighi a cercare di far capire quanta assurda presunzione giri ovunque. Un abbraccio.

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  28. Avatar ennore

    @Camilla,Cristina
    scusate se mi permetto, ma vorrei postare nuovamente il bel filmato con la traduzione italiana, per quei pochissimi che, come me, conoscono poco l’inglese (è un preconcetto?)
    Grazie per avermi fatto conoscere una splendida persona.

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  29. Avatar adour

    Beh a sentirla cosi, sembra La campagna promozionale turistica della Nigeria.

    Certamente è una bella persona, che sul filo dell’ironia, fa passare qualche americano per idiota, ma ce ne sono tanti, in qualsiasi paese del mondo.
    Poi sull’accento, che “chi è povero è anche imbecille,” deve essere pure sfigata, ad aver trovato come compagna di campus, la più decerebrata di tutti.
    Ma capisco l’estremizzazione, per far passare il concetto che la storia non è solo una.
    Questo è infatti il concetto che ho voluto stigmatizzare nel precedente post.

    Mi dispiace solo la sua generalizzazione, sulla nigeria, in forma quasi autoreferenziale, sulla precocità allo studio o sulla margarina a colazione, che sono una prerogativa di pochi, mentre rari sono quelli che possono pagarsi a 19 anni, una retta, in una università Americana.
    Devo aver sbagliato Stato e …..vaccini. 🙂

    Ma questo, nulla toglie alla buona scrittrice ed alla sua grande intelligenza mostrata con un ironia sagace e tagliente, indispensabile per aprire “brecce occidentali “.

    Ennore: grazie per il filmato tradotto 😉 e siccome alla fine non mi faccio i fatti miei devo dire che, mi dispiace davvero molto, che qui molte informazioni, poesie, ora anche discorsi, siano postate in lingua originale, senza poter essere rese accessibili a tutti, e senza che la conservazione della lingua madre arrechi, quel plus artistico,che una giusta traduzione non ha. Trovo questo Ermetico, elitario (e il che, mi da profondamente fastidio) se non spocchioso e autoreferenziale.
    sorrisi Italiani 🙂

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  30. Avatar camilla
    camilla

    Sto leggendo IL REGNO di Emmanuel Carrère. Fin’ora è molto arguto, ben leggibile ma non ho ancora capito perchè mai lo abbia scritto. Per ricordare le storie dei -vangeli, delle bibbie, delle convinzioni religose a confronto? A che serve se non a parlare tanto di un ego fuori di testa, pieno di talento e intelligentissimo come quello di Carrere. E gli altri? Qualcuno l’ha letto? ciaociao.

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  31. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Comprato ma non ancora letto (..,,la fila é lunga)
    FC

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  32. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Sto leggendo Il regno insieme ad altri libri, già che lo leggo insieme ad altri è segno che Carrere non lo reggo, inizio a non poterne più di auto narrativa d’oggi, uno che scrive della sua conversione a inizio anni ’90 e poi della sua sconversione mi fa un po’ paura, mi ricorda Giuliano Ferrara 🙂 scherzi a parte Carrere a me sembra il tipico scrittore sopravvalutato.

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  33. Avatar camilla
    camilla

    @domenico fina– Io sto faticosamente dedicando una mezz’ora al giorno al REGNO di Carrere, certo non per “bearmi e fare le fusa (Nabocov). Cerco altre letture per godermela,e, soprattutto riletture.C’è un certo fascino nella scrittura di Carrere, un fascino volatile,che non persiste, che sembra svanire del tutto, per poi riproporsi…cose così Nella sostanza mi sto stufando del gioco (” dio, oppure Dio, come sono intelligente e triste, come vorrei scrivere un bel libro, come posso sopravvivere, ecco i miei quaderni di quei tempi in cui ero così fesso e malato e depresso e Gesù mi si è fatto incontro, la mia psicanalista , quando le ho dato tale notizia non ha detto nulla…..) Insomma mi sento strana di fronte a questo libro. Forse è un fatto di scrivere (bene) qualcosa di cui io, almeno, posso benissimo fare a meno. Non mi beo, nè faccio le fusa, resisto sempre meno. Chiudo il libro e ne apro un altro, con un respiro di sollievo. Dimmi , ti prego, qualcosa nel merito. Non vorrei cadere in depressione per incapacità di farmi piacere Emmanuel carrrère,Non mi dispiace affatto, in letteratura, lo snobismo, ma c’è modo e modo. Oppure non sono all’altezza? Cosa assai possibile. Gentile Domenico ti prego dimmi cosa pensi tu di questa faccenda. Grazie assai.

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  34. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    @Camilla – a volte faccio gare tra libri novità, come in questo caso, in cui ne faccio gareggiare cinque appena pubblicati 🙂 insieme a Il regno sto leggendo Sottomissione di Houellebecq, La verità capovolta (Mondadori), secondo romanzo di Jennifer DuBois (l’autrice dello splendido Storia parziale delle cause perse), Cade la terra (Giunti editore) di Carmen Pellegrino, un libro dalla lingua desueta, ambientato in un paesino sperduto, che ricorda Alvaro o Biamonti, e infine Adelle Waldman, esordiente 38enne, con Amori e disamori di Nathaniel P. (Einaudi). Una commedia in stile serie Girls in cui l’autrice donna si mette nei panni del protagonista uomo per sperimentarne le fragilità nelle sue relazioni con le donne. Per cui capirai che non mi sto immergendo con attenzione in Carrere, ma aspetto che uno dei cinque libri prenda il sopravvento sugli altri, tra i cinque l’autrice che ammiro di più è Jennifer DuBois. Carrere, dunque, mi chiedevi? Mi viene in mente Animali domestici di Letizia Muratori, libro a mio parere molto bello, auto fiction o che di si voglia, riuscita, qui si ha davvero l’impressione che Letizia Muratori abbia scritto un libro necessario in cui le sue vicissitudini (che riguardano il relazionarsi agli altri in modo sofferto) sono ancora vive ma finalmente si sono potute trasformare in scrittura precisa, ironica, lieve e aspra. Carrere, sia che affronti un tema profondo sia che cazzeggi, mi dà sempre l’impressione di scrivere per stupire il lettore, non sfronda, ci mette troppe cose, come quelli che mentre parlano hanno sempre ben in vista l’espressione di chi ascolta, fino a sfiancarlo. Cioè se tu Emmanuel Carrere mi vuoi parlare delle contraddizioni insondabili dell’animo umano bastava quello che avevi già scritto, anche attraverso Limonov, delle tue conversioni e retro conversioni verso l’ateismo francamente… Boh. Trovo più serio il libro di Houoellebecq (mi trovo a metà lettura) che al di là delle interpretazioni politiche a me sembra essenzialmente il libro di un personaggio che si espone alla vergogna, alla sua vulnerabilità ma senza l’autocompiacimento di Carrere, con dichiarazioni poco condivisibili, certo, ma pateticamente sue.
    Quanto alla bellezza della scrittura, qui siamo in un campo troppo vasto, saper scrivere non è semplicemente l’arte della bella prosa compositiva, è saper sentire, saper capire e saperlo dire, ma dirlo in modo tale che il lettore possa avvertire una seria umanità, sotto; Montale mi pare dicesse un qualcosa del genere.

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  35. Avatar Dani
    Dani

    @Polissena, non posso non farti un saluto viste le tue parole. A te e tutti. Da tempo non scrivo (ma un paio di volte la settimana trovo il tempo di scorrere i post). Tre figli tutti in piena adolescenza mi assorbono quasi totalmente e il mio tempo libero è fatto di briciole che cerco di dedicare alla lettura, anche delle vostre discussioni a cui non riesco ad intervenire… Avrei voluto dirvi ad esempio che all’elenco dei registi francesi che qualcuno ha fatto mancava Techiné (qualcuno ha visto “Les Roseaux Sauvages” credo tradotto con L’Età Acerba? Magnifico). Non saprei dire nulla di letteratura africana che conosco poco… idem per la fantascienza; così en passant mi appunto sul petto una stellina verde ecc.ecc.. Scrivete voi, discutete. Io vi leggerò e chissà che ogni tanto non abbia il tempo per due parole.
    Ora però lascio un consiglio di lettura meritevole, dedicato soprattutto a chi ha letto e amato libri come GLI SCOMPARSI di Mendelson, UN’EREDITA’ DI AVORIO E AMBRA, oppure AUSTERLITZ di Sebald. Si tratta di LE VARIAZIONI REINACH di Filippo Tuena. Ne avevo sentito parlare dall’autore stesso un anno fa, in un incontro che fece coi suoi lettori dalle mie parti. Purtroppo il libro, ed. Rizzoli, era esaurito e introvabile. E’ stato ripubblicato da Beat Edizioni a inizio anno. Protagonista la famiglia Reinach-Camondo, ricchissimi ebrei francesi, amanti dell’arte, della musica (ricordate gli Ephrussi di De Waal?). L’autore ne ripercorre le vite che dai fasti di fine secolo precipitano nell’inferno di Auschwitz. Il libro non solo è scritto bene ma è frutto di un intenso lavoro introspettivo che l’autore lascia intravedere in una sorta di backstage che si intervalla alla vicenda principale. E poi ha avuto il merito di riportare alla luce una sonata per pianoforte e violino scritta nel ’29 da Leon Reinach che si credeva scomparsa e che forse riusciremo a far eseguire la prossima estate.. E’ possibile ascoltarla su internet, io non ne ho ancora avuto il tempo.
    Ora sto leggendo i 49 racconti di Hemingway, letti a 16 anni o giù di lì. Sono dei quadri. Appena si arriva alla parola fine ti rimane sempre un’immagine vivida sullo schermo della mente, così puoi continuare a gustarti il racconto, le atmosfere. E poi vado pazza per quella scrittura virile, cinematografica. Mi disturbano solo i particolari, che abbondano, sulle torture ai poveri tori. Tanta bravura però gli guadagna il perdono per quell’insana passione per le corride.
    A Carlo un grazie per Anime Baltiche che ho letto e apprezzato a Natale .. come al solito vi inseguo nelle vostre numerose letture. A Paola un bacione speciale in fronte, purtroppo virtuale ma non per questo meno sentito.
    A presto

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  36. Avatar carloesse
    carloesse

    Grazie a te Dani, per la golosa indicazione su Filippo Tuena. Del quale avevo letto qualche anno fa ULTIMO PARALLELO, rimanendone entusiasta. Avevo cercato LE VARIAZIONI REINACH in seguito, ma non ero mai riuscito a trovarlo. La tua segnalazione di questa riedizione è quindi preziosa.
    Ciao

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  37. Avatar cristina
    cristina

    “i consiglio di guardare questa pubblicità andata in onda durante l’ultimo Super Bowl, la più grande manifestazione sportiva annuale degli Stati Uniti. È la prova che, non solo si può fare marketing ad alto livello senza sfruttare il corpo delle donne, ma è anche la dimostrazione che ribaltando gli stereotipi di genere si possono ottenere ottimi risultati commerciali. Infatti, questo spot ha avuto un enorme successo.

    Come migliorare la rappresentazione delle donne nei media è stato uno dei due obiettivi del convegno “Non siamo così. Donne, parole, immagini” organizzato oggi a Montecitorio, che ha visto la partecipazione , oltre a tanti esperti ed addetti ai lavori, delle Vice Presidenti dei parlamenti francese e spagnolo, Sandrine Mazetier e Dolors Montserrat, e la Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli. Con loro abbiamo discusso anche della necessità di un uso del linguaggio istituzionale più rispettoso delle donne. Perché riconoscere il genere alle donne, anche attraverso il linguaggio, significa riconoscerne il ruolo e il cammino che hanno fatto.

    Per questo ho inviato a tutte le deputate e deputati di Montecitorio una lettera nella quale ho segnalato l’opportunità che le cariche e i ruoli istituzionali siano chiamati con le forme corrette, ovvero rispettando il genere, nel corso degli interventi svolti in Aula o nella Commissioni. Come ho anche chiesto alla Segretaria Generale della Camera che venga rispettato il genere nei resoconti parlamentari.

    E a tutti quelli che dicono che “i problemi son ben altri”, “non è questo il momento”, rispondo che non è vero, che tutto si tiene: l’immagine, la parola, il ruolo e il riconoscimento delle donne, così come la violenza nei loro confronti. Rispondo anche che se rimandiamo sempre, il momento non viene mai. E invece questo è il momento di dare un giusto riconoscimento alle donne, anche perché farlo non porta via tempo o attenzione a tutto il resto. Senza contare che, come dice Christine Lagarde, segretaria generale del Fondo Monetario Internazionale, le discriminazioni contro le donne hanno anche un impatto sul Pil dei vari Paesi “In più di 40 nazioni, tra cui molte ricche e avanzate (Italia inclusa), si perde più del 15% della ricchezza potenziale, per effetto delle discriminazioni contro le donne. In un mondo che ha tanto bisogno di crescita le donne possono dare un contributo, se solo avessero di fronte a loro delle pari opportunità, invece di un’insidiosa congiura”.
    Laura Boldini 5 marzo 2015
    https://www.youtube.com/watch?v=F_Ep0O5fWN4

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  38. Avatar wwayne

    @Cristina: Quando ho cominciato a leggere il tuo commento mi si è dipinto un largo sorriso sul volto: finalmente la zia è tornata a scrivere, mi son detto. Poi sono arrivato alla fine, ed ecco la doccia fredda: era tutta una citazione… zia, voglio sentire la tua di voce, non quella della Boldrini o di Radio 3!

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  39. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cristina
    geniale spot

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  40. Avatar camilla
    camilla

    @Domenico Fina— Houellebecq è , secondo me, proprio il contrario di Carrère , ho appena letto SOTTOMISSIONE , nessun parallelo mi sembra possibile tra i due scrittori francesi: sono due uomini , oltre che due scrittori, almeno apparentemente, molto diversi. Conosco altri romanzi di Houellebecq, dove ho sempre trovato una originalità e una forma di distacco da qualunque giudizio. sottomissione non è un buon romanzo, all’altezza dell’autore.Il fatto di averlo tirato per la giacchetta da varie parti è stato casuale, secondo me, ha solo regalato a H. una grande popolarità che , forse, in Italia meritava.
    Ti ringrazio per la risposta, vedo che anche tu non hai ancora trovato un modo di affezionarti al REGNO e lo molli spesso per altre letture. Anche a me sta succedendo lo stesso. Mi procurerò il libro di Letizia Muratori per quello che ne dici. Io l’ho amata all’inizio, tipo LA CASA MADRE e non ricordo ora i titolo degli altri romanzi, ma poi non mi era più piaciuta molto. ANIMALI DOMESTICI , voglio proprio provarlo. Grazie del consiglio. Avevo letto con piacere e su tuo consiglio il primo libro di J.Du Bois STORIA PARZIALE DELLE CAUSE PERSE. Grazie. ciao

    @ cri : mi unisco a Wwayne. ti prego di scrivere tu. Non hai bisogno di fare la portavoce di Rai nè di altri ; ci pensano abbastanza i media. A risentirti presto, tutta intera .

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  41. Avatar editalara
    editalara

    bello spot, condivido in fb !

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  42. Avatar editalara
    editalara

    in You Tube trovate anche un bellissimo video che si chiama : Tree Change Dolls I The Feed , una mamma geniale ..!!

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  43. Avatar adour

    Che persone deliziose sono i lettori, alcune volte racchiusi in scrigni di difficile comprensione, ma che una volta aperti, mostrano una luce capace di catturarti.

    E’ così che è successo, oggi, parlando con un amica e dei suoi libri.
    La mera elencazione solo di alcuni scrittori, è stato per me, un viaggio indietro nel tempo, capace di far riaffiorare autori seppelliti in chissà quale profondo meandro.
    La canadese Miriam Toews
    Lo scozzese Irvine Welsh quel genialaccio di TRANSPOTTING ve lo ricordate?
    o ancora Anne Tyler quella di turista per caso o Roddy Doyle.

    Sono i miei autori persi.

    Ma come possibile, dimenticare libri e scrittori che si è amati?

    A voi capita? Avete autori persi?

    No, perchè se a voi non capita, comincio a preoccuparmi seriamente, ed inizio immediatamente la terapia dell’Alzheimer 😉

    Ciao @Dani che bello ritrovarti.

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  44. Avatar FALCO
    FALCO

    Che peccato sentirvi così freddi verso Carrere! Ho appena finito VITE CHE NON SONO LA MIA e questo libro mi ha entusiasmato. Due storie che, narrate con rara bravura, mi hanno molto emozionato…..

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  45. Avatar cristina
    cristina

    entusiasmat a, emozionat a

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  46. Avatar adour

    Certe volte mi sento in colpa ad essere un uomo 😦
    Oggi weekend … come tradizione ormai
    Buona musica …

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  47. Avatar polissena
    polissena

    @ Falco,
    tra un po’ ti verrà chiesto di trasformarti in un’aquila!
    Anche a me è piaciuto moltissimo VITE CHE NON SONO LA MIA. Del resto io e te abbiamo sempre avuto gusti simili.
    @ Adour,
    per carità non sentirti in colpa di essere un uomo. ce ne abbiamo così pochi.
    Io come donna ci sto benissimo, in qualunque modo mi chiamino.

    @ Ciao Dani, bello risentirti. l’importante è sapere che ci sei e che di tanto in tanto ti affacci.

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