I libri più belli, letti nel 2010

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere. Usiamo i commenti. Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un…

5 febbraio 2010

– di

luigi gavazzi

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere.

Usiamo i commenti.

Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un luogo di discussione aperto, vivace e molto ricco di suggestioni, consigli di lettura, analisi.

Le regole sono sempre le stesse: i migliori libri letti nel corso dell’anno, indipendentemente da quando siano stati pubblicati. Ne citiamo massimo 5 per commento. Via via che ne leggiamo altri che lasciano il segno, aggiungiamo libri alla lista, con nuovi commenti.

[Il post relativo al 2009 ha collezionato fino a oggi 865 commenti/contributi ed è stato visualizzato 45mila volte. Ovviamente chi vuole aggiungere preferenze relative all’anno scorso può ancora utilizzarlo]

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Commenti

850 risposte a “I libri più belli, letti nel 2010”

12 settembre 2010

anna

ciao a tutti, dopo parecchio tempo di silenzio da parte mia. Però vi seguo tutti, e a volte mi verrebbe voglia di sedermi con voi da qualche parte e parlare dei nostri libri guardandoci in faccia. Per Nadie, che mi aveva segnalato la Munro di Chi ti credi di essere: l’ho letto e non mi ha deluso. Ha già in sé lo stile del racconto, anche se si può definire “romanzo” in quanto la protagonista é unica, ma ben definita da tanti episodi diversi, soprattutto temporali che ne spezzettano la storia.Chissà se con questo ho letto tutti i libri che Alice ha scritto? Ma noi che la amiamo la aspettiamo con altre sorprese. In merito ai libri lasciati sul comodino a maturare (o siamo noi che dobbiamo maturare), il piccolo elenco di Cristina mi ha fatto pensare a un libro che ho tenuto credo due o tre anni in attesa di un richiamo che non veniva mai. Poi é arrivato, senza un motivo preciso e mi sono tuffata in una lettura magica che mi ha ripagato di tanta lunga attesa. Il libro é “Il gioco delle perle di vetro” di Herman Hesse. Per la verità Hesse non é mai stato il mio autore da portare sull’isola, anzi sono proprio tiepida nei suoi confronti, ma quella lettura mi é sembrata,in quel momento, che aspettasse proprio me. Il piccolo elenco di Cristina comprende i libri che ho più amato, per cui ti prego di non lasciarli per troppo tempo in sospensione, forse basta poco per farli riemergere. Ogni tanto guardali, e vedrai che prima o poi ti diventeranno amici. Ho provato, tempo fa, a lasciare un libro in un negozio dove si noleggiano dvd (mi sembrava un po’ protetto) e in effetti é sparito nell’arco di poche ore. Ho aspettato, ma invano, uno scambio. Forse chi l’ha trovato ha pensato che l’avessi domenaticato lì. Non ci ho più riprovato.

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14 settembre 2010

yuri

Ciao a tutti!
Dopo quasi due ore, ho finito di leggere tutti i vostri commenti e credo che,di questi,ne comprerò qualcuno.
Io ho sempre ODIATO leggere.. Ma, sotto invito di un amico, ho appena finito il pluripremiato “La solitudine dei numeri primi”.. E il suo merito più grande è stato quello di avermi appassionato alla lettura.. Che ve ne è parso del libro ( magari con occhio lucido e razionale, perchè l’ho talmente adorato e sentito che non so giudicarlo :D)????

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14 settembre 2010

myriam

Un libro poco pubblicizzato, ma che mi ha divertito e fatto riflettere: “Il banco sopra la cattedra” di Luigi Polito.

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14 settembre 2010

Dani

Durante un due giorni nella bassa parmense sono passata da Brescello e ho visitato il museo di Don Camillo e Peppone, quindi tornata a casa non ho potuto fare a meno di rileggere il primo libro della serie Mondo Piccolo, Don Camillo appunto (li avevo letti tutti da bambina). Sarà che leggendo si hanno sempre davanti le espressioni di Gino Cervi e Fernandel che hanno magistralmente interpretato i protagonisti, sarà perchè l’umorismo di Guareschi calzava quei tempi alla perfezione, o per la semplicità e genuinità di scrittura, ma io mi godo il libro come….un bel panino col salame (anzi col culatello) e un bicchiere di Lambrusco.

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14 settembre 2010

Renza

Beh, Yuri, se ” La solitudine dei numeri primi” ti ha fatto passare dall’ odio alla passione per i libri, allora, non vi sono dubbi: è bellissimo ! Ciao. ( E continua con le passioni…)

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15 settembre 2010

cristina

credo che un libro che fa venire voglia di leggere…sia uno splendido libro.
Ricordo i miei primi libri, letture di quasi bambina, ed ancora adesso Orzowei, Piccole donne, i tre moschettieri, hanno un posto speciale.
In ogni caso, Yuri, a me “la solitudine dei numeri primi” ha un poco annoiato, ma questo credo sia di nessuna importanza.

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16 settembre 2010

Filiberto

Segnalo “la donna giusta” di Sàndor Màrai e……il simpaticissimo Mordecai Richler.
Scrivono divinamente!!!

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16 settembre 2010

Filiberto

………Barney Panofskay………….quando nelle mie sere solitarie mi stravacco sul divano a bere e a giocare col telecomando, tengo sempre a portata di mano sul tavolino, un binocolo da teatro che puo’ venirmi utile durante le serrate interviste della CBC………..quasi sempre le interviste si svolgono in una supposta biblioteca…………..io afferro il binocolo e controllo i titoli sugli scaffali………..se ne vedo uno, uno solo di Terry McIver, spengo la tele e scrivo subito alla CBC criticando apertamente l’intelligenza e il gusto del loro consulente letterario…!

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16 settembre 2010

Onelove

Ho riletto “Molto forte, incredibilmente vicino” (per me bellissimo) di Jonathan Safran Foer e ho scoperto “Il dolore perfetto” di Ugo Riccarelli e “Bianco” di Marco Missiroli. Mi permetto di consigliarli tutti.

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16 settembre 2010

Polissena

Finalmente qualcuno con cui parlare di “molto forte, incredibilmente vicino”! E’ stato nominato finora solo fuggevolmente, ma non basta dire che è bellissimo , è un libro insolito, strano, difficile, commovente, assolutamente non scontato. Safran Foer in stato di grazia, crea una folla di personaggi indimenticabili che ruotano attorno al piccolo Oskar che ha perso il padre nelle Twin Towers e ne cerca le tracce in tutta New York e…ma non voglio andare oltre nè lo saprei fare. Scaffale dei libri speciali, anzi specialissimi!

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17 settembre 2010

Onelove

“Molto forte, incredibilmente vicino”.E’ un libro che racchiude tutto e per me è stato il libro che mia ha fatto RINNAMORARE DELLA LETURA.Grazie Foer.

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17 settembre 2010

camilla

Non riesco mai a districarmi in questo bloggone che mi sembra un edificio di Gaudì. volevo solo sapere se avevate letto, io direi il migliore in assoluto dell’anno,Homer & Langley di Doctorow: Un romanzo che nasce classico , non certo perchè, in nessun modo, sia “tradizionale”, maperchè ha la rarissima qualità di nascere senza tempo, eterno e magnifico. Il fatto di cronaca da cui è ispirato non incide minimamente nella narrazione che ci rende una storia degli esseri umani con una eleganza unica e al tempo stesso, universale.

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17 settembre 2010

ernesto

Segnalo “Le indagini di Anton Chantemer” di M.E.Jeson

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17 settembre 2010

cinzia

Capisco perfettamente l’entusiasmo di Camilla per il magnifico lavoro di Doctorow “Homer & Langley”, uno dei romanzi più incantevoli letti ultimamente che già dall’incipit si rivela in tutta la sua potente e asciutta bellezza : “Sono Homer, il fratello cieco..”.
Un romanzo straordinario che si può leggere con distacco appassionato e che riesce ad essere esilarante nonostante la tragedia vera che racconta perchè Doctorow è strepitoso nel lasciare intuire le crudezze e gli orrori, perchè riesce a rivestire i suoi personaggi di tenerezza attraverso un uso luminoso delle parole – un plauso anche alla magistrale traduzione di Silvia Pareschi!

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18 settembre 2010

Miss Maudie

Homer & Langley ispira anche me. L’ho sfogliato in libreria e mi ha tentato. Potrei forse decidermi ad acquistarlo (di rado compro edizioni rilegate)….
Per il momento i miei migliori 3 sono:
La versione di Barney,
Una famiglia americana, di Joyce Carol Oates
Leggere Lolita a Teheran

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19 settembre 2010

camilla

Non so perchè ma trovo davvero entusiasmante cercare di leggere “subito” i grandi libri che vengono pubblicati. C’è anche una cronologia che ha un senso, anche solamente in una nuova edizione (es. la nuovissima traduzione di Dumas con il conte di Montecristo), per dire che anche un classico può riservare sirprese, curato meglio, ecc. Sarebbe bello, perciò, che i migliori del 2010 fossero tutti editati nel 20210, anche per tenere ordine nelle proprie biblioteche. che gioia un libro NUOVO. Ci sono stati libri bellissimi nel 2010. Per esempio “Tre donne forti” ed. Giunti) diMarie NDiaye, di cui non ha parlato nessuno (credo?), vincitore in Fancia del Goncourt nel 2009 (o 2008). Resta con me della Strout è un vero capolavoro. E altri ce ne sono ma devo scappare via . ciao

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20 settembre 2010

Miss Maudie

Ti capisco, ma a me capita raramente di provare una curiosità così irrefrenabile da dover comprare subito ( e magari leggere) un libro appena uscito. E poi amo troppo la mia libreria zeppa di tascabili, i rilegati quasi mi sembra stonino (ognuno ha le sue stranezze!)….tant’è che mi pare di non aver letto nulla quest’anno uscito nel 2010, anche se indubbiamente ci sono bei titoli (Chiedi scusa, Chiedi scusa; Un Giorno; Zeitoun di Dave Eggers; la Strout…..e tanti altri), che prima o poi voglio leggere.

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20 settembre 2010

carla

Questa estate, dopo aver letto su questo blog, diversi commenti entusiastici a proposito di un autore che non conoscevo affatto ( il giapponese di cui non voglio storpiare il nome e che quindi non cito ma avrete certo capito ), ho acquistato ” Kafka sulla spiaggia “. Il libro complessivamente non mi è piaciuto, sarà che non amo il surreale e il libro invece indubbiamente lo è.
Certamente si tratta di un libro particolare, a volte molto forte ( ho trovato quasi insopportabile la descrizione dell’uccisione truculenta dei gatti da parte di jonny Walcher ), ma diciamo che non è il mio genere e quindi non credo che leggerò altri libri dello stesso autore. Faccio questa osservazione, non per criticare chi invece ha molto apprezzato il libro, ma perchè penso possa essere da stimolo al gruppo e sia opportuno condividere non solo ciò che ci piace ma anche quel che ci piace meno . Comunque è proprio vero ( scusate la banalità ) che i punti di vista e le sensibiltà, anche letterarie, sono le più diverse, ma è bello così
Ciao ciao.

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20 settembre 2010

Vittorio

Per Antonella B.
A proposito di scrittori greci contemporanei, secondo me e’ straordinario Jeffrey Eugenides (bellissimi sia Le vergini suicide che Middlesex).
Davvero bellissimi…

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20 settembre 2010

luiginter

@camilla: l’idea di questi post sui “più belli letti nell’anno 20ecc” è che al centro della selezione sia il lettore, la lettura, la sua interazione con il libro. L’esperienza di lettura insomma, indipendentemente dal libro letto.
O meglio: esperienza con qualsiasi libro. La data di scrittura e pubblicazione è volutamente considerata irrilevante.

Ogni lettore segue le proprie strade nelle scelte di lettura; tutti i libri sono “attuali” nel momento in cui c’è un lettore che li sceglie.
Certo una strada, interessante e bella, può essere quella di leggere libri usciti nel corso dell’anno. Ma, appunto, è una delle strade possibili. A questo post – e direi a questo blog – interessano *tutte* le strade di lettura.
Saremmo ben felici se tu continuassi a segnalarci le tue scelte di libri pubblicati (o pubblicati in una nuova edizione) nel 2010, sarebbe un gran bel contributo al blog e a questo thread di commenti. Starebbe benissimo insieme a tutte le altre scelte di lettura.

ciao ciao

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21 settembre 2010

camilla

Ben volentieri , amo molto la contemporaneità, non pechè non condivida in pieno il tuo pensiero sulla lettura in genere, ma , ogni giorno, tutto cambia velocemente, sempre più velocemente attorno a noi e io corro ad ascoltare le “ultime interpretazioni” degli scrittori che scrivono nel contemporaneo. E’necessario , ovviamente, essere molto critici, come lettori, essere, possibilmente buoni lettori, far parte di una grande minoranza, come ha detto recentemente Enrique Vila Matas a Sarzana. Doublinesque, il suo ultimo libro per es. è qualcosa che nulla a che fare col mio solito modo di leggere. Ma ho trovato un altro possibile “modo di vivere” certi momenti dell’esistenza. Non è cosa da niente, non credi? Farò un elenco dei miei migliori del 2010 e sarò molto felice di scriverne qui. ciao e grazie

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21 settembre 2010

camilla

per carla. sono d’accordo con te su Murakami. linguaggio lontano , pensiero a volte indecifrabile, e per fortuna, parlo per me, perchè qualora il pensiero sia capace di capirlo mi sembra altrettanto vago e lontano. Non è possibile che ci piacciano tutti, si capisce che Murakami è un grande scrittore, ma quel fluttuare ossessivo, forse, non può prescindere da un tipo di cultura che mi manca, o da un tipo di sensibilità o, anche di esperienza intima che non possiedo. E pazienza. c’è tantissimo da leggere adatto a ognuno. Ti saluto

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21 settembre 2010

alice sottomondo

Ho 23 anni,sono innamorata dei romanzi d’amore..non banali ,non sdolcinati,ma veri.Ieri in libreria ho comprato :
LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD
sono passate 37 ore e l’ho già finito.
per chi crede nella forza delle parola,un romanzo epistolare nell’epoca moderna di internet.
Gradirei dei vostri suggerimenti per futuri romanzi .grazie

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21 settembre 2010

giallocromo

Concordo con Vittorio. Middlesex di Eugenides l’ho trovato bellissimo, in particolare la prima parte. Il giardino delle vergini suicide l’ho letto molto tempo fa e neanche ricordavo fosse dello stesso autore, e pur avendo dimenticato pressochè tutto della trama ricordo di averlo letto con piacere. Alla fine ciò che mi rimane di tanti libri letti sono proprio le sensazioni. E Murakami me ne ha lasciato di meravigliose,con Tokyo blues(Norwegian wood), L’uccello che faceva girare le viti del mondo,La ragazza dello Sputnik. Kafka sulla spiaggia non l’ho letto, ma vorrei dire a Carla e Camilla di concedere una seconda possibilità a questo autore, magari con uno dei libri che ho menzionato. Se la merita. Se poi non è proprio nelle vostre corde, come saggiamente ha già detto Camilla c’è tanto altro. E’ la prima volta che scrivo su un blog, e questo è così carino che ho vinto la mia naturale ritrosia.Ho apprezzato la pacatezza e il rispetto reciproco dei partecipanti, ho appuntato con curiosità vorace titoli e autori consigliati, ho trovato spunti bellissimi come quello sui libri iniziati e lasciati sul comodino(io ne ho almeno 5 o 6,alcuni davvero degni di essere finiti). Ciao a tutti, a presto

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21 settembre 2010

cristina

volevo ringraziare Polissena per avere consigliato “molto forte , incredibilmente vicino” di Foer..oltre che il migliore libro letto nel 2010 ( la gara è con ” le cose che non ho detto” della Nafisi) appartiene alla speciale lista dei libri da portare sull’isola!
Mi ha tenuto inchiodata, letteralmente: fantastico!

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21 settembre 2010

giallocromo

Errata corrige: il titolo esatto del romanzo di murakami è L’uccello che girava le viti del mondo. Scusate

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21 settembre 2010

vittorio

@ giallocromo
Non vorrei che sembrasse uno scambio di cortesie 😉 ma aggiungo che Murakami e’ uno dei miei scrittori preferiti. Kafka sulla spiaggia e’ bellissimo, simile ai precedenti ma, secondo me, piu’ maturo…
Aggiungo che anche io non avevo mai scritto in gruppi del genere, e che apprezzo particolarmente l’educazione diffusa e il prevalere del desiderio di comunicare le nostre passioni (letterarie).

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22 settembre 2010

nadie

ciao,
ho letto Kafka sulla spiaggia quest’estate l’ho sottolineato e ho riletto le frasi, mi è rimasto dentro, mi sono sentita a mio agio nelle descrizioni surreali, ho amato i personaggi, penso che sia un libro profondo, ma posso capire che non tutti leggendolo abbiano le stesse reazioni
ho provato la medesima sensazione per I libri bruciano male di Rivas

per i Giappone dipendenti c’è un libro Enigmatico Giappone che è saggio, ma anche racconto di viaggio di uno studioso inglese che ha provato a capire il Giappone, i Giapponesi, anche lui attratto dalle contraddizioni che animano questo paese, non so dire se ci è riuscito, però mi sono ritrovata nelle mille domande che si pone
buona lettura a tutti/e

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22 settembre 2010

Polissena

A Cristina, grazie del grazie! Non c’è gusto a leggere qualcosa di veramente bello senza poi poter diffonderne l’esperienza ad altri che abbiano gli stessi gusti e la stessa sensibilità. Vorrei che “Molto forte, incredibilmente vicino” fosse letto di più. Vorrei che lo leggesse uno di voi che è quasi sempre d’accordo con le mie scelte e che forse si riconosce…Vorrei altri commenti. Ciao a tutti

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22 settembre 2010

Nicole

CIAO
un libro appena terminato e mi ha dato grande emozione e’ La bambina nata due volte di Carolina De robertis, saga familiare uruguaiana, ambientata in un arco di periodo non lontanissimo da noi (da inizio 1900 alla fine anni 70), tre generazioni di donne coraggiose, libere dalle convenzioni che lottano per i loro “ideali” …. e mi ha fatto anche desiderare di visitare il sudamerica….

Volevo leggere qualcosa di Hesse, consigli da dove partire??
ciao a tutti

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22 settembre 2010

illex

..oh my God!!
Polissena, ho appena letto il tuo post e mi hai incuriosito, parecchio, ed anche se in questo periodo ho poco tempo garantisco un commento quanto prima; il messaggio è stato troppo forte e incredibilmente vicino per non raccoglierlo.
Promesso. Ciao.

P.s.:
Ovviamente, se il destinatario era qualcun altro non scriverlo, è stato un bel momento ..e ti ringrazio lo stesso.

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23 settembre 2010

giallocromo

Da quando vi ho scoperto non passa giorno che una capatina qui non la faccia. Ecco dove eravate tutti! Tutti voi malati di giapponesite, tutti voi che conoscete e amate la Munro, voi che scoprite quanto è bello I morti di Joyce, che avete una sorella con cui sognare di vivere leggendo e parlando di libri e che approfittate di una varicella tardiva per lasciarvi sorprendere da un romanzo. C’è un pezzettino di me in moltissime della vostre esperienze. Intanto grazie per avermi segnalato Yasushi, ieri non ho potuto fare a meno di correre in libreria a cercarlo. Ho trovato Amore e ho letto i primi due racconti, poi mi sono riimmersa in Norwegian wood, consapevole all’improvviso di averlo letto troppo tempo fa. Un Giappone più tradizionale e uno in cui gli echi dell’occidente iniziano a farsi voci forti. Bellissimi comunque i due racconti, sull’amore nelle sue strane forme. Mi piacerebbe rendere il favore e farvi venire una voglia irresistibile di leggere (o più probabilmente rileggere) uno dei miei punti fermi, il libro a cui periodicamente torno trovandolo sempre nuovo, 1984. Sì, lo so che è un superclassico, ma molti di voi sono giovanissimi,e non è detto che tra i più maturi tutti l’abbiano letto(il regalo della mia “tardivissima” varicella è stato Il maestro e Margherita). Ma per ora mi limito a suggerirvi una piccola perla , la raccolta di racconti L’asse terrestre di Valerij Brjusov(ed. Voland),probabilmente non conosciutissimo anche se non proprio recente. A presto

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24 settembre 2010

camilla

Molto bello il post di giallocromo, senza entusiasmo non si fa niente (tratto da l’ultimo Vila-Matas , Doublinesque, una storia di sopravvivenza dentro l’Ulisse di Joyce). Infatti interrompo il mio elenco di “belli” del 2010, editati nel 2010, per dirvi che mi è accaduto un inatteso miracolo (in senso etimologico). La biblioteca (dopo mesi e mesi, mi ha rintracciato ben due romanzi di Doctorow, introvabili. La Marcia e …un altro che scoprirò oggi stesso. Ho cominciato la Marcia, ieri sera: E’ ambientato durante la cruenta guerra di secessione e, fin dalle primissime pagine, ho ritrovato quella scrittura nitida, quella affettuosissima descrizione dei personaggi, quella generosità dello scrittore (che pochissimi hanno, sono spesso chiuso, tirchi, mortiferi, anche se grandissimi) che mi ha fatto amare , dopo Homer & Langley, il grande Doctorow.
A presto.

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25 settembre 2010

Polissena

Solo per dire a chi abita a Roma – siamo tanti, ce ne sarà pure qualcuno – che da ieri al 10 ottobre compreso, alla libreria Croce di Corso Vittorio 156, c’è lo sconto del 25% su tutti i libri per chi ha la tessera o per chi la richiede. E’ gratuita. Ciao!

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26 settembre 2010

camilla

Provo a continuare a parlare dei belli del 2010 editi nel 2010.
Un gran bel libro del 2010 è “La prigione di neve” di Jan Elizabeth Watson – ed. Fazi
Mi sembra che che questa scrittrice talentuosa faccia parte di quella letteratura dell’America emersoniana, che deve molto a Marilyn Robinson, come Elizabeth Strout, E. Morgan, e altre più classiche. La letteratura della coscienza singola e grande, di chi conta solo su stesso, che nulla concede al “patetico americano” di molti scrittori che vanno per la maggiore. Questa è la storia di una mamma che ama ed è amatissima dai suoi bambini: ma non è la solita mamma. proprio no. Un libro magnifico per chi ha la mente bella libera.
Un altro bel libro, completamente diverso dal precedente, ma fresco come un tulipano appena sbocciato è “Jasper Jones di Craig Silver, un giovanissimo australiano.Ed Giano
Un romanzo di emotività compresse, di solitudini ignorate, di grandi amicizie. Echi del giovane Holden Caulfield di Atticus Finch del Buio oltre la siepe, di Sal Paradise di sulla strada.Un libro per giovani, forse, ma anche per tutti. ciao ciao

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27 settembre 2010

illex

Grazie per l’imbeccata, cara Polissena.
Uno di questi pomeriggi, magari mercoledì, esco dall’ufficio alle 17,00 e, se non piove (sono in scooter e parto dall eur), mi tuffo in libreria ..così magari ci incontriamo pure, dai.
Mi farebbe davvero piacere conoscerti.
Un saluto

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28 settembre 2010

Polissena

Illex.non lo so se ho veramente voglia di conoscere qualcuno,non ancora, non senza saperne niente. Mi piace l’anonimato dei nostri nick, mi da sicurezza, lascia spazio alla fantasia. Può darsi che ci sarò anche io mercoledì in libreria o forse no. Comunque non mi farei riconoscere. Scusa, ciao

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28 settembre 2010

illex

Cara Polissena,
niente di cui scusarsi, ci mancherebbe.

Ci tengo solo a sottolineare che la mia non era in alcun modo una proposta legata a chissà quale recondito fine ma solo il semplice piacere di dare un volto ad una ‘voce’ che reputo intelligente e, come già ho avuto modo di scrivere, non banale: tutto qui.
Rispetto però le tue motivazioni, che ti fanno onore anche se le capisco solo in parte e per la precisione fino a quando non affermi che semmai fossi tu presente, ti guarderesti bene dal farti riconoscere.

Questo mi piace meno e mi dispiace anche un pò, ma è solo un mio problema.

Aggiungo invece che se sei scusata a prescindere: una donna ha sempre validi motivi per scegliere sul da farsi e quasi mai si sbaglia e poi, mi sei simpatica, che vuoi farci.

Comunque, nel rispetto delle tue determinazioni, direi che possiamo continuare benissimo a leggerci/scriverci nascosti dallo schermo del computer, cercando di cogliere il meglio dalle nostre parole (come facciamo abitualmente con tutti gli amici del blog) condividendo emozioni e delusioni e senza cercare di infrangere gli schemi predefiniti ai quali ci siamo affidati, e dove ci sentiamo sicuri.

Direi che è la cosa migliore e alla fine, anche stavolta, devo darti ragione ..forse.

Un caro saluto.

P.S.
Non nasconderti tra gli scaffali domani, non serve, non ci sarò.

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28 settembre 2010

Rosa Tiziana

Scopro solo ora questo blog, con vivo piacere!
Il mio libro del 2010 in realtà non esiste, perché non saprei scegliere…
Però magari ci ripenso e torno con più calma a dirvi la mia!
Un caro saluto a tutti

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29 settembre 2010

Polissena

Illex, però se rileggi il mio post, non ti ho detto che non voglio conoscere nessuno, ti ho detto NON ANCORA, che in linguaggio femminile significa, aspetta che io, in un modo o nell’altro, abbia raccolto su di te e magari sui vari membri del gruppo qualche altro elemento. Nessuno dice niente di sè, neanche le cose più banali, infatti io addirittura la ritenevo una regola! Quindi, per farsi un idea di chi siamo bisogna leggere tra le righe. Non era così nel 2009 quando sono entrata, si raccontavanoo un mucchio di cose, ma sono cambiate le persone ed il modo di interagire. Per farti un esempio, avevo notato che non avevi un orario per scrivere, potevi farlo in qualunque momento e quindi o non lavoravi, o non lavoravi più o avevi un computer a disposizione, probabilmente in un ufficio (dove forse non lavoravi tantissimo!!!).Adesso me lo hai detto. La ricerca di indizi mi diverte. Vuoi continuare?
Ma così non ho parlato di libri!!! Tanto per essere in regola vi segnalo una piccola delusione, “Vita sentimentale di un camionista” di Alicia Gimenez Bartlett. Assolutamente inutile. Avrei dovuto capirlo?Ma il formato Sellerio è perfetto nella borsa! Ciao a tutti

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29 settembre 2010

Jack, A.M. Homes | GRUPPO/I DI LETTURA

[…] questo libro nella mia classifica dei libri più belli letti nel 2010: *Jack* di A.M. Homes, di cui ho letto anche il bellissimo *La figlia dell’altra*, il buon […]

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30 settembre 2010

illex

Certo che voglio continuare, ma prima il dovere:
Todo modo. Un tuffo tra i torbidi legami del potere anni settanta. Sciascia è asciutto, concreto e attuale anche se noi, oggi, siamo abituati a tutt’altro.
Non avrei mai pensato di arrivare a definire ‘nostalgico’ un periodo politico come quello, ma evidentemente al peggio non cè mai fine.
E come scrive la mia amica P.: scaffale libri speciali.

Polissena. Non solo ho riletto il tuo ultimo post ma ho fatto di più: sono andato a rileggerli tutti i tuoi post e ho scoperto alcune cose interessanti.
Ti chiami P. hai un bel cane e un amico che ti invidio e del quale mi piacerebbe saperne ancora: non ne hai parlato più. E poi hai regalato, a tutti noi, due poesie stupende: la prima l ho letta ieri sera per la prima volta; sulla seconda (the road not taken) mi soffermo un attimo di più.

Intanto comincio a darti qualche indicazione in più, segno zodiacale: pesci.

Ho iniziato a leggere questo blog un paio di anni fa e per tanto tempo l ho scorso velocemente, quasi distrattamente, senza soffermarmi su post troppo lunghi e solo per cogliere qua e là qualche libro interessante. Poi, un giorno, lessi una poesia che mi colpì. Neanche guardai chi la scrisse: era l esatta fotografia del momento che io stavo vivendo.
Non voglio deragliare ne annoiarti, ma ti dico solo che da allora la tua poesia è sul desktop del mio pc, spesso la rileggo è bellissima ..e ancora oggi non so se ho fatto la scelta giusta.
Mi chiamo G., ho due gatte, una bianca e una nera ed in mezzo a loro ci siamo noi, la mia famiglia ed io: un mare di grigio.

Altezza 1.83 peso 77Kg.
Fede politica variabilmente di sinistra (anche se non voto più da 10 anni).

Credo di aver detto tanto, ora lavoro un po’ ma il gioco continua e aspetto qualche indicazione in più da te.
Mi và di salutarti con una poesia, è di Erri De Luca autore fantastico che ho conosciuto e che amo, è molto famosa ed a me ha dato un’emozione forte che spero possa raggiungere anche il tuo nobile animo.

Un caro saluto.

Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord,
qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

A proposito: oggi vado in libreria e poi passo alla sede di Emergency che è lì vicino.
Mi raccomando, se ci sei non farti vedere.

Ciao

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30 settembre 2010

cinzia

Ho letto , con indicibile piacere, “A sud del confine, a ovest del sole” l’unico di M H. che non si trova in commercio . Molto poetico, malinconico, triste eppure reale e descrittivo, mi ha regalato le emozioni provate anni fa durante la lettura di Tokio blues-Norvegian Wood .

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1 ottobre 2010

Golan

penso che l’idea di questo post sui i libri più belli del… oltre a dare spazio a chi voglia condividere la propria felicità nell’aver trovato quello che cercava diventa “ottimi consigli per la lettura”
Bisogna stare però attenti sui consigli e seguire alcune regole:
1) Non prendere troppo sul serio gli eccessivi entusiasmi, non perchè non siano veritieri, ma perchè ampliano in maniera esasperata la propria aspettativa;
2) Open your mind: andare sul sicuro ti assicura (ah, ah) una piacevole lettura, ma rischiare scegliendo un libro solo per il titolo o per la copertina…
3) Classici o contemporanei, nei primi c’è il problema della lontananza (lontani dai nostri schemi, pensieri e modi di vivere), nei secondi quello della caducità (reggeranno al passare del tempo e della moda?) – Battisti si canta ancora ma quanti di quelli che hano iniziato con lui sono tuttora presenti?
4) Nella lettura non seguire regole

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1 ottobre 2010

isotta

ciao a tutti, è la prima volta che scrivo un commento.
Sto leggendo ‘Pastorale Americana’ di Philip Roth. Questo scrittore non mi delude mai, ho letto molti dei suoi libri, tutti bellissimi, fra gli scrittori è uno dei più grandi. Anch’io penso che il nobel dovrebbero darlo a lui. Lo consiglio a tutti.
Altro libro molto bello, che fa pensare, ‘Lo splendore dei discorsi’ di Giuseppe Aloe, non se ne è parlato tanto ….. è particolare, leggetelo!!!

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1 ottobre 2010

isotta

‘Shantaran’ di Roberts Gregory D.
Meraviglioso, più di 1000 pagine indimenticabili. Il fascino dell’India, i sentimenti e le ribellioni di un protagonista che ti affascina e ti coinvolge, non manca nulla, ti dispiace solo che finisca.
Mi piacerebbe sapere le opinioni di chi l’ha letto, e se non lo avete letto, dovete comprarlo domani.

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2 ottobre 2010

nadie

ciao isotta
ho letto ‘Shantaran’ mi ha catturata per un po’ poi mi ha delusa, forse non era il momento giusto, ho letto delle recensioni di altri lettori e le opinioni sono estreme, piace molto o delude, amo l’India e credo di aver letto quasi tutti gli autori tradotti, ci sono dei libri stupendi, mi spiace non aver provato in questo caso la stessa emozione,
non so se tu hai letto altri libri di autori indiani, mi piacerebbe sapere se hai dei titoli che preferisci
buona lettura a tutti/e

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2 ottobre 2010

nadie

ciao,
non avevo visto il tuo post precedente, abbiamo qualcosa in comune anch’io amo Philip Roth

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2 ottobre 2010

anna

Ho appena finito di leggere “metà di un sole giallo” diNgozi Adichie, scrittrice nigeriana. Non mi é sembratoda scaffale speciale, ma tratta della nascita e scomparsa della repubblica del Biafra, di cui sapevo, storicamente, proprio poco. Questi avvenimenti, drammatici e dolorosi, sono visti con gli occhi della classe alta, intellettuali, scrittori, docenti universitari nigeriani che sostengono la guerra civile per la secessione di quella parte della Nigeria che diventerà per pochissimi anni il Biafra. La testimonianza più intensa é quella di un ragazzino del villaggio che va a servizio da un professore e assorbe, lui analfabeta, parole, discussioni, musiche che riempiono le serate del suo “padrone” e dei suoi amici. Poi tutto precipita, guerra, massacri, dolore e il ragazzo raccoglie le parole della tragedia in brevi note che sono la traccia del destino del Biafra e a cui dà il meraviglioso titolo “il mondo taceva mentre noi morivamo”. La tragedia del Biafra coinvolge tutti, ma l’autrice previlegia il mondo intellettuale da cui lei proviene e che evidentemente conosce, lasciando il dramma dei contadini dei villaggi, dei più poveri e disperati, un po’ a margine. Adesso del Biafra so qualcosa di più e sono grata alla Adichie e all’amica che me lo ha consigliato. Ora però qualcosa di più lieve per risollevare lo spirito. Mi contraddico subito e vi chiedo, amici onnivori, se avete letto “Lei dunque capirà” di Magris. Sono poche pagine, 55, ma di un’intensità struggente e angosciosa, scritta con la sapienza di cui é capace Magris. La giornata é grigia e freddina, io ho male ai denti e questo mi assolve. Ciao

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2 ottobre 2010

Polissena

Ciao Illex, che cosa hai comprato in libreria? Qualcosa che potrà interessare tutti?
Che bella la poesia che ci hai mandato! Non conoscevo affatto Erri De Luca fino ad ora. E sai quale verso mi è rimasto più in mente? “Qual’è il nome del vento che sta asciugando il bucato”, non so perchè o forse è perchè sono curiosa di tutto, anche delle più piccole cose. Ricambio con una poesia di Neruda (O forse è di Martha Medeiros, ma non importa, le poesie appartengono a tutti) E’ piuttosto conosciuta, ma forse per qualcuno sarà nuova.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi
chi non cambia la marca
chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti
chi non parla a chi non conosce.

. Muore lentamente chi evita una passione
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni
proprio quelle che fanno brillare gli occhi
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro
chi non rischia il certo per l’incerto
per inseguire un sogno.
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire i consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia
CHI NON LEGGE
chi non ascolta musica
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

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