I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Ho iniziato un libro di cui qui si è già parlato, ma come al solito non riesco a ritrovare il commento. Si tratta di “Canale Mussolini”, so che qualcuno ne diceva mirabilia; a me come scrive Pennacchi proprio non piace e il romanzo dalle prima 40 pagine sembra il solito pastrocchio di storia familiare, pseudo storia patria, storia locale e qualche altro elemento di facile presa. Ho letto troppo poco per dire altro, ma se non erro non sono queste le caratteristiche più preoccupanti del libro. Voglio andare avanti, giusto per capire, non perché il libro valga più di tanto.

    @Cristina @Tutti
    Cristina, sembrava colpa tua e invece …

    Ti prego, sia che su Pennacchi tu ti sia già espressa, sia che tu non l’abbia fatto, esprimiti alla tua maniera (non c’è bisogno di chiedertelo): va bene i complimenti e i saluti; passino i testosteroni e i film porno (a chi servono), ma mi piacerebbe proprio sentire un tuo parere di sostanza.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  2. Avatar wwayne

    @Mariangela: Anche a me ultimamente è capitato più volte di mollare un libro acclamato. E’ successo prima con “Vizio di forma” di Thomas Pynchon, poi con “L’uomo in fuga” di Stephen King. Nel primo caso ho abbandonato perché il libro non scorreva, nel secondo perché la trama non mi prendeva più di tanto. Sì, c’era un uomo con una missione da compiere e quindi sulla carta avrebbe dovuto essere avvincente, ma più andavo avanti nella lettura e più mi rendevo conto che non me ne poteva fregà de meno se l’uomo ce la faceva oppure no. Insomma, è un romanzo con una intrigante idea di base, ma che fallisce clamorosamente nel creare empatia tra lettore e personaggio. Buona Domenica! 🙂

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  3. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Wwayne @Tutti

    Sai, questo non è un libro poi così acclamato, ho sentito che a qualcuno è piaciuto e, in effetti, è il tipo di libro che può essere accattivante, a suo modo; per quello che ho letto io, mi sembra qualcosa a metà tra il tentativo di fare storia per gli analfabeti (è così che l’autore tratta i suoi lettori) e la volontà di dipanare una trama che proprio stenta a decollare.

    Per adesso devo andare avanti, ovvio che mi piacerebbe proprio sentire anche la vostra opinione in merito.

    Ciao,
    Mariangela

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  4. Avatar cristina
    cristina

    @Mariangela ma che vuoi che ti dica? non leggerei Pennacchi nemmeno se minacciata. Un fascio.-populista… ma che vuoi che mi importi di quel che scrive uno così? l’ho visto una volta a una qualche trasmissione TV e mi è largamente bastato..bleah.
    io sono antifascista da sempre, uno come Pennacchi manco morta, guarda.
    Perchè nei libri, sopra o sotto a destra o a manca, ci vuole pure un filo, un’etica, una forza pensante e morale, pur nelle mille diversità delle culture, delle storie, dei paesi e delle narrazioni.

    Ho finito LA FRECCIA DI DIO di Chinua Achebe. Considerato il padre della letteratuira africana, almeno di lingua inglese, la scrittura è fenomenale, icastica, profondamente pungente, bella.
    Una storia fra villaggi, fra vecchie divinità e l’arrivo dei nuovi bianchi, le rivalità fra i potenti, la saggezza del vecchio sacerdote, bizzoso ma profondo, molto divertente, scoppiettante di ira e ironia insieme. col suo amico migliore parla per perifrasi, esempi, metafore, è uno scontro verbale di sofisticata inteligenza e arguzia.
    . Un’intelligenza scintillante, con molti detti e proverbi buffi,a volte tremendi, insomma strategie e rivalse nella Nigeria interna intorno al 1915.
    Oh che scoperta! certo qui è difficile identificarsi, cosa che spesso ci avviene nelle nostre letture, ma a me è scattata l’ammirazione pura e semplice.
    Purtroppo Achebe è praticamente introvabile.

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  5. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Beh, poi così introvabile non è, Achebe: qualche copia di “La freccia di Dio” l’OPAC la segnala. Vedo che in italiano sono disponibili anche saggi e libri per bambini di questo autore.

    Io invece, per quanto non coercita fisicamente, il romanzo di Pennacchi vorrei proprio finirlo e non perché mi piaccia, ma per capire e poter dare un giudizio mio, e per ora non dico niente perché ho al mio attivo meno di 60 pagine. Ti ringrazio per la chiarezza del tuo commento al proposito.

    Ieri ho finito un libro che mi era stato consigliato, qui, quando chiesi titoli cosiddetti “divertenti”, voi l’avrete sicuramente letto, si tratta de “Il più grande uomo scimmia del Pleistocene” di Roy Lewis. Io non lo conoscevo e mi è piaciuto molto, sia come lettura in sé, sia per la tematica legata all’innovazione, al progresso e alla sua utilizzazione. Diversamente che per “Lo diciamo a Liddy?”, che mi era parso un bel libro, ma non “divertente”, questo sì, in effetti, in alcuni punti fa proprio ridere. Conoscete altri titoli di questo autore?

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  6. Avatar cristina
    cristina

    @mariangela, non capivo quello che scrivevi ma poi ho riletto. Si ma che vuoi? miele e fiele son gemelli e vanno a braccetto da buoni fratelli.
    che barba, che noia diceva quella là

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  7. Avatar adour

    Ed eccolo qua!
    habemus Mattarellum

    in questo mondo così grigio,forse c’era bisogno di qualcuno che sapesse sorridere alla gente, invece un altro rigorista senza sorriso,che come primo atto si selfa con le suore.

    In un epoca di integralismi religiosi, Noi rispondiamo con il ritorno di un democristiano.

    Tutto si potrà dire di noi italiani, tranne che non siamo coerenti con la storia e che non abbiamo senso dell’Humor.
    _______________
    L’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.
    Gustave Flaubert
    ________________
    Niente è stato mai così vero, purtroppo.

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  8. Avatar cristina
    cristina

    Io c’ho bisogno di uno che sappia difendere la Costituzione a piede fermo, mica che faccia sorrisi a destra e a manca. I sorrisi non sono una prerogativa indispensabile in un Presidente della repubblica e non è lui quello deputato a illuminare il nostro mondo grigio…. Servono iidee e schiene dritte e gente che lavora per lo stato e non per se stessa.
    E nel buio dei tempi che corrono questo siciliano anti mafia, sobrio, avvezzo ai congegni del potere certo ma non prono ai poteri – dopo nani e ballerine di troppo del ventennio berlusca, non mi dispiace.

    Certo volevo una donna, magari anche laica. Mi sa che non ce la farò a vedere una donna al Quirinale se va avanti così.
    Ma il ragazzetto toskanello skizzato almeno avrà un freno.E dio sa quanto ce n’è bisogno con quella sua smania di potere e tweet.
    Comunque uno che come primo atto va al muro delle Fosse Ardeatine ha tutto il mio rispetto.

    Mattarella è democristiano, non credo integralista, anzi, direi proprio di no. E’ uno dei fondatori del PD con Bindi e co. Che poi lui vada a messa son fattacci suoi, e da uno vedovo di 73 anni, giudice costituzionalista, c’è pure da aspettarsi che vada in un convento di suore e non in una chiesa fru fru (ce n’è, ce n’è).
    Ho letto poi che era amico di Lucio Magri e questo me lo rende anche simpatico, pensa un po’

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  9. Avatar wwayne

    @Cristina: Condivido molte delle cose che hai scritto. Anche a me Mattarella ha fatto un’ottima impressione, anche a me non piace che Renzi twitti a tutto spiano come un ragazzino (che poi è solo una delle tante cose che non mi piacciono di lui, anzi forse è la più lieve), anche a me ha dato fastidio l’eccessivo risalto che è stato dato al fatto che Mattarella vada spesso in Chiesa.
    Dietro a questa insistita sottolineatura della sua fede cattolica è possibile scorgere il pregiudizio sbagliatissimo per cui, se uno ha un intenso rapporto con la religione, allora sarà sicuramente una brava persona. Questo non vuol dire assolutamente niente: alcune delle persone peggiori che ho conosciuto in vita mia avevano addirittura l’abito talare, mentre invece una delle mie più care e leali amiche è un’atea convinta.

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  10. Avatar adour
    adour

    È un discorso che potrebbe aprirsi a vari atteggiamenti populisti e prendere derive diverse.
    Penso che tra persone intelligenti ,parlare di un presidente del consiglio che twitta e scorgere in questo una deriva è alquanto semplicista . Renzi ha portato a casa il suo risultato, quello che voleva , financo nei tempi da lui dettati . condizione questa non riuscita nemmeno ai vecchi marpioni della poltica circa 2 anni fa . E questo che piaccia o meno , gli va dato atto.

    Poi ogni volta che si parla di un giovane (relativamente direi, 40 anni) ce ne usciamo con la sua scarsa maturità, esperienza, (wayne ne sa qualcosa), che dovrebbe essere invece innata nei vecchi matusalemme che “occupano il parlamento in pianta stabile facendo della politica il proprio lavoro .
    Di questi esempi ne potete trovare a destra e sinistra.

    Io penso seriamente e senza nessuna demagogia, ne tanto meno come dite voi, per fare il “Piacione ” (non me ne frega un…..) ,che un nuovo mondo sarà possibile solo attraverso i GIOVANI, le loro nuove idee e una nuova visione dl mondo.

    Se non prendiamo consapevolezza che la mia generazione, come la vostra ha fallito. Non riusciremo mai a liberarci del pesante fardello che ci portiamo in europa, non potremmo mai ambire ad essere un grande paese, financo democratico a almeno tollerante come spesso si dice nelle parole ma non nei fatti.

    Per quanto riguarda il sorriso, beh questo lo spiegavo l’altra volta, ma evidentemente è un concetto difficile, non importa .
    Io pensavo semplicemente al più grande presidente della repubblica quale SANDRO PERTINI ed al suo sorriso.

    Per quanto riguarda i democristiani che riescono a sopravvivere a mille terremoti e tenere sempre una poltrona importante. Capaci nel 94 di fare una legge il Mattarellum ,che di fatto salvava, attraverso la quota proporzionale il vecchio ceto politico ,contro il volere degli italiani che invece avevano votato nel referendum per il maggioritario, beh che dire.
    Ricordo solo che quella legge ci consegnò per 20 anni nelle mani del psico-nano.

    E, ironia della sorte, come giudice della Consulta il 4 dicembre 2013 ha dichiarato incostituzionale,lo stesso parlamento che lo ha votato e che domani andrà a ringraziare.

    Poi siete gente ben informata, e non mi dilungo, solo temo che quando la politica parla di difendere la costituzione (vecchia e obsoleta in alcuni punti) spesso capiti che lo facciano solo per difendere i loro diritti ,che non sono i diritti del popolo.

    Ma Spero di sbagliarmi

    PS : non era tra i padri fondatori del PD ma della margherita con la Bindi il che è tutto dire.

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  11. Avatar cristina
    cristina

    @il popolo? ma che è? le ndrine? i no Tav? i forconi? i palazzinari? i fascisti di borgata? i razzisti veneti gasati dal Salvini ignudo? i mille artigiani strozzati dalla PartitaIva ma parecchio evasori? ( vedere mio idraulico, elettricista falegname etc) i disoccupati magari tatuati e rapper come mio figlio? i lavoratori al nero e a giornata, non assicurati e senza difese come i muratori polacchi che costruiscono la casa qui di fronte? il notaio, l’avvocato, il grande medico che non ti fanno fattura (al 99percento) ? ma suvvia! Il popolo è tutto e soprattutto nulla.
    La Costituzione italiana è sulla Carta la più bella del mondo ( per copiare Benigni), ci fosse uno che la rispetta e la fa rispettare sarebbe giàà un lusso.

    Pertini lasciamolo dove era, er meglio Pesidente, sorrideva, ne aveva viste troppe lui, anche perchè l’Italia vinceva al pallone. Mattarella è segnato da una morte del fratello fra le braccia, credo che qusto gli abbia stravolto la vita.

    W la Bindi, per me la meglio ministra della Sanità dal ’45 in poi. Una schietta e verace (pure cattolica ma che mi importa?) e che non le manda a dire.

    Mattarella, questione di stile,direi. Moroteo.
    Anche se, anche se, ma che diavolo di bisogno c’era di invitare il pregiudicato berlusconi silvio al suo insediamento domani?? Ossignur madonnina bella…

    “E, ironia della sorte, come giudice della Consulta il 4 dicembre 2013 ha dichiarato incostituzionale” bè qui si tratta del Porcellum ( non del Mattarellum) legge Calderoli. giusto per precisare.

    @Wwayne, sai che anche tua zia è atea,e più che convinta, proprio fondamentalista.

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  12. Avatar wwayne

    @Cristina: Non lo sapevo! Comunque, mi dispiace che per il dopo Napolitano non siano tornati in auge i nomi di Rodotà e Settis. Due uomini di grande cultura ed intelligenza, con uno spessore umano e un senso dello Stato davvero sconfinati.
    Il primo non aveva nessuna chance, perché 1) il partito che lo sosteneva stavolta ha preferito proporre un ex giudice di Forum (no comment); 2) Rodotà si è fatto fuori da solo con le sue stoccate nei confronti di Renzi.
    Per quanto riguarda invece Settis, ad essere precisi il suo nome è rispuntato fuori, ma soltanto come ipotesi giornalistica, nessun partito ha creduto in lui.

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  13. Avatar camilla
    camilla

    Forse Mattarella non ha niente ridere. dopo un Berlusconi, che sorrideva sempre come il pirla che è, presidente del consiglio per 20 anni, dovremmo essere meno “soliti italiani”, non ci va mai bene nessuno. Il Renzi lo trovo un degno nipotino del suo conterraneo Machiavelli ed è , per me un grande complimento. Mattarella è degnissimo, si dimise SI DIMISE contro lo strapotere concesso al Berlu con le sue TV, da cui partì tutto il suo strapotere di corruzione dei curi. Rodotà è davvero troppo vecchio, viaggia verso i 90. Come presidente della Repubblica penso che Mattarella vada più che bene. Renzi è un ciclone, altro che ragazzetto non so cosa.
    @mariangela — Pennacchi, che strazio, il solito autodidatta presuntuoso e fascistoide.Canale Mussolini è , per me, un libro brutto e sgangherato.
    @adour —quando facevo politica attiva ebbi il grande piacere di essere invitata, con altri compagni, a Corvara dove Pertini trascorreva le vacanze. Ci invitò tutti a pranzo, ci disse di dargli del tu, ci divertimmo a ascoltare le sue avventure e ci salutò tutti con un abbraccio stretto e un bacio. Un a giornata particolare che non dimentico mai. Ciaociao

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  14. Avatar wwayne

    @camilla: Hai messo in rilievo un altro stupido modo di pensare, ancora più stupido dell’equazione uomo religioso = uomo buono: la tendenza degli italiani a valutare una persona (e in particolar modo un politico) in base a quanto sorride. A questo proposito non scorderò mai un’intervista a una grillina, l’ho vista anni fa ma posso citarvela parola per parola:
    INVIATO: “Cosa votava prima di Grillo?”
    GRILLINA: “Berlusconi.”
    INVIATO: “E perché votava Berlusconi?”
    GRILLINA: “Perché era allegro.”
    Penso che la cosa si commenti da sola.

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  15. Avatar adour

    Il popolo siamo noi !
    io tu camilla,editlara, felice celato e tanti altri.
    Siamo le persone per bene, quelle che oggi non fanno affondare il paese, quelli che pagano le tasse (e sarà una notizia sconvolgente per te fanno le fatture a studio) sono quelli che si alzano ogni mattina e si mettono a lavoro, sono quelli che si impegnano per gli altri senza altri tornaconto, quelli che si operano per uno stipendio misero, alla ricerca di una minima dignità familiare e sociale.

    Gli altri quelli di cui parli,non li conosco.
    Ne sento parlare, è un parlare italiota, capace di sbriciolare qualsiasi virtù o capacità propria delle persone per bene, solo perché messi nello stesso calderone e quindi TUTTI Livellati verso il Basso.

    Dicevo per l’appunto “ E’ un discorso che potrebbe aprirsi a parecchie derive populistiche”
    E sembra lo sia diventato con i tuoi esempi iconoclastici come anche i miei.

    Dicevo inoltre, persone ben informate
    ma non giriamo per favore intorno alle parole come fanno molti politici …
    ho detto che
    “E, ironia della sorte, come giudice della Consulta il 4 dicembre 2013 ha dichiarato incostituzionale,lo stesso parlamento che lo ha votato e che domani andrà a ringraziare”

    Appare superficiale che ci riferiamo al porcellum che arriva dopo il mattarellum, ma è attraverso il porcellum (legge elettorale ancora in vigore) che è stato eletto questo parlamento (quindi incostituzionale) che ha eletto il presidente che tosto andrà a ringraziare.

    Se vogliamo essere Pignoli :
    la legge è incostituzionale,
    quindi il parlamento,
    ergo il presidente 🙂

    Grazie cam per le tue sempre belle e sin troppo generose parole verso di me, hai inteso bene ciò che volevo dire, Pertini non era solo il presidente che sorrideva a Barcellona, altra figura iconoclastica , ma ben di più, soprattutto per coloro che hanno avuto il piacere di stringergli la mano.

    Ora non parlerò più di politica, e sarà meglio tornare ai libri, anche se mi sarebbe piaciuto sentire anche il parere di felice che stimo molto,anche se molto diverso dal mio.

    Fondamentalista? eh ognuno ha le sue croci, 🙂 🙂

    Baci e abbracci cam

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  16. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Mentre imperversano i commenti sulla recente elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana (secondo me, un’abile operazione politicamente spregiudicata che ha portato ad una scelta – mi pare – di grande qualità; poi, le persone cambiano quando esercitano una responsabilità e quindi non ci resta che aspettare per vedere se il nuovo Presidente sarà all’altezza delle – almeno mie – aspettative), per tenermi lontano dai temi…più scivolosi, vorrei segnalarvi alcune letture con le quali il mio 2015 di lettore è iniziato, con grande soddisfazione.
    A parte il già citato Piketty, sul versante letterario l’anno è cominciato veramente bene; eccovi le segnalazioni:
    Ian McEvan: LA BALLATA DI ADAM HENRY (Einaudi, 2014): una bella storia, narrata molto bene, con un bellissimo personaggio femminile al centro di essa (tema: la questione del rifiuto delle trasfusioni da parte dei testimoni di Geova);
    Umberto Eco: NUMERO ZERO (Bompiani): una satira indiavolata (e intelligente) sulla stampa, sui media, sulla “verità” che essi gestiscono e anche, alla fine, sul nostro paese;
    Michel Houellebecq: SOTTOMISSIONE (Bompiani, 2015): Il tema lo conoscete tutti (la Francia conquistata nel 2022 da un partito Islamico; ne hanno parlato abbondantemente i giornali nei giorni attorno agli attentati di Parigi). Non so se sarà il 1984 (di Orwelliana memoria) dei nostri tempi, ma, certo fa pensare;
    Lion Feuchtwanger: I FRATELLI OPPERMANN (Skira,2014): Un libro molto duro (racconta delle vicende di tre fratelli ebrei durante il periodo della salita al potere di Hitler, nel 1933), direi drammatico e aspro. Il libro è stato scritto nel 1933 quando forse molte delle cose narrate non si erano ancora pienamente verificate e per questo può essere considerato “profetico”. Impressiona la narrazione del radicarsi progressivo della follia, fra compromessi e sottovalutazioni. Da questo punto di vista è senz’altro un monito perenne.

    Ma il libro veramente straordinario che mi è capitato in mano è il V volume di un’opera che – credo di poter dire, anche se non ho ancora comprato i quattro volumi che lo precedono – appare monumentale su LE LEGGENDE DEGLI EBREI, scritto da Louis Ginzberg (Adelphi, 2014): si tratta di una vasta raccolta di racconti della cultura ebraica (forse dei veri e propri midrashim) coi quali i narratori solevano “riempire” le vicende bibliche di racconti fra il poetico ed il riflessivo, talora anche delicatamente ironici. Non occorre essere credenti per gustare, per esempio, le struggenti leggende sulla morte di Mosè; se poi si è (anche) credenti (ebrei o cristiani) si può apprezzare il senso profondo, sospeso fra vita, promessa e morte, del dialogo immaginario fra Dio e lo straordinario condottiero del Suo popolo. Se però proprio il tema ci provoca orticarie, non leggetelo: peccato!

    Assai deludente, invece, Applausi a scena vuota, di David Grossman (Mondadori, 2014), narrativamente pasticciato e – per me – insopportabile.

    Sul Pennacchi di CANALE MUSSOLINI (e di qualche sua opera precedente, come Palude e Mammouth) sarei meno severo di come leggo su questo blog: in fondo la saga dei “colonizzatori” delle paludi Pontine è un pezzo della nostra storia e lui la racconta, secondo me, molto bene. Poiché lo conosco personalmente, credo di poter “certificare” la sua autentica matrice comunista; delle sue successive avventure politiche so molto meno, ma …..anche Mussolini era socialista.
    FC

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  17. Avatar wwayne

    @Felice Celato: Il mio 2015 invece è cominciato con queste letture:

    Lewis B. Patten, “L’assassino di Yuma”
    John Green, “Città di carta”
    Lewis B. Patten, “Il cacciatore di bisonti”
    Frank Leslie, “Il sentiero della morte”

    Sono tutti western a parte Città di carta, che è uno young adult (altro genere che adoro). Di questi 4 il migliore è senza dubbio quello di Frank Leslie: l’hanno fatto uscire in edicola pochi mesi fa, quindi se ti interessa credo che lo potresti reperire facilmente.
    Con i prossimi libri cambierò genere: ho ordinato in libreria 3 romanzi di fantascienza e 2 di Storia Romana. Ti, anzi vi farò sapere come li ho trovati.

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  18. Avatar cristina
    cristina

    oh @felice, che bello rileggerti, quante belle cose! Grazie!
    Su Pennacchi, non importa cosa lui dice di essere, importa cosa è e come è…l’aggettivo di Camilla è perftto secondo me “sgangherato”, ma come al solito, il mondo è bello perchè è vario!

    Leggete Chinua Achebe!, se lo trovate…@Cam è un GRANDE

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  19. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti
    Non c’entra nulla o quasi con la vostra discussione sul PdR, ma ho finito un libro il cui titolo sembra selezionato apposta:

    • Georges Simenon, “Il Presidente”, Adelphi

    È il secondo libro di Simenon che leggo, ma non mi aspettavo un giallo e dalla sua scrittura non sono affatto rimasta delusa: non gli avrei mai attribuito una tale capacità di tratteggiare i personaggi (qui il personaggio per la verità è uno solo, il vecchio presidente, appunto) e un acume psicologico così indagatore. Il romanzo è una riflessione sulla vecchiaia e sulle sue illusioni. Consigliabile: autentico, sobrio e doloroso.

    L’altro libro di Simenon che avevo letto, che pure non era un giallo (stavo scordandomi di averlo letto, mi è sovvenuto ora mentre scrivevo), era “Lettera a mia madre”: mi aveva colpita la durezza della figura materna.

    Voi conoscete Simenon non giallista?

    Ciao,
    Mariangela

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  20. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    ….ma anche, Mariangela, sul potere,e sul suo spesso indefinibile lato oscuro.
    Non a caso ci fu chi intravvide, nel Presidente di Simenon, la figura di Clemenceau. Anche secondo me, un gran bel libro.
    FC

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  21. Avatar cristina
    cristina

    Certo @Mari! Simenon non giallista è notevolissimo! e, quasi sempre, assai triste

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  22. Avatar cristina
    cristina

    @ cam del mio cor. vedi che ti dò retta? ho comprato e sto leggendo Enard Via DEI LADRI. Fra l’altro avevo bisogno di un intervallo fra gli scrittori africani…

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  23. Avatar camilla
    camilla

    Cara Cri , credo che ti piacerà VIA DEI LADRI e che amerai Lakhdar, questo ragazzo marocchino, pieno di sogni, di idee e di voglia di leggere e di vivere e di capire e di … libertà , soffocato dagli artigli nefasti della religione. Enard è un bellissimo scrittore, pieno di pathos e. da quanto mi è parso di capire quando l’ho ascoltato a Mantova, credo che abbia vissuto in paesi lontani e abbia capito tante cose.Del resto basta ricordare il magnifico (e difficile) ZONA, e il piccolo poema, indimenticabile,PARLAMI DI BATTAGLIE DI RE E DI ELEFANTI. Sappimi dire qualcosa. ciao Bella — VIA DEI LADRI – ed Rizzoli – 2014 –

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  24. Avatar garife123
    garife123

    Vorrei solo dare una segnalazione per il giovane WWayne che e’ appassionato di romanzi western: il libro di Elmore Leonard – TUTTI I RACCONTI WESTERN assolutamente imperdibile (tra l’altro alcuni di questi sono diventati film famosi – io sono Valdez – i tre banditi – quel treno per Yuma);
    su Pennacchi e Canale Mussolini concordo con quanto dice Felice Celato;
    i libri di Simenon che non vedono protagonista Maigret sono sicuramente tristi come scrive Cristina ma vale la pena leggerli TUTTI.

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  25. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Felice Celato @Cristina Garife123
    Avete fatto trenta, fate trentuno: sparate qualche titolo di Simenon non giallista: se sono all’altezza de “Il presidente”, vale la pena metterli in lista d’attesa.

    Grazie,
    Mariangela

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  26. Avatar wwayne

    @garife123: Grazie mille! Ti dirò che quel volume lo lessi 4 anni fa (come passa il tempo…), e fu la mia prima esperienza con Elmore Leonard. In seguito di lui ho letto nell’ordine:

    Road Dogs
    I cacciatori di scalpi
    Hombre
    Mr Paradise
    Tishomingo Blues
    Killshot
    Freaky Deaky

    Il secondo e il terzo sono romanzi western, tra l’altro. Tra quelli che ho letto a mio giudizio i libri più riusciti di Leonard sono Road Dogs, Mr Paradise e Freaky Deaky.

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  27. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Eh! Mariangela, Simenon lo leggevo molti anni fa ( prima di cominciare a prendere nota ordinata delle mie impressioni di lettura) e non ricordo quali dei libri letti fossero gialli e quali no ( ma, poi, io non sarei così manicheo, col genere!) e nemmeno quali fossero, analiticamente, i miei “giudizi”. Comunque ti metto giù quest’elenchetto ( molto probabilmente nessuno di questi è un giallo in senso stretto, ma veramente non ricordo bene): Tre camere a Manhattam, L’uomo che guardava i treni, Hotel del ritorno alla natura, Il viaggiatore del giorno dei morti, Il borgomastro di Furnes, Il fidanzamento del signor Hire, Il piccolo libraio di Archangelesk .
    Ti posso solo dire che Il presidente ( che, come forse ricorderai, è legato anche ad uno….strano episodio della nostra cronaca politica, anzi politicante, che valse a farlo rispolverare editorialmente) mi parve il miglior libro di Simenon, che complessivamente “giudico” uno scrittore mai veramente banale.
    FC

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  28. Avatar camilla
    camilla

    @mariangela— Simenon era lo scrittore , ai tempi dei miei genitori, che riempiva i vuoti nei momenti di noia e tutti i possibili luoghi della casa. Le edizioni erano sempre economiche, era considerato “il libro da treno”, Ogni settimana veniva pubblicato un simenon nuovo. Scrisse oltre 200 romanzi non “gialli” e altrettanti , circa, con Maigret, oltre a centinaia di altri racconti e scritti, Con l’arrivo di Adelphi e le sue belle edizioni, è stato molto riconsiderato e , credo, che , Maigret a parte,(o forse no?) Adelphi abbia pubblicato una infinità di Simenon. A mio avviso solo alcuni (una cinquantina? ) dei suoi brumosi ,romanzi sono molto belli. L’ultimo credo sia stato LETTERA A MIA MADRE. Certo è che S. era zeppo di talento. Spigolando in Adelphi credo che troveresti tutto il meglio di Simenon. Un uomo- scrittore fenomeno, forse se avesse scritto qualche romanzo di meno avrebbe potuto essere un grandissimo. Ma il troppo , irrimediabilmente, è soffocante e, come vedi, è difficile , anche se lo si è letto molto, distinguere i suoi romanzi e ricordarne i titoli. Quel che resta è l’impressione, il clima, il colore .mancano le pietre miliari. ciaociao

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  29. Avatar Laura
    Laura

    @ Mariangela
    oltre a quelli citati da Felice Celato…aggiungo i miei preferiti..La neve era sporca…Il gatto…Le campane di Bicetre e La Marie del porto….ma tutti i suoi libri meritano di essere letti.

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  30. Avatar wwayne

    @Camilla: A me succede la stessa cosa con Lewis B. Patten. E’ l’autore di cui ho letto più romanzi (34), e ovviamente, come te con Simenon, non solo non ricordo la trama di ciascuno, ma di alcuni non rammento nemmeno i titoli. Nonostante questo, però, mi restano in mente le atmosfere che Patten sapeva creare, oltre ovviamente alle trame dei romanzi più belli: Rinnegata, Ghiaccio, Incidente a Broken Butte… CAPOLAVORI ASSOLUTI.

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  31. Avatar cristina
    cristina

    @Wwayne, ma tu dei libri di cui parliamo qua e là ne hai mai letto qualcuno? giusto per curiosità… e per capire,
    ognuno di noi frequena questo blog per motivi svariati ma, tendenzialmente, ci si scambiano ( a fatica) delle opinioni-recensioni, emozioni sui libri.
    Tu invec mi sembri chiuso nel tuo universo letterario – legittimo sia ben chiaro, per cui non capisco bene se c’è interscambio o solo comunicazione unilaterale….dei tuoi – a tuo parere- capolavori…e il resto sabbia che scivola via.
    davvero sono curiosa e capisco poco…non ti inalberare

    @cam
    davvero interessante Enard. Lui, come Carrère grandi e fluidi narratori, Carrère più tormentato direi, ma insomma, una scorrevolezza e gradevolezza narrative che non conosco in nessun italiano che mi venga in mente negli ultimi 30 anni- povera letteratura italiana….

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  32. Avatar wwayne

    @Cristina: Don’t worry, lo sai che sono un bonaccione e che ci vuole ben più di questo per farmi inalberare.
    Comunque, in più occasioni avete parlato di libri e autori che avevo letto. Steinbeck, Coetzee, Murakami, Grossman, se non ricordo male anche Stephen King e Agatha Christie… questi sono tutti autori di cui si è discusso in questa sede, e che io ho letto.
    Tra l’altro, come dicevo qualche giorno fa a Felice Celato, nell’ultimo periodo sto uscendo dal mio universo letterario fatto solo di western e gialli. Ad esempio, l’ultimo libro che ho letto (“L’ultimo diario” di Marco Greganti) era di fantascienza, e anche il romanzo che sto leggendo adesso (“Cronache dalla seconda guerra dell’acqua” di Marco Ursano) appartiene a questo genere.

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  33. Avatar wwayne

    Colgo l’occasione per parlare dei 2 libri che ho appena citato a Cristina.
    Come si intuisce dal titolo, “L’ultimo diario” di Marco Greganti è strutturato in forma diaristica: la protagonista e redattrice dell’immaginario diario è una ragazza romana, Arianna, che nelle prime pagine ci parla della sua normale vita di studentessa liceale.
    Poi succede una cosa inquietante: a Roma comincia a circolare una grande quantità di granchi. All’inizio lei e i suoi compagni di classe non ci danno troppo peso, anzi addirittura vedono l’invasione di quei piccoli crostacei come un evento folkloristico.
    Poi questi granchi diventano sempre più grandi e distruttivi, fino a demolire completamente la città. A quel punto il romanzo da young adult diventa post – apocalittico: un brusco cambio di tono che l’autore regge benissimo, dimostrando una grande versatilità e bravura in entrambi i generi. Lo consiglio anche a chi ama non ama né il genere fantascienza né il sottogenere post – apocalittico.
    “Cronache dalla seconda guerra dell’acqua” di Marco Ursano invece è ambientato a Bari. Lo scrittore immagina che, a seguito di una grave scarsità d’acqua, la demagogia della Lega Nord abbia fatto una tale presa sull’elettorato da farla diventare il primo partito. Appena sale al potere, subito l’Italia si divide in 2 parti, Nord e Sud, che sono (come si intuisce dal titolo) in guerra tra loro. La trama si focalizza in particolare sull’assedio di Bari, di cui la Lega controlla soltanto una parte.
    La Lega Nord non è mai nominata esplicitamente (almeno non nelle 90 pagine che ho letto finora), ma si capisce benissimo che il partito al potere è quello, dato che ad assediare Bari c’è l’Esercito Padano.
    Del libro di Ursano mi piace non soltanto il contenuto, ma anche lo stile di scrittura: infatti ad ogni capitolo cambia la prospettiva da cui la storia è raccontata (primo capitolo narrato dal punto di vista dei leghisti, secondo dal punto di vista dei baresi, dal terzo nuovamente i leghisti eccetera), e questo ci dà modo di avere un quadro completo della situazione, oltre che di penetrare in profondità la psicologia di tutti i personaggi. Davvero un autore di grande talento e fantasia.

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  34. Avatar cristina
    cristina

    sai @ Wwayne che per me western gialli e fantascienza è quasi ( ho detto quasi!) la stessa cosa?
    cioè i gialli li metto da parte – solo se di Vargas, Simenon Agatha Christie e il primo Camilleri – il resto, per l’amor di dio, trastulli per ragazzi,(no, per lettori maschi, a dire meglio) e va benissimo.
    Però mi devi di leggere IL FIGLIO – quello si librone quasi capolavoro, ricordi? te l’avevo fatto notare, e vorrei proprio il tuo parere, sul serio.
    Ma nemmeno qualche graphic novel? MAUS? o Di sacco? mannaggia

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  35. Avatar wwayne

    @Cristina: Di Sacco ho comprato anni fa “Io e il rock”, ma non l’ho ancora letto. Comunque, di fumetti e graphic novels ne leggo a iosa.
    Per quanto riguarda “Il figlio”, me lo consigli in un periodo in cui ho già in readlist 3 romanzi di fantascienza, 2 di Storia Romana e 2 di John Green, quindi mi sa che ne passerà di acqua sotto i ponti prima che io possa leggerlo. Appena succederà, però, sarai la prima a saperlo.

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  36. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Felice Celato @Cristina @Garife123 @Camilla @Laura @Tutti
    Vi ringrazio per i titoli, @Felice, chiedevo di Simenon non giallista solo perché del Simenon più conosciuto, quello di Maigret, avevamo parlato un po’ quest’estate anche con Carloesse. Sinceramente, l’episodio di cronaca politica cui fai cenno non ce l’ho presente.

    Dall’Opac e dalla rete ho appreso quanto segue: quasi tutte le opere da voi citate sono pubblicate anche in versione digitale; di “Il piccolo libraio di Archangeles” c’è anche l’audiolibro e da “Monsieur Hire” è stato tratto un film. Buono a sapersi.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  37. Avatar FALCO
    FALCO

    @ADOUR grazie per il tuo suggerimento! Questo libro di Lemaitre mi ha colpito : bello, molto bello e del tutto particolare sia per la vicenda che per il modo in cui è raccontata . Lo spunto da una storia vera che ha la tensione di un giallo e i personaggi, inverosimili ed estremi, sono raccontati con profondità perché ciascuno di loro possa essere l’emblema stesso dell’uomo e di tutte le sue debolezze. Ho seguito con curiosità lo sviluppo di questo racconto improbabile ma entusiasmante, dove la speranza di vedere che il cattivo (qui cattivo cattivo davvero) venga punito non ti lascia mai. Eppure dall’autore mai un giudizio morale.
    Speciale, coinvolgente, profondo come un buon romanzo, ma scritto con ritmo e stile incantevole, come dici tu. Peraltro ho letto da qualche parte che l’autore ha scritto che il libro ideale sarebbe una storia di Dumas scritta da Tolstoj…

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  38. Avatar carloesse
    carloesse

    Tra i libri già citati c’è sicuramente già il meglio di Simenon. Aggiungerei forse ancora “L’Angioletto”, “Il testamento Donadieu”, “Le finestre di fonte”, “La neve era sporca” e “L’Uomo che guardava passare i treni” (se già citati scusate), e comunque molti altri. Raramente Simenon mi ha deluso. Certo però ha avuto anche lui qualche alto e basso.
    Monsieur Hire: era bello anche il film.

    @Cristina
    Io non andrei molto fiero definandomi “fondamentalista”. Scusami , ma per me è sinonimo di “imbecille”. A qualsiasi fondamentalismo ci si senta di appartenere.
    …Senza offesa, eh ?

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  39. Avatar cristina
    cristina

    @carlo, naturalmente il mio “fondamentalista” era una citazione molto ironica. mi spiace che non mi sia fatta capire…(volevo ovviamente dire atea convinta senza ripensamenti)
    Tu peraltro non potresti mai offendermi, ne sono sicura.
    Del resto sono convinta di non essere affatto imbecille, quindi chi lo pensasse, che devo dirti?, mi toccherebbe poco o nulla.
    Perchè la nostra idea di noi stessi/e è quella che ci tiene diritti nel mondo, e che c fa camminare e guardarci allo specchio.
    Io ho tanti difetti – e li so quasi tutti penso – ma alla mattina mi saluto sempre piuttosto volentieri

    Vado a finire VIA DEI LADRI , che probabilmente conoscete già, ma che è davvero un libro da leggere, assolutamente, una storia tremenda, ben scritta, ben raccontata, piena di tristezze e vitalità, una finestra su questi giovani arabi che affollano le nostre strade, a noi così estranei e sconosciuti, e poi piena di incontri, colpi di scena, infamie, lavori -buchi neri…una grande avventura nell’oggi questo libro, vorrei che non finisse tra poche pagine.
    @Mari, prendine nota, almeno tu….sii gentile, avvicinati a noi del xxI secolo (simenon è un classico novecentesco tutto sommato…)

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  40. Avatar cristina
    cristina

    @Cam, Enard mi ha spiazzata, un finale che non prevedevo- che colpo di scena! un bel libro, tosto, davvero, una finestra sul possibile capire l’origine, l’avvilupparsi del fondamentalismo nella testa di un giovane arabo ingenuo. Bravo Enard!! Anche il confronto/scontro fra culture è descritto bene, questo osservare le cose piccole, da un punto di vista piccolo ma in realtà centrale.
    La mancanza della donna (della sua prossimità, vicinanza, conoscenza, amicizia) nelle società musulmane ( tutte preminentemente al maschile) pare essere- leggendo questo libro – uno degli snodi cruciali del dramma di tanta parte di quella società. Sono convinta che Enard abbia ben centato gran parte del problema. Perchè qui c’è un problema. E purtroppo lo si è visto.
    Cercherò di leggere anche Zona. Grazie di cuore, quindi.

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  41. Avatar editalara
    editalara

    ciao a tutti!
    grazie a Cam e Cristina che hanno parlato di Enard, incomincia a “chiamarmi” anche se spesso i miei gusti divergono.
    ho terminato qualche giorno fa Zusak ” Storia di una ladra di libri” e non so se ne avete già parlato, a me ha lasciato una insoddisfazione rara, nel senso che ci sono elementi per un romanzo avvincente , spunti di riflessione profondi ma porca miseria non decolla mai! aspetti , aspetti , aspetti, ti illudi su qualche frase poetica o sulla bellissima figura del papà, ma poi rimane sempre lì, piatto . Le ultime cento pagine donano un po’ di emozione per fortuna ma alla fine è abbastanza scontato. peccato, trovavo interessante la voce narrante ( eh eh la Morte ) anche se difficili da digerire quelle brevi parti in neretto che interrompono continuamente il filo della narrazione.
    Decisamente intrigante invece “Requiem” di Tabucchi, onirico, divertente, sorprendente..ma devo finirlo.
    Provo a richiedere se qualcuno ha letto Incanto di Grossi, mi piacerebbe sentire un commento..
    buon weekend a tutti

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  42. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Non posso esimermi, a caldo, da un brevissimo peana sul post di Editalara, perché REQUIEM , per me, è un libro straordinario!
    Requiem è la storia di un sogno, o meglio, di un incontro fantastico sospeso fra sogno e ricordi, fra l’autore ed il misterioso fantasma di quello straordinario letterato del ‘900, un po’ poeta ed un po’ filosofo, che fu il portoghese Fernando Pessoa, di cui Antonio Tabucchi è stato un grande studioso e traduttore (anzi, anche il libro, nell’edizione originale, è scritto in portoghese, in omaggio, scrive l’autore, alla Lisbona della sua gioventù ed alla sua gente).
    L’ho riletto molte volte, Requiem, che considero un romanzo adatto alla maturità del lettore, a quella fase della sua età quando i ricordi e i rimpianti cominciano a dissolvere, in atmosfere oniriche e metafisiche, la realtà vissuta e le suggestioni più delicate delle nostre esperienze.
    Non so, Editalara, se tu hai la maturità – quella….anagrafica, intendo – ma certamente, se ti piace Requiem, e se posso permettermi, hai quella umana!
    FC

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  43. Avatar editalara
    editalara

    caro @FeliceCelato, non volevo sbilanciarmi essendo solo a metà del libro ma tu mi provochi …. lo trovo SPLENDIDO! assolutamente nelle mie corde, si insinua con le sue assolate caldissime vie portoghesi sotto la mia pelle e mi fa stare seduta con il Copista di particolari di Bosch ad apettare che parli della tentazione di sant’Antonio e alcune battute sono di un umorismo imperdibile!
    in generale non do importanza all’età anagrafica, io ne compirò quarantuno il primo giorno di Primavera , ma ho conosciuto persone di sessanta e oltre decisamente immature..e molto molto vicine a me purtroppo, ma la maturità umana cui fai riferimento tu è un complimento bellissimo , spero di meritarlo e ti ringrazio.
    Sogno, realtà, viaggio, passato, presente, attesa… si rincorrono e permeano ogni istante delle mie giornate, anche quando immerse nella più quotidiana e grigia realtà. forse perchè “l’ inconscio è roba della borghesia viennese di inizio secolo, qui siamo in Portogallo e il signore è italiano …. noi abbiamo l’anima” ! ma mi sa che pure noi abbiamo preso il virus dell’inconscio.. 😉

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  44. Avatar cristina
    cristina

    Ohhhh @edit, guarda che Tabucchi è…TABUCCHI. Un signore scrittore, in quasi tutti i suoi libri. Il suo rapporto con Pessoa, di cui è anche stato eccelso traduttore, poi… è speciale. A Lisbona ho incontrato Tabucchi da tante parti, lì è di casa e in vetrina spesso, nelle librerie.

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  45. Avatar adour

    Sono molto felice che in questo blog,finalmente ricompaiano così tante voci,è come uno spuntare di margherite in un campo verde 🙂

    Falco
    Lieto lietissimo, anzi felice che il mio suggerimento ti abbia spinto a leggere questo libro incantevole . E pensare che questo autore aveva scritto solo noir.
    Non so se capita anche a voi, quando anche un altro lettore condivide quella vostra emozione, leggendo lo stesso libro, di sentirsi appagato e compiaciuto.
    Non so quale sia il motivo, alcuni possono pensare che sia per aver soddisfatto il proprio io, ma non è affatto così.
    Più semplicemente è perché in fondo ognuno di noi, è felice di aver trovato in un altra persona, questo “comune sentire”, che sempre ricerchiamo in un altro essere e che in fondo ci porta a scrivere qui.

    Editalara
    Sono veramente dispiaciuto che in fondo il libro di Zusak non ti sia piaciuto,ero io che ne parlavo su suggerimento di polissena, alcuni ne parlavano come libro per ragazzi, ma capita, anche se non so, se lo rileggerei 🙂

    A proposito di riletture, in questi giorni, con l’avvento del Film in 2 parti “OLIVE KITTERIDGE “ con Frances McDormand e un Richard Jenkins strepitoso ,ho riletto il libro di Elizabeth Strout . E’ un libro che i più vecchi del blog ricordano certamente aver suscitato molto interesse.
    La rilettura mi ha fatto cambiare idea, su Henry, anzi è stata la lettura postuma di STONER ad avermi fatto cambiare idea su Henry.
    Henry non mi piace.
    La sua voglia di apparire,sempre comunque ed ovunque, buono e generoso,mi imbarazzava, tanto da renderlo falso, a questo è seguito la riabilitazione postuma di stoner, il cui confronto continuo con henry, durante la rilettura,lo ha reso un gigante.

    Carloesse,
    sai bene che non sempre siamo stati d’accordo sui libri, ma ho sempre apprezzato la tua franchezza che ti rende persona vera.

    Sono completamente d’accordo con te !!!

    Colgo l’occasione,per ribadire senza nessun riferimento alle persone che hanno scritto, e che possono essere scivolati su questo orribile termine, e senza voler alimentare inutili polemiche, che
    ogni tipo di “fondamentalismo”, può, deve essere fermamente condannato, perché è stato, e sarà sempre, il terreno su cui molti stolti, imbecilli o meglio vigliacchi, traggono forza e consensi, costruendo immani tragedie.

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  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @FeliceCelato @Editalara
    Editalara, appena ho letto il tuo primo commento su Tabucchi, ho immaginato che Felice avrebbe replicato da lì a poco: già quest’estate ci aveva scritto che “Requiem” è uno dei libri della sua vita.

    @Cristina,
    Cristina, porta pazienza.
    Di “Via dei ladri”, ora, posso solo prendere nota. Ho visto che c’è anche l’e-book. In compenso mi è arrivato l’ultimo libro di Priulla, quello di cui tu avevi messo qui il link. Devo iniziarlo.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  47. Avatar editalara
    editalara

    @Adour in realtà non posso dire che non mi sia piaciuto in assoluto, anzi molti personaggi sono così originali, ben costruiti, speciali ( il papà straordinario, la mamma dura dal cuore tenero, l’amico del cuore dallo spirito libero, il ragazzo ebreo così misterioso e affascinante, la triste padrona della biblioteca) eppure nemmeno io capisco cosa non faccia decollare il romanzo, forse proprio la protagonista, unico personaggio che non mi ha colpita nè impressionata nè ammaliata nè conquistata..sì forse è lei a deludermi..e non ruba poi nemmeno molti libri.. poteva essere una storia indimenticabile invece..questo mi fa arrabbiare con lo scrittore! tutti gli altri personaggi penso potrebbero continuare a vivere in altre magnifiche storie..
    proverò anche a vedere il film.
    p.s. @Mariangela forse anch’io prenderò Via dei ladri in ebook, poi ci scambieremo le impressioni .
    buon fine settimana e buoni libri a tutti !

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  48. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cristina
    Un po’ della tua ironia l’ho colta. Ma un pochino di “fondamentalismo” (e sono ironico anch’io) in te qualche volta lo colgo sul serio. Già definirti “convinta” e “senza ripensamenti” è in qualche modo una forma di (chiamiamola così) predisposizione al fondamentalismo.
    Tendenzialmente sono ateo anche io, o almeno credo che dio si un’invenzione molto umana, e sicuramente lo sono le religioni (tutte). Però continuo a pormi il problema, non in cerca di “una salvezza”, ma per pura curiosità. E per questo sono estremamente aperto al dialogo, e a rimettere in discussione qualsiasi mia opinione opinione in merito. Naturalmente con chi si dimostra altrettanto aperto e curioso delle altrui opinioni (teologi alla Vito Mancuso, p.es.).

    @Adour
    Grazie per la stima. Sì, abbiamo gusti diversi, spesso non siamo in accordo. Ma ti leggo sempre volentieri e sono molto contento della tua riapparizione. E sono felice che tu stia ancora rivalutando Stoner (un gigante? Colossale!), anche confrontandolo ai personaggi della Strout. Della quale non ho mai letto “Olive Kitterige” , ma solo “I Ragazzi Burgess”, che mi ha deluso profondamente.

    @Felice, @Editalara, @Adour. @Cristina, …
    Tabucchi è uno scrittore molto interessante (tra i più notevoli in Italia negli anni più recenti), ma a volte discontinuo (non sempre mi ha entusiasmato). Requiem però non l’ho ancora letto, e a questo punto credo proprio valga invece la pena farlo. Credo non me ne pentirò.

    E grazie anche a chi ha segnalato Enard.
    La Ladra di Libri di Zusak a me non è dispiaciuto. Forse non sarà un capolavoro di profondità, ma si lascia leggere (decolli o non decolli), a tutte le età.
    Dicono che il film sia anche più bello (io non l’ho visto).

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  49. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina, @tutti
    mi spiace tu sia continuamente attaccata sul piano personale, mi spiace per te, ma soprattutto per noi tutti. Questa è una sede meravigliosa per scambiarci idee e per confrontarci – lo dico dopo un anno di frequentazione – e mi amareggia quando mi accorgo che è usata male o in modo pretestuoso, mi dà il senso di opportunità sprecata.

    Ciao,
    Mariangela

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  50. Avatar wwayne

    @Mariangela: Io l’ho scritto più volte, che faremmo bene ad evitare gli attacchi sul piano personale. Mi fa molto piacere che tu sia sulla mia stessa lunghezza d’onda. Buon fine settimana, e buone letture! : )

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