L’intelligenza artificiale nel gruppo di lettura ci aiuterebbe a capire come evitare discussioni noiose

Le conversazioni belle sono uniche e irripetibili perché intrecciano l’opera letteraria con le prospettive plurali e originali delle vite dei lettori. ChatGpt può solo usare cose già dette e scritte: non imitiamola

Un amico alcune settimane fa ha avuto la tentazione di sperimentare un possibile uso di ChatGpt – il “chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI, specializzato nella conversazione con un utente umano” (cit. Wikipedia) – nella discussione di un gruppo di lettura.
La sua idea era di chiedere a ChatGpt di scrivergli un discorso che potesse riportare all’incontro del gruppo a proposito di un certo romanzo.


Vi serve aiuto per creare un gruppo di lettura
o dare slancio a uno esistente?
Scrivetemi:
gruppodilettura@gmail.com


L’esperimento è fallito miseramente perché su quel romanzo – Fuga senza fine di Joseph Roth – le informazioni disponibili in rete per generare una serie di proposizioni sensate e ricche di significato da parte di una macchina che produce output statisticamente probabili sono ancora poche.
Il (momentaneo) fallimento dell’esperimento mi ha confermato però l’idea che  nei gruppi di lettura dovremmo fare ben altro che il riassunto dei romanzi che leggiamo; ben altro dei riassunti delle recensioni che altri hanno già scritto.
E non solo perché fra poco questo tipo di interventi potrà farli (forse) anche ChatGpt.
Ma soprattutto perché nei gruppi di lettura questi interventi in genere non ci interessano, ci annoiano, rendono le discussioni ripetitive e probabilmente inutili.


Leggi anche: Come creare un gruppo di lettura inclusivo


Nel caso di Joseph Roth, ChatGpt ha prodotto proposizioni false, sbagliando per esempio il periodo di tempo nel quale il romanzo è ambientato.
Ma quando troverà molte più informazioni con cui nutrirsi e l’elaborazione statistica di una quantità sufficiente di dati sul romanzo le sarà possibile, potrà probabilmente generare un discorso sensato per riassumere la trama di Fuga senza fine, o un giudizio in linea con i pattern presenti nelle recensioni e persino negli studi critici prodotti da studiosi di grande prestigio. Quindi, se ci servirà introdurre la discussione con un breve riassunto del libro o cose simili, potremo farci aiutare dall’intelligenza artificiale.

Ma nel gruppo di lettura i discorsi sul romanzo e sull’autore hanno senso solo quando incontrano gli orizzonti di vita dei lettori, il loro vissuto, le loro fantasie, le emozioni, le proiezioni sulle proprie esistenze, i ricordi di altre letture e così via. E si esprimono in una condizione situata, irripetibile, da prospettive differenti.  Mostrano le pluralità lì raccolte qui e ora, su un tema comune, in un intreccio irripetibile.

Pensare all’intelligenza artificiale in gruppo di lettura ci aiuta dunque a capire come vorremmo davvero le discussioni nei gruppi.

(L’immagine è una combinazione di dettagli di Nutzi Acontz, Dobrujan, Wiki Art)

Ultimi articoli pubblicati

Unisciti ad altri 6.913 follower

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: