I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

16 marzo 2014

– di

luigi gavazzi

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

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Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

9 febbraio 2015

cristina

eccolo qua: di origini armene grande regista “di quartiere” GUédiguian, e la sua musa (sua moglie) Ariane Ascaride, tutto quello che ha fatto è super bello, commovente, divertente, e pure sorprendente. scusate i 3 …ente, E lei è…magnifica. Alcuni film leggeri, altri disperatissimi. Sempre veri, strepitosi, umanissimi

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9 febbraio 2015

wwayne

@Editalara: Pure la mia readlist si è appena allungata: stamani ho letto in un post (http://thebibliophilegirl.com/2015/02/09/rubrica-prossimamente-in-libreria-47/) che domani esce l’ultimo libro di Joyce Carol Oates, e io già stasera vado a ordinarlo in libreria. Buone letture! 🙂

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9 febbraio 2015

cristina

Titoli di Guédiguian: immancabile e profondo Le nevi del Kilimangiaro-
molto divertente e mai banale Marie-Jo e i sue due amori –
tremendo e molto doloroso, ma verissimo La ville est tranquille ( una madre con una figlia tossica,da evitare per anime sensibili).
e che attori!
da citare oltre a Ascaride ancheJean Pierre Darroussin, quello che fa il giardiniere in un altro film strepitoso, sull’amicizia maschile fra un pittore (Daniel Auteuil) e il suo giardiniere ( Il Mio amico giardiniere), quello di MIRACOLO A LE HAVRE ( di un altro grandissimo regista che amo Kaurismaki).
I francesi… ad esempio nessuno come loro sa raccontare fuori dai clichés con delicatezza e ironia l’amicizia maschile.
Che bravi! scusate ma sul film fancese…mi gaso.

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9 febbraio 2015

wwayne

@Cristina: Un film con Daniel Auteil che ho molto apprezzato è L’ultima missione.

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9 febbraio 2015

carloesse

@Camilla
Mi ero dimenticato di commentare la tua chiusura del tuo ultimo post, riguardo ad Heidegger. Grande pensatore ? (tu dici). Non credo neanche quello. Grandissimo stronzo e figlio di puttana, invece, almeno a leggere Anna Arendt (che lo amò fino all’ultimo, anche dopo essere stata da lui “scaricata”, e perdipiù ebrea) e a quel che riporta Brokken (ANIME BALTICHE).
Sì, meglio dimenticarlo proprio

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9 febbraio 2015

Mariangela

https://gruppodilettura.wordpress.com/2014/03/29/heidegger-antisemita-quaderni-neri/

Spero venga il link (incrociamo le dita)
Ciao
Mariangela

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9 febbraio 2015

cristina

mah si dai, vi metto qui una meavigliosa – per me – canzone pacifista del mio giovane amico e cantautoreAlessio Lega. Lui f equenta circoli e luoghi alernativi, ma è un grande, vale la pena di conoscerlo

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9 febbraio 2015

Felice Celato

Beh, però, se posso permettermi, Carloesse, una osservazione la farei, con una premessa: non ho particolari competenze in materia filosofica (per non dire che sono piuttosto ignorante, ad onta del 9 in filosofia preso alla maturità classica e del 30 e lode all’esame di filosofia del diritto, ahimè quasi mezzo secolo fa) e quindi chiedo scusa, agli esperti veri, della sommarietà di queste considerazioni.
Ciò detto, mi pare che sia meglio non tentare di prendere in esame la coerenza personale dei grandi pensatori perché il discorso si farebbe….. (almeno per me imperviamente) filosofico: il prodotto dell’intelletto deve necessariamente coincidere sempre con la concreta manifestazione della vita dei singoli? In chiave un po’ romantica dovrei dire di sì, e la retorica al riguardo non mi mancherebbe; ma un certo pessimismo ( direi cattolico o almeno manzoniano) in me radicato mi porta a ritenere che – per la pochezza dell’ animo umano anche quando è associato ad un intelletto umanamente sommo – non accade spesso . E bada bene che, se c’è una cosa che mi irrita profondamente e intellettualmente mi scandalizza, questa è proprio l’antisemitismo, che oggi viene – giustissimamente – rimproverato ad Heidegger, come – credo – lo si potrebbe rimproverare al divo dei Lumi, Voltaire, forse anche schiavista, o a Kant. E gli esempi imbarazzanti non mancherebbero nemmeno in campo letterario.
Poi, naturalmente, non escludo, Carloesse, che Hannah Arendt avesse pienamente ragione….sull’uomo (e non so che cosa pensasse del filosofo).
FC

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9 febbraio 2015

wwayne

Rimanendo in tema musicale, un programma di una rete locale, “Quasi 40”, prima ha fatto vedere un vecchio discorso di Mattarella, e subito dopo ha proiettato questo video musicale di Venditti:

Qualcuno è in grado di spiegarmi il nesso tra le due cose?

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9 febbraio 2015

cristina

semplice credo nipote, , anche la canzone ha quasi 40 anni! vabbè che non si fa per riempire i vuoti

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9 febbraio 2015

carloesse

Ma sai, caro Felice, il bello è che la Arendt mica lo condannava o ne parlava male.
Che lui fosse una merdaccia lo dico io, ma non lo diceva lei.
Lei continuò ad amarlo per tutta la vita o almeno a venerare l’immagine (dell’uomo e del filosofo) che ne aveva avuto nel periodo della loro relazione. Chiedendosi però, con grande lucidità, che valore poteva avere la filosofia se poi poteva rimanere astratta speculazione mentale, puro pensiero teorico distante dalla realtà e dalla sua applicazione alla società e ai singoli individui, senza poterne influenzare il comportamento.
Questo le interessava, e le sue motivazioni di adesione al nazismo; questo voleva capire anche quando si reincontrarono e presero a riscriversi negli anni ’50.
E per questo probabilmente lei si oppose sempre a chi la voleva annoverare nella categoria dei “filosofi”.

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9 febbraio 2015

ennore

@
leggendo i vostri post, viene il sospetto che la letteratura italiana sia praticamente finita. Forse in parte è vero, ma a mio parere ci sono autori che meritano di essere letti. Qualcuno conosce ad esempio Donato Carrisi? E’ un criminologo ed ha scritto alcuni romanzi che ho trovato interessanti : IL SUGGERITORE – IL TRIBUNALE DELLE ANIME – L’IPOTESI DEL MALE – LA DONNA DEI FIORI CARTA e altri. Li catalogherei fra i thriller, ma in realtà sono romanzi in cui si raccontano storie, nelle quali emergono con evidenza gli studi in scienza del comportamento, sostenuti dall’autore.
@
In un post precedente la bufera Fallaci, avevo parlato di un paio di libri, ma sono passati inosservati…colpa mia! Comunque si trattava di LE PARTICELLE ELEMENTARI di Houellebecq, molto osannato dalla critica e vincitore di molti premi, che avevo letto qualche anno fa ed ho coraggiosamente, per me, letto nuovamente cercandone i pregi che non avevo trovato allora…non ci sono riuscito, a questo punto non so se leggere SOTTOMISSIONE, qualcuno lo ha letto?
Molto bello invece LA CONGIURA MACCHIAVELLI di Ennis Michael, riporto il sottotitolo che è esplicativo: nell’Italia del cinquecento, dove i Borgia tessono le loro trame, Niccolò Macchiavelli e Leonardo da Vinci sono sulle tracce di un enigmatico assassino…
Buone letture

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9 febbraio 2015

ennore

@
Molto interessante la discussione sulla fede, ho avuto la tentazione di entrare nel dibattito, ma credo che sarebbe troppo impegnativa per affrontarla in un forum di lettura, mi associo però a quanto detto da Carloesse…”Insomma il problema di dio è certamente insolubile (e dirai: proprio per questo! perchè affannarsi ?), ….però così affascinante!”…
Aggiungo io: peccato rinunciare con tesi troppo stereotipate e superficiali !!!
Ma siccome non sono così bravo, vi invio un piccolo, ma significativo video del 2010. E’ il nostro Renzi nazionale, che esprime con veemenza all’altra gloria nazionale Vespa, tutta la sua indignazione verso chi migra da un partito all’altro….forse ha cambiato idea…

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9 febbraio 2015

Felice Celato

Si, Ennore, di SOTTOMISSIONE ne ho accennato qui qualche giorno fa (direi positivamente; ti consiglieri di legerlo, fa pensare, come scrivevo); LE PARTICELLE ELEMENTARI, invece, a su tempo lo trovai insopportabile e, meno stoicamente di te, ne ho anche abbandonato la lettura.
FC

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9 febbraio 2015

Felice Celato

…..leggerlo, ovviamente con due g…..

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9 febbraio 2015

Mariangela

@tutti
Felice, a mio parere, il paragone con pensatori nati 100 o 150 prima di Heidegger non regge: Voltaire e Kant, per quanto pensatori illuminati, erano figli del loro tempo: il mondo era entrato relativamente da poco, anche grazie ai loro contributi, in un nuovo modo di pensare e concepire il mondo.

Il vero problema sarebbe quello di stabilire – e le mie competenze filosofiche sono sicuramente inadeguate allo scopo – se l’antisemitismo di Heidegger si sia trasfuso nel suo pensiero e se questo abbia contribuito a diffondere il nazismo.

Emmanuel Faye, nel suo “Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia” (L’Asino d’oro edizioni, 2012), di cui avevamo parlato nell’altro articolo, linkato sopra, afferma che questo doppio legame, tra vita privata e pensiero, tra pensiero e sostegno e diffusione al nazismo, ci fu e fu efficace. Mi ero ripromessa di andare a prendermi il libro di Faye, ma la difficoltà mi ha spaventata.

Ciao,
Mariangela

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9 febbraio 2015

wwayne

@Cristina: A me è venuta in mente un’altra spiegazione. La canzone ripete spesso “Arriveremo a Roma”, e quindi potrebbe essere un modo per dire che Mattarella ce l’ha fatta ad arrivare al Quirinale.
Se l’intento era quello di canzonare sottilmente Mattarella, insinuando che è un arrivista bramoso di sedersi sulla poltrona presidenziale, la ritengo un’iniziativa fuori luogo: lui non è affatto un politico assetato di potere, voglioso di apparire o attaccato alla poltrona. Non a caso non aveva rilasciato nessuna dichiarazione negli ultimi 7 anni (e sì che di argomenti ne avrebbe avuti…), e non ha esitato a dimettersi da ministro quando ha visto delle cose che non gli piacevano.

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9 febbraio 2015

ennore

@Felice
grazie del consiglio ci proverò e scusa se mi è sfuggito il tuo post, ma entro poco nel forum e cerco di mettermi alla pari leggendo troppo di corsa gli interventi. Poiché ho grande stima di te, il fatto che anche tu non abbia apprezzato LE PARTICELLE…mi fa sentire meno in colpa… ,-)
@
ottime scelte musicali di tutti. Adour l’ultimo degli U2 -SONGS OF INNOCENCE-, forzatamente regalatomi su iTunes, è per me molto al di sotto del loro standard…sbaglio?

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9 febbraio 2015

ennore

😉

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9 febbraio 2015

adour

Ciao @Ennore ben ritrovato.

Io non credo che la letteratura italiana sia morta anzi. Il mio primo interesse in libreria sono gli autori italiani e se vedi la mia lista ce ne sono molti.
Purtroppo molte volte ne rimango deluso.
A Carrisi io aggiungerei sempre ripercorrendo il genere, Marco Malvaldi, Maurizio de Giovanni, Massimo Carlotto ,tra quelli letti.

Ahahahahah il renzuccio la sa lunga,”sceglie civicamente” ma mi ispira simpatia, avendo ormai perso ogni passione per la politica,non mi resta che piangere. Poi quando guardo mio figlio,il pianto diviene disperazione.

@wayne informati meglio, un giudice della corte costituzionale non può rilasciare interviste in lungo e largo.è il protocollo,carica che ha ricoperto non per meriti,ma per nomina parlamentare.
Cmq anche ora che può farlo, non lo farà, scuola andreottiana.

Poi se mi smentirà , sarò il primo ad esserne felice.
Ma da tempo ho smesso di credere alle persone,ora credo solo agli uomini , e ce ne sono pochi, credimi.

@editalara: Non ti pensavo cosi avventuriera il deserto poi. Ci devi raccontare di più dei tuoi viaggi.

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9 febbraio 2015

Felice Celato

Per caritá, Mariangela, il mio non voleva essere un “paragone” ma solo una citazione; anzi se fosse stato un paragone avrebbe addirittura preso un inaccettabile senso riduttivo, che certamente è estraneo alla mia cultura e ai miei sentimenti……in una materia, poi, che da sempre suscita il mio sdegno
FC

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9 febbraio 2015

Felice Celato

Ennore, sei molto gentile ma non siamo mica obbligati a leggere e ricordare tutti i post che, così fittamente, compaiono su questo, come su altri, blog! Vedrai che SOTTOMISSIONE ti interesserà; magari dopo che l’ avari letto ci scambiamo un’opinione.
FC

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9 febbraio 2015

wwayne

@Adour: La nomina a giudice della corte costituzionale è avvenuta meno di 4 anni fa.
Non ho trovato riscontri in merito all’obbligo di riservatezza cui hai fatto riferimento: stando a quello che leggo, i giudici della corte costituzionale non possono essere rimossi né sospesi dal loro ufficio se non con decisione della Corte, per sopravvenuta incapacità fisica o civile o per gravi mancanze nell’esercizio delle loro funzioni (art. 3 comma 1 legge cost. n. 1 del 1948). Forse tu alludevi ad una prassi non scritta?

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9 febbraio 2015

cristina

@oddio come sei buffo wwayne! ma davvero fai del dietrismo sulle parole di una canzone che alluderebbero a…? MA DAI!!! non ci posso credere! ma che ti passa per la cabeza nipotastro? boh! comunque non perder tempo in quisquilie del genere va là che c’è di meglio nella vita.
Direi che quella che è stata nel deserto sono io, non Editalara, ma si sa i lapsus …significano. eh eh
@Houllebecq? mmmh non mi attira per nientissimo.cioè forse dovrei, ma non vorrei, quindi no.

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10 febbraio 2015

wwayne

@Cristina: Non sono sicuro che la mia ipotesi sia esatta, ma credo che comunque un nesso tra i due video ci sia. Altrimenti, dovremmo supporre che il montatore abbia giustapposto a caso i primi filmati che gli sono capitati per le mani, unendo politica e musica senza un filo logico, e questo voglio sperare che non sia vero.
Forse hai ragione nel dire che si tratta di una quisquilia alla quale ho già dedicato fin troppo tempo e spazio, ma cercare di interpretare delle cose che sembrano non avere un senso, o avercelo ma molto nascosto, credo che faccia parte della natura umana.

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10 febbraio 2015

adour

Wayne infatti dicevo protocollo! Ed il protocollo non è scritto. E’ un po’ come i magistrati costretti nelle uscite pubbliche ad indossare abito scuri e cravatta.

Cmq considerata la tua precisione cronologica, il presidente è stato dopo la sua uscita dalla politica, (sette legislature 1983-2008) poi eletto nel Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa TAR e roba simile (vedi protocollo) per 2 anni, poi dal 2011 giudice della Corte Costituzionale (continua protocollo).

Ora lasciamo perdere i benefit, REGALI (sevizio, viaggi gratis su treni, aerei e taxi, appartamento-foresteria a disposizione, cellulare, pc e telefono stadio teatri e prime) e lo stipendio di un giudice di corte che ti rammento essere 360mila euro lordi l’anno (dopo la recente diminuzione ), circa 130mila euro in più rispetto ai giudici costituzionali della Gran Bretagna e più del doppio di quelli americani.

Ma mi dirai, hanno reso l’italia uno dei paesi migliori al mondo, dubito.

Parliamo invece di vitalizi???? Magari di quelli comulativi.
docente ordinario di Diritto costituzionale… ….diciamo 3 mila euri
Deputato dopo Venticinque anni di servizio ……diciamo 5 mila euri
Giudice di corte : per chi compie i 9 anni sembra che il trattamento pensionistico si aggiri intorno ai 200.000 mila euro/anno per mattarella meno,un po’ meno. Tale trattamento pensionistico è stato definito da alcuni economisti renziani (il più grande scandalo della pubblica amministrazione in Italia e anche uno dei più nascosti)
…ma continuiamo con le cifre, cosi tanto per parlare di bruscolini.

Finito il settenato (240,000 mila euri/anno),spetta, perché spetta,come ogni ex presidente si acquisisce il titolo di senatore a vita, il cui trattamento è 13mila euro al mese, fino a che morte non ci separi.Che si aggiungeranno logicamente alle pensioni.

Cifre inimmaginabili nel mondo del lavoro, e nel mondo reale, uno schiaffo, uno sputo nella faccia, a chi sopravvive e a chi vive di solo onesto lavoro, ma non per la casta.

E tutto questo
IN NOME DEL POPOLO SOVRANO .

Si sovrano di sti cazzi!

Ma sarà meglio parlar di film va

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10 febbraio 2015

wwayne

@Adour: Sono d’accordo sul fatto che vadano ridotti i costi della politica. Tuttavia, non usiamo quest’argomentazione per buttare fango sul presidente: non li ha inventati lui i privilegi della casta.
La Meloni gli ha rinfacciato di aver bocciato da giudice della corte costituzionale una legge che questi privilegi li riduceva, ma a mio giudizio neanche questo lo scredita: i giudici della corte costituzionale non esprimono sulle leggi un giudizio di merito (se è bella la approvo, se è brutta la boccio), ma soltanto un giudizio di legittimità costituzionale. Di conseguenza, se la Costituzione era in contrasto con quella legge, era suo dovere bocciarla, che ne condividesse il contenuto o meno.
Se invece il tuo era un discorso generale, che prendeva le mosse dal caso specifico di Mattarella ma non intendeva metterlo in cattiva luce, allora ti seguo in toto.

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10 febbraio 2015

adour

Wayne essendo un “terrun” sono caratterizzato geneticamente da essere un pò fumantino, per cui lasciamo perdere la politica.

Lo ripeto io ho smesso da tempo a credere nelle persone, credo negli uomini, cristina in senso generale 🙂

e qui la lista è lunga -Pertini-Nilde Iotti- de Gasperi- berlinguer ,fino a semplici persone,
Fabrizio Pulvirenti , un amico , e la favolosa Samantha Cristoforetti.

Le ultime, persone semplici.umili che attraverso il duro lavoro,la passione, il senso innato di solidarietà e di onestà intellettuale, ci onorano di essere cittadini italiani. E questi ti assicuro, perché lo so, non è altro che la punta di un Iceberg, formato da quelli che io chiamo “gente perbene” che agisce nel buio senza nessun riconoscimento che non sia la sua morale e che si erge al di sopra di un mare di desolazione,cinismo,e cattiveria gratuita.

Screditare, Buttar fango, non è cmq nel mio habitus, io ho solo elencato, alcuni fatti, -oggettivi- tu hai interpretato. Volevo solo offrirti più Pdv,la verità non è mai una sola.

Poi se uno elenca, e deve essere messo in associazione con la meloni,o la destra.
NO. E per la nostra storia,lo ritengo financo offensivo.

Sono di Barletta, e la mia famiglia il 12 settembre del 1943 ha già dato al nazismo ed al fascismo.

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10 febbraio 2015

wwayne

@Adour: Non era mia intenzione associarti alla Meloni. Ho solo riportato una sua critica che mi sembrava inerente all’argomento che stavamo analizzando. Comunque hai ragione, è meglio chiudere l’argomento.

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10 febbraio 2015

cristina

io non sono appassionata al’argomento, ma se qualcuno volesse approfondire il tema Heidegger, ecco un contributo corposo con anche intervento filmato di Gianni Vattimo.
Mi è capitato per caso fra le mani, Internet è come il mare, ti porta a riva di tutto…

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2015/02/08/svolta-sul-pensiero-di-heidegger-la-shoah-era-necessaria-gli-ebrei-si-sono-autoannientati_45f3003c-3f58-4992-a163-c41d52b8bb29.html

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10 febbraio 2015

adour

Chiedo scusa per la mia veemenza,spesso le disillusioni politiche , hanno il sopravvento.

Una mia amica, virtuale, nel senso che io so che siamo amici, ma lei non credo, 🙂 mi ha fatto conoscere questo spot che parla della “gente perbene” di questo paese, presentato in anteprima in occasione dell’ EXPO di Milano si chiama
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“Italy the Extraordinary Commonplace” ………ed è Bellissimo !!
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PS : Ma insomma chi è stato nel deserto o ci vuole andare??? 😦
Sorrisi ed abbracci 🙂

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10 febbraio 2015

Jezabel

@tutti
quante volte mi è toccato andare al cinema da sola per questo – come definirlo? istinto di conservazione? – per cui, ad un titolo non proprio accattivante, si alzava un coro di “al cinema devo svagarmi”…
Poi alla proposta di un film francese, la risposta/luogo comune “noooo, i film francesi non mi piacciono perchè sono lenti”. Naturalmente non saprebbero citarne neanche uno…
Buona notte e W il cinema!

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10 febbraio 2015

carloesse

Anche io conosco qualcuno che si rifiuta di vedere film francesi perchè “sono lenti”.
Come se il cinema dovesse essere per sua natura “veloce”.
Bah!
Io consiglierei a costoro di andare a vedere direttamente le corse dei cavalli.
Peraltro io mi addormento facilmente a vedere i Gran Premi di automobilismo, eppure le macchine sono velocissime….

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10 febbraio 2015

Jezabel

@carloesse
🙂

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11 febbraio 2015

cristina

@per fortuna io ho alcuni amici -soprattutto amiche – cinefili come me,appassionati e intelligenti, e soprattutto curiosi.
Comunque non sanno cosa dicono,i vostri amici. In confronto ai film iraniani quelli francesi sono tutti ……di cappa e spada!

In ogni caso c’è un pregiudizio italiano nei confronti dei francesi ( snob e antipatici. parlano solo fancese e hanno troppi formaggi che puzzano) figuriamoci se poi sanno fare dei bei films!Così come pure c’è un pregiudizio tremendo e cattivo verso i tedeschi .
Quest’ultimo risale a fatti di 65 anni fa ma è ancora lì intero e marcio fra i nostri piedi.
A qualcuno dà persino noia sentire parlare in tedesco…siamo messi meravigliosamente bene…Ma vi rendete conto? la lingua di Mozart, di Goethe, di Freud.. e della mia amica Stefanie, e del mio amico Wil, e della mia amica Beta…e di tantissimi altri. gente preziosa, gentile, colta, consapevole, MOLTO consapevole..
Viaggiare bisogna, imparare le lingue bisogna,e anche tener la bocca chiusa a volte.
Cosa dovrebbero dire in Libia o in Etiopia quando sentono parlare dei turisti italiani? o in Slovenia per essere più vicini? Vi riconoscete nei fascisti criminali e disgraziati che sono stati lì a fare sfracelli, voi???
La Germania è un paese bello, democratico e dove si vive molto bene. Nonostante i suoi governanti non ci siano troppo simpatici e nonostante i rigurgiti di destra che hanno loro, come noi, come i francesi, gli olandesi e via dicendo. Ma questa è un’altra storia
Scusate la digressione – ma i luoghi comuni mi fanno leggermente incavolare.

@Jezabel, ho visto centinaia di film da sola. A volte si sta benissimo, lì al buio, a occhi sgranati, senza nessuno accanto che..sbuffa, o russa. Baci

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11 febbraio 2015

editalara

non sono esperta di film francesi ma amo i film “lenti” ( ma lenti rispetto a cosa poi???) e vorrei citarne tre ( tra i tanti ) che mi hanno incantata: “Primavera estate autunno inverno e ancora primavera” e “Ferro 3 la casa vuota” capolavori di Kim Ki Duk mi pare coreano; “treno di notte per Lisbona” di Bille August mi è piaciuto e prima o poi ne leggerò il libro.
poi va bene anche il cinema per svago totale e divertimento, perchè no? per festeggiare analisi buone e scampata presunta malattia di una amica andrò a vedere insieme a lei le famigerate 50 sfumature, il protagonista è un gran figo e mi prendo due ore di meritata distrazione 😉 !
ciao!

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11 febbraio 2015

wwayne

Sul momento mi viene in mente soltanto un film lento che mi è piaciuto sul serio: The tree of life. Mi è piaciuto abbastanza anche Il mestiere delle armi, che con un ritmo più veloce sarebbe stato un capolavoro assoluto.
Barry Lyndon è tacciato di essere lento, ma io l’ho trovato al contrario molto scorrevole. Ed è bellissimo, ovviamente.

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11 febbraio 2015

garife123

Un film lento…solo un esempio: la recita di Teo angelopulos durata 230 minuti uscito a metà anni settanta – ricordo una scena: un pastore compare all orizzonte a circa un chilometro e mezzo di distanza dopo quattro minuti che la telecamera ha seguito il protagonista si arriva all inquadratura del volto (ovviamente tutta la scena si è svolta nel silenzio più assoluto) dopo questo per me non sono più esistiti film lenti…iosseliani, Rohmer,Kaurismaki, pahani, goretta, Tanner, Chabrol…..

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11 febbraio 2015

wwayne

A proposito di film anni 70, per me il film migliore di quel decennio (o almeno, il migliore tra quelli che ho visto) è senza dubbio … e giustizia per tutti. Sì, ci sono stati altri grandi titoli in quel periodo (Il padrino, Rocky, le opere di Allen, Kubrick, Lumet, Scorsese, Spielberg eccetera), ma … e giustizia per tutti è il mio preferito.

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11 febbraio 2015

adour

Guten Morgen 😉

Vedo che la vena polemica , è come il vizio del lupo.

Io ho detto semplicemente che sentir parlare il tedesco mi inquieta , poi sentirli cantare ,a meno che non si tratti della meravigliosa voce di Marlene Dietrich, mi lascia per lo meno perplesso.

Ma si tratta di gusti personali, pertanto non opinabili.

Cacofonicamente non gradevole, la loro lingua mi sembra sempre perentoria, anche quando usano parole dolcissime. E poi hanno un senso dell’humorismo e dell’ironia, zero, come alcune persone ,qua, sempre incazzate con il mondo.

Ma vogliamo mettere un “Ich liebe dich!” con te quiero?

Mozart per fortuna componeva musica, Goethe,spesso in giro per il mondo scriveva, Freud poverino era spesso raffreddato e tirava su con il naso.

Poi se a me non piace Hans, Gunther, hansel e gretel saranno fatti miei, e sarò pure libero di esprimere una mia opinione, senza essere tacciato di Razzismo.

Per quanto riguarda il perdono, beh mi sento un cristiano imperfetto.

E siccome non sono tipo, che le mando a dire, mi rivolgo a te
@Cristina
Spesso sei stata tacciata di voler tu guidare una determinata discussione, e chi non la pensava come te, o leggeva come te, praticamente era un imbecille.

Penso ovviamente, ma sicuramente te ne sarai accorta anche tu, che non è cosi.

Ora io non so che tu sia, che fai per vivere, se viaggi tantissimo perché sei una miliardaria, né quante lingue tu conosca, e francamente non me ne importa nulla.

Ma ti prego, ti prego, di non permetterti più di tacciare altri di provincialismo.

E se il messaggio non è chiaro
“Viaggiare bisogna, imparare le lingue bisogna,” come se tu fossi l’indiana Jones del blog, mentre gli altri poveri imbecilli, è un tuo pensiero, Non rispettabile, che magari potresti riservare a tuo figlio, come farei con il mio. Ma ripeto, non puoi permetterti di farlo, con me e nessun altro, non solo perché non ci conosci, se non solo stereotipandoci, ma perché ritengo offensivo ritrovarsi ad una certa età, la lezioncina di come bisogna vivere ed istruirsi, da una che pensa o crede di saperla lunga

Mentre “anche tener la bocca chiusa a volte.” Si commenta da solo, La citazione infatti,ritengo essere assai malevola, anarchicamente impossibile da accettare, democraticamente intollerabile, repubblicamente totalitaria.

Una serena giornata.

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11 febbraio 2015

wwayne

@Adout: Marlene Dietrich ti consiglio di ammirarla, sia come attrice che come cantante, nello splendido Rancho Notorius. Il regista di quel film è il grande Fritz Lang.

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11 febbraio 2015

wwayne

A proposito di cantanti, ieri sono andato a letto presto e non ho visto Sanremo. Mi son perso qualcosa?

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11 febbraio 2015

adour

IO, non sapendo la differenza tra cinefilo e cinofilo, spesso vado al cinema con amici che amano i cani e gli piace il cinema. 😉

Non sono un amante del cinema d’essai,anche perché si sta spingendo a limiti veramente insopportabili, ben raccontati da @garife123,.
Trovo, comunque che i grandi autori non sono mai lenti,che poi lento cos’è,un film che NON abbia 127 incidenti stradali per inseguimento,224 morti assassinati a mani nude,522 con arma da fuoco, e uno che si salva sotto una tempesta di proiettili,scimitarre,bombe a mano e sputi.?

D’altra parte alcuni film, della durata di 3 giorni, in cui, per contratto,regolarmente depositato dal notaio, sei obbligato a stare seduto,magari su seggiole di legno anni 60,montate apposta, per la visione del film,
Mi sembra troppo anche per il più stoico dei cinefili o cinofili.

Per cui, alcune volte ti torna in mente LUI, il grido liberatorio del rag. Ugo Fantozzi all’ennesima visione della
“corazzata potemkin “

🙂

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11 febbraio 2015

wwayne

“127 incidenti stradali per inseguimento,224 morti assassinati a mani nude,522 con arma da fuoco, e uno che si salva sotto una tempesta di proiettili,scimitarre,bombe a mano e sputi”
Adour, hai appena citato il mio film ideale! 🙂

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11 febbraio 2015

cristina

sono giorni che sento tacciare la germania di nazista, sono davvero molto stufa! tutto qui.e semplice. Studiare le lingue fa bene alla testa, e all’orecchio, lo allena. Tutto qui. anche questo è semplice.
Si è responsabili delle frasi che si scrivono. Riverberare nel tedesco echi nazisti è -a mio parere -una colpa, e pure pericolosa per chi ci ascolta ed è meno attrezzato.
Mi ci arrabbiavo anche quando lo diceva mio padre, che pure dei nazisti era stato prigioniero e aveva dovuto scappare di notte per l’albania e la yugoslavia aiutato dai partigiani di là.E lui, se vogliamo, qualche scusante ce l’aveva pure.
Non è un fatto di provincialismo, è un fatto culturale, di accettazione del diverso da sè, dei tempi diversi, dei mutamenti sociali etc etc.
Così penso e finchè posso, lo dico.
Fra l’alto è una lingua che può essee tenerissima, provare ad avere un fidanzato di quelle parti e …vedrete.
Fra l’altro da un punto di vista legislativo le loro leggi sono molto più severe che da noi nel reprimere manifestazioni para nazisteggianti.

Basta, mi arrabbio con i luoghi comuni, anche detti in buona fede.
Sono sempre sorgenti di derive e misunderstanding.
Viviamo in tempi duri e difficili.
E- le parole ( le mie pure ovvio) sono sempre pietre.
Non considero imbecilli chi non la pensa come me, al limite li considero molto diversi, a volte troppo anche solo per poter avere un dialogo.

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11 febbraio 2015

cristina

Ich hab dich lieb, si dice in tedesco, frase dolcissima e piena di tenerezza.
Poi che tutti i Tedeschi siano privi di ironia, ma andiamo, su.
E’ come dire che tutti i veneti magnano i gatti o che a tutti i turchi puzzano i piedi e che tutti gli americani sono degli sporchi capitalisti di m….
E meno male che si dovrebbe parlare di persone, alle persone.

Ho anch’io degli stereotipi confitti dentro di me ( e di solito sotterranei tanto da essere inconsapevoli) e mi fanno rabbrividire quando me ne accorgo – o me ne fanno accorgere. Leggere autori africani li tira fuori tutti, e ce li itroviamo lì spiattellati, stiamo tutti ridefinendo i nostri ambiti mentali. Fa tanto, ma proprio tanto bene, a mio modesto ma convinto parere.

Uno dei miei luoghi comuni eccolo qua “ma guarda, e chi l’avrebbe mai detto che in Nigeria nel ’63 si beveva whisky, si ascoltava jazz e si parlava inglese?” che bestiolina ignorante che sono! L’inglese è una delle lingue nazionali,La Nigeria un paese molto ricco (petrolio), la classe dirigente formata nelle università -tante e buone- che c’erano ( ci sono ancora).

In genere, quando scopro una delle pietre nere e malevole che tengo conficcate dentro, poi ,dopo, ringrazio la buona sorte che mi consente ancora e sempre di imparare e migliorarmi, quando ci riesco….Ma sempre viva la differenza!

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11 febbraio 2015

ennore

@
così per ridere…in tedesco forse è un po’ più difficile… 😉

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11 febbraio 2015

cristina

grazie ennore, ma con centinaia di morti in mare,e la Grecia abbandonata a se stessa e alla fame, non so come, mi viene poca voglia di ridere in questi giorni maledetti. Sarà che ho un brutto carattere

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11 febbraio 2015

ennore

@
…a me suona un po’ meglio…questioni di gusti naturalmente… 😉 😉

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11 febbraio 2015

wwayne

@Cristina: Mi dispiace che tu non creda che ci possa essere un dialogo tra persone con pensieri troppo diversi tra loro. Eppure, il nostro stesso rapporto ti smentisce: io riesco ad avere un dialogo con te, anche se non cogli la grandezza dei film di Stallone e Schwarzenegger, o la bellezza dei libri western.

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