colette, originally uploaded by laperegina.
Nel mio girovagare di lettore ambulante incontro tanti lettori, alcuni un po’ fanatici, altri più tranquilli, tantissimi potenziali timidi lettori e per la maggior parte persone simpatiche che amano leggere.
Lungi da me assolutamente il pensiero che leggere renda migliori come sostengono alcuni autorevoli pensatori, certo la lettura fornisce delle belle occasioni di scambio e condivisione. E se fondassimo un partito dei lettori?
Vi abbozzo un’ipotesi di programma:
- Istituire finalmente anche in Italia la legge sul libro che così bene funziona in Francia (qui è spiegato bene ).
- Dopo aver salvaguardato con il primo punto le librerie indipendenti e i veri librai, passiamo alle biblioteche, che devono avere sempre fondi sufficienti per la fornitura di libri, il personale, spazi adeguati. Qui potremmo guardare alla Spagna dove le biblioteche toccano anche il 60% di utenti sull’intera popolazione e hanno diverse figure professionali tra cui il bibliotecario lettore. In Italia quale bibliotecario riesce a leggere nel suo orario di lavoro? Se ne trovate uno lo mettiamo sotto protezione del WWF!
- Passiamo adesso alla comunicazione rivolta a noi lettori. Con tutto quello che viene pubblicato in Italia (ma questo è un capitolo a parte) non è difficile prendere delle fregature ed è comunque improbo orientarsi. Ammesso e non concesso che gli editori devono vendere il loro prodotto e quindi non possono forse essere obiettivi, dove sono finiti i recensori onesti, cioè che leggono? Le rubriche con segnalazioni fedeli e fidate? Se non ci fosse internet dove incontrarsi e scambiarsi consigli e sconsigli di lettura, noi poveri lettori saremmo davvero abbandonati nella foresta amazzonica dell’enorme offerta libraria senza nessuna bussola.
- Adesso sì che tiriamo in ballo gli editori: il prezzo dei libri? Possono fare qualcosa? Fondiamo dei gruppi di acquisto? Credo che molti lettori già lo facciamo: tu prendi questo che poi lo passi a me che compro il Pennac che dopo averlo letto lo passo a Marisa che intanto ha investito su Follett e lo baratta anche con l’ultimo dell’Allende e…
- Adesso pensiamo ai nostri amici non lettori, grandi e piccoli. Tutti sono potenziali lettori, su questo punto non mi schiodo. Bisogna però fare l’incontro giusto nel momento giusto. Un po’ come innamorarsi. Noi l’abbiamo fatto, magari ne parliamo in un altro post. Altri non ancora. Lasciamo stare la scuola, che a volte scoraggia, lo sport, gli impegni, il tempo che manca, etc… L’importante è prima o poi comprendere cosa significa perdersi in un libro e vederti aperti davanti mondi inimmaginabili. E pensare che quel libro l’hanno scritto proprio per te. Poi hai altro da fare? Preferisci le bocce o il luna park? Non importa, sai quel che vuol dire la passione di leggere, fai le tue scelte e comunque è una risorsa che hai per sempre. Come imparare ad andare in bicicletta. Ma bisogna anche creare delle occasioni per far scoccare la scintilla! Biblioteche invitanti, anche quelle scolastiche; visite in librerie fornite e con personale appassionato, programmi radiofonici e televisivi accattivanti, fatti da lettori. Insomma tutte quelle iniziative che rendano la lettura la cosa più naturale del mondo. L’attività con il miglior rapporto divertimento-prezzo. Costo zero (biblioteca) e profitto spesso incommensurabile. Come attività simili concorrenziali vedo solo il sesso, ma sono bene accette naturalmente altre proposte.
Legge sul libro, librerie, biblioteche, prezzi, comunicazione e promozione della lettura. Che altro? Non vorrete mica che faccia tutto io in questo partito! Adesso tocca a voi. Purtroppo per aprile non ce la facciamo a presentare la lista. In realtà non avevo nessuna intenzione politica. Potremmo però formare una sorta di formazione trasversale, che dite?
Per far sentire un po’ la nostra voce. La lettura è estremamente contagiosa, state attenti! E i lettori, per quanto buoni e tolleranti, al limite della coglionaggine, potrebbero stufarsi. Allora sì che ne vedremmo delle belle! Letture, naturalmente.
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