I libri più belli, letti nel 2010

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere. Usiamo i commenti. Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un…

Sì, è il momento di partire con i libri più belli letti nel 2010; i libri che più ci sono piaciuti; quelli di cui abbiamo più voglia di discutere.

Usiamo i commenti.

Questo appuntamento dedicato ai libri più belli che incontriamo nel corso dell’anno è diventato – nel tempo – una specie di forum, un luogo di discussione aperto, vivace e molto ricco di suggestioni, consigli di lettura, analisi.

Le regole sono sempre le stesse: i migliori libri letti nel corso dell’anno, indipendentemente da quando siano stati pubblicati. Ne citiamo massimo 5 per commento. Via via che ne leggiamo altri che lasciano il segno, aggiungiamo libri alla lista, con nuovi commenti.

[Il post relativo al 2009 ha collezionato fino a oggi 865 commenti/contributi ed è stato visualizzato 45mila volte. Ovviamente chi vuole aggiungere preferenze relative all’anno scorso può ancora utilizzarlo]

Pronti via!

Commenti

850 risposte a “I libri più belli, letti nel 2010”

  1. Avatar donella
    donella

    Ciao polissena, neppure a me era piaciuto “la figlia dello straniero” come dici tu lento e ripetitivo, pochi sprazzi del talento della Oates, hai mai letto Paula Fox? ho letto recentemente “il Dio degli incubi” e mi era piaciuto moltissimo anche Olive Kitteridge della Strout è molto bello ciao buona giornata
    p.s. Veronica che fine hai fatto ? dai fatti viva almeno con un saluto

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  2. Avatar mahria

    Ecco, ma se io ad esempio volessi approcciarmi a Joyce Carol Oates, secondo voi con cosa mi converrebbe iniziare?

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  3. Avatar Polissena
    Polissena

    Cara Mahria,ti consiglierei il primo libro della Oates che ho letto. “La madre che mi manca”. Allora non la conoscevo e l’ho trovato per caso su una bancarella. Molto bello è anche “Una famiglia americana”. Ti piacerà se, come a me, ti piacciono i romanzi corali e familiari, anche se il migliore di questo genere per me continua ad essere “Le Correzioni” di Franzen. Ciao

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  4. Avatar mahria

    Le Correzioni mi è piaciuto veramente tanto, quindi vado a colpo sicuro? Grazie del consiglio!

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  5. Avatar anto
    anto

    Mi unisco la coro di voci deluse da La figlia dello straniero. Nemmeno a me è piaciuto, al contrario di Una famiglia americana.
    Ciao Donella, tutto bene? Adesso sto leggendo Tre secondi, ancora non so se mi piace. Seguirà L’oratorio di Natale, e a quel punto mi chiederò: E Silvana?

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  6. Avatar donella
    donella

    ciao Anto, Silvana aveva detto che ci seguiva ma che per un po’ non scriveva, speriamo che si faccia viva, neanche Veronica non l’abbiamo più sentita
    ti piacerà sicuramente l’oratorio di Natale, sto finendo IMPERIUM di Kapuscinski stupendo da un’immagine della Russia reale e per certi versi spietata, nel senso che con estrema chiarezza evidenzia tutti i dissensi tra i vari stati e soprattutto i disastri provocati anche all’ambiente dalle decisioni assurde dei “grandi” di Mosca, lo consiglio vivamente ciao buona giornata

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  7. Avatar anto
    anto

    Unisco tre libri nominati da lettori in tempi diversi, ossia Il Principe di Scarpinato, Il giudice meschino di Gangemi e Imperium di Kapucinsky per spezzare una lancia a favore dei libri di denuncia. Kapucinsky non sapeva che la Russia ha gettato a mare 3 reattori nucleari con tutto il loro carico, perchè ciò si è saputo grazie ad un libro degli anni 90, Scorie di guerra fredda, di Ugo Farinelli (fisico nucleare specializzato al MIT ed ex direttore Dip. Energia Enea, mica un ambientalista qualsiasi). Anche l’Italia negli anni 70 circa gettò a mare i rifiuti prodotti dalla Casaccia (riportato dal periodico dell’Enea), così come fecero gli inglesi. I danni all’ambiente, quindi, li hanno provocati tutti, non solo i russi.
    Si è trattato, tuttavia, di azioni autorizzate, a differenza delle navi a perdere della malavita, di cui parla Gangemi. Ma se è vero quello di cui si parla da tanto, potrebbe anche avverarsi il grido di dolore lanciato da Scarpinato, sul destino del sud italia, o forse è già tutto vero. Siamo già Balcani in mano alla malavita. Siamo ormai una terra invasa dalla Malapianta di cui parla Gratteri.
    Un bel romanzo sicuramente ti riempie di dolcezza struggente, o ti fa salire l’adrenalina, ma un libro di denuncia è l’unico mezzo che ci rimane per comprendere i tempi orrendi che stiamo vivendo. Leggeteli questi libri, anche se non siete meridionali, e uniamoci per salvare quel poco di senso etico e coscienza civile che ci è rimasto.

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  8. Avatar ILLEX
    ILLEX

    Ho appena finito CASTELLI DI RABBIA, il mio miglior Baricco.
    Meglio del poetico, ma confuso, Oceano mare e dell’asciutto, sintetico Novecento definirei Castelli di Rabbia il giusto equilibrio tra poesia e narrativa per uno scrittore, eccezionale con le parole.
    Una bella storia dove sogni e realtà si fondono in un finale tutt’altro che scontato che da corpo al bel titolo, svelandone il significato.
    BELLO.
    Conto, in un prossimo futuro, di avvalermi del 4° diritto imprescrittibile di Pennac.
    Ora di nuovo MURAKAMI, è il segno della pecora.
    Buonalettura.

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  9. Avatar Gianni
    Gianni

    Rimettendo a posto i nostri libri mi è capitato per caso “Norwegian Wood” di Murakami Haruki, mi ero completamente di menticato di averlo. L’ho letto fin dalle prime pagine con avidità immergendomi nella storia. Murakami descrive i personaggi in modo fantastico tanto che nel raccontarli vengono a crearsi altri racconti all’interno di quello principale. Intenso ! Commovente ! Bellissimo !

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  10. Avatar giuliaduepuntozero

    Ciao Mahria,
    io ti consiglio *Una famiglia americana* o *La ballata di John Reddy Heart*.
    Ciao
    *giuliaduepuntozero

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  11. Avatar xochitl2
    xochitl2

    Tra i tanti libri letti in questi primi mesi per ora metterei ai primi posti “Il tempo invecchia in fretta” di Tabucchi, di cui a suo tempo scrissi un post e Imperium di Kapuscinski.
    Grazie ad Anto che saluto per le sue indicazioni di lettura in merito a temi di denuncia, che passerò anche a mio marito molto sensibile ai problemi indicati.

    E un ciao a Donella, felice per i suoi apprezzamenti ad Imperium.

    Io sto continuando a leggere con vero piacere tutto quello che di Kapusinski è stato pubblicato in Italia, anche al di fuori del volume dei Meridiani.
    Imperium merita una rilettura per un ulteriore approfondimento. Leggere questo reportage è compiere un viaggio avventuroso in terre diversissime, immergersi in paesaggi immensi, sconfinati dal Baltico al Pacifico, dal bianco accecante dei paesaggi siberiani alle terre del sud come l’Armenia o la Georgia, conoscere una miriade di staterelli tenuti in pugno con stermini, genocidi di massa ai tempi dello stalinismo e non solo.Peccato arrivi solo al 1992! Chissà quanto avrebbe ancora avuto da dire sul postcomunismo!
    Con Imperium è affascinante viaggiare sulla transiberiana da Pechino a Mosca, valicare tante frontiere e ricordare quante vittime e sangue e dolore si è sempre sparso per difenderle e allargarle; scoprire quanto sia stata dura la vita di queste popolazioni sottomesse in nome di un falso egualitarismo, apprendere di come siano state costruite ferrovie sui morti dei gulag o come dalla Kolyma non si ritorni quasi mai. Agghiacciante il disastro ecologico che ha dimezzato il lago di Aral quarto al mondo per estensione, trasformandolo in un deserto di sabbia e modificato i luoghi cicostanti per l’imposizione di migliaia di kilometri di piantagioni di cotone.
    E Kapushinki sottolinea come quello che sembrava il sistema politico più duraturo del mondo e di cui nessun politologo americano avrebbe previsto la caduta, si è disintegrato, lasciando poche tracce di quei valori su cui era stato costruito.

    Leggendo Lapidarium II mi è parsa interessante questa considerazione che dimostra anche l’ampia cultura del reporter polacco: Cita un passo di Petrarca: “Roma non cadrà vinta sotto un nemico: a nessuna gente è concessa tale gloria, a nessun popolo tale onore. Sarà vinta dagli anni; in uno squallore di rovine invecchierà stanca a poco a a poco e cadrà pezzo a pezzo”: ” Mi rammarico di non aver conosciuto prima queste parole..scritte nel lontano 1341, per citarle nel mio libro Imperium: che perfetta descrizione di quanto 650 anni più tardi sarebbe accaduto alla “terza Roma”, vale a dire all’impero moscovita.”

    Concludo suggerendo a Donella, di cui ora mi sembra di conoscere la varietà degli interessi, un libro per conoscere un secolo di vita cinese e il vero volto del maoismo:I CIGNI SELVATICI di Jung CHANG, una scrittrice che ha un tempo creduto fortemente nella politica di Mao.

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  12. Avatar donella
    donella

    buongiorno xochitl2 e buongiorno a tutti voi,vorrei avere molto tempo da dedicare alla lettura, più di quello che le dedico adesso, più vado avanti e più mi appassiono specialmente a questi temi storici e sociali, ho ordinato a ibs tutti i libri di Kapuscinski, Imperium e L’altro sono costantemente sul mio tavolo, una pagina alla volta li rileggo, non riesco a riporli in libreria, mi danno moltissimo, leggendolo si sgretolano tutte le critiche mossegli da quel suo allievo autore di quella discussa biografia su cui xochitl2 ha fatto un post, si sente nei suoi scritti la sua conoscenza profonda dei territori e le sue analisi sono precise e attente.
    proverò adesso I CIGNI SELVATICI e poi mi incuriosisce anche META’ DI UN SOLE GIALLO, ne ho da leggere intanto incomincio Potok con Danny l’eletto
    grazie dei suggerimenti e buona giornata a tutti.

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  13. Avatar giulio
    giulio

    Per chi, come me, ha amato i libri di Kapuscinski segnalo un piccolo libro di Andrea Semplici – terre di mezzo editore – costo tre euro dal titolo “in viaggio con Kapuscinski, dialogo sull’arte di partire”
    buona lettura a tutti

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  14. Avatar nadie
    nadie

    ciao, sono ancora senza parole per l’emozione
    Inoue Yasushi, Il fucile da caccia
    il libro che ho amato di più quest’anno, tra i libri più belli che abbia mai letto,
    buona lettura a tutti/e

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  15. Avatar Polissena
    Polissena

    Stamattina, in una bellissima giornata di primavera romana,ho fatto spese…libri e, su vostre indicazioni ho comprato “Il fucile da caccia” e “Fuori a comprar cavalli”. Grazie! Mi ha piacevolmente sorpreso il giovane commesso della libreria che li conosceva entrambi e li ha estratti immediatamente da cataste di libri vari. Ci vorrà un po’ di tempo, ma prima o poi scriverò le mie impressioni. Intanto un’altra delusione, Ann Tyler, che mi è sempre piaciuta, nella “Figlia perfetta” a mio parere non è riuscita a trasmettere nessun sentimento. Eppure il soggetto, quello delle adozioni internazionali, gliene avrebbe dovuto offrire l’occasione. Sperando in un po’ più di animazione in questo circolo di lettura, vi saluto affettuosamente

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  16. Avatar mila
    mila

    in viaggio con l’asino
    strane creature

    non ricordo gli autori…

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  17. Avatar Madame Olenska
    Madame Olenska

    Non ho dubbi: 1) P.Torday PESCA AL SALMONE NELLO YEMEN. 2) Per Petteron FUORI A RUBAR CAVALLI

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  18. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    “Leggeri i passi sul tatami” di Antonella Pastore, Einaudi. Sedici anni di vita in Giappone, anni 70′ e 8o’, di un’occidentale, la Pastore stessa. Lieve e intelligente, scandito per brevi capitoli. La Pastore ha tradotto in italiano, tra gli altri, Inoue e Murakami. Però “Amore” e “Il fucile da caccia” di Inoue, sono stati tradotti da Amitrano.

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  19. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    Scusate, il titolo è “Leggero il passo sui tatami” e non, come ho scritto” Leggeri i passi sul tatami”.

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  20. Avatar carloesse
    carloesse

    Sono passato di qua per caso e ho subito notato la presenza di estimatori di Roberto Bolano e di Murakami Haruki, i due autori che maggiormente mi hanno colpito in questi ultimi anni, e che hanno portato a trovare e leggere in un paio di anni tutto quello che è stato pubblicato di loro in Italia.
    Di Bolano direi che iniziare da 2666 è un po’ impervio. Io lo farei da un romanzo più breve, come “Stella distante” o “Monsieur Pain”, oppure dai racconti di “Puttane assassine” o “Il Gaucho insostenibile”. Poi mi avvicinerei ai 2 grandi romanzi “I detective selvaggi” (il suo capolavoro) e “2666”. Poi, se come spero ne sarete soddisfatti, verrà da seè crcare di leggere tutto il resto.
    Quanto a Murakami ho appena finito “Il segno della pecora”: è indispensabile leggerlo prima di “Dance Dance Dance”, nel quale ritornano personaggi, luoghi e situazioni del primo. Per me, costretto a fare il contrario (il primo è stato ritradotto e riedito da Einaudi solo ora dopo una precedente versione tradotta da una traduzione (inglese), peraltro ormai introvabile. Comunque i suoi capolavori sono proprio “Kafka sulla spiaggia” e “Norwegian wood”. Non male anche il più recente “After Dark”. Attendo con impazienza la traduzione del suo ultimo romanzo “1Q84”, per ora esistente solo in giapponese (e forse, ma non so, se in inglese…).
    Infine confesso di avere molto apprezzato anche io “Fuori a rubar cavalli” di Per Petterson.

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  21. Avatar carloesse
    carloesse

    Scusate, ho fatto alcuni errori di digitazione (non ho riletto) e ho saltato un periodo parlando della necessità di leggere “Nel segno della pecora” prima di “Dance Dance Dance”. Per me che ho fatto il contrario (e fino a poche settimane fa non si poteva fare altrimenti) è stato impervio capire molte cose del secondo (un po’ più chiare, per quanto chiaro possa essere Murakami, leggendoli nell’ordine giusto). E questo è quello che era “saltato”.

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  22. Avatar nadie
    nadie

    ciao, ho letto anch’io “Leggero è il passo sul tatami”, mi è piaciuto, non solo perchè parla di una mia passione, il Giappone, ma anche per il suo modo di scrivere, delicato, mi ha ricordato Adorno, ho pronti ” Io sono un gatto”, tradotto da Pastore, di Sòseki, del quale ho letto Sanshiro, che ho apprezzato, Amore e Ricordi di mia madre di Inoue Yasushi, Il segno della pecora, Dance Dance dance e Kafka sulla spiaggia di Murakami, adesso però mi diletto con Amici scrittori di Fernanda Pivano, buona lettura a tutti/e

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  23. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    Ciao Nadie, voglio leggere “Ricordi di mia madre”.

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  24. Avatar nadie
    nadie

    Ciao, non l’ho ancora letto, ma dopo Il fucile da caccia non potevo non prendere gli altri libri di Yasushi

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  25. Avatar Polissena
    Polissena

    Ciao Nadie, non la considerare una domanda superflua ma il tuo è un parere maschile o femminile? Cioè sei un lettore o una lettrice?

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  26. Avatar nadie
    nadie

    Ciao, sono una lettrice

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  27. Avatar Myriam
    Myriam

    Gentile redazione,

    siamo un gruppo di studentesse e studenti di un liceo napoletano, Don L. Milani, Vorremmo invitare tutti a leggere questo libro appena pubblicato:”il banco sopra la cattedra” (www.edizionialtravista.com)del nostro professore di Scienze Sociali a cui abbiamo collaborato anche noi. Cordiali saluti Chiara Morabito e Miryam Citarella, S. Salzano, A. Murino, ecc ecc.

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  28. Avatar Polissena
    Polissena

    Ma non è possibile che questo sia lo stesso circolo di lettura dove sono entrata tempo fa! Era pieno di idee e di scambi di opinioni, di consigli e chiacchiere intelligenti! Ho sbagliato indirizzo? Io comunque, per merito vostro ho letto il bellissimo “Il fucile da caccia” e sono immersa felicemente nei boschi norvegesi di “Fuori a rubar cavalli”. Poi che faccio? Dove siete tutti?

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  29. Avatar nadie
    nadie

    ciao,
    sto leggendo Nel segno della pecora di Murakami, mi piace molto, quindi, se non l’hai già letto te lo consiglio
    Ho letto anche La libreria del buon romanzo di Cossé, di solito amo i libri che parlano di libri, mi aspettavo di più, niente di speciale a mio parere
    ho letto, invece, amandolo intensamente, Amici scrittori di Pivano, che emozione
    sono contenta che ti sia piaciuto Il fucile da caccia, lo considero un capolavoro, buona lettura a tutti/e

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  30. Avatar illex
    illex

    E’ vero Polissena, hai ragione.
    Io non scrivo mai, sono solo un semplice fruitore riservato e silente di questo bellissimo blog a cui fa piacere leggere i commenti che da troppo tempo mancano ..ma che fine avete fatto!?
    Cmq, pur di rianimare un po’la discussione mi violento e dichiaro le mie sensazioni sull’ultima lettura, ho appena finito ‘le quattro casalinghe di Tokyo’ della Kirino e mi è piaciuto, forse anche più di ‘morbide guance’ che invece m ha soddisfatto, diciamo a metà ..per la prima metà. Questo invece è un bel thriller psicologico, crudo, che ruota attorno alle inquietudini delle donne ed al loro personalissimo complicato fantastico mondo ..che già da tempo io ho rinunciato a capire. Un po’ troppo lungo, ma ben scritto e tradotto.
    Assoluto capolavoro invece il grandissimo Inoue con il suo fucile da caccia, anche Amore non è niente male.
    Ora ho cominciato City di Baricco, vedremo.
    Buonalettura.
    Ps.: ..se ci siete battete un colpo, anche solo per dirci dove dobbiamo venirvi a cercare ..sul web s intende!!

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  31. Avatar luiginter

    Ciao a tutti,
    ho visto il grido di allarme di Pollissena!
    In effetti l’intensità del dibattito sul blog si è un po’ allentata e non nascondo che per chi ci dedica tempo scrivendo i post e curando le varie pagine, la riduzione dei segnali in arrivo da chi legge e partecipa provochi un po’ di frustrazione.

    D’altra parte la primavera non è storicamente un periodo di grande passione sul blog, così mi pare di ricordare.

    Inoltre discutere di libri è impegnativo, complesso; sul Web prevalgono, in genere, dibattiti superficiali, opinioni urlate senza argomenti. Basta fare un giro su facebook. Credo che i luoghi di dibattito vero vadano difesi; in questo caso difendere significa arricchire con idee, ragionamenti, consigli, analisi.

    Spero il blog continui a essere un luogo per questo tipo di dibattito.
    Ovviamente mi farebbe anche piacere:
    1) se arrivassero dei consigli sugli argomenti da trattare
    soprattutto
    2) se ci fosse qualcuno pronto ad aggiungersi alla piccola lista degli autori attivi, quelli che scrivono i post dai quali dovrebbe partire la discussione (siamo in quattro a questo punto)

    Spero di sentirvi

    ciao ciao

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  32. Avatar anto
    anto

    Anch’io ho notato il rilassamento delle discussioni, ma credo dipenda dal fatto che mancano da un pò le voci primarie. Ci sono solo le spalle, come me,ma è fisiologico in rete come nella vita di tutti i giorni. L’importante è che escano nuove voci come Illex.Benvenuto.

    Finalmente sto leggendo il primo bel libro del 2010, “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino, il regista de Il Divo.
    Del film mi aveva colpito soprattutto la genialità della sigla di chiusura. Solo un pazzo (nel senso buono) poteva sovrapporre alla faccia ieratica di Andreotti quel ta da da, che non ricordo che musica sia. Ricordo solo di essere rimasta spiazzata a guardare i titoli di coda affascinata dal contrasto.
    La stessa genialità è nel libro. Onestamente si soffre fino a pag. 200, e il libro conta 317 pagine. La storia è ben scritta ma non decolla. Poi il botto. Le ultime 100 pagine ti fanno dimenticare la fatica di arrivare, ti prendono, e il protagonista diventa una sorta di Corto Maltese, ma con i difetti della peggiore italianità.Il libro è in qualche modo affine a Settanta di Sarasso, ma in versione iperbolica.
    Credo però che possa piacere a poche persone. Qualcuno lo ha letto?

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  33. Avatar maria
    maria

    Ciao a tutti.Ero rimasta ai libri più letti del 2009.Ho appena finito L’orto del perdigiorno di Pia Perra.Chi ama il giardinaggio e l’orto restera’ affascinato da questo racconto.Si percepisce il trascorrere delle stagioni e quel non so che di antico che abbiamo perso per strada.Ora inizio Io uccido di Faletti.Tutto un altro genere.A presto.

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  34. Avatar jeeno
    jeeno

    Leggendo i commenti di questo blog, noto che Murakami Haruki è uno degli autori più citati. Sono anch’io affascinato da questo scrittore, dal modo in cui descrive il mondo degli adolescenti ed i mondi fantastici e paralleli alla vita reale. Tra i libri citati, non ho letto alcun cenno a:”L’arte di correre”. E’un libro nel quale lo scrittore giapponese parla della sua passione per la maratona e del rapporto che esiste tra questo metodico e duro impegno sportivo e la sua attività di scrittore, ma non solo. Se volete conoscere meglio la personalità di Murakami, apprezzerete questo libro. Se, poi, amate correre, lo apprezzerete ancor di più. Passando a tutt’altro genere,consiglierei, a coloro che non l’avessero ancora letto,”Il petalo cremisi e il bianco” di Michel Faber. E’ un libro di qualche anno fa che mi appresto a rileggere e che sicuramente inserirò, pur avendolo già letto, tra i libri più belli letti nel 2010. Lo considero un capolavoro. Sembra un romanzo di altri tempi, degno di essere accostato ai grandi capolavori della letteratura inglese del passato. Sto esagerando?

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  35. Avatar luiginter

    ciao jeeno, grazie delle segnalazioni,

    Non ho mai parlato di “L’arte di correre” di Murakami solo perché l’ho letto da maratoneta e pensavo fosse un po’ lontano dalla sensibilità di chi non ha mai corso una maratona.
    Sensazioni, idee e sofferenza e emozioni legate alla corsa lunga, come raccontate da Murakami, sono esattamente quelle che vivo nella fatica e bellezza della corsa. E Murakami si definisce un maratoneta “mediocre”, esattamente come credo di dovermi definire io. Quindi mi identifico molto in quello che dice.

    Ho semplicemente pensato che il libro fosse noioso per chi non corre. Tu corri?

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  36. Avatar illex
    illex

    So che i giudizi su di lui sono contrastanti ma per me Baricco è un genio ..nooo!?
    Sentite qua (dissertazione sugli uomini seduti sulla sedia a dondolo nella propria veranda), liberamente tratto da city:
    ..lui pensava davvero che gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli da se stessi) e che questo è l’unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacchè se solo si azzardassero a rientrare in casa(e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, spazzata via dall’onda dell’aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente si affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa) riprendendo posizione là dove solo le è dato di arrestare l’invasione del mondo. Tutta la condizione umana è riassunta in quell’immagine. Giacchè esattamente questa appare la dislocazione destinale dell’uomo: essere di fronte al mondo, con alle spalle se stesso.
    ***
    Amo Murakami ..lo ammetto, ma l’arte di correre mi manca e presto, anche grazie ai commenti letti, colmerò la lacuna.
    Nel frattempo parlando di lui però, non si può non segnalare nuovamente ‘la ragazza dello sputnik’ o ‘Kafka sulla spiaggia’ oppure ‘after dark’ come le giuste letture in attesa che arrivi 1Q84.
    Non aggiungo nulla di nuovo ovviamente, è stato tutto già ripetutamente segnalato dagli attenti, eccezionali animatori di questo blog.
    ***
    Mi interessa e stuzzica molto anche Roberto Bolano al quale avevo già deciso di presentarmi presto e ancor di più ne sono convinto ora, dopo il bel post di carloesse di qualche giorno fa.
    Ne riparleremo, per ora ..buonalettura.

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  37. Avatar jeeno
    jeeno

    luiginter :
    ciao jeeno, grazie delle segnalazioni,
    Non ho mai parlato di “L’arte di correre” di Murakami solo perché l’ho letto da maratoneta e pensavo fosse un po’ lontano dalla sensibilità di chi non ha mai corso una maratona.
    Sensazioni, idee e sofferenza e emozioni legate alla corsa lunga, come raccontate da Murakami, sono esattamente quelle che vivo nella fatica e bellezza della corsa. E Murakami si definisce un maratoneta “mediocre”, esattamente come credo di dovermi definire io. Quindi mi identifico molto in quello che dice.
    Ho smeplicemente pensato che il libro fosse noioso per chi non corre. Tu corri?

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  38. Avatar danitamia
    danitamia

    Bolano è stata una folgorazione:sto leggendo i detective selvaggi;è una scrittura che ti prende,vivace,intensa,che consiglio a tutti.

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  39. Avatar jeeno
    jeeno

    Ciao, luiginter.
    Sì, corro di tanto in tanto, ma non ho mai partecipato a maratone. Inoltre, esco spesso in bici (giri di 70-80 km) e mi piace nuotare, ma non in piscina. Pratico queste attività da solo, per scelta, perchè mi piace far fluire i pensieri liberamente e accorgermi di aver trascorso un’ora sullo stesso pensiero o, viceversa, di aver pensato a tante cose in poco tempo mescolando, senza alcun rispetto per l’ordine cronologico, presente, futuro e passato (si capisce che, da studente, mi piaceva James Joyce?).Non mi dilungo oltre. Alla prossima segnalazione!

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  40. Avatar perla

    amo tanto leggere vi consiglio il Calderas di Sgorlon Ciao

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  41. Avatar Nicole
    Nicole

    anche io amo tanto leggere
    vi consiglio Asmara addio di erminia Dell’Oro
    qualcuno l’ha letto?

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  42. Avatar claudio
    claudio

    Ho letto con molto piacere 2666 di Bolano…nonostante la lunghezza il libro si legge bene e ti lascia grandi emozioni…peccato per la sua prematura morte…avrebbe potuto dare moltissimo alla letteratura….ho letto anche ‘L’arte di correre’ dell’immenso Murakami…buono ma niente a che vedere con i capolavori che sono Kafka sulla spiaggia,Dance dance dance e L’uccello che girava le viti dl mondo…comunque due grandissimi della scena letteraria.Claudio

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  43. Avatar perla

    grazie, Nicole lo leggerò . Qualche anno fa lessi L’abbandono sempre della Dell’Oro. Stupendo!

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  44. Avatar perla

    Amo molto la lettura consigliateemi un bel libro e vi farò sapere. Grazie

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  45. Avatar illex
    illex

    Perla se non l’hai già letto, prova con ‘le braci’ di Sandor Marai.

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  46. Avatar perla

    l’ho letto grazie comunque , illex

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  47. Avatar perla

    ciao , sono sempre io perla, vi consiglio di leggere Ti condurò fuori della notte di Giampaolo Pansa. Saluti e segnalatemi testi come avrete capito , divoro libri!

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  48. Avatar perla

    Scusate per la r mancante alla parola condurrò, sono da leggere anche i testi di Musso.
    Ciao Perla

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  49. Avatar Miram Citarella

    Ho finito di leggre “il banco sopra la cattera” è un libro che attraverso storie di studenti che ci invita a riflettere su quelloche avviene nei luoghi dell’apprendere. Vorrei sapere cosa ne pensate…

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  50. Avatar giuliaduepuntozero

    Ciao
    hai ragione Polissena, ultimamente latitiamo un po’ tutti… io per prima. Sarà il lavoro _sempre troppo_, saranno gli impegni personali, sarà l’Inter… il tempo per scrivere, e purtroppo anche per leggere, è sempre poco.
    Appoggio il suggerimento di luiginter: aspettiamo nuovi scrittori per animare questo blog!

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