Ad Anghiari, la Libera università dell’autobiografia è un laboratorio davvero ricco di esperienze, storie, diversità, ascolti.
Ho passato ore bellissime e intense nei seminari di Graphein per la scrittura dell’autobiografia, in qualsiasi forma si possa o voglia intendere.
Ora, a distanza di due anni, ci sono tornato per un’altra serie di seminari, inquadrati sotto il nome di Mimesis, nei quali la scrittura autobiografica prova a staccarsi dall’io, a pensarsi a volte in terza persona; per osservare le vite che viviamo con ironia o consapevolezza scettica.
Vi consiglio di venirci ad Anghiari.
Si impara a scrivere di sé senza esagerare e indugiare nel guardarsi da troppo vicino.
Soprattutto si impara l’ironia, per così dire, a proprie spese. Anche e soprattutto quel che si definisce l’ironia d’autore: siamo parte di un universo di relazioni, solo una piccola infinitesima parte e la si racconta senza dimenticare il resto.
[L’immagine: N.C. Wyeth, 1917, “The Unwrit Dogma”]
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