My sister, my love, Joyce Carol Oates

Ho finito di leggere questo libro qualche settimana fa, e mi sono subito detta: devo parlarne sul blog, è da troppo tempo che non recensisco un libro di Joyce Carol Oates! Poi ci ho pensato, e ho capito che era da troppo tempo che non recensivo un libro di Joyce Carol Oates perché era da troppo tempo che non uscivano libri di Joyce Carol Oates.

Per chi non avesse letto le puntate precedenti, ho scoperto anni fa, assolutamente per caso questa scrittrice in una libreria reminder con *La ballata di John Reddy Heart*, è stato un colpo di fulmine, e man mano sono andata a cercare tutti i libri pubblicati in Italia, fino ad arrivare all’ultima chicca trovata qualche mese fa al Libraccio, *Nel buio dell’America*, due testi teatrali pubblicati da Sellerio che sfido chiunque ad avere nella propria libreria.

Comunque, finita la scorpacciata con relative recensioni, mi sono buttata sugli originali in inglese, di cui però mi sembra solitamente difficile parlarne qui.

Ma guarda un po’, nel frattempo vado in libreria e vedo fra le novità *Sorella, mio unico amore*, edito da Mondadori. My sister, my loveFinalmente! A parte per la pessima copertina scelta (molto più bella quella della Harper che ho letto io), grazie Mondadori! (anche la traduzione del titolo però non mi fa impazzire….)

Il romanzo è di finzione, ma è _dichiaratamente_ basato sulla storia vera dell’omicidio della reginetta di bellezza JonBenet Ramsey, avvenuto nel 1996, e rimasto ancora irrisolto.

Il sottotitolo del romanzo è The Intimate Story of Skyler Rampike: il romanzo è tutto narrato dalla voce del fratello maggiore della piccola Bliss, che, con una struttura fra l’autobiografia, il giallo, il flusso di coscienza e _a tratti_ la quasi farneticazione, racconta la storia della sua famiglia, dell’omicidio della sorellina, fino ad arrivare, in un crescendo di suspance, alla risoluzione del mistero e al difficile futuro dopo la tragedia.

Skyler help me          Skyler I am so lonely in this place Skyler I am so afraid          I hurt so Skyler       you won’t leave me in this terrible place will you          Skyler?

Nine years, ten months, five days.
This child-voice in my head.

*giuliaduepuntozero

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17 risposte a “My sister, my love, Joyce Carol Oates”

  1. E’ da tanto tempo che vorrei leggere un libro di Joyce Carol Oates (la mia unica prerogativa è leggerlo in inglese). Ma non saprei da quale cominciare! Visto che il tuo è stato un amore a prima vista (beh, forse a prima lettura), magari vale la pena comprarne uno a caso, quello che trovo…o chissà, proprio quello di cui hai postato la copertina.

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  2. Ciao Stefania
    te lo consiglio sicuramente, e poi mi saprai dire.
    A me erano piaciuti molto, che avevo letto in inglese, anche *The Falls* e *Missing Mum*, li avevo trovati in Italia senza difficoltà, mentre altri titoli sono più rari e li ho trovati solo all’estero.
    Devo anche dire che si leggono molto bene, l’inglese non è complicato, anzi, rendono molto di più.
    Insomma, io ti consiglio uno di questi due, però sicuramente hai ragione tu, vai a caso su quello che trovi per primo.
    Fammi sapere!
    Ciao
    *giuliaduepuntozero

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  3. La madre che mi manca è un dei tanti magnifici libri di Carol Oates. L’ultimo, srella mio unico amore, è una bomba di intelligenza.

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  4. Salve, ho sostato in questo bellissimo blog, in uno dei miei percorsi inquieti dentro le strade del web e le stanze dei libri 😉
    Ho conosciuto la Divina J.C Oates a Princeton, dove insegnava, dove insegna tuttora penso. E’ una delle più prolifiche scrittrici americane, in America pubblica un libro all’anno.
    Ultimamente, dopo la morte del marito… beh, sapete com’è…
    Intanto, anche quest’anno è una delle favorite al Premio Nobel! Speriamo! 😉

    P.S.: ho NEL BUIO DELL’AMERICA, e altri libri della Oates introvabili in Italia, come dici tu

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  5. Ciao Marco
    DEVI raccontarmi tutto del tuo incontro con lei, il mio mito…
    *giuliaduepuntozero

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  6. E’ una delle mie scrittrici preferite, un vero genio: ne parlavamo proprio stamani con una collega che la ama come me! Ho letto praticamente tutto quello che ha scritto, in inglese (i suoi libri sono facilmente reperibili e costano poco su siti come play.com, che non fa neanche pagare le spese di spedizione). Ne ho molti nel cuore, ma se dovessi consigliarne qualcuno direi ACQUA NERA (sulla morte della segretaria di Ted Kennedy, un romanzo incredibile, raccontato in una specie di flusso di coscienza da lei che sta annegando), BLONDE (su Marilyn, capolavoro assoluto!) e ZOMBIE (su Jeffrey Dahmer). Quando racconta di famiglie e innesta le sue storie su personaggi e fatti reali offre uno spaccato unico della società americana. I suoi libri sono veri e propri testi di storia sociale. Scrive da Dio, vorrei tanto incontrarla (invidio tantissimo Marco!), continuo a leggere tutto quello che pubblica e mi fa piacere che anche in Italia abbia tanti lettori e lettrici.

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  7. Hey ciao, senti una cortesia… ma come faccio a sapere quali short stories della Oates sono state tradotte in italiano e quali no? Tu mi sembri esperta a riguardo, quindi spero che lo saprai!!

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  8. Ciao Dafne
    cavolo, che domanda difficile… JCO ha scritto 700 racconti, è un po’ difficile elencarli tutti…
    Su Wikipedia, comunque, trovi l’elenco delle raccolte di racconti e indicazione di quelle tradotte in italiano.
    Se ti interessa qualche racconto in particolare scrivimi che controllo nei miei libri se c’è!
    Ciao
    *giuliaduepuntozero

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  9. Notiziona: Joyce Carol Oates sarà in Italia, per la precisione a Roma, al Festival Letterature, i prossimi 17 e 18 giugno!!

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  10. Cavolo, grazie della segnalazione. Sai se viene anche a Milano???

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  11. Mi dispiace, non lo so, ma la gestisce la Mondadori (ho chiesto un’intervista e sto ancora aspettando la risposta…) penso sia probabile. Prova a sentirli!

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  12. A questo punto, lo saprai, ma te lo metto qua: la nostra Joyce è in Italia, e io purtroppo per contemporanei impegni di lavoro (cinematografici) non ho potuto incontrarla!!! Però a luglio sarà su da voi, alla Milanesiana. Riporto: “l”8 luglio verrà inoltre consegnato il Premio Fernanda Pivano a Joyce Carol Oates”. Mi raccomando, resoconti!!! Visto che è uscito un altro libro, fortunatamente edito da Bompiani? Saluti

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  13. Grandissima Daniela, grazie della segnalazione!
    Spero proprio di andare… se convinco il mio fidanzato… ma forse sì, visto che c’è anche Don Winslow che lui adora… o forse non c’è e leggono e basta suoi testi, qualcuno lo sa?
    Il sito della Milanesiana dice così:

    GIOVEDÌ 8 LUGLIO | I paradossi della letteratura

    TEATRO DAL VERME – ore 21.00
    Letture: Joyce Carol Oates, Don Winslow, Adam Thirlwell
    Premio “Fernanda Pivano” a Joyce Carol Oates
    Concerto “Ludwig van Elvis” (60’) di London Sinfonietta
    Introduce: Piero Gelli

    Qualcuno ha maggiori informazioni?
    Ciao
    *giuliaduepuntozero

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  14. Confermo, sia Joyce Carol Oates che Don Winslow (che Adam Adam Thirlwell, ma non lo conosco) saranno presenti alla serata dell’8 luglio al Teatro dal Verme. Me l’ha confermato il gentilissimo ufficio stampa della Milanesiana:

    Giovedì 8 luglio, la serata al Teatro Dal Verme, per “I paradossi della letteratura”, introdotta dal critico letterario Piero Gelli, vede protagonista la cultura anglo-americana, con Don Winslow, uno dei più geniali scrittori di polizieschi americani, Adam Thirlwell, un esponente delle giovani generazioni della narrativa britannica, e con il ritorno di Joyce Carol Oates, sottile indagatrice dell’inconscio, alla quale verrà assegnato il Premio “Fernanda Pivano”. La parte musicale propone un concerto della London Sinfonietta, uno dei più importanti ensemble di musica contemporanea al mondo. Verranno eseguite musiche di Beethoven e Daugherty, in un passaggio dalla classicità alle tematiche moderne. La serata è realizzata con il contributo di Lottomatica.

    Qualcuno di voi ci sarà?

    *giuliaduepuntozero

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  15. Oggi pomeriggio , a Farhenheit “Sorella mio unico amore” come libro del giorno. 🙂

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  16. […] ancora più evidente quando i personaggi sono dei bambini o dei ragazzi _basta pensare a Skyler di *Sorella, mio unico amore*, a Norma Jean, piccola Marylin Monroe in *Blonde*, a Judd in *Una famiglia americana*, a Katya in […]

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  17. Ho letto da pochissimo questo libro, era tanto che lo aspettavo perchè mi incuriosiva la struttura narrativa e, come sempre, non mi ha delusa. Mi ha presa subito, senza farmi mai staccare dal “Lui” anche quando non lo leggevo.

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