Tranquilli, nessuna pretesa di definire una legge di necessità. È piuttosto una questione di forza, di capacità di crescere, di essere aperti ad altri lettori, di guardare al futuro.
Per questo più volte abbiamo definito “pubblico” il gruppo di lettura migliore.
Cosa si intende con “pubblico”?
Due cose principalmente.
La prima riguarda la disponibilità, anzi la volontà, persino l’urgenza, di attirare nuovi lettori.
La seconda, strettamente collegata alla prima, riguarda il bisogno, la volontà di comunicare del gruppo di lettura: comunicare quello che legge, come lo legge, le differenti letture e interpretazioni che la lettura condivisa nel gruppo genera.
Ma se il gruppo di lettura non è pubblico che cosa succede?
La lettura è comunque una lettura condivisa. I punti di vista si confrontano ugualmente. Solo che fuori dal gruppo non se ne sa nulla, nessuno si sente invitato a farne parte. Visto da fuori, il gruppo di lettura è una nuvola di vapore indistinta: si sa che lì dentro leggono. E basta.
Insomma il gruppo è aperto solo in uscita: perché via via – quasi per fisiologia – i componenti del gruppo si riducono ed è quasi impossibile che arrivino lettori nuovi: sarebbe un po’ come provare a entrare – da estranei – in un salotto dove ogni giovedì pomeriggio si incontrano un gruppo di amiche per il tè.
Va da se che un gruppo di lettura che non sia pubblico merita tutto il rispetto.
Però vengono meno alcune caratteristiche importanti dell’esperienza migliore dei gruppi di lettura.
Inoltre suscita dubbi ancora più consistenti di opportunità, quando un gruppo di lettura incapace di essere pubblico è sostenuto e organizzato da una biblioteca di pubblica lettura.
Perché il sostegno comporta lavoro, uso di spazi pubblici, e attribuzione per estensione della caratterizzazione di “pubblica” propria della biblioteca. Quindi che fare se il gruppo non sa e non vuole essere pubblico in un contesto che invece lo è?
NOTA BENE: quanto espresso in questo post è un mio parere personale e non intende in alcun modo esprimere punti di vista e posizioni di alcuna biblioteche e dei rispettivi bibliotecari.
– Leggi anche: #COME CREARE UN GRUPPO DI LETTURA E FARLO VIVERE FELICE
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