I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar adour

    Wwayne ho letto con piacere il tuo sito. Il film consigliatomi, The Counselor non è tra i miei preferiti, ma un buon film, visto per la presenza di Javier Bardem,(fassbender non mi piace) e della sensuale Penelope (mia modello imperativo di donna), mia attrice preferita in assoluto (vicki,cristina,barcellona super) .
    Devi sapere che posso stare settimane senza un libro ma nessun fine settimana senza cinema.

    Ho letto un po’ dei tuoi film e dei tuoi commenti, alcuni mi sono piaciuti altri meno, quello più bello è quello su two lovers in cui compare il vero te stesso, anche se spesso piace nasconderti dietro le parole.
    Non è luna critica, in genere non do mai molte informazioni personali (tipo il libro della mia vita o il film )preferisco rimanere nel generico.ma di te mi fido,per questo ti indico alcuni dei miei migliori film nel 2014.
    Il capitale umano di Paolo Virzì con una Valeria Bruni Tedeschi e Fabrizio Gifuni strepitosi
    Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée Jared Leto è arte della recitazione
    Ida di Pawel Pawlikowski
    Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
    Saving Mr. Banks di John Lee Hancock
    Nebraska di Alexander Payne
    Boyhood di Richard Linklater farà incetta di Oscar solo per l’idea innovativa.
    Ultimamete american sniper del buon Clint e se pensate che sia un fim texano su “dio patria e famiglia” vi sbagliate, estwood non è mai stato banale
    Ma adoro SKY con le sue serie TRUE DETECTIVE con Matthew McConaughey e Woody Harrelson.
    E attualmente FARGO tratto dl film dei cohen con un impressionante Billy Bob Thornton.

    PS 😉 scusa la mia insolenza) sul tuo sito manca la tua recenione su Grazie di Zia di salvatore samperi grande mio film in età puberale 🙂

    Un sorriso senza pensieri

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  2. Avatar wwayne

    @adour: Non ho visto Grazie zia: se lo trovo in giro, colmerò la lacuna.
    Per quanto riguarda la tua lista di film e serie tv, ho visto solo Dallas Buyers Club, ed è piaciuto molto anche a me. Credo che guarderò a breve anche Gran Budapest Hotel, perché nei commenti al mio ultimo post me l’hanno raccomandato in SEI. Grazie per il piacevole scambio! 🙂

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  3. Avatar wwayne

    La recensione di Two Lovers a cui faceva riferimento adour è questa: https://wwayne.wordpress.com/2013/06/27/guardatelo/.

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  4. Avatar adour

    Felice ho appena mandato, una missiva al nostro valoroso general y comandante per chiedergli la tua mail, insieme alla nota della mancanza del post (suo) sul Capitale del XXI secolo, che non dovrebbe mancare su un blog di lettura
    Aspettiamo quindi, sperando che non si sia perso in qualche località durante una delle sue maratone 😉

    Wayne : grazie zia (era un battuta) ma cmq rimane un film epico da un pdv ormonale pre e post puberico per tutti i nati negli anni 60 😉

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  5. Avatar editalara
    editalara

    Ciao a tutti e grazie perchè mi tenete tanta sana e interessante compagnia visto che sono di nuovo (per la terza volta da Natale) a casa con la febbre..eh già dall’asilo piovono virus come coriandoli!
    leggo il blog spessissimo e spesso vorrei scrivere ma non ho tempo a sufficienza per buttar giù un pensiero compiuto e allora desisto, da un po’ volevo chiedere se qualcuno di voi ha già letto e magari pure commentato un bel romanzo di Pietro Grossi, “Incanto” .
    mi ha piacevolmente sorpreso imbattermi in un autore italiano non “di moda” (come altri per me sopravvalutati ma famosi) che ha saputoscrivere una bella storia che si snoda attraverso le diverse età dei protagonisti fin da ragazzini; partendo da un paesino tra i colli toscani e la passione per una moto, Grossi non solo crea un romanzo del tutto verosimile sulla crescita ma dona anche molte emozioni in cui ritrovarsi, come l’assoluta inconsapevolezza e incoscenza con cui da bambini si vivono le vacanze estive che paiono quasii lente e vuote e poi invece risultano fondamentali e fondanti per la propria dimensione futura. E poi ancora la voglia di partire, di cambiare, di crescere, di amare, di ritrovare…
    insomma questo Grossi mi è piaciutoun sacco e piacerà non solo a chi è patito di moto!
    un’amica lettrice tempo addietro diceva che sei i maschi leggevano Salgari e Verne, le femmine passavano da Piccole donne a Cime tempestose; io mi discosto e al contrario, pur avendo amato il fantastico personaggio di Jo March, persi molto più la testa per London , Verne e salgari e ho sempre amato i motori ( delle auto però 😉 )

    In corso , invece, ho la lettura di una poderosa quanto magnifica monografia su Chagall della Taschen anche in vista della mia imminente visita alla mostra di Milano ( se guarisco!).
    L’ho trovata , incredibile!, in una minuscola biblioteca di paese dove spesso porto la mia bimba, una biblioteca non fornitissima ma tenuta come un gioiello da persone adorabili e purtroppo quasi sempre deserta..
    insomma Chagall già mi piaceva pur non essendo il mio artista preferito in assoluto, ma questa monografia di Jacob Baal-Teshuva è grandiosa, approfondita, ricchissima di immagini in grande formato, ricchissima di citazioni dirette; non ci sono solo i bellissimi quadri degli amanti, o i suoi violinisti sul tetto ( che altro non erano che lo zio il quale davvero dopo il lavoro saliva sul tetto a riposare e a suonare il violino), ci sono tutte le opere che riprendono la sua lunghissima vita di ebreo russo espatriato, le sue incredibili vetrate ( le vidi forse a Chicago, non ricordo, sono passati troppi anni, ero una ragazzina insulsa come tante, inconsapevole di avere la fortuna di vedere dal vero tanta bellezza! ), i bellissimi murales al Lincoln Center di NY.
    Non è solo un narratore di favole e folklore russo -giudaico ; l’apparenza della sua visione onirica della vita e dei ricordi sottende una profondità e una passione che solo questa monografia mi ha fatto cogliere. E che poeta quando nella sua autobiografia giovanile “La mia vita” scrive dei suoi genitori e dell’incontro con la sua futura amatissima moglie!
    Certo c’è anche un rovescio della medaglia, ma a chi accusa e accusò l’artista di aver infine sfruttato troppo commercialmente la sua arte e di ripetere per questo sempre le stesse immagini, l’autore della monografia ricorda le parole di Stravinskij :” Sapete chi è Vivaldi? è uno che nella sua vita ha composto solo un tema e mille ripetizioni dello stesso tema”.
    E Chagall spiegò :” I poeti usano sempre le stesse lettere, ma con esse ricreano sempre nuovi mondi “.
    Io personalmente voglio citare due sue frasi, la seconda delle quali è dedicata a tutti noi che soffriamo per i tempi bui in cui viviamo…
    “il suo silenzio è il mio, i suoi occhi sono i miei. E’ come se lei conoscesse tutto della mia infanzia , del mio presente e del mio futuro, come se riuscisse a vedere attraverso me, a misurare la mia anima più recondita, anche se è la prima volta che la vedo”.

    “Nonostante tutti i guai del nostro mondo, nel mio cuore non ho mai dato per perso l’amore con cui sono stato allevato o la speranza dell’uomo nell’amore. Nella vita , proprio come nella tavolozza del pittore, non c’è che un solo colore capace di dare significato alla vita e all’arte: il colore dell’amore “.

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  6. Avatar adour
    adour

    Bellisssima lettura di chagall,complimenti sinceri editalara,se sei sotto effetto della febbre, dovresti rimanere febbricitante 😉 scherzo ovviamente
    Buon appetito allora e sorrisi chagalliani
    PS: per tutti i milanesi e non la mostra termina il 1 febbraio affrettatevi, se l’ha vista un terrun come me potete vederla anche voi

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  7. Avatar editalara
    editalara

    @ Mariangela il tuo invito a raccontare delle letture mal tollerate o non terminate o digerite è troppo forte, spero di avere il tempo più avanti di pensarci e rispondere e di leggere tante opinioni in merito!
    @wwayne e tutti, è bello leggere quel che scrivete di cinema, pure io ne sono appassionata .
    piccola chicca che mi ha allietata la scorsa settimana: ritrovato e rivisto dopo almeno due decenni un film che da bambina mi aveva folgorato, una storia vera che negli anni ottanta contribuì molto alla mia sensibilizzazione al tema della tragica deforestazione amazzonica di cui oggi purtroppo non si parla più..
    ” La foresta di smeraldo”, rivisto, potente oggi come allora, pochi dialoghi , molti eloquenti silenzi e una fotografia che lascia incantati senza effetti speciali!
    @Adour 🙂

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  8. Avatar FALCO
    FALCO

    @ Adour non ho letto nulla di Starnone ma ho una annotazione presa tempo fa per ” Lacci.” Forse ne avevi parlato proprio tu tu prima di lasciarci.
    Sappi che sono alla ricerca di un libro speciale, uno di quelli da mettere nella cinquina di fine anno per capirci. Il tuo deve essere un consiglio molto, molto pensato…..

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  9. Avatar wwayne

    @editalara: Ti consiglio un altro film esteticamente stupendo (e anche i contenuti non sono da meno): In mezzo scorre il fiume.

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  10. Avatar adour
    adour

    Mi piacerebbe, oh si quanto mi piacerebbe, che come un “onda magica” questo spazio bianco potesse colorarsi con faccette e i nomi di nuovi amici che so che sono li,che guardano, scrutano, leggono i nostri commenti, talvolta o spesso, ma aspettano di…..
    Penso che ognuno che abbia un libro in mano ha la sensibilità, e la capacità di trasmettere le proprie emozioni, e che certamente da questa parte ci sarà sempre qualcuno che le amerà e le farà proprie.
    orsù, dunque……
    adour

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  11. Avatar adour
    adour

    @Falco ho visto la tua hit list del 2014 del 31 dic

    Molto bella. Ho letto la maggior parte dei tuoi libri, di alcuni, ne abbiamo discusso negli anni precedenti in questo blog e sono davvero incantevoli.
    Nel 2014 le mie letture non sono state poi così fantastiche, le delusioni superano di gran lunga l’attesa de “il bel libro “. Forse perché sono un insoddisfatto alla ricerca del capolavoro perfetto, che non trovo e che non troverò mai, quindi dovrò fare una bella cernita.
    Ma mi assumo la responsabilità di regalarti ,se potessi lo farei, un libro incantevole che potrebbe far parte della tua cinquina

    Pierre Lemaitre CI RIVEDIAMO LASSU’ Mondadori editori

    Pierre è un estroverso, quanto imprevedibile autore francese , vincitore nel 2013 del più prestigioso premio letterario francese, il Goncourt. Ritenuto un autore noir, in realtà è un autore atipico. In questo libro, con un ritmo e stile incantevole, racconta di 2 soldati divenuti amici per la pelle nel primo dopoguerra, dell’emarginazione, della impossibilità di rivivere nel dopoguerra,della meschinità umana più bieca, sempre con un fondo di melanconia che lascia talvolta spazi di grande tenerezza fino a divenire struggente.

    Una sorridente giornata 🙂

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  12. Avatar editalara
    editalara

    @wwayne grazie, il film l’ho visto parecchi anni fa e mi era molto piaciuto!

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  13. Avatar FALCO
    FALCO

    @Adour, il libro di cui mi parli è già nel mio Kindle. Appena terminato il libro della Dubois STORIA PARZIALE DELLE CAUSE PERSE, me lo leggerò con piacere.
    Grazie e ….non sparire

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  14. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Felice Celato (se tela senti di rispondere)

    Ho finito “Indignazione” di Philip Roth, di cui avevo già letto “Nemesi”.

    Felice, se tela senti di rispondere, chiedo a te che sei esperto di letteratura ebraica: tutto quel sangue è da intendersi in senso simbolico, suppongo, tutto in relazione all’ebraismo dell’autore, giusto? Giusto?

    Non voglio usare il blog come “ufficio informazioni”, per esprimermi come dice Camilla, ma è innegabile che se un lettore ha una particolare competenza, non è opportunistico chiedergli di condividerla, vale a dire, io ne approfitto.

    Ti venisse voglia di parlare de “Il capitale del XXI secolo”, qui, a favore di tutti, ti assicuro che a me non mi annoieresti, non avresti una grande interlocutrice, questo sì, perché non ho dimestichezza con la materia, ma mi annoiano di più altri ragionamenti.

    @Cristina @tutti
    Scusa, forse me l’hai già scritto, ma non ricordo, P. Roth lo conosci?

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  15. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Mariangela,
    ho letto INDIGNAZIONE di P. Roth 6 anni fa e lo trovai un eccellente racconto, forse fra i migliori di Roth, una drammatica rappresentazione della insofferenza per le costrizioni delle regole e delle convenzioni sociali nord-americane e, allo stesso tempo, una tragica metafora sulle casualità che spesso determinano i destini degli uomini. Ma francamente non mi pare di ricordare di avervi trovato una relazione simbolica fra sangue ed ebraismo dell’autore, che, fra l’altro, mi pare viva il proprio essere ebreo in maniera ambivalente e contrastata e comunque decisamente laica e post-assimilata (chi ne ha voglia si legga, sempre di P. Roth, il divertentissimo OPERAZIONE SHYLOCK)
    Quanto a Piketty, IL CAPITALE NEL XXI SECOLO, oltre a quanto già accennato sui singolari meriti di metodo e qualità della trattazione, aggiungerei che la tesi di fondo – per certi versi ovvia – è che un tasso di rendimento del capitale costantemente superiore al tasso di crescita delle economie non può che determinare un ulteriore accrescimento delle disuguaglianze all’ interno di ciascun paese e anche fra i diversi paesi; e che, poiché questa situazione è, entro certi limiti, destinata a riproporsi anche nel XXI secolo, con tutto il carico di “ingiustizia” sociale che talora si porta con sé, occorre intervenire per riavvicinare i due tassi, magari (e qui la tesi diventa esplicitamente utopica, almeno quanto alla scala) attraverso una tassa mondiale progressiva e annua sul capitale che serva a comprimere il gap fra il rendimento del capitale e la crescita economica complessiva. La discussione sui contenuti però si farebbe un po’ troppo tecnica, ma la ricchezza della trattazione è comunque già di per sé un grande merito di questo libro, di cui – azzardo una previsione – si parlerà a lungo.
    FC

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  16. Avatar adour
    adour

    Apprezzo la tua sensibilità FC, hai parlato in maniera tecnica per non aprire spunti di un eventuale diaspora.
    Io penso che letteralmente il grande successo di Piketty è dovuto ai suoi esempi, che vanno da Balzac a Jean Austen; Passando attraverso la storia,la sociologia,le scienze, con occhiate sbarazzine al cinema – Titanic, Django Unchained – e alle serie tv americane: Dr. House, West Wing, Dirty Sexy Money ,dove il centro di tutto il pensiero è la diseguaglianza che da 200 anni si protrae e tende ancora di più ad ingigantirsi.

    Un divario che l’economista francese giudica incolmabile perché chi è nato ricco o è diventato ricco, grazie a un matrimonio fortunato o a un superstipendio, difficilmente vedrà il proprio capitale ridursi.
    Anzi diventerà sempre più ricco perché il rendimento del capitale è superiore alla crescita dell’economia reale (Pil) e del reddito, con buona pace di chi vive di solo stipendio.
    In pratica se il mio rendimento è del 7% ed il PIL è del 2% io avrò una ricchezza che si espande del + 5% . e questo avviene se lavori o meno, quindi solo per il capitale che ho o avevo ereditato, che mi garantisce tale rendite

    Un uomo normale di buona famiglia può studiare ammazzarsi di lavoro, 24 ore al giorno, avere un compenso anche maggiore della media MA NON SARA’ MAI RICCO o almeno cosi ricco da garantire un futuro certo ai suoi figli e forse nemmeno a se stesso .
    E per diventare ricchi, esiste solo un modo SPOSARSI con uno/a che detiene le ricchezze. Tornando ai tempi di Jane Austen balzac a tutta la letteratura del XIX secolo.

    Mi chiedo
    E l’amore? i sentimenti ?gli ideali? per l’uomo 2.0 sembrano non avere più valore e che l’unico metro di giudizio è una ricchezza in continua crescita ed una povertà sempre più grave.

    E’ pensabile oggi sposarsi un uomo o una donna per ambire ad un mondo dorato precluso ai più?

    Ricchi sorrisi 🙂
    PS: Thomas Piketty ha rifiutato la legion d’onore alcuni giorni fa.

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  17. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Sono, appunto, problemi complessi, Adour, e nemmeno nuovi, come avrai visto nel libro; e certamente suscitatori di considerazioni diverse, ispirate a paradigmi culturali diversi, che certamente non trovano lo spazio ideale per una serena discussione in un blog fra persone che non si conoscono personalmente e, appunto, poco o nulla sanno dei rispettivi paradigmi culturali. Resta, ovviamente, ferma la disponibilità a “parlarne”…in più idoneo contesto.
    Quanto alla tua considerazione sulla…politica matrimoniale da seguire per diventare ricchi, almeno per quel che mi riguarda, non c’è più tempo di modificare quanto già (fortunatamente) fatto.
    Comunque se ti appassionano queste prospettazioni epocali, ti consiglio un meraviglioso video della BBC di 4 minuti che trovi anche su Youtube digitando Hans Rosling (l’autore) e scegliendo, fra i suoi video, quello intitolato 200 Countries, 200 years. Anche questo fa molto pensare, sulla storia, sul presente e sul probabile futuro. E’ in inglese, ma chiarissimo e affascinante anche dal punto di vista grafico. (Come avrai capito, non sono stato in grado di riportare qui il link).
    FC

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  18. Avatar camilla
    camilla

    @ciao a tutti , vorrei segnalare , pochi alla volta per carità, e cioè tre bei libri, ognuno leggero di peso ma non di contenuto. Parto dagli ultimi letti nel 2014, bei regali di Natale
    1. il grande scrittore Edward St Aubyn ( Avete letto il magnifico I MELROSE? Per me uno dei migliori del 2014.) Ebbene St Aubyn ha scritto SENZA PAROLE ,Neri Pozza editore, una satira intelligente e severa, pur nei toni brillanti e divertenti, sui premi letterari. Si parla di uno dei maggiori premi letterari d’Inghilterra.
    2. Ed ecco il magnifico Echenoz ( Ravel, Lampi, e molti altri) scrive “14” . La tragedia della Prima guerra mondiale, raccontata con una concisione straordinaria e ce la racconta ad altezza d’uomo senza mai varcare l’orizzonte anche visivo di un povero e semplice ragazzo. Ma il risultato è sorprendente e tragico, in circa 100 pagine.
    3. Una scrittrice americana, Dorothy Baker (1907-1968) con CASSANDRA AL MATRIMONIO , ha creato un romanzo che sembra scritto oggi,e domani, con una scrittura assolutamente brillante e raffinata, e un tema di fondo sempre all’erta tra gli esseri umani. Sbalorditivo e lucido, fa tremare al pensiero delle difficoltà di rapporti tra…Ed.Fazi. Alla fine ci si ripensa più di una volta.

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  19. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Felice Celato

    Grazie,
    Mariangela

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  20. Avatar cristina
    cristina

    oh che bellino un aticolo in spagnolo su un tema che mi sta così a cuore.
    Qui qualcuno lo spagnolo lo sa , QUINDI IO CONDIVIDO QUESTO LINK, per chi volesse – riguarda il linguaggio e il nominare, ovviamente
    http://www.criticadinamica.com/el-lenguaje-la-gran-violencia-a-la-mujer/

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  21. Avatar polissena
    polissena

    Devo credere che Domenico Fina sia realmente affascinato dalla scrittura di Letizia Muratori e devo anche credere che non la conosca, ma si da il caso che io la conosca da ancor prima che nascesse e non posso non nutrire qualche perplessità.
    Letizia, che ha mosso i primi passi sulla spiaggia di Anzio a pochi passi dal mio ombrellone, fa parte di un clan enorme e simpaticissimo, composto dalla sua famiglia e da una serie di parenti che, a mano a mano che si aggiungevano e si moltiplicavano, per matrimoni o nascite, venivano inglobati nel clan originale in un intreccio complicatissimo ed estesissimo. Dal padre, medico e pittore geniale, dalla zia, sposata al figlio di una delle famose sorelle Fontana, a parenti avvocati, medici, architetti, giornalisti, penso non sia stato difficile arrivare anche ad una nota casa editrice dove, altrimenti, non avrebbero preso in considerazione una scrittrice appena mediocre. E non sarà neanche stato difficile trovare amici che ne tessono pubblicamente le lodi
    Questa naturalmente è solo la mia opinione, ci tengo a sottolinearlo.
    Poi se qualcuno la leggerà e la apprezzerà sarò lieta di scoprire di essermi sbagliata.

    t

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  22. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Conosco Letizia Muratori solo attraverso i suoi libri, e non tutti, solo quelli Adelphi, non so come sia arrivata a pubblicare prima con Einaudi e poi con Adelphi, ma sono certo di una cosa, con i tempi che viviamo, non basta essere raccomandati o avere ottime conoscenze, puoi pubblicare un libro o due ma poi fine, non bastano le compiacenze di amici e parenti. Se Adelphi insiste su di lei deve esserci qualcosa di consistente. Letizia Muratori ha conquistato uno stile suo, libro dopo libro, rapido, ironico e nell’ultimo – che ripeto, secondo me il suo libo migliore – per larghi tratti affiora una voce umanamente dolente. Credo che noi tutti possiamo talvolta andare, come dire, ‘oltre noi stessi’ in alcune occasioni e Letizia Muratori in questo libro c’è riuscita. L’ho letta seguendo solo il mio gusto, come faccio sempre, lessi tempo addietro una recensione lusinghiera di Giuseppe Genna riguardo a “Il giorno dell’indipendenza” che sembrava più che altro una autocelebrazione, tutta astruserie, se avessi dovuto dar retta a quella recensione non mi sarei di certo avvicinato a Letizia Muratori. Invece l’avevo letta per caso, in “Sole senza nessuno” e avevo trovato la storia originale, sofferta e raffinata. Certo, dalle storie che racconta è chiaro che non ha fatto una vita stentata, ma che appartiene alla borghesia agiata romana, ma ciò non vuole dire nulla in se stesso, già Renard scriveva “I borghesi sono gli altri” per intendere che per certi aspetti borghesia oggi siamo tutti, dal manovale al professionista. Paolo Di Stefano del Corriere, che non è un recensore avvezzo a compiacenze o facili recensioni di amici, ne ha scritto molto bene. Poi, naturalmente, ognuno può pensarla come vuole 🙂

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  23. Avatar rosamavi
    rosamavi

    Buonasera a tutti! Ho ripreso le fila del blog, era da un po’ che non vi seguivo, che piacere rileggere i “vecchi” frequentatori (e frequentatrici!)! Molte delle mie letture del 2014 sono state prese proprio da qui. Vorrei segnalare due titoli che mi sono piaciuti molto, e di cui forse qui non si è mai parlato: LA BAMBINA DI NEVE, di Eowyn Ivey. Una fiaba ambientata in Alaska, dove una coppia di mezz’età, senza figli, decide di trasferirsi. Una notte i due tornano bambini, giocano con la neve e costruiscono un pupazzo a forma di bimba. Il giorno dopo del pupazzo non c’è traccia, e tra i boschi innevati compare una bimba bionda…L’ho trovato dolcissimo, l’ambientazione è descritta benissimo, leggendolo alcune sere sentivo pure il freddo dell’Alaska! Lo consiglio come lettura distensiva, è anche commovente. I personaggi sono entrambi forti, e buoni, insomma, si tifa per loro! Altro libro per me degno di nota: IL GENIO E IL GOLEM, di Helene Wecker. Copio una sinossi, così magari ve ne fate un’idea più chiara: “Helene Wecker, nel romanzo dal titolo Il genio e il golem, mescola la tradizione e la mitologia ebraica con quella araba, dando vita ad un racconto entusiasmante e ricco di fascino, ambientato a New York nel 1899. E’ la New York del melting pot, in quel crogiuolo di culture e tradizioni provenienti da tutto il mondo, in cui rientrano anche i protagonisti. Chava è un golem. E’ una creatura fatta di argilla, nata grazie alla magia della Cabala praticata da un rabbino proveniente dalla Polonia (…). Ahmad è un genio, è nato nel deserto della Siria (…). Il genio e il golem è il romanzo d’esordio di Helene Wecker, la quale consegna ai lettori un racconto da leggere in modo compulsivo e che intreccia la cultura yiddish con la tradizione mistica del Medio Oriente. Il genio e il golem, di Helene Wecker, è una favola che parla di immigrazione, dove due creature così diverse tra di loro e dalla gente che li circonda, dovranno cercare un loro spazio e una loro dimensione in un mondo a loro sconosciuto.”
    A tutti un buon proseguimento!
    Rosa

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  24. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Cara Cristina, riusciresti a farci un breve ma pregnante riassunto del link in lingua straniera che hai linkato?

    Grazie!!
    Mari

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  25. Avatar adour
    adour

    rosa-amavi 😉 Bentornata !!
    Qui tutto bene, tranne l’assenza di luigi che non si fa sentire. Non vorrei che si sia perso,davvero, in qualche strana maratona sulle alpi,ed ora sopravviva con qualche compagna orsa.
    Oppure
    E se fosse scappato con marilù??? 🙂
    Buona domenica a tutte e tutti
    ….con Cesare cremonini sulla scia di un bel film “Amore ed altri rimedi”

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  26. Avatar adour
    adour

    riprovo 😦

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  27. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Per coloro che intendano approfondire e allargare il côté letterario dell’opera di Piketty di cui abbiamo recentemente accennato, segnalo il bell’articolo di Gabriele Pedullá (CAPITALI ROMANZOSI) pubblicato oggi sul domenicale de Il sole 24 ore
    FC

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  28. Avatar adour
    adour

    Si parlava di Fiabe, Chi crede che le fiabe siano solo per Bambini?
    Allora eccovi un bellissimo libro, della mia hit 2014

    FIABA D’AMORE di Antonio Moresco Mondadori editore

    Antonio moresco usa una fiaba,senza draghi,orchi o fatine, per raccontarci una realtà quotidiana cruda fatta di illusioni che si infrangono in mille pezzi e di una redenzione che non avverrà.
    E’ la storia tra un barbone,una volta forse ricco, importante, ma che ora non ricorda più nemmeno il suo nome, che vive alla giornata,solo con i suoi pensieri, accontentandosi di quella che la società può passargli attraverso i suoi scarti, ed una donna bellissima e sinuosa che lo accoglie, lo lava,e come in una fiaba, lo ama.

    Ma questa non è una fiaba, ma una metafora sulla vita,sulla natura eterea dell’amore, sul morire e nascere continuamente,sulla speranza,sull’oblio.

    Purtroppo la fiaba finisce presto quando Rosa si stanca di Antonio e lo caccia via di casa.
    Ma è sempre più difficile morire e risorgere quando lo si è fatto migliaia di volte

    “Perché è altrettanto facile passare dalla vita alla morte che dalla morte alla vita, anche se i vivi non lo sanno, non sanno che il mondo dei vivi è tutto pieno di morti, non lo possono sapere perché sono morti.”

    Non vi dico di più, se non che, alla fine questo breve racconto, ti lascia quel languore dell’animo che solo i bei libri sanno darti.
    Un fiabesco sorriso 🙂

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  29. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Polissena

    Polissena, se volevi fare pubblicità a qualcuno, ci sei riuscita: leggerò senz’altro qualcosa di Letizia Muratori.

    Ciao e grazie,
    Mariangela

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  30. Avatar Polissena
    Polissena

    E ti piacerà, ti piacerà moltissimo

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  31. Avatar cristina
    cristina

    No @Mari, non ce la faccio, ma anche s enza saperlo lo spagnolo un poquito se entiende…
    Anch’io leggerò Muratori, prima o poi, senza aspettative nè acredini. della sua vita peraltro pochissimo mi cale. Solo i libri, volendo, e vedremo.

    Peraltro stasera sono esultante , e quindi dolcemente distratta : certo che…., vabbè, mi taccio, che è meglio.
    Ciao @Domenico Fina, io non sono mai più …di là, ma Paolo Di Stefano è proprio una brava persona, non so se è severo come tu dici ,però ci si può fidare, direi anche io

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  32. Avatar wwayne

    @Cristina: Lietissimo di apprendere che ti è tornato il buonumore! 🙂

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  33. Avatar Antonella B.

    @ Luigi
    Ciao, Luigi. Come stai? Mi permetto di fare una comunicazione in questa sede perché non riesco con gli indirizzi mail di cui ero in possesso. Io mi scuso per il disturbo e chiedo perdono.
    Però, al contempo, colgo l’occasione, dopo tutto questo tempo, per salutare tutti e augurare felicità e prosperità in questo 2015 appena iniziato. E tanti bei libri scritti bene! 🙂

    @ Vera, Ennore, CarloS

    Eccovi, cari! 🙂
    Grazie, Vera, per i tuoi sempre affettuosi auguri.
    Ciao, CarloS, come stai?
    Con Ennore sono in contatto. Anzi, l’ho ricontattato perché venisse a trovarmi a Bellona. E sarebbe un sogno che ci foste anche voi.
    Mi riconoscerete subito: giro come Tak, e al posto di una catena tengo stretta una B che dondola. La strada è al link in firma.

    Grazie ancora, Luigi, Naturalmente siete invitati tutti.

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  34. Avatar camilla
    camilla

    @ mariangela vivamente consiglio CASA MADRE di Letizia Muratori (Adelphi) Una scrittura perfetta, lucente e affettuosa, una fiaba piena di realtà. Ho letto altri libri dove la scrittrice si “impegna” e abbandona quella , a mio avviso, sua grande capacità di guardare il mondo con occhi innocenti che è nelle sue corde per entrare e perdere in parte quel qualcosa di suo unico, nel mare magnum della letteratura italiana corrente. Sempre alla ricerca di letture , come sei tu,non ho mai sentito citare, per esempio, un romanzo di Alberto Capitta, pensando alle fiabe, intitolato IL GIARDINO NON ESISTE ed. il maestrale, nè ho incontrato qui un amante di Milena Agus, la più acuta, spiritosa e adorabile delle scrittrici italiane, che a mio modestissimo parere ,troppo spesso scrivono alla ricerca di compiacere e a tinte fosche, nè mai un romanzo di Andra Bajani,, per es. OGNI PROMESSA ed Einaudi. Non amo molto il lamento costante del Moresco, eterna vittima.Bacioni.

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  35. Avatar camilla
    camilla

    @adour–Tornando un attimo a Piketty, non ho potuto resistere a rileggere qualche pezzo di Papà Goriot, dalla bella generosità di Rastignac, alla teoria diVautrin : in fondo , in micro o in macro, le cose funzionano ancora così. Balzac, nella commedia umana, ha parlato di tutte possibili passioni della società della sua epoca e molte sue intuizioni sono ancora vivissime anche nella società attuale. Quanto J: Austin è pur vero che le donne avevano il matrimonio come unica possibilità, oppure avrebbero dovuto mendicare presso i parenti per non morire di fame. Brutti tempi, assai peggiori di questi , apparentemente incasinati in realtà solo complessi. ciaociao

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  36. Avatar Polissena
    Polissena

    Ma come sono fortu

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  37. Avatar polissena
    polissena

    Mai scrivere dal telefono! Chissà se Luigi cancellerà quelle quattro parole che mi sono sfuggite. Il fatto è che sono talmente raffreddata ed in preda ad attacchi di tosse che il computer mi sembrava troppo lontano da raggiungere

    Quello che volevo dire è che sono stata fortunata a passare tante estati ad Anzio dove, mentre alla mia sinistra cresceva Letizia Muratori, non ancora lucente, alla mia destra sgambettava un bambino rotondetto che sarebbe poi diventato il famoso Federico Moccia. Averlo saputo!

    Che spiaggia! Per fortuna ogni tanto compariva la veramente splendente Virna Lisi con il suo futuro marito, anche lui niente male.

    Eppure su Federico qualcosa di buono devo dire. Se è riuscito a portare qualcuno a leggere un libro, qualunque libro, qualcuno che non ne aveva mai preso in mano uno, a parte quelli di scuola, dobbiamo essergli grati.
    Ciao a tutti

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  38. Avatar adour

    SE QUESTO è UN UOMO di Primo Levi

    Quando piove si vorrebbe poter piangere.
    È novembre, piove già da dieci giorni, e la terra è come il fondo di una palude. Ogni cosa di legno ha odore di funghi.
    Se potessi fare dieci passi a sinistra, c’è la tettoia, sarei al riparo; mi basterebbe anche un sacco per coprirmi le spalle,o solamente la speranza di un fuoco dove asciugarmi; o magari un cencio asciutto da mettermi fra la camicia e la schiena. Ci penso, fra un colpo di pala e l’altro, e credo proprio che avere un cencio asciutto sarebbe felicità positiva.

    Ormai più bagnati non si può diventare; solo bisogna cercare di muoversi il meno possibile, e soprattutto di non fare movimenti nuovi, perché non accada che qualche altra porzione di pelle venga senza necessità a contatto con gli abiti zuppi e gelidi.
    È fortuna che oggi non tira vento.
    Strano, in qualche modo si ha sempre l’impressione di essere fortunati, che una qualche circostanza, magari infinitesima, ci trattenga sull’orlo della disperazione e ci conceda di vivere. Piove, ma non tira vento.
    Oppure, piove e tira vento: ma sai che stasera tocca a te il supplemento di zuppa, e allora anche oggi trovi la forza di tirar sera. O ancora, pioggia, vento, e la fame consueta, e allora pensi che se proprio dovessi, se proprio non ti sentissi più altro nel cuore che sofferenza e noia, come a volte succede, che pare veramente di giacere sul fondo; ebbene, anche allora noi pensiamo che se vogliamo, in qualunque momento, possiamo pur sempre andare a toccare il reticolato elettrico, o buttarci sotto i treni in manovra, e allora finirebbe di piovere.

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  39. Avatar Vera

    Ciao Polissena!, ciao a tutti,
    e ciao, Antonella B. ti cercherò a Bellona, certo!
    Intanto se hai perso la mia email
    ecco quella che può essere pubblicata qui: veraveraeveraeveramveravera@gmail.com

    Polissena, vengo poco qui, e leggo poco i post, scusatemi tutti! mi chiedevi cosa ho letto nei mesi scorsi… (tanto e di tutto come sempre!)
    e oggi a tutti voglio segnalare uno dei libri più belli della mia estate 2014, bellissimo densissimo… da non potersi assolutamente raccontare brevemente come sto tentando di fare. No, occorre leggerlo e gustarselo!

    Mahmud Darwish, Una trilogia palestinese, Feltrinelli, 2014
    e ve ne lascio un assaggio:

    Non abbiamo il tempo di dire addio a ogni cosa calda. Lascia il resto del tuo sonno a dormire presso una finestra aperta, così che al risveglio possa raggiungerti al sorgere dell’alba blu. È il sogno a trovare i sognatori, il sognatore non deve far altro che ricordare.

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  40. Avatar cristina
    cristina

    Mtto qui un link a un estratto dal libro del docente di Ca’ Foscari Simon Levis Sullam. Il libro è I CARNEFICI ITALIANI –
    Un saggio di Levis Sullam racconta le violenze antisemite perpetrate dai nostri connazionali durante la seconda guerra mondale. Tra queste, l’assalto alla basilica di S. Paolo a Roma a cui parteciparono anche alcuni poliziotti guidati da Koch.
    come si dice? italiani brava gente. Già.

    http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2015/01/26/simon_levis_sullam_carnefici_italiani_feltrinelli.html

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  41. Avatar adour

    In realtà tutti i popoli sono malvagi, sia che si chiamano italiani, tedeschi, istraeliani, palestinesi. Poi la storia ci dimostra che noi italiani, in quanto a crudeltà non siamo secondo a nessuno, fino ad oggi, quando siamo diventati “assasini di donne”, (1 paese in europa) ,un disonore che colpisce tutti noi, gettandoci in una vergogna che non ha più scusanti.

    Per quanto riguarda il discorso di Cam sono assolutamente convinto di quello che scrivi, quando dici” Brutti tempi, assai peggiori di questi, apparentemente incasinati in realtà solo complessi. “

    E dalla complessità è possibile uscire.

    Forse il problema,il vero problema e chi sarà capace di dipanare la complicata matassa.

    Il nuovo uomo 2.0 ? , no no io non ho nessuna fiducia di quest’uomo, che sembra un essere programmato senza sogni o fantasie,con una agenda che scandisce ogni minuto della propria vita,senza tentennamenti,senza dubbi.

    La sua vita è una strada asfaltata con le carreggiate ben disegnate e visibili,nessuna curva pericolosa, nessun bivio,nessun albero, fiore o ape che riesca a distoglierlo dalla sua marcia.

    Ma questo è solo quello che pensa, in realtà nessuna strada è così pervia.

    È inutile girarci intorno: l’attuale società tende a formare persone con spazi mentali estremamente limitati, inevitabile conseguenza di una pseudo-cultura troppo specialistica e omologata o al contrario che nasce da un iperinformazione che ti fa conoscere un po’ di tutto di niente

    E la curiosità,il piacere di vivere,il piacere di conoscere,di conoscersi, il piacere di leggere senza sfoggio o scopi,il piacere fine a se stesso dove sono finiti.

    E quando lo affermo, mi sento ripetere, “beato te che hai tempo e che puoi leggere” . Ed è un insulto tanto più ingiurioso ,quando questa affermazione, viene rivolta ad una donna,complice di un idea machista secondo cui una donna ha più tempo.

    Senza sapere che io, noi, questo tempo noi lo rubiamo,lo raccogliamo, lo centelliniamo,
    Perchè ?
    Perchè, abbiamo bisogno di storie, perché questo mondo non ci basta, o ancora non ci bastano più le loro verità, abili cammuffatrici di un impetuoso cinismo.
    Perchè vogliamo vivere , con la dignità e il rispetto e quella piccola parte di felicità, che ci è dovuta, al di sopra di qualsiasi credenza, religione, politica, ceto sociale o colore della pelle.

    per questo e per altro ancora “Ricordiamoci di ricordare”
    adour

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  42. Avatar editalara
    editalara

    @Adour parole vere , verissime, condivido con tutto il cuore.

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  43. Avatar cristina
    cristina

    ho incontrato su Internet una cosa meravigliosa, ed emozionantissima, almeno per me.
    La vera voce di Virginia Woolf, registrata in una trasmissione del 1937 sulla BBC.
    Eccola, per chi volesse…

    http://www.theparisreview.org/blog/2013/05/21/have-you-ever-heard-virginia-woolf-speak/

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  44. Avatar camilla
    camilla

    @ adour— ecco perchè si ruba il tempo libero, a volte a piaceri diversi e , di per sè, buoni : ma leggere libri, pensarci su, scambiarsi i sentimenti che i libri mi suscitano, avvertire gli amici e chiunque sia interessato che su quel libro i pensieri non sono ovvi, che ci sono mille punti di osservazione dei cuori e dei Paesi , dentro i libri si viaggia nel modo migliore per viaggiare senza fastidi, senza pesi, senza orari fissi. Vabbè, ora sto leggendo il nuovo libro di James Salter–nuovo per l’Italia intendo: Il titolo UNA PERFETTA FELICITA’. Lo trovo bellissimo , non ci sono “messaggi”, di nessun tipo ma c’è un viaggio infinito e raffinatissimo nella vita di quella che appare una perfetta felicità. Per raccontare con parole che incantano,come si viva sempre su più dimensioni, come si possa essere veramente attori di una perfetta felicità… fugace, sempre in bilico,quella dell’attimo, che come in un caleidoscopio muta in continuazione. Ecco però un nuovo impulso, una diversa visione della vita. La bellezza in questo romanzo è la grande capacità di Salter di raccontarci la lunga storia delle vite dei suoi protagonisti, la possibile grande bellezza di una casa, di un mènage, di una attrazione esaltante per qualcuno, un uomo diverso, una donna diversa, che possono mettere tutto a rischio, la delusione e la solitudine ma anche la infinita tenerezza per gli amori dei figli , il bisogno di non deluderli, la placida gioia di ritrovare il proprio letto, il proprio cane affezionato e un tantino puzzolente. il tutto con uno stile mi vien da dire “musicale” e cinico. , , e io resto lì, pagina dopo pagina, e non farò l’aperitivo questa sera, e preparerò una cena da 5 minuti, e insomma avrò rubato tempo di qua e di là per poter avere l’ennesima avventura amorosa tra le pagine di un libro, Abbracci a tutti

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  45. Avatar Artemisia
    Artemisia

    @ Vera.Raramente leggo poesia e non avevo mai letto nulla di Mahmud Derwish (lacuna davvero imperdonabile!). Grazie per avermi fatto conoscere questo fantastico poeta. I suoi versi sono struggenti, un raggio di luce in questo momento così buio e assurdo. Dopo aver letto e amato “Giuda” di Amos Oz, anche questa voce, proveniente dall’altra parte, mi fa pensare (o illudere?) che forse c’è ancora speranza in un incontro al di là dei muri.

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  46. Avatar Artemisia
    Artemisia

    E’ doloroso il fatto che M.Derwish non sia più tra noi, ma penso che le sue parole rimangano indelebili e possano continuare a illuminare il nostro difficile e tortuoso cammino.

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  47. Avatar Vera

    grazie a te Artemisia! 🙂

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  48. Avatar camilla
    camilla

    @ tutti — Non mi sembra che aiuti questo continuo aver paura, cercare” l’uomo ” speciale che trovi la soluzione della immensa complessità in cui, finalmente, in molti ci si rende conto di essere immersi : già questa è una grande battaglia vinta,: sapere di più, comprendere di più, scrivere di più ( questo è merito dell’accesso sempre maggiore alla rete) anche se si scrivono , a volte, delle grandi cazzate, tuttavia si scrive e di conseguenza si legge, se non altro per cercare un riscontro a un proprio intervento. Questa è una grande rivoluzione, Solo pochi decenni fa’ la maggior parte delle persone, anche “acculturate”, finiti gli studi accademici non scrivevano più nulla, non leggevano più nulla.La scienza fa continui progressi, nel campo della medicina, degli studi sul cervello umano ( che è uguale per tutti gli esseri viventi sul pianeta), insomma io penso che non siano affatto tempi terribili questi, Ora si viene a sapere, almeno una piccola parte di quello che prima nessuno neppure immaginava. Ora esistono il bene e il male perchè possediamo più, molte di più parole per dirlo. Certo che tutto potrebbe andare meglio ma il fatto di conoscere di più i delitti non significa affatto che questi siano frutto di questi tempi. Ci è solo caduto il telo dagli occhi. Una volta era assai peggio. tutto. Ma ognuno conosceva le magagne del suo villaggio e basta. Ciaociao

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