I libri più belli, letti nel 2010

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere. Usiamo i commenti. Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un…

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere.

Usiamo i commenti.

Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un luogo di discussione aperto, vivace e molto ricco di suggestioni, consigli di lettura, analisi.

Le regole sono sempre le stesse: i migliori libri letti nel corso dell’anno, indipendentemente da quando siano stati pubblicati. Ne citiamo massimo 5 per commento. Via via che ne leggiamo altri che lasciano il segno, aggiungiamo libri alla lista, con nuovi commenti.

[Il post relativo al 2009 ha collezionato fino a oggi 865 commenti/contributi ed è stato visualizzato 45mila volte. Ovviamente chi vuole aggiungere preferenze relative all’anno scorso può ancora utilizzarlo]

Pronti via!

Commenti

850 risposte a “I libri più belli, letti nel 2010”

  1. Avatar milena
    milena

    Sto iniziando “NON SI DEVE MORIRE DUE VOLTE” di Francisco Gonzales Ledesma: chi lo ha letto o conosce lo scrittore?

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  2. Avatar Giovanna
    Giovanna

    Ho scoperto un libro estremamente interessante e molto piacevole. Si intitola Il re del bluff ed è scritto da Francesco Ciampi. Segnalo il link http://www.ilredelbluff.it
    Chi di voi l’ha già letto?

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  3. Avatar nicoletta
    nicoletta

    ciao a tutti gli amici lettori. girovagando nel web sono incappata in questo blog e ho letto con piacere i vostri commenti e recensioni. come voi considero la lettura uno dei grandi piaceri della vita, quindi volentieri metto in circolo le mie impressioni sui libri che scelgo di incontrare. sono appena stata in vacanza e con molto godimento ho letto NON AVEVO CAPITO NIENTE di Diego da Silva. e’ una lettura scorrevole e e divertente, ma anche densa, m dico solo che me la ridevo sotto l’ombrellone e non mi capita spesso di trovare un libro così esilarante.
    ora sto leggendo uno dei romanzi di Simenon, L’uomo di Londra. come sempre una raffinata capacità di tratteggiare personaggi che restano nella memoria. non è male ma vi consiglio sempre suoi LA CAMERA AZZURRA e il CLAN DEI MALE’ (forse non si scrive così..) e che mi dite di Irene Nemirowsky?
    a parte l’ultimo pubblicato i suoi libri sono capolavori. la conoscete?
    buona serata e buona lettura

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  4. Avatar anna
    anna

    per Polissena che qualche giorno fa chiedeva lumi su “sabato” di Mc Ewan. Dopo aver letto Lettera a Berlino, l’inventore di sogni, giardino di cemento, bambini nel tempo, cani neri, espiazione e Chesil beach, ci si aspetta dal “nostro” sempre il meglio del meglio, e invece Sabato é statoper me una piccola delusione. Forse un eccessivo concentrato di minacce, sbagli, incidenti, conflitti, tutti in una sola giornata si regge a fatica. Se il tuo é un primo approccio a Mc Ewan, se posso permettermi di darti un consiglio (ma chi sono per farlo!): penso che Espiazione o Bmbini nel tempo siano più giusti per conoscerlo. Noi che lo amiamo abbiamo su di lui sempre un sacco di pretese e aspettative. Ciao

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  5. Avatar Renza
    Renza

    Per Simonetta. Di Irene Nemirovsky si è parlato spesso in questo sito. A parte questo post https://gruppodilettura.wordpress.com/2006/10/16/irene-nemirovsky-suite-francese-e-cesare-de-marchi-la-furia-del-mondo-di-domenico-f/, è capitato o capita che venga nominata, sempre- mi pare- con grande apprezzamento. Io personalmente ritengo che sia una grande, dotata della capacità di narrare e di rappresentare con una forza descrittiva poco comune. A parte ” Suite francese” anche gli altri suoi scritti, che si sono via via pubblicati ,sono di grande spessore. Tra tutti, solo come esempio, ricordo ” I cani e i lupi”, notevole narrazione e scavo nelle corde profonde dell’ “ebraicità”, con i suoi legami stringenti e misteriosi.
    Ma perchè hai scritto ” escluso l’ ultimo”? Cosa non ti è piaciuto, di lei?

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  6. Avatar valentino
    valentino

    Ho appena finito di leggere “Le memorie di Adriano” di cui tutti parlano sempre benissimo e alcuni mie colleghi insegnanti consigliano agli alunni: sicuramente è un romanzo molto bello ed accurato nella ricostruzione storica, ma la lingua usata dalla Yorcenau è appesantita da continue metafore, similitudinie figure retoriche che ne rendono lenta la lettura e talvolta ci si perde in questi ddiscorsi senza coglierne il senso complessivo.
    Non mi ha entusiasmato.

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  7. Avatar Polissena
    Polissena

    No, Anna, non è il mio primo Mc Ewan che mi è sempre piaciuto molto, ma Sabato mi sta deludendo e, personalmente, non riesco ad andare avanti se un libro non mi piace, perchè il tempo è poco e i libri sono tanti. Chissà che non mi attenda qualche nuova bella scoperta! Per ora sono un po’ disorientata. Noto un ritorno di John Fante, ma, per quanto mi riguarda, ha già fatto la sua epoca. E quindi per me si riapre la caccia. Ciao e grazie

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  8. Avatar anna
    anna

    ciao Polissena. vedo se posso darti una mano nella caccia. Ti segnalo tre scrittrici che sono nel mio cuore e che tu conoscerai, da brava lettrice come sembri essere. La prima, nei miei affetti, é Alice Munro, in tutti i suoi racconti. Come scrive Pietro Citati (che é il mio Maestro, il Grande Saggio che mi illumina sempre coi suoi scritti): “so che in Italia forse appena trenta persone conoscono Alice Munro (non é vero, non é vero) ma tra pochi anni chiunque vorrà parlare di un bellissimo racconto o di una sottile accortezza narrativa o di una visione del mondi tanto ricca quanto inafferrabile, dirà: mi ricorda un libro di Alice Munro”. E io non posso aggiungere niente di più sulla nostra Alice. Una seconda é la Carol Oates, della quale ho letto recentemente un bel romanzo: Una famiglia americana. Non sempre é a questi livelli, a volte si fà prendere la mano dalla prolissità, é una scrittrice che alterna racconti secchi e intensi a romanzi di lunghezza esasperante. La terza é Elizabeth Strout, per me la scoperta più recente, ma che bella scoperta! Ho letto “Olive Kitteridge” e “Amy e Isabelle” e mi hanno entrambi conquistato. Adesso aspetto da te qualche illuminazione/ Buone letture.

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  9. Avatar Elena
    Elena

    Il libro che mi ha stupito di più nel 2010 è “Le ho mai raccontato del vento del Nord”di Glattauer Daniel .. veramente stupendo.

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  10. Avatar nicoletta
    nicoletta

    ciao renza, sono contenta di trovare estimatrici della grandissima irene. anch’io ho trovato i cani e i lupi intenso e all’altezza di suite francese, ma piccoli gioielli sono anche il ballo, il calore del sangue. ho amato molto anche jezabel che racconta di una donna molto bella che non accetta che di invecchiare , tematica tirata fino agli estremi ma attualissima. l’ultimo pubblicato è DUE storia dell’evoluzione di una giovane coppia, aspettative, delusioni etc. ho trovato la scrittura ferraginosa, il ritmo un po’ troppo variabile e poco avvincente. boh? magari come mi ha detto la libraia faccio l’errore di leggere troppi libri in sequenza dello stesso autore. in effetti forse è meglio non fare indigestione per non avere sempre aspettative alte e non saturarsi. proverò a riprenderlo tra un po’, ma da tempo non mi capitava di interrompere i libri a metà..
    grazie per i riferimenti

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  11. Avatar Nicole
    Nicole

    anche io non sono riuscita a terminare “sabato”di Mc Ewan, mi è parso molto noiso ….
    volevo chiedervi se Alice Munro ha scritto solo racconti o anche qualche romanzo, mi incuriosisce ma non so da dove iniziare……..

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  12. Avatar cinzia
    cinzia

    Ciao, Nicole
    a me risulta che la Munro abbia scritto solo racconti.
    Fa eccezione “La vista da Castle Rock”che , seppure sotto forma di racconti , è legato dal filo duro , senza pietismi eppure sereno, dell’autobiografia, dei frammenti di memoria mescolati sapientemente che lo rendono quasi un romanzo.
    Ho iniziato con questo ma i miei preferiti sono “Nemico, amico, amante…” e “In fuga”.

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  13. Avatar nadie
    nadie

    ciao,
    amo molto la Munro, ha scritto un romanzo Chi ti credi di essere, edito parecchi anni fa da E/O, però secondo me non è paragonabile ai racconti
    Ho letto Q, un capolavoro, volevo ringraziare chi lo ha consigliato
    Ho letto anche Il ristorante dell’amore ritrovato, sono stata una lettrice molto entusiasta di libri che trattavano cibo e vita, poi quando è diventata una moda mi sono stancata di tutti questi titoli simili , ma galeotto fu il Giappone, mi sono lasciata attrarre dalla trama di questo romanzo e, all’inizio, mi ha catturata, una scrittura leggera, con dei pensieri semplici, come quelli dei bambini, un po’ magico, inseguivo la descrizione del cibo come se fossi lì, fino a che nel ristorante particolare della narratrice non arriva la coppia gay, che non è descritta, mangia addirittura da un’altra parte, i cibi che cucina per loro non sono spiegati con dovizia di particolari come nelle altre situazioni, anzi non si sa proprio cosa prepari alla coppia gay, che non ha nome. Perché? Perché un romanzo che prometteva un momento di serenità e leggerezza non banale deve essere rovinato da una cosa del genere? Non so cosa dire, è solo una misera paginetta, ma è come un retrogusto che non ti fa apprezzare tutto il resto.
    Spero in Murakami, che di solito non mi delude
    buona lettura a tutti/e

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  14. Avatar Polissena
    Polissena

    Ciao Anna, grazie per i consigli. Ho già letto La famiglia americana e mi è piaciuto molto, come anche La madre che mi manca, ancora più bello. Non lo hai nominato, lo conosci? E non perderti Resta con me della Strout. Ne ho parlato con entusiasmo qualche giorno fa’. E’ strano che “parliamo” in tanti ma non diciamo mai nulla di personale. Mi piacerebbe sapere almeno da quale città scrivete. Io vivo a Roma dove sono nata e la amo moltissimo. Ieri pomeriggio, nonostante il caldo, sono andata con una cara amica , anche lei lettrice accanita, alla antica libreria Croce a Corso Vittorio Emanuele. Un tripudio di libri in un ambiente stupendamente démodé con divanetti fatti apposta per leggere e sfogliare libri. Ho visto esposti molti libri della Munro, ma ho esitato a comprarne uno perchè non amo molto i racconti, forse ho sbagliato, sarà per la prossima volta. Ho comprato la Ragazza dello Sputnik di Murakami e Amy e Isabelle della Strout. Come giornata di caccia non è andata male! Mi sono anche fatta una tessera con cui non solo avrò sconti e promozioni, ma anche recensioni e incontri con gli autori. Magari capiterà qualche bella scoperta ! Ciao a tutti

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  15. Avatar illex
    illex

    Sono da poco tornato a ROMA, dove anch io sono nato e vivo, dagli USA.

    Dieci giorni a fare il turista e leggere solo carte stradali.

    Gli spazi e le distanze sono la forza di una nazione grande che anche in tempi di crisi dimostra sempre di essere una grande nazione.

    Per rimanere in tema però sono stato alla Barnes & Noble Bookstore di New York, una delle più grandi dell città (vi lascio immaginare cos è) dove ho comprato una bella versione di on the road di Kerouac (che ci stava tutta) e una biografia, completa di tutti i testi, del grande Bob Dylan in ricordo della compagnia che m ha fatto per tutto il viaggio.
    Aggiungo: 1Q84 ancora non c è neanche in lingua inglese.

    Il tempo di riprendermi e si ricomincia a leggere e magari ci si incontra anche in qualche libreria di città ..chissà.

    Ciao

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  16. Avatar Nicole
    Nicole

    CIAO a tutti io sono di Milano
    grazie Polissena delle indicazioni, anche io ho letto La madre che mi manca e m’è piaciuto di più della famiglia americana, sono un pò indecisa su Le cascate, è bello, forse un pò troppo prolisso? comunque alla fine mi ha soddisfatta
    anche la ragazza dello sputnik, grandioso
    sabato ho comprato anche Kafka sulla spiaggia e norvegian wood, vedremo
    un libro che invece ieri sera ho abbandonato è Il domani della battaglia pensa a me di Marais Javier; all’inizio mi aveva preso ma poi….. mi sono persa!!!!
    un annetto fa, in una afosa estate milanese, lessi cuccette per signora di anita nair, a mio avviso una bellissima storia “femminile” indiana che da una parte ti fa sognare e dall’altra scava anche nel nostro intimo
    altro libro molto coinvolgente letto lo scorso fine settimana è L’aiuto di Kathryn Stockett, narra la vita di domenistiche di colore in america negli anni 60, a me è piaciuto veramente molto
    a presto

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  17. Avatar nadie
    nadie

    ciao,
    sono di Torino,
    ho letto Cuccette per signora anni fa è tra i libri che più mi scaldano il cuore e che maggiormente ho consigliato o regalato
    domanda: qualcuno/a di voi ha letto La corda spezzata di Inoue?
    Sono riuscita a trovarne una copia e l’ho subito presa, ma non l’ho ancora letto, grazie

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  18. Avatar Renza
    Renza

    Ciao, Nicoletta. Credo che la tua libraia abbia ragione ( che bello avere contatti con librai di questo genere). Leggere consecutivamente un autore che ci piace può creare- sembra un paradosso- delusione poichè le nostra aspettative sono al massimo grado, in aumento esponenziale dopo ogni testo. E lui poverino, mica lo sa…
    Per tornare alla nostra Irene, spesso penso a come la sua scrittura abbia conosciuto toni e sfumature diverse. Penso al filone per così dire ” espressionista”, a cui appartengono quelli da te citati ( non trascurerei ” David Golder”, con le grandiose pagine sulla sua morte): scrittura aspra, toni calcati, storie stridenti e poi alla fine di tutto – anche della sua vita- quel capolavoro di armonia descrittiva che è “Suite francese”.
    Mi sono sempre chiesta se questo risultato, quando lei già sapeva di essere perduta e si isolava in un bosco a scrivere, sia dipeso da un congedo consapevole da tutto o dal suo demone della scrittura che l’ ha salvata dalla disperazione di prevedere il suo destino. Ciao!

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  19. Avatar anna
    anna

    ciao Polissena e ciao a tutte le amiche lettrici. Sono d’accordo con te su “la madre che mi manca”. Non l’ho nominata perché l’ho letto molto tempo fa e ho più viva l’emozione della “famiglia americana”, lettura recente. Ti prego, prova a superare la tua diffidenza verso i racconti e assaggia la Munro, ne resterai incantata. La Strout é in attesa sul comodino, ho letto Amy e Isabelle e voglio continuare la sua scoperta. Ieri sera un’amica ha detto: perché ha scelto di mettere nel titolo rpima Amy quando la vera protagonista é Isabelle? Già, ma può essere forse che così ha un andamento più musicale? Ho finito di leggere “L a macchia umana” di Roth. Fcciamo entrare nel nostro gineceo un maschietto, se il maschietto é questo mostro dibravura? Glielo diamo il Nobel? Se non avete letto il suo “indignazione”, fatelo (sempre che siate innamorate di Roth come lo sono io). Ha raggiunto, con gli ultimi scritti un’intensità e asciuttezza di scrittura che unite alle sue mirabili storie umane, mi lasciano emozioni profonde. Io vivo a Bologna, anche se ci sono arrivata dal nord. Ho avuto qui una piccola libreria che é stata, nel lavoro, la cosa più bella che la vita mi ha dato e che io ho fortissimamente voluto. C’era un divano, tante amiche con cui chiacchierare di noi e dei libri che leggevamo e delle nostre emozioni e dei nostri figli. La libreria non c’é più, ma i libri e le amiche sono sempre con me. Fra poco mi metto a piangere, quindi basta così. Ciao, a presto

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  20. Avatar anna
    anna

    ciao Nadia e grazie della segnalazione dell’unico romanzo della Munro: chi ti credi di essere. E io che credevo di sapere tutto su Alice! Lo cercherò anche di seconda o terza mano, spero di poterlo leggere, anche se tu dici che non é all’altezza dei suoi racconti più belli. Si é parlato molto di Irene recentemente. Sono forse una delle poche “amiche lettrici” a non amare così incondizionatamente Suite francese. Mi é sembrato che la parte più interessante e commovente sia stata la terza parte, quando Irene parla di sé, della scrittura, delle paure, della guerra e di una ipotizzabile fine della sua vita. A questo proposito mi sono chiesta perché mai Irina non abbia cercato la salvezza per sé e le sue bambine in uno stato sicuro (per esempio la Svizzera). Aveva i mezzi per farlo, aveva le conoscenze giuste, era in grado di capire i pericoli che le stavano arrivando addosso, eppure non si é mossa da dove era, aspettando fatalmente che qualcosa le succedesse, ed era inevitabile che fosse qualcosa di orrendo. Sarebbe cambiato qualcosa nella sua scrittura se avesse scelto di vivere? Non c’é risposta, quindi é inutile porsi la domanda. Irene é anche le sue scelte sbagliate.

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  21. Avatar nadie
    nadie

    ciao,
    Anna se non lo trovi te lo mando io e poi quando l’hai letto me lo restituisci, penso ci sia in biblioteca, non credo in libreria, oppure se lo vuoi avere ti mando le fotocopie, io, di solito faccio pazzie per avere un libro di uno scrittore che mi piace, buona lettura a tutti/e

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  22. Avatar anna
    anna

    ciao Nadie, grazie grazie. Che dire della tua disponibilità, sono commossa. Se non riuscirò a rintracciare la Alice, mi rivolgerò a te. Buona domenica.

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  23. Avatar Polissena
    Polissena

    Parliamo spesso di Philip Roth. Vogliamo parlare un po’ anche del suo omonimo Henry, che con lui non ha nessun legame di parentela nè di altro genere? Probabilmente il suo “Chiamalo sonno” è stato letto ed amato dalla maggior parte di noi. Se così non fosse sarebbe una ricchezza in più di cui impossessarsi. Ma mi riferivo ad un’altra cosa. Henry Roth è praticamente stato lo scrittore di un unico libro, apparso nel 1934, opera prima di uno sconosciuto newyorkese di 28 anni, e salutato dalla critica come un capolavoro. Dimenticato, è stato riscoperto nel 1960 ed è ora considerato un classico della letteratura americana. Ma l’autore si è probabilmente reso conto di non avere più niente da dire e si è ritirato nel Maine ad allevare anatre. Se ne parlo è perchè ammiro questa sua scelta. Quanti altri scrittori avrebbero dovuto fermarsi in tempo! Quanti avrebbero dovuto resistere alle lusinghe della fama e alle pressioni degli editori e ritirarsi nel loro buen retiro personale ad occuparsi, se non di pennuti, di qualunque cosa che non fosse la scrittura! Come capirete parlo dopo un ennesima delusione. Stavolta non faccio nomi, ma, secondo me, tanti autori ormai privi di idee dovrebbero avere l’umiltà di rendersene conto e di non insistere. La loro fama non ne sarebbe certo diminuita, anzi! Un abbraccio

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  24. Avatar Renza
    Renza

    Ciao, Anna. Anch’ io da Bologna. Rispetto alla ” scelta” di Irene di non fuggire, credo che non sia facile comprendere, con i dati che oggi abbiamo a disposizione, ciò che qualcuno ha fatto senza sapere ciò che noi oggi sappiamo.
    Sulla ” Repubblica” di oggi, c’ è articolo di Giudo Rampoldi che, ricordando l’ eccidio di Srebenica, segnala un libro ” Cartoline dalla fossa” ( edizioni Biet) di un sopravissuto, Emir Suljagic. Ebbene, in questo libro si dice : ” Quando cominciarono le prime deportazioni naziste, molti prigionieri dei campi coltivarono la stessa ragionevole speranza dei mussulmani assediati a Srebenica. I quali(…) ogni sera si addormentavano con l’ idea che qualcuno l’ indomani li avrebbe soccorsi, rimediando il terribile torto per il quale stavano soffrendo, che l’ ingiustizia si sarebbe risolta, e che l’ incomprensibile indifferenza del mondo per le loro sofferenze non poteva essere reale”.
    D’ altronde, nel bellissimo romanzo di Isaac Singer “La famiglia Moskat”, tutti i componenti della famiglia resteranno a Varsavia, pur avendo ampia certezza di ciò che succederà loro. Anche chi potrebbe andarsene, avendo passaporto americano, si attarderà lì, senza un motivo apparente. Non sempre- anzi quasi mai- la ragione domina le scelte umane. Ciao!

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  25. Avatar Renza
    Renza

    Ciao, Polissena. Anch’ io ho amato molto ” Chiamalo sonno” di Henry Roth. Però, non è del tutto vero che non abbia scritto più niente. In vecchiaia ha prodotto altri scritti,( “Alla mercè di una brutale corrente”, “Una stella sul parco del monte Morris”) che io mi sono precipitata a leggere, restandone però delusa. Erano sempre sullo stessa tema dell’ infanzia e dell’ adolescenza in America, ma ho avuto l’ impressione che appartenessero alla tipologia ” far pulizia nei cassetti”. In sostanza, Roth, a mio parere, si è liberato di tutto ciò che di proibito e di morboso giaceva dentro di lui. Diciamo che quei libri hanno fatto bene a lui, meno bene forse ai lettori chiamati ad ascoltare ricordi che sono rimasti-a mio parere- decisamente individuali.
    Quanto alla tua recente delusione, sono molto curiosa. Al contrario di ciò che si dice, è succoso conoscere il peccatore e non il peccato… Un caro saluto.

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  26. Avatar Fabio
    Fabio

    Ciao,
    vi vorrei segnalare “Il Viaggiatore del secolo” di Andrès Neuman. Un romanzo “totale” come viene definito nella descrizione.

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  27. Avatar cinzia
    cinzia

    Anche a me risulta che Henry Roth ha scritto anche in tarda età : a 73 anni cominciò un’opera narrativa in sei volumi intitolata Alla mercé di una brutale corrente, due dei quali ebbero pubblicazione definitiva e completa poco prima della sua morte. Il prolungato blocco dello scrittore dopo la pubblicazione di Chiamalo sonno è stato spesso attribuito dagli studiosi alle vicende personali vissute da Roth, tra cui anche rapporti incestuosi con la sorella e con sua cugina. Nella libreria dei miei genitori ho visto almeno altri 3/ 4 titoli di Henry Roth. Nonostante il “ribrezzo” a livello epidermico che provo per H.Roth devo ammettere che Chiamalo sonno è molto bello, un romanzo /poesia.

    Un altro Roth che trovo grande è Joseph Roth, quello di Giobbe, La marcia di Radetzky,
    La leggenda del santo bevitore, Fuga senza fine, La cripta dei cappuccini, La milleduesima notte ecc.
    Ciao e buone letture ^-^

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  28. Avatar cinzia
    cinzia

    Avevo letto, qualche anno fa, Il soccombente di Thomas Bernhard che mi era piaciuto ma che forse, a causa dell’ età troppo acerba, non avevo apprezzato come merita.
    Ultimamente, mentre ero tuffata nella biblioteca di famiglia come zio Paperone tra le sue monete, mi sono imbattuta nelle perle più preziose che potessi desiderare : l’introvabile La fornace – meraviglioso-, il caustico, irriverente e divertente I miei premi, Amras – bellissimo eppure terribilmente inquietante e altri che ancora non ho letto e che non leggerò a breve per non fare indigestione di un cibo troppo raro , di un nettare degli dei che forse è meglio “usare” a piccole dosi. Scrittura certamente molto impegnativa, spietata, dai titmi musicali a volte sincopati quella di Bernard e di profondità abissali.
    Ringrazio i miei genitori, divoratori di libri e appassionati melomani, e una tardiva varicella che mi costringe a casa…non tutti i mali vengono per nuocere 🙂

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  29. Avatar anna
    anna

    ciao Cinzia, auguri per la varicella, non grattarti! Hai ragione, a volte questi malanni inaspettati ci consentono di scoprire libri (o film o altro) che avremmo lasciati dormire per chissà quanto tempo. A me é capitato di aver scoperto Simone de Beauvoir con “Memorie di una ragazza perbene” durante una tonsillite estiva. Dopo quello ho letto quasi tutto quello che ha scritto. Di lei nessuno parla più. E’ così datata? Thomas Bernhard: é feroce nel suo scavare negli animi, ma con quanta bravura e pietà lo fa. Oltre al Soccombente, che ho letto e riletto (per non farmi mancare niente, mentre ascoltavo le Variazioni Goldberg in una vecchia registrazione di Gould poco più che ragazzo), ho letto La can tina, Perturbamento e Il nipote di Wittgenstain. Ti trascrivo due righe di quello che di lui dice Pietro Citati: “Non so se quelli di T.B. possano definirsi romanzi: sono superbi monologhi lirici, a solo per voce, poemi filosofici, deliri, visioni…… Nasce così un testo che non conosce la pausa, la calma e il respiro degli a capo, una spigolosa e inarrestabile lava.” Citati, come sempre, quando ama uno scrittore sa trovare le parole che vorremmo aver detto noi, ma quan do non lo ama, mena certi fendenti!

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  30. Avatar Dani
    Dani

    Bellissimo questo sito, pieno di spunti di nuove letture per una lettrice vorace. Dunque consiglio a chi legge la lettura di:
    – Vita e Destino di Vasilij Grossman (non scoraggiarsi alle prime 100 pagine) poi la vicenda si dipana e ti avvince per le restanti 900. Salvato in microfilm dalle grinfie del KGB, per fortuna, è un’epica del nostro secolo. Magistrale.
    -I 40 giorni del Mussa Dagh di Franz Werferl. Un modo per conoscere lo sterminio degli Armeni insieme alla Masseria delle Allodole di Antonia Arslan.
    – L’Angelo della Storia di Bruno Arpaia, narra degli ultimi giorni del filosofo Walter Benjamin, in forma romanzata, ed è un modo per conoscere la resistenza spagnola contro il golpe di Franco.
    – Bonjour Tristesse di Francoise Sagan
    – Il Dolore Perfetto di Riccarelli, non l’ho ancora finito ma, per chi ha amato il Marquez di cent’anni di solitudine, è un must.

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  31. Avatar cinzia
    cinzia

    Ciao Anna,
    la varicella è ormai passata, ho fatto la brava e non mi sono grattata troppo. Ti devo un grazie speciale perché attraverso te e Nadie ho avuto la dritta sul romanzo della mia adorata Alice Munro che mi era sconosciuto 🙂 .
    “Perturbamento”, “Cemento”, “Il nipote di Wittgenstein.Un’amicizia”, “Estinzione. Uno sfacelo” fanno tutti parte del bottino e la mia decisione di rinviarne la lettura è dovuta esattamente a quell’assenza di sospensione in cui vieni catapultata ,”l’inarrestabile lava” di cui parla Citati.
    Di S. De Beauvoir ho letto da adolescente ( i miei genitori , di generazione sessantottina, hanno una biblioteca invidiabile)” Una donna spezzata “che mi aveva conquistata con il suo raccontare la solitudine femminile in modo preciso e doloroso ( per inciso, delle tre storie , ricordo in modo molto vivido quella che dà il titolo al libro)… altro che “La metà di niente” della Dunne o “I giorni dell’abbandono”della Ferrante. No, non credo sia datata, solo che la mole dei libri pubblicati è enorme e il desiderio di leggere anche le novità, almeno per me, è davvero insaziabile. Philip Roth è un must ma, dopo l’assegnazione degli ultimi nobel e conseguenti motivazioni , credo che difficilmente gli verrà dato – e non è detto che sia un male.
    Molto bella la storia della tua libreria a Bologna. .. io e mia sorella Eleonora a volte sogniamo di vivere in un eremo , sommerse dai libri e senza altri pensieri oltre a leggere e passeggiare su sentieri profumati di erbe officinali .

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  32. Avatar lau
    lau

    Bentrovati!
    le mie ultime letture, recentissime e molto apprezzate, sono:
    – ma la vita è un’altra cosa di Cattelan e Agliardi, posso dire di averci trovato divertenti dialoghi e spunti di riflessione.
    -, l’ibisco viola di Chimamanda Ngozi Adichie, straordinario racconto ambientato in Nigeria, affascinante ed emblematico, specchio di un mondo sospeso e legato ai riti e alla forza della tradizione.
    alla prossima, vi saluto.

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  33. Avatar anna
    anna

    ciao amiche e soprattutto ciao Cinzia (di dove sei?). Sapete cosa mi piace in modo speciale questo parlare tra di noi? Che riemergono libri letti tanto tempo fa e poi sepolti sotto decine di altre letture e che un accenno, un ricordo mi fanno tornare in mente. “Una donna spezzata”, per esempio é stato un grande amore e fonte di tante discussioni tra amiche. Io sostenevo che la donna si meritava di essere “spezzata” perché, in una frase rivelatrice, S.d.B. le fa dire, dopo che il marito l’aveva mollata e lei era in pieno marasma di dolore e umiliazione, che aveva sistemato nell’armadio le cose del marito: “domani andrò a comprargli i calzini, i pullover, i pigiami di cui ha bisogno” ecc. Tutto quello del marito che é rimasto in casa, ficcato in una borsa sul pianerottolo! In ogni caso S.d.B. é splendida nel raccontarci non solo la fine di un amore, ma il declino della dignità di una donna. Ieri faceva un caldo tremendo e mi sono presa mezza giornata di svago leggedo il libro scritto a quattro mani da Lucarelli e Camilleri “Acqua in bocca”. Quando si sa scrivere anche le cose più lievi diventano godibili. Ho pronto “Patrimonio” di Roth che temo tanto godibile non sarà. Ciao

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  34. Avatar carla
    carla

    ho quasi ( mi mancano poche pagine dell’ultimo capitolo ) finito di leggere ” Olive Kitteridge ” di Elisabeth Strout, una scrittrice che non conoscevo e di cui non avevo letto nulla. Il libro mi è piaciuto molto , ho apprezzato sia la sua costruzione che il contenuto che ho trovato intimo e profondo.
    per certi versi mi ha ricordato Alice Munroo : cosa ne pensate ‘
    Ho visto che Polissena in precedenza aveva già espresso giudizi molto positivi su un altro libro della Strout, Resta con me : dovendo scegliere per una prossima lettura, meglio Resta con me o Amy r Isabelle ?
    Grazie a tutti voi.
    Dimenticavo, sono di Riccione. Ciao

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  35. Avatar cinzia
    cinzia

    Ciao Anna (e ciao a tutti gli amici del GdL)
    “Una donna spezzata” l’avevo letto intorno ai 14/15 anni e la percezione del dolore della protagonista del primo racconto era stata devastante, la sua disperazione assoluta mi aveva fatto prendere le sue parti senza senso critico e con la segreta paura che potesse accadere una cosa simile a mia madre forse perché in quel periodo un abbandono simile , molto umiliante, era accaduto a una sua cugina, platealmente tradita e poi lasciata dal marito per un’altra che aveva caratteristiche simili alla rivale della donna spezzata. Col tempo il libro è diventato consolatorio, come se avesse assolto ad una funzione catartica e mi avesse spinta a una comprensione più piena e meno superficiale…la compassione per la “poveretta” che aveva dedicato inutilmente la sua vita ad un marito indegno divenne un’analisi più critica, anche se emotivamente partecipata, verso una donna che si era completamente annullata nella sua individualità tanto che la terribile realtà, appena affacciata e che lei cerca all’inizio di esorcizzare , la mette al tappeto inesorabilmente. Per fortuna qualche mese dopo mi capitò di leggere” Il Profeta””di K.Gibran e le sue parole , magari banali ma che per me sono state importanti , sul matrimonio : “…E restate uniti , benché non troppo vicini insieme, poiché le colonne del tempio restano tra loro distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro”…una sorta di “stanza tutta per sé ” alla Virginia Woolf dette in maniera più nazionalpopolare.
    Hai ragione circa la funzione del blog e la messa in opera delle sinapsi…a me sono venuti in mente gli altri due racconti rimossi, soprattutto l’ultimo delirante monologo!
    Patrimonio a me era piaciuto -ma io sono di parte con alcuni autori e Roth è uno di questi !
    Mi sembra di aver capito che ami la musica, ecco Patrimonio potrebbe somigliare a un bel Requiem dalla partitura lucida, intensa e molto malinconica.
    Dimenticavo, sono pugliese, più precisamente salentina. Invidia? 🙂

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  36. Avatar valentino
    valentino

    Ormai siamo a luglio e quindi posso inziare a fare una lista dei migliori libri letti in questa prima parte di 2010:

    1 Edipo re di Sofocle: non fatevi spaventare è un’opera favolosa, intricata, profonda, una lettura veloce, ma che vi resterà impressa.

    2. Mar Morto di J. Amado, stupenda descrizione della vita dei pescatori di Bhaia nel primo ‘900
    3. Le perfezioni provvisorie di Carofiglio, un ottimo giallo.
    4. La scuola raccontata al mio cane P.Mastracola, un libro indispensabile per chi insegna.
    5. il prossimo che leggerò ho già prenotato in biblioteca la pattuglia dell’alaba recensito in questo sito.
    buone letture afose a tutti

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  37. Avatar anna
    anna

    ciao Carla. E’ molto bello che i nostri passaparola ci aiutino a far girare i nostri libri più cari. Per quanto ne so (ma posso clamorosamente sbagliare) la Stout ha scritto solo tre romanzi, per lo meno quelli tradotti in italiano. Quindi la scelta di leggere prima questo o quello si chiude subito. Tu dici che ti ricorda la Munro, e sono d’accordo con te per certi versi. Io la trovo forse più vicina alla migliore Oates. Siamo in un’area geografica molto delineata, e forse questo vuol dire qualcosa. Amy e Isabelle ha un’intensità sconvolgente nei rapporti tra madre e figlia. Non so se tu sei madre, ma sicuramente sei figlia, quindi leggilo con comprensione e compassione, possibilmente senza giudizi, che potrebbero essere molto severi.
    Ciao Cinzia,e così sei pugliese. E io che ti facevo siciliana!

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  38. Avatar cristin
    cristin

    Salve a tutti, anche io vorrei segnalare una delle mie ultime letture, che molto mi ha colpito e, quindi, consiglio vivamente: “sopra eroi e tombe” di ernesto sabato; un piccolo capolavoro, o un romanzo totale, come viene derfinito da molti critici. Su un altro pianeta, ma comunque carino “le quattro casalinghe di tokio”.
    Io sono di Brescia. Un saluto a tutti.

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  39. Avatar anna
    anna

    ciao Nadie,sono stata baciata dalla fortuna. Attraverso la mia biblioteca di riferimento che mi sa trovare quasi tutto quello che cerco pescando in altre biblioteche collegate, ho scoperto che la Munro (chi ti credi di essere) é presente nella biblioteca delle donne di Bologna. Lo abbiamo subito bloccato e penso in pochi giorni di averlo. Grazie ancora per la segnalazione e grazie per la proposrta di prestito. Sono sempre più entusiasta di questo nostro bel gruppo. Quante cose riusciamo a trasmetterci senza sapere niente di noi, se non che amiamo i libri. Non so se sei una lettrice della Repubblica (quotidiano), ma ti segnalo che un paio di giorni fa é uscito un articolo/intervista con la Strout, di cui abbiamo parlato parecchio in questi ultime settimane. Dice in sostanza che deve la diffusione dei suoi libri soprattutto alle piccole librerie dove ancora esiste il passaparola e la capacità di chi la gestisce di “pescare” tra le tante uscite il libro che vale la pena di leggere. Io ho avuto una piccola libreria a Bologna e ti confermo che così funziona, ed é una vera gioia quando verifichi la conferma del tuo impegno, o intuito o fiuto, che é poi il risultato di tanti libri letti e discussi. Quando avrò letto la Munro mi farò viva ancora con te. Ciao

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  40. Avatar Arianna
    Arianna

    Io ho appena letto un libro stupendo: Fallen di Lauren Kate. (Credo sia uscito a Maggio.)
    Ve lo consiglio tantissimo, è una bella storia. Io l’ho letto in un giorno perchè la storia mi prendeva troppo 😀
    E’ incentrato sul soprannaturale, ma non è il solito libro con vampiri (dopo la saga di twilight sono usciti un sacco di libri che parlano di vampiri, ormai hanno stancato…), e soprattutto, una cosa che ho apprezzato moltissimo, NON è prevedibile. In molti libri si capisce subito che cosa succederà al protagonista, in questo invece non si può prevedere nulla, mi è piaciuto molto questo aspetto, perchè i libri dove non si intuisce ciò che succederà trasmettono molte più emozioni…
    Davvero, leggetelo e non ve ne pentirete 🙂

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  41. Avatar nadiee
    nadiee

    ciao,
    ho letto finalmente Murakami La ragazza dello Sputnik, è per ora il libro che ho preferito dello scrittore ed entra nell’elenco dei libri che ho amato di più nel 2010, mi è piaciuto molto, grazie ai tanti che l’hanno consigliato
    un libro che mi sento di consigliare è Ali Smith La prima persona, per chi ama i racconti, anche se, secondo me la sua opera più riuscita è Hotel World,
    buona lettura a tutti/e

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  42. Avatar Mario Sancineto
    Mario Sancineto

    Ciao Anna,
    io la ricordo bene quella piccola libreria sotto i portici dove una donna gentile leggeva di continuo. Da tempo non aprivo più un libro. I bestseller delle grandi librerie avevano abbattuto la mia voglia di leggere eppure, un giorno, decisi di entrare per scoprire se quella donna sarebbe riuscita a sollevare gli occhi dalle pagine. Bingo. La donna non solo alzava gli occhi ma sapeva ascoltare, parlare e consigliare libri veri. Non erano libri da ordinare e non erano neanche i soliti noti, erano libri che promettevano. I primi sono stati “Gente di Dublino” di Joyce (che bello “i morti”) e “Il peso Falso” di Joseph Roth ed hanno mantenuto la loro promessa. Da allora tanti altri e altri ancora fino ad oggi. Tutto ha avuto inizio in quella piccola libreria ed ora eccomi quì. Il 5 Ottobre comincierà l’avventura della mia piccola libreria ed ognuna di voi, con i vostri suggerimenti, avrà contribuito alla scelta dei libri che la comporranno. Spero possiate perdonarmi per aver origliato così a lungo alla vostra porta. Grazie ad Anna, grazie alle 103, e grazie a questo bellissimo blog.

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  43. Avatar Riry
    Riry

    ho trovato x caso questo blog che mi ha subito incuriosito e dopo averlo letto l’ho apprezzato. Adoro leggere come del resto tutti voi e credo che questa passione unisca in maniera particolare tante persone. Leggo le varie recensioni e soprattutto leggo i consigli per decidere di acquistare questo o quell’altro libro. Ho preso nota di parecchi titoli e piano piano cercherò di procurarmeli.
    Sto leggendo tantissimo ultimamente come non mi era mai capitato. Ho appena finito di leggere “la principessa di ghiaccio” di Camilla Lakberg e devo dire che nn mi è dispiaciuto affatto anche se paragonarla a Agatha Christie mi sembra un pò azzardato!
    Il libro che mi ha più appassionata negli ultimi mesi è stato “buonanotte signor Lenin” di Terzani, praticamente ho viaggiato con lui!
    Altro bellissimo libro: “la storia” di Elsa Morante che ho iniziato un pò in sordina ma che subito mi ha presa facendomelo “divorare” pagina x pagina…
    Grazie x i vs consigli ragazzi, frequenterò spesso questo blog…

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  44. Avatar anna
    anna

    ciao Mario, finalmente sei uscito allo scoperto, dopo tanto origliare, ficcanasare, spiare da vero segugio come sei. Allora la tua piccola libreria é in dirittura di arrivo. Ricordo l’entusiasmo dell’allestimento, delle scelte dei libri (ma che fatica: questo vale la pena, e quest’altro forse no, ecc.). Hai alle spalle un buon bagaglio, tante letture, tanto entusiasmo, tanta incoscienza e tanto coraggio. Gli ingredienti necessari per partire. In questi mesi hai attinto da questo bel gruppo di fanatiche lettrici tanti suggerimenti ,non tutti condivisibili, come é giusto che sia, ma che possono essere un “campione” dei tuoi futuri clienti e ti potranno orientare nelle scelte. La giovane donna che é entrata nella mia libreria e mi ha detto “Nella mia vita ho letto un solo libro: Piccole donne e adesso vorrei incominciare a leggere seriamente” é stata forse l’esperienza e la sfida più bella del mio lavoro. Bstava capire di cosa aveva bisogno in quel momento e non sbagliare. Mi é andata bene e siamo diventate buone amiche, e lei una lettrice curiosa e insaziabile. Noi siamo sempre qui a scambiarci titoli, commenti, entusiasmi o delusioni. Tu continua pure a ficcanasare, perché sei dei “nostri” a pieno titolo. Tienici informate e conta su di noi, e chissà che prima o poi qualcuna arrivi a vedere che faccia ha questo Mario novello libraio e ti chieda: “quale é il libro più bello letto nel 2010?” Non stare rintanato, fatti vivo ogni tanto e tienici aggiornate. Ti abbraccio

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  45. Avatar nadiee
    nadiee

    ciao Anna,
    scusa, ma non avevo visto il tuo messaggio, sono contenta che tu abbia trovato il libro, è sempre un sollievo quando accade, io devo ringraziare questa comunità perché, appena ho cominciato a frequentarla, è stata molto generosa con me, quindi, se posso ricambiare e portare un po’ di gioia lettrice a qualcun altro sono contenta
    sto leggendo un libro stupendo che dovrebbe essere in tutte le librerie, ma preferisco parlarne quando l’avrò finito,
    dei librai che ascoltano e origliano, che meraviglia,mi sembra di essere alla libreria del buon romanzo, bello immaginare delle librerie che prendono spunto dalle nostre passioni, buona lettura a tutti/e

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  46. Avatar cinzia
    cinzia

    @ Nadie
    tiro a indovinare: il libro che stai leggendo è, per caso, Homer & Langley di Doctorow? ^_^

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  47. Avatar nadiee
    nadiee

    ciao,
    no Cinzia, non è Homer & Langley, anche se è un libro che mi incuriosisce, tu lo hai letto?
    Ho finito La corda spezzata di Inoue, lo consiglio, ho faticato a trovarlo ed è un crimine non averlo in libreria, non è un giallo, ma c’è un mistero, non è un romanzo d’amore, però tutta la storia è il rincorrere sentimenti e passioni, non è un racconto di montagna, nonostante questo la descrizioni delle atmosfere, dei paesaggi e delle scalate hanno la suggestione di incantare anche chi la montagna non la conosce,
    “..La prossima volta faccia la prova: arrivato alle gole, in pullman o in auto che sia provi ad addormentarsi. il rumore del veicolo di tanto in tanto la sveglia, lei guarda dal finestrino: una foresta di querce a perdita d’occhio, un mondo di verde. Si rimette a sonnecchiare. Poi apre gli occhi: stavolta, la macchina passa sotto grandi castagni. Le fronde nuove sfiorano il tetto con fruscii di seta..Lei si riaddormenta..”
    Poi c’è Tokio, la vita, la confusione, le luci, i locali, il cibo, siamo negli anni cinquanta eppure è già metropoli. Manca forse la poesia de Il fucile da caccia, ma Inoue è un maestro e non so come ho potuto restare senza i suoi libri per tanto tempo
    Buona lettura a tutti/e

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  48. Avatar Valentina
    Valentina

    I libri migliori di quest’anno… quelli che ho letto fino ad ora… allora
    – IL PETALO CREMISI E IL BIANCO… Faber non lo conoscevo ancora, per fortuna ho rimediato;
    – TRILOGIA DI NEW YORK di Auster ne avevo sempre sentito ben parlare, poi ho capito perchè!
    – GIULIETTA SQUEENZ di Pulsatilla… perchè ho riso tantissimo!
    Per ora basta… mi fermo, ne ho letti altri ma non son da salvare tra i migliori…
    A presto!
    V.

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  49. Avatar cinzia
    cinzia

    Ciao Nadie
    no, non ho ancora letto “Homer & Langley” : ne parlano bene alcune persone le cui letture trovo stimolanti- e Doctorow , comunque, lo conosco come ottimo scrittore.
    Non ho letto neppure” La corda spezzata” ma di Ynoue Yasushi ho amato anch’io” Il fucile da caccia” e quell’altro gioiellino che è “Amore”.
    Condivido totalmente il tuo apprezzamento per la letteratura nipponica che sto cercando con passione di approfondire- da Kawabata Yasunari a Oe Kenzaburi, da Ishiguro Kazuo a Soseki Natsume ( le atmosfere de La corda spezzata che tu descrivi mi ricordano tanto quelle delicatamente acquerellate del suo Guanciale d’erba), dalla Kirino alle graphic novel di Jiro Taniguchi fino all’amato Murakami Haruki del quale ho letto tutto tranne””A sud del confine, ad ovest del sole” perché è introvabile anche su Ibs e su Ebay e nella piccola biblioteca della mia cittadina non si pratica il prestito ma sono fiduciosa…ho atteso per anni una riedizione di (Sotto il) Nel segno della pecora e penso che Einaudi ci farà quest’altro regalo!
    Ciao e buone letture ^_^

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  50. Avatar Nino
    Nino

    sono probabilmente il primo visitatore del sito dopo che Loredana Lipparini ne ha accennato nel suo Internet Club di R2 Libri (La Repubblica del 24 Luglio). Prevedo molti nuovi “fans” se troveranno, come me, il gusto di leggere i commenti sui libri letti nel 2010. Molto stimolanti. Il mio primo veloce contributo sul tema e’ “La Tigre Bianca” di Aravind Adiga, un palpitante documentario su una credibile India – in barba allo slogan pubblicitario che la dipinge “incredible”. Tornero’ a curiosare e ad imparare.

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