I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar cristina
    cristina

    io non ce la vedo la Cam con sto libro. Mi pare che possa piacerle molto altro, Anche se ,coi tempi che corrono, non giurerei proprio su niente

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  2. Avatar camilla
    camilla

    Mia cara Cristina e Mariangela, ho letto decenni fa’ Bulgacow, allora si discuteva, occhi negli occhi, di tutto quanto si leggeva, e tutto diventava più grande e comprensibile e importante e condiviso. Oggi sarebbe come “rileggere” un grande classico fondamentale, un grande libro, ricordo benissimo che assieme al maestro….. lessi anche Anatole France (in particolare LA RIVOLTA DEGLI ANGELI, E LETTERATURA DI QUESTO GENERE, MAGNIFICA, OTTOCENTESCA estremamente attuale, per altro (scusa il non voluto maiscolo!!!! Ma oggi c’è tanta roba nuova, straordinariamente adatta alle vicende della propria vita attuale, ottima e importante che mi racconta cose nuove, storie impensabili secoli fa e anche anni fa” e non penso più, o quasi, ai vecchi classici, pur tanto amati. Sono foto , o meglio, ottimi ritratti a olio , di antenati importanti i vecchi classici, Leggo , appunto altre cose. Vi voglio bene. Cam
    Non ne parlo più sul blog perchè restano lettera morta, perciò vi leggo con affetto e…basta.

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  3. Avatar cristina
    cristina

    @Cam, mia Cam …ora ti tiro le orecchie.
    Cosa vuol dire restano lettera morta? non mi hai forse fatto scoprire tu La Chimamanda Adichie ( e Guenassia etc etc)? Quindi è un ordine …ovviamente amichevole: scrivi, se non altro per me.
    Per favore…..

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  4. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla @Cristina
    Per tutti, come ti dicevo l’altra volta: non solo per Cristina!!
    Mari

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  5. Avatar carloesse
    carloesse

    Ma certo! Che vuol dire ‘sta “lettera morta” ?
    Io non la penso come te: trovo spesso più interessanti e straordinariamente ancora attuali molti classici (e se lo diventano è proprio perchè tali risultano anche a letture con occhi diversi, di gente diversa, con sensibilità diverse da quelle dell’epoca in cui vennero scritti), ma questo non vuol dire dovere ignorare qualsiasi novità, per magari tentare di scoprire in anticipo quelle destinate potenzialmente a diventare i classici del futuro. O anche solo per godere di qualcosa di attuale, e di un punto di vista interessante, a prescindere dal suo destino futuro nella storia della letteratura.
    Cerco così di leggere in misura simile gli uni e gli altri, anche se nei contemporanei, data la continua mole di proposte, è molto più difficile orientarsi.
    Ma qualsiasi tua segnalazione può essere valida. Come di molti altri.
    E così se tu scomparissi mi dispiacerebbe molto.
    Ciao Cam,
    Carlo

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  6. Avatar jezabel
    jezabel

    Caaaaaaaaam! Su… ci hai suggerito un sacco di cose che ci sono piaciute. Io leggo spesso ancora tanti classici e non riesco a starti dietro. Perciò magari non ti ho mai risposto.
    @Mari
    Il “tal” libro mi ha fatto venire tante volte il nervoso che non ha speranze. Inoltre se dovessi procurarmi un manuale per poterlo proseguire…prebderebbe tanta di quella polvere quell’Eridano qualcosa!

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  7. Avatar camilla
    camilla

    Carissimi cri,mariangela, jezabel e il nostro , sempre maestro di equilibrio intelligente e paziente,Carloesse, non è poi vero che non tengo “i classici” sempre sotto mano, anzi. E’ che le pietre miliari hanno previsto quasi tutto e i nuovi scrittori partono da esse ma, , ma LE VERE SORPRESE (maiuscolo voluto) saltano fuori dal contemporaneo.Le sorprese che ci da Julian Barnes in LIVELLI DI VITA per esempio, e sempre Barnes nel PAPPAGALLO DI fLAUBERT- fuori catalogo per anni e ora riedito da Einaudi, in bella forma, ma se non si è letto F. o , almeno,indispensabile, UN CUORE SEMPLICE, di F. (un breve racconto) è difficile capire la storia del pappagallo, capirla fino in fondo voglio dire. Quando, in aaltri tempi, si parlò qui di LA PORTA di M.Z., io , subito, pensai a Felicité del cuore semplice, per un certo umore mistico delle due donne, ma non se ne fece nulla, chissà perchè: troppa fretta? Forse il mio modo di leggere è sostenuto quasi esclusivamente dal principio del piacere, per nulla affatto dal desiderio di “sapere” , forse questo mi rende , me ne rendo conto, diversa e sgradevole. Nel senso che parlare , qui, di un libro non può che essere, per me, il tentativo di stringere legami di empatia e condivisione ma anche di MOTIVATE polemiche. Comunque, vista la vostra gentilezza e simpatia, farò un elenco degli ultimi libri letti , affogandoci dentro come in un bel bagno caldo e benefico,ma ogni parola che dirò su uno qualsiasi di questi libri sarà come un richiamo , un tendere la mano in cerca di un’altra, un gesto di affetto da condividere. Non un ufficio informazione nè tanto meno, una lunga lista di capolavori , o di non capolavori, senza potere di toccare i sensi degli eventuali interlocutori.(questa bella alchimia succede qualche rara volta, ultimamente , a me , mai. Ho molta nostalgia di Adour che invece leggeva con tutti i sensi e anche di più. Essere o avere, un vecchi motto che può ancora significare molto.Un abbraccio a tutti.

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  8. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cam
    in attesa dell’elenco, mi permetto di invitarti a non avere nostalgia.
    Sentimento terribile che avrebbe potuto annientare i cinque anni e mezzo che ho trascorso su queste belle montagne.
    Non ne sono immune. Anzi, la vivo doppiamente: quando torno in Sicilia mi prende la nostalgia delle Alpi.
    Però quando si fa sentire quel peso sul petto, ricorro alla metafora del libro, ovvero nella mia vita voglio leggere sempre lo stesso libro?
    Bene, già che sono in argomento, vi dico che ho iniziato MIDDLESEX. Sono già immersa nella sua sensualità…

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  9. Avatar cristina
    cristina

    dai allora @ Cam, sono tutta orecchie, e piedi, e gambe e occhi e pelle. Forza!
    Io veramente avevo detto che non trovavo molte affinità fra Felicité e Emerenc, anche Felice o qualcun altro ne aveva parlato….
    Devi ac con ten tar ti, almeno un pochino, Cam!
    Per il resto non voglio dire nulla, perchè NON mi interessa. ti bacio

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  10. Avatar adour
    adour

    Essere cam, semplicemente essere.
    Ciao Cam come stai? Perché questa tristezza che mi costringe ad uscire dal guscio?

    Vi seguo da inizio anno, ho letto con immenso piacere di Vera, polissena, poi ennore, mi pare di aver letto anche garife123 (sempre puntuale a fine anno), ero pronto per rientrare anch’io con la mia personale hit-list di letture 2014, poi, poi …..cristina.

    Nuove polemiche, forse vecchi rancori, e si ri-cominciano a contare le virgole, i punti (ricordi i puntini di sospensione , le virgole dei vecchi tempi cam? 🙂 ) a decifrare le parole scritte ma non pensate, ma ha trovato un ottimo notaio,il sig. wayne (ciao wayne 😉 per cui ho pensato di rimandare la mia lista,(rientro temporaneo,) per non alimentare altri falò su pavimenti di ghiaccio.
    Sono diventato saggio? Sto rincoglionendo? Sto imparando a contare?
    No (anche se sulla seconda non ci giurerei)
    Sono soltanto distaccato,tutto ciò che mi interessa-va era la mia lista su un post del blog, a inizio anno, quindi ero disposto ad aspettare tempi più miti, ma quando ti ho letta, oggi di ritorno da un piccolo viaggio, ho capito che sei triste,e ti scrivo, ed esco dal guscio, e sono io.

    Sento parlare di Nostalgia . Mi piace questo sostantivo, penso che dopo i 50 anni, diventi un fedele e rassicurante compagno.
    Ma chissa perché quando sento questa parola mi viene in mente… nostalgia, nostalgia canaglia ..lal lala lala (le altre parole non le so) dell’inossidabile, testosteronico Albano organismo anaerobio simile alle spore tetaniche capaci di resistere a tutto

    Oppure …oppure …. Cam

    Alle madeleines di Proust. Penso che, nessuno come lui, abbia parlato della nostalgia ed articolato la nostalgia in maniera cosi efficace ed emotivamente profonda

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  11. Avatar adour
    adour

    Copio ed incollo sono sicuro che piacerà alla cam ,come sono sicuro possa interessare anche voi

    ________________________________________
    Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

    _________ 🙂

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  12. Avatar wwayne

    @adour: Bentornato! 🙂

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  13. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Con cosa continuate nel vostro GdL?

    @Tutti
    Dopo la faticaccia con “Il Maestro e Margherita”, mi viene da chiedervi una cosa; qual è il libro più faticoso che riteniate di avere letto? Intendo dire il libro più ostico che abbiate finito per il quale ritenete che sia valsa la pena spendere tempo e fatica.

    Ciao,
    Mariangela

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  14. Avatar wwayne

    @Mariangela: Posso darti una risposta precisa: infatti non solo tengo un elenco dei libri letti dal 2010, ma quando ci metto molto a finirli scrivo tra parentesi i giorni che mi ci sono voluti per leggerli.
    Ebbene, in quasi 5 anni mi è capitato solo 3 volte di trascinarmi un libro per più di 20 giorni. I 3 libri in questione sono:

    Julian Rathbone, “Hotel California” (29 giorni)
    Liliana Tedeschi, “L’amico della notte” (27 giorni)
    Darcey Steinke, “Salvami” (24 giorni)

    Nei primi 2 casi ne è valsa ampiamente la pena; nel terzo caso decisamente meno, perché “Salvami” è un ritratto volutamente squallido di come vivono i cosiddetti white trash (http://it.wikipedia.org/wiki/White_trash#Dettagli_caratterizzanti). C’è chi scrivendo sui white trash riesce a sfruttare il loro potenziale grottesco e a tirarne fuori un capolavoro (Bret Easton Ellis, ad esempio), ma sono eccezioni: nella maggior parte dei casi, il risultato è una mezza ciofeca come il libro della Steinke.

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  15. Avatar Polissena
    Polissena

    @adour grazie di avere inzuppato di nuovo la madeleine con noi. Le nostre madeleine ogni tanto ci colpiscono senza preavviso sotto forma di sapori, di musiche, di voci, di profumi ma non portano solo rimpianti e nostalgia ma anche a volte tenerezza e sorrisi.
    Questo ti auguro, davvero

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  16. Avatar camilla
    camilla

    @adour : non ci speravo affatto ed ecco mi hai fatto l’effetto del pezzetto di biscotto, quel senso della nostalgia (ma come chiamare con una parola più adatta questo sentimento del ricordare il tempo della piccola gioia, di un senso di simpatia, che quello o quell’altro pseudonimo regalavano su queste pagine, e davano un guizzo di allegria, di voglia di guardare la giornata o la nottata che si aprivano con un sentimento di un’appartenenza in più, e di un gruppetto di zie Leonie, tutt’altro che seriose e competitive, che , a vicenda, l’una con l’altra, distribuivano , distribuivamo, ognuno di noi, con il divertimento semplice del gioco, del confronto ma anche della baruffa , senza l’astio, il fodamentalismo e l’ostracismo, sentimenti degni di ben altre cause….ma bastaaaaa. Mi sono incartata. Sono stata colpita e rallegrata nel vedere @adour tra i componenti del blog. Contenta assai.

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  17. Avatar Laura
    Laura

    @adour….Bentornato..e, a proposito di Nostalgia canaglia, mi mancano molto i tuoi duetti con ..Camilla
    @ Camilla..condivido in pieno quello che hai postato..confronti, baruffe, il tutto con uno spirito lieve, che rallegrava chi vi leggeva…

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  18. Avatar editalara
    editalara

    @adour mi mancavi.. 🙂

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  19. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @ tutti
    I miei alunni hanno dichiarato, dopo questa lettura di Proust, che loro la TISANA non la berranno più, se dà questi effetti!!!!
    Beata gioventù…
    Cara Mariangela, io ho un listone di libri che ho mal tollerato. IL MAESTRO …, ma anche L’IDIOTA !!!!! IL MUSEO DELL’INNOCENZA di Panuk è stato un incubo e la chiudo qua.
    Però c’è un caso particolare di abbandono sul quale ho poi dovuto ampiamente ricredermi: IL DOTT ZIVAGO! Della serie “mia mamma me lo diceva che lo dovevo leggere”, ma io avevo difficoltà ad andare oltre la 20^ pagina.
    La 3^ volta che l’ho affrontato è stato amore vero!
    E visto che ogni tanto ci dedichiamo al cinema, direi che il film non è all’altezza (per usare un eufemismo!)
    A presto

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  20. Avatar wwayne

    @Jezabel: Intendi quello con Keira Knightley? A me era piaciuto! Lei poi ha un talento smisurato.

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  21. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @WWayne
    Una nuova versione del dott Zivago senza il mio permesso? 🙂
    Io parlo di un film del 1965. La protagonista femminile è una bellissima e monoespressiva Julie Christie.
    Sappi che i miei gusti cinematografici non escludono i primi tentativi dei fratelli Lumière.

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  22. Avatar wwayne

    @Jezabel: Pure io non ho alcuna preclusione nei confronti del cinema d’annata. Proprio ieri ho visto Il mondo dei robot, e mi è piaciuto moltissimo. Di norma quando guardo un film faccio pausa ogni 10 minuti: ecco, ieri non ho fatto nemmeno una pausa, perché ero troppo rapito per metterlo in stand – by.

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  23. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Ah, be’, un cult pieno di citazioni. Credo di averlo visto quando ero ancora al liceo. Non è il mio genere, ma Yul Brinner non me lo potevo perdere!!!! Ciao.

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  24. Avatar Artemisia
    Artemisia

    Sto leggendo “GIUDA” di AMOS OZ. Lo trovo come sempre coinvolgente, profondo,complesso,semplice e complicato al tempo stesso, pieno di citazioni e rimandi che non sempre sono in grado di decifrare pienamente. Qualcuno lo ha letto? Ne ha già parlato qui? Mi piacerebbe conoscere qualche parere (Polissena, penso a te e a qualcun altro che non sento da tempo, ma devo ammettere che neanch’io seguo il bolg come una volta)

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  25. Avatar cristina
    cristina

    @Mariangela-
    sTIAMO LEGGENDO NEL gDL aCHEBE – la freccia di dio, LUI è CONSIDERATO IL MASSIMO SCRITTORE, INSOMMA IL PADRE, DELLA LETTERATURA AFRICANA (ops, ho fatto casino con le maiuscole, sorry).
    L’ho appena iniziato, e non è affatto un libro facile perchè – riferendosi a un’epoca che presumo essere inizio ‘900 – vi sono decine di riferimenti a usanze, rituali e oggetti africani di cui noi non sappiamo nulla.
    Poco prima avevamo fatto un break leggendo Shakespeare, il sommo, Riccardo III. Ma io avevo appena cominciato questo ( complesso) dramma storico, che è successo quello che è successo a Parigi, e non sono più riuscita a trovare concentrazione sufficiente nè pace per leggere. Quindi ho mollato “l’inverno del nostro scontento…”. Peccato, ma non ce l’ho proprio fatta.

    Alla tua altra domanda non credo di avere risposta certa, almeno per ora. Forse qualche titolo di Saramago…

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  26. Avatar adour
    adour

    ciao cristina e noi non ci salutiamo ? 🙂
    Facciamo gli indifferenti come 2 vecchi amanti focosi che si sono appena lasciati,ci evitiamo ?facciamo finta che non esistiamo?
    Suvvia, il rancore è un sentimento che non può essere concesso a dei liberi sognatori quali siamo noi, semplici lettori di emozioni
    Per cui
    un Buon sorriso anche a te 🙂

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  27. Avatar adour
    adour

    Come direbbe un famoso scrittore della 2 metà del 900 questo blog è diventato “Figo”
    Oltre ad avere una impaginazione bellissima (questo bianco alla mister fantasy tres chic) appare più funzionale e financo ipertecnologico con l’avviso dei like
    oggi
    mentre ero in studio ho ricevuto una email che mi diceva “a editalara piace il tuo commento” è stata una bella e piacevole sorpresa

    Diavolo di un Luigi 😉
    a proposito luigi, come sta la tua spasimante credo si chiamasse marilù 🙂

    Ciao editalara come stai ? non ti ho vista nei commenti di inizio anno e ho temuto che non ci fossi, anch’io sono molto felice di ritrovarti

    Cam assai assai felice di te questo pappagallo flaubertiano devo proprio cominciarlo a leggere

    Ciao Laura felici di averti divertito è bello sentire altre voci, e con loro altri sogni ed altre emozioni ed è sempre bello sapere che qualche volta ho potuto distrarti da questo orribile mondo quotidiano che solo i nostri affetti ci costringono a sopportare

    Jezabel devo dire che sono lusingato che tu abbia letto un mio commento alla tua scolaresca,dopo manzoni, montale, pirandello ora ,adour anche se quelli appena citati sono scrittori minori va bene lo stesso

    purtroppo proust è altamente afrodisiaco e va assunto a piccole dosi per cui
    “leggere attentamente il foglietto illustrativo, può avere effetti collaterali,anche gravi.”

    Wayne ma parlavi di Keira Knightley?? quella di dangerous method di cronenberg

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  28. Avatar FALCO
    FALCO

    Adour, piacere di leggerti nuovamente! qualche bel libro che hai letto durante la tua lunghissima assenza di cui ti piacerebbe parlarci ?

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  29. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Jezabel
    Io da ragazza adoravo Dostojesky (l’Idiota mi era piaciuto molto), ma forse una rilettura si imporrebbe perché, come ha detto Carlo della sua lettura di gioventù di Bulgakov, io pensavo di capire tutto, ma con più anni di letture e di vita sulle spalle ….

    Sarà un caso che tra i “difficili” abbiamo i russi? Io mi sarei aspettata qualche titolo del filone del “flusso di coscienza”, tipo, “L’Ulisse” di Joyce.
    Io faccio molta fatica a leggere il teatro, ma in quei rari casi in cui ce l’ho fatta, sono stata poi ripagata quando ho visto lo spettacolo.

    @Cristina @Tutti
    Se non è vero che ignoriamo tanto (nel mio caso quasi tutto) di quanto non è occidentale: questo Chinua Achebe ha scritto un sacco, vedo dall’OPAC, ma io non l’ho mai neppure sentito nominare! (Se sia stato nominato qui, non ricordo, perché non riesco sempre a memorizzare i nomi degli autori che non conosco)

    Ciao,
    Mari

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  30. Avatar cristina
    cristina

    cara Mari, noi occidentali siamo legati al nostro ombelico anche letterariamente. E questo non è un bene, da ogni punto di vista.

    Per Adour. io vengo qui non per fare salotto ma – se si può – per parlare di libri e letteratura ( e di vita, in subordine).
    Quindi posso anche salutare, anche se non vedo troppo a che pro.
    La distanza fra noi, ne sono certa, rimane abissale e anche come letture mi sembra che abbiamo gusti e predilezioni assai distanti.
    Non ho molti sorrisi, peraltro, in questi giorni tanto bui. E questo è.

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  31. Avatar camilla
    camilla

    @cristina – Tu Cri, che mi sei molto cara, non pensi quanto sia vitale, sentimentale, quasi afrodisiaco, il nostro comune amico adour?? E per me anche i libri che amo devono suscitare elementi vitali, sentimenti e confidenza e empatia, e simpatia. Io so bene quanto tu sia sensibile e umorale (cosa bellissima) , viva e caliente perbacco.
    @laura — grazie cara del tuo dolce post. Se ci si diverte qui , un pochino, non è bello? non siamo in palestra o roba del genere.
    @adour– Qualcosa è cambiato, col tuo ritorno sono tornati in tanti e c’è un’aria buona . Allora, petit, possiamo riprendere i nostri giri di tango? Solo qualche volta, sull’aria di un libro che ci sta facendo bene, per esempio: sto leggendo un libro che mi piace assai (fuori catalogo, comprato di seconda mano in un sito ad hoc) si chiama L’UOMO SPOSATO , è di Edmund White, e sono sentimenti, sensazioni, amori, tra Parigi, la Francia e Stati uniti e Marocco. Una coppia di innamorati, tanti vecchi amori , è il periodo del AIDS , anni ’70. Complicità, rimorsi, e tantissimo pathos. Un gran libro. Su consiglio di Franco Cordelli,tra i libri “grandi” degli ultimi venti anni. Fu Cordelli a farmi conoscere la primissima kimamanda Adichie, a proposito, Con IBISCO VIOLA,e META’ DI UN SOLE GIALLO. Baci.

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  32. Avatar wwayne

    @Cristina: Mi dispiace che tu stia passando un periodo complicato, e ti auguro di uscirne quanto prima.

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  33. Avatar adour
    adour

    Cristina salutare qualcuno,sorridere a qualcuno che non conosci, dire buongiorno ad uno sconosciuto in ascensore,magari sorridendogli è sempre stato qualcosa capace di di illuminare anche le giornate più buie, che diviene sublime quando è capace di essere contagioso.

    Non c’è nessun fine in questo,(sono un istintivo per natura genotipica, ne sono incapace) se non quello di comunicare gentilezza e cortesia e forse con l’ambizione di dire all’altro che nessuna notte è così profonda da non portare la luce dell’alba e che nessun individuo è così solo se dall’altro lato c’è una persona che ti sorride.

    Penso e credimi sinceramente, che un sorriso,poteva evitare migliaia di guerre rancori,odi e rappresaglie,non parlo di popoli o nazioni ma di individui, ma questo tu lo sai bene.

    Ho recepito bene il concetto secondo cui sarei capace solo di far salotto, suppongo nel termine negativo del concetto(essere fatuo vacuo superficiale) mentre altri,spinti da una fede incrollabile parlano di libri e letteratura (essere maturi, saggi,dotti).

    Probabilmente hai anche ragione,ma credimi in un mondo che si prende troppo sul serio(non parlo solo di te) in un mondo in cui si crede che non esistano altri gusti,opinioni,modi di fare, pensieri ,il rischio è una radicalizzazione della posizione che porterà sempre allo scontro. E’ quello che vediamo in questi giorni,è quello che abbiamo visto, è la storia del mondo intero.

    Per questo, forse c’è anche bisogno di gente che contro tutto e tutti, si permetta ancora il lusso di sorridere nonostante tutto, dove tutto, sono le sue giornate grigie,la sua vita,quello che ha visto del mondo, quello che continua a vedere.

    Eh Si
    siamo diametralmente opposti, ebbene ? ma è magnifico, non credi ? Essere qui a scambiarsi le proprie opinioni, a cercare di spiegarsi e questo non è un punto di divergenza ma tutt’altro.
    Io trovo estremamente noioso parlare con uno che la pensi esattamente come me, perché non ha niente da insegnarmi, se non quello che già so, ed io ho ancora tanta voglia di imparare.

    Ma questo deve svolgersi, sempre in maniera corretta e cordiale, senza nessuna imposizione, o presa di posizione, o peggio pregiudizio, dovuta ad una presunta superiorità intellettiva, che porta spesso a dire questo mi interessa questo no, i famosi paletti di wayniana memoria.

    Penso alla fine che tu sia molto di più, di quello che vuoi apparire, e che anche tu puoi donarci finalmente un sorriso

    continuando a sorriderti 🙂
    un caro saluto da
    #quandoeroadour

    Ciao Falco, (ho sempre pensato che tu fossi una bellissima donna:) ) Hai letto LACCI ???

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  34. Avatar adour
    adour

    Ola ciao cam 🙂
    se sono tornato qui è anche per te, per il tuo sorriso, che oggi è splendente.
    Certo che tangheremo ancora 😉
    ma qui c’era un felice celato ECCELLENTE dovè ???

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  35. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Caro Adour,
    eccomi qua, asimmetricamente ma ci sono ancora, come lettore abbastanza assiduo e come assai meno assiduo segnalatore di libri letti e di opinioni sugli stessi.
    Perché asimmetricamente? Mah! Da un lato per evitare talora aspre polemiche ” incognita altera parte” che spesso – senza una vera ragione – travalicano e travolgono le opinioni ( ci sono già in giro tante ragioni di contesa che proprio mi sembra stupido cercarsene per un libro o, meglio, per un’opinione su un libro, specie presso persone che magari sarebbe piacevolissimo conoscere); dall’altro perché spesso trovo anche cose interessanti su questo blog, come è ovvio, in materia letteraria ( diverse voci sono, secondo me, di persone di grande acutezza e sensibilità e alcune segnalazioni le ho trovate veramente utili ed interessanti) ma anche – e questo ERA per me un po’ meno ovvio – in materia…..di psicodinamica dei blog.
    Fra l’altro, in questi tempi sono stato veramente impegnato nella lettura di un libro molto molto corposo ( quasi 1000 pagine) che, più propriamente andrebbe ascritto al tema ” libri per capire il XXI secolo” ma che comunque segnalo per la sua esemplare chiarezza in materia spesso esoterica nel linguaggio (l’economia) e per il suo straordinario interesse economico, storico e, talora, anche letterario ( l’autore attinge largamente informazioni sul passato dai grandi libri del XIX secolo): IL CAPITALE NEL XXI SECOLO di Thomas Piketty.
    A presto ri-leggerti, Adour, dalle molte fan ( e dai molti fan, naturalmente)
    FC

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  36. Avatar wwayne

    @Felice Celato: Io invece sto leggendo “Vizio di forma” di Thomas Pynchon. Sono solo a pag. 30, ma finora mi sta piacendo molto. L’ho iniziato proprio adesso perché il mese prossimo esce il film, e voglio andare a vederlo con cognizione di causa.
    La scelta di leggere il libro a ridosso dell’uscita del film, oltre che per Vizio di forma, l’ho fatta anche per i seguenti romanzi:

    Philip Roth, “L’animale morente” (film: Lezioni d’amore)
    Peter Cameron, “Quella sera dorata” (film omonimo)
    Kathryn Stockett, “The Help” (film omonimo)
    Don Winslow, “Le belve” (film omonimo)
    George V. Higgins, “Cogan” (film omonimo)
    Tonino Benacquista, “Malavita” (film: Cose nostre – Malavita)
    Richard Stark, “Flashfire – Fuoco a volontà” (film: Parker)

    In 2 casi (Le belve + Cogan) il libro mi è piaciuto così tanto che poi non sono andato a vedere il film, perché ero certo che non avrebbe retto il confronto. 🙂

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  37. Avatar cristina
    cristina

    @wwayne- per capirci:
    non sono io che sto passando un brutto momento, è il mondo, e la situazione mondiale ( Parigi, il terrorismo, la nostra decadenza, la situazione italiana etc etc, Boko Haram, la Nigeria la Siria, il Pakistan etc etc) mi fa molto, ma molto, male al cuore. Ecco perchè ho pochi sorrisi. Sono e mi sento intimamente desolatissima, sul serio.
    Ma per le persone a me care ( e per tutti i bimbi che incontro e i vecchini e le vecchine, ovviamente) ne ho, di sorrisi.

    @Cam, che vuoi, abbiamo gusti diversi, càpita, ma a me quello che tu chiami leggerezza pare …altro.
    Su un blog letterario ,come dire?, scherzi e battute personali e corteggiamenti e giri di tango, come dici tu etc etc, insomma, a me non interessano. Mi stufano anche un po’.
    Peraltro qui ho visto davvero pochi confronti di opinioni ( alcuni si, però) , ho visto molti muri alzati e barricate, a volte insulti, a volte sbattimenti di porte e incazzature violente.
    Nessuna o troppo poca voglia di confrontarsi e invece arroccamenti ( probabilmente anche da parte mia, non escludo), ha ragione Felice.

    Quindi: me interessa parlare e soprattutto sentir parlare di libri, e magari sentire campane diverse sui libri, senza cici e cicià sdolcinati (ritengo che ci siano le mail e i telefoni per le faccende private, ma questa è solo una mia predilezione estetica).

    E naturalmente ognuno/a fa quello e come gli pare, com’è giusto ed evidente. Questo è uno spazio libero.
    Io sono passionale ma di gusti asciutti e memoria lunga ( per chiarire: Adour, non mi è davvero possibile dimenticare la virulenza delle tue reazioni ai miei commenti sul femminile e sul maschile, sono desolata, ma non ce la faccio, non è rancore, è un sentimento molto profondo, una ferita – e proprio una distanza abissale, così almeno la vivo io).

    Certo che se non posso nemmeno dire – A ME di questo non interessa parlare ( vedi fallaci o mamma di Loris – e in genere sono cose che mi fanno male al cuore, non diatribe fatte di aria ) e vengo interpretata come una che bastona gli altri e cerca di stoppare una discussione, bè sai che ti dico?
    che il livello è arroventato e invelenito e allora …. ciao!

    Adour, mi interessa eccome sentire i pareri diversi dai miei, ma fino a un certo punto
    E chiarisco: ( sono esempi e non mi riferisco a nessuno/a qua !!) con un uomo violento, con un fascista, con un criminale ,con uno che è per la pena di morte, con chi non ha pietà, con chi odia gli stranieri e vuol sbatterli fuori e chiudere le frontiere, con chi usa insulti sessiti verso due ragazze di vent’anni, bè, non mi interessa discutere, proprio per niente. Sulle cose profonde ognuno porta il peso delle proprie scelte, e il mio tempo è prezioso, peferisco usarlo al meglio.
    Spero di non essere fraintesa.

    @mari, Chinua Achebe è molto interessante… cercherò di dirne qualcosa di articolato a breve.

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  38. Avatar adour
    adour

    Einfühlung, empatia non so è una sensazione cosi ampia ma immediata nello stesso tempo, al quale non so e non posso sottrarmi
    Lo sapevo lo sapevo.

    Solo questo puà spiegare perché IL CAPITALE NEL XXI SECOLO di Thomas Piketty. sentivo, lo avresti potuto leggere e consciamente ti invocavo.
    E’ stata la mia lettura rivelazione del 2014, (insieme ad altri 2 non di più) ed era nella mia lista di fine anno per il blog, sicuramente è stato letto anche da luigi,(ma lui fa il prezioso, è Wittgensteiniano 😉 e da un certo illex

    Ma sono felice di aver trovato un nuovo compagno, capace di leggere e sopportare duecento anni di disuguaglianze, se non sono troppo invadente,che ne pensi di aprire un dibattito magari partendo dalla tua analisi di questo libro, illuminante

    Felice e sorridente giornata, felice 🙂

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  39. Avatar adour
    adour

    Allora cristina scusami di averti fatto perdere il “tuo tempo prezioso” il nostro come potrai ben immaginare è solo tempo inutile, lasciatoci da qualcuno sino a quando vorrà.

    Un giorno senza sorriso è un giorno perso (proverbio indiano) 🙂

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  40. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Caro Adour,
    questo libro di cui parliamo (Piketty), come l’altro che forse avrai letto (J Rifkin, LA SOCIETA’ A COSTO MARGINALE 0), sono, secondo me, utilissimi per scrutare il possibile (probabile?) futuro del nostro mondo, nel quale l’economia ha assunto un ruolo tanto importante nella costruzione delle nostre società del mondo globalizzato; ma, francamente, un dibattito sui contenuti, in particolare per Piketty, QUI mi sembrerebbe inappropriato (“ratione materiae” come si diceva una volta), salvo non voler scatenare dibattiti ideologici che da tempo mi annoiano. Se riusciamo a entrare in contatto direttamente, però, sarei veramente lieto di parlarne con te, anche perché io ne ho fatto (di entrambi) una lettura molto attenta e credo di aver maturato opinioni – anche speranzose – che mi farebbe piacere verificare con qualcuno. Credo di aver capito che c’è una modalità per trovarsi fra blogghisti in conversazioni dirette. Se sai come si fa, fammelo sapere e ci troveremmo.
    FC

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  41. Avatar cristina
    cristina

    ecco là: e chi parlava del tuo, di tempo @adour? parlavo degli esempi da me citati sopra, a meno che tu non ti riconosca in uno di quelli… ma voglio pensare di no!
    Ho anche scritto che speravo di non essere fraintesa. e invece. o mamma.
    Vabbè, non ci posso fare niente. c’è un inciampo (leggasi misunderstanding) ogni tre parole. lasciamo perdere va là.
    Ho anche detto che sorrido -privatamente. uff

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  42. Avatar cristina
    cristina

    Mi permetto di riportare qui un commento di Loredana Lipperini ( una delle conduttrici di Fahrenheit Rai3) all’uso di certe parole -anche da parte di persone eminenti, come il Papa -e a ciò che esso sottende.
    Anche perchè si parla di un libro – PAROLE TOSSICHE – della sociologa Graziella Priulla, che a me interessa leggere al più presto.
    Lo faccio nell’intento di dare uno spunto di riflessione, a me, e a chi volesse. Qui in fondo, parliamo di parole, e di pensieri…

    http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2015/01/20/pugni-calci-parole

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  43. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti

    Ti ricordi che di Priulla avevamo già parlato in passato? Ti ringrazio del link perché andrò senz’altro a prendermi il libro “Parole tossiche”.

    L’autrice articola il suo condivisibile discorso anche sulla base di un pensiero di Calvino il cui concetto di leggerezza è così frequentemente citato a sproposito!!! Ironia della sorte! Ma.., a pensarci bene … sarà stata la sorte a fargli scegliere proprio Calvino oppure …

    Buona serata,
    Mariangela

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  44. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Animali domestici di Letizia Muratori, è appena stato pubblicato da Adelphi e l’ho letto subito con vera sorpresa, ho apprezzato i suoi libri precedenti ma questo è il suo libro enormemente più bello, più personale, più tutto, a mio parere.
    “Il sesso, mia cara, è un’ottima occasione per piangere, specie se non te lo puoi permettere altrimenti”. Pag. 175
    Non c’entrano se non marginalmente gli animali. Semmai il non voler finire addomesticati come animali domestici avendo la protagonista l’indole di chi si ripara in casa.
    A chi scrive, fosse pure la lista della spesa, non si chiede cosa c’è d’autobiografico; e se dovessi incontrare Letizia Muratori non lo chiederei. Le direi il libro è bello perché nel raccontare i fatti non importa se siano veri, inventati – ovvero ‘rinvenuti’ strada scrivendo -, o fantasticati del tutto, importa che l’essenziale di quel che si ha da dire torni e ritorni con naturalezza.
    “Io non sono mai stata derubata, né mi sono persa […] mi ha ucciso l’infingardaggine pavida e mesta da animale domestico” Pag. 159
    È un libro personale, la sua vita di ragazza, di donna, di scrittrice, che sente a quarant’anni che le cose non sono a posto ma che non vuole solo analizzarle o lagnarsi, e quindi non si cura degli infingimenti, e questo lo si può fare solo quando si è raggiunto la stato mentale in cui non si deve sorprendere più nessuno, nemmeno se stessi, né apparire per ciò che conviene. Quindi non so se tutto quello che racconta è autobiografico ma è sicuramente letteratura. Per scrivere così bisogna forse essere morte parecchie volte e vivere senza preoccuparsi di rimorire un po’.
    “Spesso concludeva che l’amore in fondo è tutto uguale, ha a che fare con la tenerezza, ma sono in pochi ad ammetterlo” Pag.162
    Le prime 20 pagine mi erano sembrate quasi trasandate, ma poi il romanzo assume una lingua lieve umoristica e dolente e non l’abbandona più. È la storia di una donna, che scrive, delle sue amicizie e delle sue solitudini, del suo primo matrimonio finito male, della sua attuale convivenza altalenante, e di un uomo, Edi Sereni, più grande di lei, che entra e esce dalla sua vita fin da quando aveva 15 anni. Della sua fragile amica che ha riempito la sua vita di animali. Della sua fragilità, del volersi sentire capita e allo stesso tempo scapparne. Ma è anche la storia della sua giovinezza a Roma e della sua maturità a Milano. Della maturità conquistata senza più ansie raggelanti. Una donna che è sembrata completamente risolta da sempre ma che lo è solo ora e lo dice con coraggio. Risolta non significa essere sicura, significa non curarsi di dire o mostrare d’essere insicura.
    “Oltre che immatura, a detta di mamma, ero priva di quelle esigenze personali che riempiono la vita alle persone veramente interessanti”
    Pag. 123

    Ciao e buona serata

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  45. Avatar adour
    adour

    carissimo FC sarei più che felice ed entusiasta di conversare con te, senza annoiare nessuno. Io Puoi chiedere la mia email a Luigi è lui in genere il nostro mediatore (svelato l’arcano) 🙂
    PS: devo avvisarti però, che non capisco nulla di economia, fino Piketty e la sua Jane austen, ma è un colpo al cuore sapere che non c’è nessuna speranza, alla diseguaglianza.

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  46. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Dovrei avere la mail di Luigi, che non ho! Forse, Adour, fai prima tu a chedergli la mia mail
    FC

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  47. Avatar wwayne

    @adour: Esatto, proprio quella! A dangerous method non l’ho visto, però. Di Michael Fassbender ti consiglio quest’altro film: http://wwayne.wordpress.com/2014/01/23/si-salvi-chi-puo/.

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  48. Avatar cristina
    cristina

    @Domenico Fina, mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto, e,pof, compari! la bellezza delle coincidenze.
    Corro a scrivermi il libro di Letizia Muratori, che mi ha già presa fin da ora grazie alla tua lettura così partecipe e coinvolgente e …compassionevole.
    Grazie, lo dico davvero. Mi è servita.

    Fra l’altro, avendo visto su Internet la tua fotina, ora che so più o meno il tuo aspetto, devo dire che mi manca un po’ il mistero e, soprattutto, che ti facevo assai più agé…
    Vedi la potenza delle parole e la pochezza delle immagini…

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  49. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Cristina, 45 anni è abbastanza agé 🙂

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  50. Avatar cristina
    cristina

    @Domenico- tseeee… hai da pedalare eh eh – Buona giornata

    "Mi piace"

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