I gruppi di lettura come strumento di team building nelle aziende (prima puntata)

Un gruppo di lettura può essere un’opportunità per fare team building all’interno di un’azienda? In Italia, diversamente dai paesi anglosassoni,  sono ancora poche le esperienze di questo tipo. Ed è un peccato.

Parliamo dunque della lettura come team building. Già immaginiamo un dirigente delle risorse umane di una grande azienda italiana che, scorrendo queste prime righe, aggrotta le sopracciglia. Qui di seguito si tenterà di fargli cambiare idea: ci sono diversi motivi per cui queste attività possono migliorare la comunicazione e la collaborazione fra le persone all’interno di un’azienda. E giovare a tutti. Azionisti inclusi.



Prima però, proviamo a spiegare cosa diavolo sia questo “team building”, non è detto che tutti lo sappiano. In inglese significa letteralmente “costruzione della squadra”: all’interno di un’azienda, per tutte le persone coinvolte, il team building riguarda quindi il senso di identità, la comunità, ma anche la cultura aziendale, i valori, lo scambio con gli altri in buon clima d‘interazione.
Per le imprese, queste sono tutte parole importanti.


Il team building può aiutare le persone a lavorare insieme nel modo giusto. Può dar vita, appunto, a uno spirito di squadra. O, meglio, di gruppo.

Spesso, quando si nomina il team building, ci vengono in mente scene tragicomiche di lavoratori costretti a remare sulle rapide in canoa (e magari farsi male) o a sfidarsi in gare sportive nelle foreste. Il gruppo di lettura, invece, è qualcosa di meno complicato. E, a mio avviso, se fatto bene, è più efficace (oltre che assai meno costoso).


Leggi anche: Come creare gruppi di lettura inclusivi, dialogici e felici



Diamoci dunque a enumerare alcune ragioni per cui l’organizzazione di un gruppo di lettura può essere una scelta intelligente per un’azienda e per i lavoratori:

1) Un gruppo di lettura potrebbe favorire l’interazione tra persone che lavorano insieme: leggere e discutere un libro, infatti, può aiutare le persone a conoscersi meglio, a sviluppare un senso di vicinanza, di fiducia reciproca. E così migliorare le relazioni fra gli appartenenti alla comunità (sì, l’azienda è una comunità).

2) Un gruppo di lettura promuove la creatività e il pensiero critico: leggendo e discutendo, i partecipanti imparano a trovare insieme nuove idee e soluzioni ai problemi.
Tutte cose che alle aziende e agli imprenditori illuminati dovrebbe piacere.


3) Da un gruppo di lettura emerge la diversità delle prospettive. E in un’azienda ci sono molte prospettive diverse: il gruppo di lettura può offrire l’opportunità di esplorare questi punti di vista. La varietà delle prospettive è infatti un enorme valore

4) Un gruppo di lettura aiuta le persone a comprendere meglio gli altri membri della comunità. È un esercizio a dialogare, a capirsi. E a imparare a esprimere le proprie idee in modo chiaro ed efficace. 

5) Ancora: portare dentro il luogo di lavoro un gruppo di lettura potrebbe essere un modo per stimolare la creatività. Alcune aziende hanno sempre bisogno di nuove idee, e un gruppo di lettura, se gestito bene, insegna alle persone proprio questo: l’importanza di pensare in modo innovativo e creativo, e di farlo insieme, confrontandosi.

6) In più: leggere certi libri può ispirare la creatività dei membri del gruppo. Si pensi alla saggistica. A un buon saggio, scritto bene e coinvolgente, capace di aggiungere formazione all’esperienza di incontro fra i partecipanti al gruppo.

Il gruppo di lettura può così contribuire alla formazione continua dei lavoratori all’interno dell’azienda. Può essere un modo efficace per imparare cose nuove. Per approfondire le proprie conoscenze su un certo argomento (questo aspetto può essere particolarmente interessante per i lavoratori che vogliano mantenere il loro livello di competenze e di conoscenza aggiornato).

Attenzione. Ci sono anche casi in cui un gruppo di lettura fra colleghi, se gestito male,  rischia di essere guaio, anziché un’occasione per fare team building. Per esempio: alcuni dipendenti, pur interessatissimi all’esperienza del gruppo di lettura, potrebbero aver problemi di tempo. Se sono già impegnati con scadenze, riunioni, agende, per loro non sarà facile trovare le ore necessarie per l’incontro con gli altri membri del gruppo di lettura (o addirittura, per leggere).

Insomma, il manager delle risorse umane, prima di partire con il gruppo di lettura aziendale, dovrebbe rivolgersi, secondo me, a un esperto, a un consulente. Altrimenti, c’è il pericolo di combinare guai, altro che “fare squadra”. Per il team building in canoa sulle cascate o nei boschi serve una guida: per il gruppo di lettura è lo stesso.

L’azienda dovrebbe cercare di far felici i dipendenti che aderiscono volontariamente all’iniziativa di team building, o almeno non metterli in diffoltà.
(A dire il vero, per me un’azienda dovrebbe sempre cercare di avere dipedenti felici – ma forse su questo non tutti sono d’accordo). 

Un altro aspetto da valutare:  i membri del gruppo di lettura potrebbero avere interessi diversi,  preferenze di lettura molto diverse. Potrebbe essere difficile trovare un libro che sia di interesse per tutti. E poi: chi sceglie il libro? E come lo sceglie? E come si organizzano gli incontri? Quali sono le aspettative? Di certo il gruppo va progettato in modo da incoraggiare il coinvolgimento dei partecipanti. Ma come si fa?

Immaginiamo adesso che qualche imprenditore o responsabile delle risorse umane, giunto a questo paragrafo, stia cominciando a valutare la bontà del gruppo di lettura come strumento di team building. Per prima cosa gli suggerirei di chiamarci, e di prendersi un caffè con noi: potremmo dargli dei bei consigli, adatti alla situazione specifica. Mentre aspettiamo che si faccia vivo, ragioniamo sulla prossima puntata di questa serie di articoli. La pubblicheremo più avanti.

Ah, se qualcuno vuole raccontarci storie di gruppi di lettura aziendali, lo ringraziamo, e i commenti sono a sua disposizione.


(L’immagine in alto è stata realizzata da un’intelligenza artificiale che ha letto questo articolo prima che fosse pubblicato, quindi l’opera grafica non appartiene ad alcun umano)

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Una replica a “I gruppi di lettura come strumento di team building nelle aziende (prima puntata)”

  1. Peccato affidare ad un’ intelligenza artificiale la scelta dell’immagine.

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