Andrea Fazioli è uno degli scrittori che seguo con grande affetto _per chi si fosse perso le puntate precedenti: le recensioni di *Chi muore si rivede*, di *L’uomo senza casa*, di *Come rapinare una banca svizzera*, e l’esclusiva intervista allo scrittore.
Ho appena finito *La sparizione*, l’ultimo titolo dell’autore svizzero, pubblicato da Guanda, e, se possibile, mi è piaciuto ancora più degli altri.
Protagonista _ma non più unico attore, il libro è più corale_ sempre Elia Contini, che i lettori affezionati hanno conosciuto dal primo titolo, ormai, però, ex investigatore, e ora giornalista, o, meglio, collaboratore di un quotidiano locale, dove svolge le più svariate mansioni: fotografo, correttore di bozze, e, appunto, giornalista.
Contini ha dunque abbandonato la professione di investigatore, ma non le sue passioni: la cucina, la musica d’autore francese, la fotografia alle volpi, il lancio di barchette nel Tresalti, le passeggiate nei boschi intorno a Corvesco.
Ed è proprio durante una di queste passeggiate che Contini incontra Natalia, la ragazza sulle prime pagine di tutti i quotidiani del Canton Ticino, scomparsa dopo la morte della madre. Natalia ha infatti assistito all’assassinio della madre, avvenuto qualche settimana dopo lo morte del padre, e il doppio choc l’ha fatta precipitare in uno stato di afasia e amnesia.
Sarà che l’ha incontrata fra i primi, e si sente responsabile, sarà che lo spirito dell’investigatore privato non si sopisce mai, Contini inizia a investigare per conto proprio, mettendosi nei guai, ma riuscendo, alla fine, a sbrogliare ancora una volta il bandolo della matassa.
*giuliaduepuntozero
Rispondi