Marsiglia, originally uploaded by halighalie.
Quando è uscito questo libro, la prima domanda che mi sono fatta è stata: come scrivere un noir, oggi, ambientato a Marsiglia, senza rapportarsi a Izzo?
E per capire queste ragioni l’ho comprato, anche se nutrivo scarse aspettative.
Dopo Jean-Claude Izzo, dal mio personale punto di vista, non ha più senso scrivere noir su Marsiglia.
E invece *La prima impronta* di Xavier-Marie Bonnot (Einaudi Stile Libero) non delude per niente, anzi (ovviamente senza paragoni al suo predecessore, ma di Izzo ne nasce uno nella storia).
La trama è abbastanza originale e complessa: tre omicidi, tre donne uccise, tutte con la stessa firma, un’impronta di una mano accanto al cadavere, come i disegni rupestri degli uomini primitivi.
A investigare, il commissario Michel De Palma.
Molta musica, come per Fabio Montale (in questo caso opera, non jazz), molto sbruffone, ma simpatico, il Barone, come viene soprannominato.
Forse un limite nella troppa complessitò della trama, sono arrivata alla fine con alcuni dubbi su dei passaggi chiave, un po’ me li sarò persi, ma anche Bonnot ci ha messo del suo per non farsi capire.
Fra le righe, ho voluto leggere un omaggio a Izzo:
[…]Dimenticò il suo appartamento alla Capelette, mise a posto il lampeggiante e continuò a guidare sulla litoranea fino alla punta di Les Goudes, di fronte all’isola di Maire.
Quello per lui era il centro, l’ombelico del mondo.[…]
*giuliaduepuntozero
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