Note. Conosco un tale che ha una ricchissima biblioteca privata con migliaia di volumi. Ad ogni libro, saggio o romanzo che sia, il tale ha affiancato una scheda, più o meno lunga, con le impressioni che ha avuto durante la lettura. Una pratica – dice lui – che serve a se stesso, per ripescare note che altrimenti andrebbero perdute nell’oblio, e che serve ai posteri – figli, nipoti – che avranno qualche strumento in più per godere di quel patrimonio di carta che riceveranno un giorno in eredità.
Ogni volta che ci penso o lo incontro, lo guardo con un misto di ammirazione e diffidenza: la sua mi sembra un’operazione apprezabile ma anche al limite dell’ossessività. Tuttavia, la questione delle note mi pare interessante. Per questo vorrei chiedevi come vi comportate voi. Sottolineate una frase qua e là? Scrivete sui margini? Avete quadreni divisi per argomenti su cui fare annotazioni? (Ecco, quest’ultima opzione è quella che mi piacerebbe. Ma la pigrizia e il fatto di leggere in posti e momenti che non permettono tanta sistematicità mi hanno sempre impedito di organizzarmi così). Voi?
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