@Gruppodilettura
Un giorno, L., una signora incontrata in treno – citando non ricordo chi, o forse non citando nessuno, tranne se stessa – mi disse che uno dei pensieri al quale dedicava più tempo negli ultimi giorni dell’anno era la scelta di un libro importante, da leggere nel corso dell’anno nuovo.
“Vale solo un libro tosto, di quelli che richiedono fatica ma che promettono parecchio, di quelli che sono un’esperienza che lascia il segno”.
Per la verità non ricordo se quando me ne parlò, L. mi disse a quale libro stesse pensando. Ricordo però che sottolineò l’importanza di osare, di puntare in alto, di rischiare nella scelta. Dunque libri da Canone, libri complessi, libri lunghi.
Libri che sappiano sfidare e battere il “costo-opportunità” di dover rinunciare per parecchio tempo alla lettura di altri libri pronti sul comodino.
Ed è anche ricordando L. che ci ho pensato in questi giorni e ho deciso che nel 2012 affronterò finalmente Ulisse di James Joyce.
Naturalmente mi aspetto sia la fatica, sia la sorpresa dei “ma ancora non l’avevi letto?”, sia il sospetto di aver affrontato un’impresa fuori dal tempo.
Ulisse ha sconfitto in dirittura Proust.
Mi farò aiutare da qualche “Guida alla lettura di…” oltre che da qualche sbirciatina a una copia del romanzo in lingua originale.
Sarà un’impresa lunga perché ovviamente nel frattempo ci sarà anche altro da leggere (articoli,reportage,saggi).
Infine, oltre alla copia già in casa, penso che me ne procurerò una per il Kindle e magari anche quella in lingua originale sarà per il Kindle: in questo caso il marchingegno è certamente più leggero dei volumi stampati.
Spero di potervi dare presto notizie dell’impresa.
Voi avete qualche proposito di super-lettura per il nuovo anno?
_ Il mio diario di lettura dell’Ulisse
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