Il nuovo libro di Ian McEwan, Lessons (immagino in arrivo presto da Einaudi) è un lungo romanzo che racconta la vita di un uomo, Roland. È un musicista nato verso la fine degli anni ’40 del ‘900, attraversa tutta la seconda metà del secolo scorso e prosegue lungo i primi decenni di questo, fino ai nostri giorni.
Una vita condizionata dal flusso quotidiano di notizie che perlopiù lo angosciano, e da una esperienza sessuale con l’insegnante di piano più adulta, avuta da ragazzino.
La vita dell’uomo scorre segnata dall’incombere degli eventi quotidiani narrati dai giornali, dalla radio, dalla tv, fino ai social network, che lo gettano in uno stato di costante paura. È anche, a suo modo, un romanzo di un uomo vittima delle donne della sua vita. Come scrive Giles Harvey sulla New York Revie of Books recensendo il libro – Lessons è un romanzo meno controllato e più aperto dei romanzi più famosi di McEwan, senza le coincidenze decisive o i punti di svolta singoli dai quali dipende l’evolversi della storia raccontata.
È un romanzo che appare frammentato, spesso condizionato dagli eventi del mondo e in questo ha un sapore di modernismo e delle possibilità di cogliere prospettive diverse nelle vicende di ciascuno di noi.
Sembra un libro interessante.
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