I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar polissena
    polissena

    Ma andiamo per ordine:
    certo che ho letto A sangue freddo, tanti e tanti libri fa, era un libro meraviglioso ma non ricordo nè bambini uccisi nè madri assassine.
    @Cristina, se vuoi attaccarmi prima leggimi. Ho scritto maiuscolo un ‘SE’, cioè SE la Panarello ha ucciso e SE era capace di intendere e volere, cosa che sembra probabile, ma non ancora dimostrata. Se è stato qualcun altro sarà un sollievo per tutti.
    Certo che provo pietà, infinita pietà per le vittime, per tutte le vittime, ma nessuna per i carnefici.
    E sì, sono atea, atea da sempre per istinto e per profonda convinzione
    E mi ci trovo benissimo

    "Mi piace"

  2. Avatar cristina
    cristina

    Ossantapace…..la teoria del complotto colpisce anche qui. Tutti attacchiamo Polissena, vittima incolpevole di un complotto collettivo di antipaticissimi frequentatori di questo blog. bè,no comment

    @Mari aiuto, volevo rileggere qualcosa su Zarri prima di articolare le mie contraddittorie sensazioni, ma non ritrovo più il sito del Gdl che ne parlava,come faccio?

    "Mi piace"

  3. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Digita “ZARRI”, vicino alla scritta “CERCA” qui in alto a destra e clicca. Oppure puoi andare negli archivi del mese di novembre 2014 e trovi l’articolo sul libro della Zarri. Anch’io, talvolta, mi perdo e soprattutto mi dimentico quando abbiamo parlato assieme di un libro, soprattutto se quando ho letto il vostro commento io non avevo già letto il libro (è il caso del libro di Coetzee di cui dicevo ieri di cui devo ancora cercare i vostri commenti a ritroso).

    Ciao,
    Mariangela

    Ps: e dire che io, per non essere scambiata per una che segue l’onda mediatica, neppure momentaneamente, neanche per poche ore, per segnalare che non ero io a scrivere quelle cose, mi sono fatta prendere dall’ansia in strada e sono quasi arrivata tardi al lavoro!!

    "Mi piace"

  4. Avatar cristina
    cristina

    @simonetta, aiuto! ho letto Wainaina UN GIORNO…. etc. a noi del GdL NON è piaciuto per lo stile scelto spezzetatto e frammentaio . Tu che ne pensi? ho anche interrotto Bisogno di nuovi nomi che mi annoiava….
    Possibile che ci sia solo Chimamanda Adichie e poi, insomma, robetta ??? un saluto e un augurio, visto che ci sono!

    "Mi piace"

  5. Avatar carloesse
    carloesse

    C’è bisogno di una madre figlicida per provare pietà per un assassino, sicuramente colpevole di un pluriomicidio inutile ed efferato? Di questo narra Capote in “A Sangue freddo”, una narrazione che doveva essere solo la cronaca giornalistica di un omicidio e di un processo, ma che diventa un libro, per la voglia ostinata dell’autore di capire gli assassini oltre che le vittime, di comprendere profondamente come si possa giungere a tanto, e potere perfino specchiarsi nell’indubitabile violento assassino nel momento della sua esecuzione.
    Capote comprende anche perché riconosce nella malvagità di Perry Smith la propria ombra oscura. Quel lato che probabilmente è sepolto in tutti noi. Ma in lui tanto più forte per avere sofferto anche nella propria infanzia (un’infanzia negata) torti e soprusi. Per questo il suo atteggiamento sarà sempre piuttosto ambiguo (come sembra voler sottolineare anche il film che ebbe in Philip Seymour Hoffman il magistrale interprete dello scrittore).
    Ma anche nel libro Capote semplicemente narra. Si astiene da ogni giudizio e non chiede a nessuno se è capace di perdonare o no. Condivide la posizione della giustizia di dovere difendere la società da chi può nuocere ad essa ed ai suoi singoli membri, ma cerca di scavare per capire, e comprende che nessuna vita può essere ripagata dal sacrificio di un’altra. Nella scena dell’esecuzione finale dell’esecutore materiale degli omicidi ci fa notare che lo stesso ispettore Dewey, che aveva incastrato i criminali e che era certo “che la pena capitale costituisca un freno alla criminalità violenta, e sentiva e che se mai condanna era stata meritata, era proprio in questo caso”, tuttavia restò con gli occhi chiusi fino al rumore del collo spezzato dalla corda, e si sentì profondamente turbato “…perché aveva qualcosa in sé , un’aura di animale scacciato, di creatura ferita, che l’investigatore non poteva trascurare: rammentava il suo primo incontro con Perry nella stanza degli interrogatori alla Sede Centrale della Polizia dio las Vegas: quell’uomo-bambino, quasi un nanerottolo, seduto sulla sedia metallica, i piccoli piedi che non sfioravano neppure il pavimento. E ora, quando riaprì gli occhi, ciò che vide furono quegli stesi piedi da bambino che pendevano, oscillanti.”
    Ricordiamoci che fu proprio Capote, con gli introiti della vendita dei diritti cinematografici del precedente romanzo “Colazione da Tiffany” , a finanziare le indagini, gli avvocati, e la richiesta di appello con i quali riuscì a prolungare la vita degli omicidi di circa sei anni.
    E che da questa storia uscì talmente turbato da non riuscire a scrivere più nessun romanzo.

    "Mi piace"

  6. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    Gentili amici del blog, sento il bisogno di intervenire, ma con difficoltà comincio a scrivere, per il turbamento che provocano in me tali argomenti.
    Premetto che non sono madre, ma sottolineo che sono figlia ed ho sempre osservato con molta attenzione l’ambivalente (ahinoi) ruolo di madre. Forse il più pesante che esiste. Legame insieme fisico e spirituale, che può assumere i mille volti della relazione umana.
    Chi ha detto : “la Panarello, se è stata lei, ha ucciso se stessa” dice bene. Inutile che citi Medea e il suo folle proposito: donna straniera, diversa, usata e poi emarginata, arriva all’estremo atto, colpendo alla fine se stessa.
    Il problema qui non è giudicare l’assassina, ma indignarsi seriamente con i mass media, come fa egregiamente l’articolo citato da Cristina, e richiamarli ad una ragionevolezza sempre più messa da parte.

    Auguri a tutti.

    PS Scusa, Polissena, se ti cito, ma devo per forza chiederti come mai tra le caratteristiche della madre assassina tu abbia sentito il bisogno di dire che è “bruttina”.
    Capisco che certi casi suscitino indignazione e antipatie in tutti i noi, ma spero che almeno i giudici spengano la Tv per non cadere in queste tentazioni…

    "Mi piace"

  7. Avatar wwayne

    @Jezabel: Sul fatto che i mass media stiano demonizzando la Panarello io e l’autore dell’articolo ci troviamo d’accordo. Quello che contestavo io erano altri 2 dettagli: il paragone con le con le donne che vennero bruciate sul rogo perché accusate di stregoneria e la scelta di definire la Panarello un capro espiatorio. Entrambe le cose non stanno in piedi, anzi non stanno né in cielo né in terra, per i motivi che ho spiegato in un precedente commento.
    Poi il dibattito è andato in un’altra direzione, quella del “pietà sì/pietà no.” A questo punto il dibattito potrebbe andare avanti in eterno, perché, come ha sottolineato giustamente Cristina, sono emerse due posizioni inconciliabili. Per questo motivo Cristina, altrettanto giustamente, ha proposto di abbandonare l’argomento. Io rilancio questa proposta, nella speranza che venga accolta anche dagli altri membri del gruppo di lettura.

    "Mi piace"

  8. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Okay, scusate non mi ero accorta dell’invito all’abbandono.
    Grazie WWayne.
    Ancora auguri a tutti.

    "Mi piace"

  9. Avatar wwayne

    Anche a te Jezabel! : )

    "Mi piace"

  10. Avatar claudio
    claudio

    Per Polissena,
    leggo sempre con interesse i tuoi commenti anche se ahimè ultimamente sono drasticamente diminuiti….mi ritrovo benissimo nel tuo ultimo commento….qualcuno rimane sbalordito da tanta realtà ma noi atei siamo fatti cosi’….il realismo è il nostro credo….ignora le beghine che si strappano le vesti….è un brutto vedere…spero di leggerti piu’ spesso…ciao Claudio

    "Mi piace"

  11. Avatar cristina
    cristina

    grazie Jez ! anche a me il “bruttina” aveva ovviamente colpita, ma …Tout se tient.

    Però Jez, guarda che oltre agli amici, ci sono anche ..le amiche! eh eh Baci dal solstizio d’inveno più caldo che io ricordi

    @luigi, questo sito non ha pace! perchè non lo lasciate un po’ stare?
    Ci eravamo appena abituati/e…e già tutto cambia!

    "Mi piace"

  12. Avatar cristina
    cristina

    Di quali beghine parla Claudio? io – per chiaire:atea e nemmeno battezzata – qui intorno propio non ne vedo.

    "Mi piace"

  13. Avatar cristina
    cristina

    @Mariangela, tu mi sai spiegare perchè leggendo il libro di Zarri, ho provato un certo disagio? Scrive bene e coi baffi, dice cose intelligenti, profonde, divertenti, fa capire benissimo la sua posizione,si partecipa alla grande, e io partivo pure con un preconcetto super positivo perchè mi ricordavo di lei con stima e simpatia per averla letta per anni su Il Manifesto.. eppure.
    Eppure, c’è qualcosa che mi ha lasciata a disagio. Da un lato la sua carnalità “panica” verso gli animali, le cose, i colori, i cieli, mi ha lasciata quasi stupefatta, come se avessi avvertito una mancanza di senso della misura , ma soprattutto è un fortissimo senso di supremazia, cioè di orgoglio, intellettuale che ho avvertito spesso e mi ha ha vagamente infastidita.
    Non vorrei apparire come quei miei compagni di Gdl che – non sapendo nulla di Africa – giudicano un libro di una scrittrice nigeriana poco autentico pechè parla di Pasqua e di preti.
    ma chissà che mi aspettavo da un’eremita, forse più silenzio, forse più quiete, forse più moderazione affettiva, e- evidentemente sbagliavo-
    Tutta questa estasi gioiosa, insomma, mi ha lasciata confusa,e un pelino perplessa.

    "Mi piace"

  14. Avatar polissena
    polissena

    @Jezabel. Nel definire la Panarello ‘bruttina’ volevo ancora di più sottolineare come fosse partita svantaggiata nella vita, praticamente cercavo di trovarle qualche attenuante. Pensavo si capisse

    @Caro Ennore, il tuo intervento è stato purtroppo fagocitato da tristi eventi di cronaca e relativa discussione.
    Sono felice che tu ti sia fatto vivo con quelle belle parole, spero che anche tu ti affacci di tanto in tanto su questo blog , come continuo a fare io, e magari che tu intervenga. O chiedo troppo?
    Gli amici dai molti nomi si sono ridotti drasticamente, per contarli bastano le dita di una mano, ma chissà le cose potrebbero cambiare
    Un abbraccio affettuoso. Paola

    "Mi piace"

  15. Avatar Jezabel
    Jezabel

    A proposito di sito, a me sembra “bellino”, Luigi!
    Auguri.

    "Mi piace"

  16. Avatar carloesse
    carloesse

    Non si tratta di essere atei, agnostici, credenti, buddisti o chissà che altro. Io stesso non saprei definirmi. Ma si tratta di credere nei valori legati all’umanità, credere nell’uomo, non in un dio.
    E qui (per parte mia) chiudo.

    "Mi piace"

  17. Avatar ennore

    @Polissena
    Grazie davvero, ma nessun problema, non si puó piombare all’improvviso all’interno di un circolo e pretendere attenzione, anche se si tratta di Auguri…
    Un abbraccio
    Ennore

    "Mi piace"

  18. Avatar ennore

    @Mariangela, scusami…un saluto e grazie.

    "Mi piace"

  19. Avatar editalara
    editalara

    @Mariangela hai raccontato il libro fotografico di Life con grande passione, sono felice che ti sia piaciuto ma che edizione hai che ti è costata tanto? la mia del 2012 costa 29 euro anzi meno con lo sconto online.
    @Carloesse ho trovato la tua considerazione sulla Pietà Umana vera e profonda e solo un vero Uomo con una grande anima poteva scriverla.
    @grazie Ennore per la riflessione che mi hanno ispirato le parole da te riportate, non sono passate inosservate.

    vorrei fare a @tutti i più cari auguri di buone feste, e un augurio speciale a Luigi, creatore e custode di questo blog che è per me un porto sicuro, il mio porto dei pirati dove incontrare compari e anche briganti, sbronzarsi di idee e invischiarsi in clamorose scazzottate, dove tutti approdano con il loro bagaglio di esperienze di lettura, dove credi di sapere qualcosa di qualcuno di questi marinai ma poi ognuno di loro resta avvolto nel suo affascinante mistero, un porto da cui salpiamo verso i mari della letteratura in cerca di qualcosa che sempre ci sfugge, e magari ogni tanto la troviamo una nostra isola del tesoro, per poi tornare qui, in questo porto dei pirati a raccontare di avventure e a sentire i marinai parlare della Vita .
    Buon Natale di cuore

    Piace a 1 persona

  20. Avatar cristina
    cristina

    @edit grazie, di cuore. Davvero davvero.
    e auguri umani – e quindi difettosi e zoppicanti, ma pieni di pietà come la dice Carlo – con un po’ di luce di candele, a tutti e a tutte.
    Uno, speciale, alla mia Cam, e un bacio grosso per Mariangela, amica sincera

    "Mi piace"

  21. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Editalara

    Sulla descrizione fisica del volume fotografico, visto su tua indicazione (“Grandi fotografi”, a cura della redazione di Life, Contrasto, 2007, 608 p.), posso solo aggiungere che l’OPAC nazionale ne indica le dimensioni con un generico 27 cm. e che è un volumone pesante da spostare. La copertina riporta proprio il prezzo di 58 euro, se poi sia acquistabile a un prezzo inferiore, non so dire. Grazie ancora.

    @Tutti
    Velo dico, non voglio fare la guastafeste, ma fare gli auguri non è il mio forte, soprattutto in occasione del Natale, festa troppo strumentalizzata perché possa essere vissuta intimamente, perlomeno da me: in mezzo a tanto consumismo mi torna ormai difficile percepirne una qualche atmosfera. Anche quest’anno mi sono organizzata per sottrarmi alla convivialità d’occasione, spero di riposarmi, di svagarmi e di darmi agli ozii (non di Capua!!) in senso latino. Spero che anche voi troviate il tempo di fare ciò che vi piace e che possiate evadere per qualche giorno dalla routine lavorativa che ci stressa per gran parte dell’anno!

    @LuigiGavazzi
    Luigi, nel mio caso devi accontentarti di ringraziamenti meno conradiani, ma non meno sinceri, di quelli di Editalara (non conosco Conrad, ma so che il mare fa sempre da sfondo nelle sue opere). Ti ringrazio per lo spazio (per me ancora inedito) che ci metti a disposizione; anche qui vale quello che ho scritto per i Gdl in carne ed ossa: non sono tutte rose e fiori, ma confrontarmi con voi vale la fatica e lo sgomento.

    @Cristina
    Non mi hai ancora risposto se, sempre alla ricerca di autori africani come ti dici, hai poi consultato le Lonely o qualche manuale di letteratura africana (sull’OPAC non ho guardato, perché penso l’avrai già fatto tu).

    Ciao a tutti,
    Mariangela

    "Mi piace"

  22. Avatar polissena
    polissena

    @Claudio, un po’ in ritardo ti ringrazio per le tue parole, ma che vuoi, anche noi non credenti non riusciamo a sfuggire al Natale ed ecco che proprio in extremis ho comprato l’ultimo albero, piccolissimo, ma vero, ed ho finito ora di appenderci le debite decorazioni. Ho proprio fatto tutto, regali vari, nonchè gli ingredienti per il più tradizionale pranzo di Natale, cappone compreso. Cioè parlo del pranzo di Natale che si usa a Roma dove, mi sembra, vivi anche tu. O sbaglio?

    Se non scrivo più tanto spesso è perchè non trovo niente di particolarmente interessante ultimamente. Leggo sempre molto e setaccio internet in cerca di novità. Ma dimmi, perchè non scrivi tu?
    Anche solo per fare un commento e per farci sapere che ci sono anche lettori silenziosi.
    Ciao!

    "Mi piace"

  23. Avatar polissena
    polissena

    @Luigi, che ne diresti di fare a tutti noi un regalo di Natale e sostituire quegli avatar con qualcosa di più simpatico?
    Anzi a me è andata piuttosto bene, tra stupefatta e sentenziosa. Ma qualcuno è stato proprio trattato male.
    Comunque grazie di aver preparato per noi questo villaggio virtuale dove possiamo incontrarci e scontrarci a piacimento
    Un abbraccio forte

    Piace a 1 persona

  24. Avatar claudio
    claudio

    Per polissena,

    non scrivo piu’ in quanto,avendo un giorno consigliato un libro di Murakami ‘L’ incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio’ che mi è piaciuto tantissimo come quasi tutti i suoi libri, una(puoi immaginare chi) mi ha risposto dicendo che lei non accettava obblighi da nessuno (come se consigliare un libro fosse un obbligo alla lettura) allora da quel giorno ho smesso di consigliare libri che mi hanno colpito e mi limito a leggere.Si anche io sono di Roma e partecipo come tutti a questo imbroglio organizzato che è il natale. Un saluto e spero di leggerti presto

    "Mi piace"

  25. Avatar carloesse
    carloesse

    @Claudio
    Un consiglio: non ti dovresti curare di commenti altrui se esprimi una tua opinione, del tutto legittima. Qualche volta potrai trovare qualcuno che ti sembrerà antipatico (poi magari a conoscerlo neanche lo è) qualcun altro no, e ti potrai trovare felicemente in sintonia. A volte finisce in polemica, ma può destare interesse anche quella.
    Anche questo è uno specchio di mondo, aperto su quel piccolo spicchio (per me più interessante di altri) fatto di lettori di libri (e in realtà uno spicchio anche di quelli: uno spicchio di spicchio!), che gira allo stesso modo di quello più vasto.
    Per inciso “L’Incolore Tazaki Tzukuru..” è piaciuto moltissimo anche a me, e lo includerei senz’altro tra i libri più belli letti quest’anno. Chette frega se non è piaciuto a qualcun altro qui (che sarà poi liberissimo di dircelo) ?
    Spero di rivederti qui, come spero sempre di rivedere la mia “nemica” Polissena (e mica per aspettarla al varco… 😉
    Buon “imbroglio organizzato” a te, come a tutti.

    "Mi piace"

  26. Avatar cristina
    cristina

    @claudio – ma appunto. come dice Carloesse, i suggerimenti sono sempre benvenuti. Io di Murakami nulla so, vedo grandi fan e grandi detrattori, e resto curiosa, ai margini, ma Claudio davvero, ti fai frenare per così poco? ma non ne vale la pena!
    Comunque: vada per Imbroglio organizzato! mi piace !

    "Mi piace"

  27. Avatar polissena
    polissena

    @Claudio, non sai quante volte me ne sarei andata anche io dal blog sbattendo una metaforica porta, ma invece eccomi ancora qui.
    IL fatto è che se tu continui a fare l’offeso con chi non si merita neppure il tuo malumore, privi gli altri dei tuoi consigli. Pro domo mea, se parli di Murakami sai che io sono sempre stata una sua ammiratrice dal primo folgorante ‘Kafka sulla spiaggia’ che mi aveva letteralmente stregato. Non so se c’eri quando Illex mi ha fatto avere l’ancora inedito 1Q84 nell’edizione spagnola e non sai l’emozione di essere la prima a leggerlo, senza poterne parlare se non per sommi capi per non rovinarvi la sorpresa. Di lui ho letto tutto. Il mio preferito? L’uccello che girava le viti del mondo’. Ecco Tsukuru non mi ha coinvolto tanto perchè quel suo carattere imbelle e rinunciatario è proprio il contrario di ciò che ammiro in un essere umano e mi ha reso il romanzo difficile da apprezzare.

    Un’altra cosa, Claudio, non so c’eri nel blog quando alcuni di noi hanno scelto una cosiddetta ‘mail filtro’ (termine coniato da Vera che vorrei tanto tornasse!) per parlare tra noi fuori dal blog. Questa è la mia: Polissena8@gmail.com
    E’ per tutti, non solo per Claudio

    Beh, me ne ritorno in cucina, il mio ‘imbroglio’ non è ancora finito

    Ciao Carloesse, caro nemico.

    "Mi piace"

  28. Avatar claudio
    claudio

    Per tutti,
    In effetti mi sono un po’ tarpato le ali….potevo volare in vostra compagnia con consigli di lettura che invece ho tenuto tutti per me….cosi’ il bellissimo Giuda di Oz consigliato da Fina o Celato non ricordo bene….o Via dei ladri di Enard….o ancora I fratelli Ashkenazi e La famiglia Karnowski….comunque vi ho sempre seguito e letto con interesse i vostri punti di vista….
    Per polissena,
    Di Murakami ho letto pressochè tutto ma i libri che mi sono rimasti nel cuore sono: Kafka sulla spiaggia,Dance,dance,dance,1Q84,e L’uccello che girava le viti del mondo….comunque,a parte qualche rara eccezione mi sono rimasti impressi per la capacità dell’autore di intrigarti nella storia e farti rimanere in sospeso tra finzione e realtà fino alla fine del romanzo….l’ultimo ‘Sonno’ appena letto non mi ha interessato piu’ di tanto mi da’ tanto l’impressione di un romanzo incompiuto che l’autore ha dovuto in fretta e furia dare alle stampe per contratto…
    Un saluto a tutti nessuno escluso naturalmente…ciao

    "Mi piace"

  29. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Immersa nel verde e attorniata da fauna semi selvatica, sotto un sole decembrino che illuminava l’inchiostro sbiadito dell’edizione Adelphi, ho terminato “Balzac e la piccola sarta cinese”: delicato e commovente, veramente consigliabilissimo.

    La morale della favola come penso di averla capita io: la lettura emancipa perché ci rende noti altri mondi, altri stili di vita, ci lascia intravvedere possibilità mai immaginate prima e, in tanti casi, ci sprona al cambiamento anche tentando il tutto per tutto. Nel caso della giovane cinese di questo romanzo è giusto dire che la molla, il pungolo è solo la vanità femminile?

    @Cristina
    Visto che non rispondi alla domanda generica (in merito alla tua strenua ricerca di autori africani), te ne faccio una specifica: pensi che potrebbero esserti di una qualche utilità i seguenti testi? Li hai forse già visionati? Pensi che la ricerca in rete sia più proficua che non l’affidarsi ai libri?

    • Vincenzo Barca, “Scritti d’Africa. Bibliografia cronologica della letteratura africana edita in Italia dal 1913”, a cura di Giovanni Nucci, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, 2001, 193 p.

    • Luciana Bottegal, “Letterature d’Africa: percorsi di lettura per insegnanti e studenti”, CRES, 1998, 86 p.

    • Luciana Bottegal, “Noci di cola, vino di palma: letteratura dell’Africa subsahariana in un’ottica interculturale”, prefazione di Maria Antonietta Saracino, Lavoro, (1997), XVI, 484 p.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

    "Mi piace"

  30. Avatar cristina
    cristina

    oops, grazie Mariangela

    "Mi piace"

  31. Avatar carloesse
    carloesse

    @Polissena
    Prendo finalmente i tuoi saluti a me personalmente diretti come un momento di “disgelo” tra me e te, che mi riempie di gratitudine. Parlo sinceramente. Sarà il clima natalizio che pervade anche noi-non-proprio-credenti? Poi, in quest’anno di commemorazioni della Guerra del 14-18 mi viene in mente anche il Natale nelle trincee delle Ardenne (era quello del 1916 ?), quando le truppe anglo-francesi e quelle tedesche sospesero spontaneamente i combattimenti e, deposti i fucili, brindarono insieme e si scambiarono cibarie giunte da casa per ricreare una momentanea pausa di serenità e di calore umano in quell’inferno continuo che era la guerra di trincea.
    Forse da domani ricominceranno le nostre (in fondo innocue) scaramucce, come successe a loro (che in molti casi invece ci lasciarono le penne). Quello che spero è che siano prive di astio, e magari siano condite da un pochino di stemperante ironia. Del resto la nostra visione del mondo (e della letteratura) è probabilmente profondamente e inesorabilmente divergente: tu dici di non appassionarti a uomini e personaggi “Imbelli e rinunciatari”. Per me sono quelli più interessanti, mentre mi rimbalzano addosso eroi ed eroine tutti d’un pezzo, decisi a seguire la propria strada, a perseguire senza se e senza ma, senza mai alcun dubbio o tentennamento, i propri obiettivi.
    Non a caso io fui folgorato da “Stoner”, e tu l’hai giustamente abbandonato.
    Non a caso io, fin da piccolo, non sono mai riuscito a leggere per intero un libro di Salgari: Sandokan non mi ha mai affascinato. Ho sempre preferito Verne, le sue isole misteriose, e i tormenti nel passato del Capitano Nemo, nascosti tra i suoi ricordi.
    Ed è per questo che probabilmente siamo destinati ad essere eterni “Duellanti”, proprio come quelli di quel magnifico film di Ridley Scott (il suo film di esordio, che per me rimane ancora il suo più bello) tratto da un racconto di quel maestro che è Conrad.
    Spero solo di non diventare il tuo personale incubo di tutta la vita, come accadde ai due ufficiali ussari, efficacemente impersonati da Keith Carradine e Harvey Keithel.
    😉
    Un “ciao” a te riservato, anche da parte mia.

    "Mi piace"

  32. Avatar cristina
    cristina

    Sto finendo di leggere VITE CHE NON SONO LA MIA di Emmanuel Carrère. Un libro molto toccante, doloroso, avvincentE, anche profondo. Sulla morte, e sulla vita. Carrère scrive benissimo, ma penso che moltissimi di voi lo conoscano. Per me è la prima volta.

    Bravissimo nello spiegare i fatti, le persone, le parole, i sentimenti. Perchè persone sono qui quelle descritte, non personaggi. Persone in carne e ossa. La morte di sua cognata, giovanissima, di cancro. Lo tsunami… e insomma, il vorticoso buco della vita. Ah, questi francesi!

    "Mi piace"

  33. Avatar camilla
    camilla

    @carloesse Le “innocue scaramucce” caro Carlo. Innocue sul “senza pietà”? Innocue??

    "Mi piace"

  34. Avatar cristina
    cristina

    @Cam. cara- sono con te.
    @Carlo, scusa, non capisco nemmeno io quell’aggettivo, non posso capirlo. E non per rinfocolare polemiche. E’ che i limiti, qua io, qua tu, qua noi, servono a fare chiarezza, e a segnare dove si sta, e soprattutto come.

    Ora cercherò Fritz Zorn – Marte… segnalatissimo nel libro di Carrère , conoscete? Deve essere un libro terribile e necessario, da quanto capisco.

    "Mi piace"

  35. Avatar carloesse
    carloesse

    @Camilla, Cristina,..
    Innocue, sì. Sono solo discorsi, e tra noi, semplici e sparuti fruitori di un blog. Le nostre polemiche possono essere accese, aspre, a passionali. Ma restano innocue contrapposte a chi si spara con vere armi, con chi si si appella alla violenza, con chi vorrebbe imporre con la forza (anche quella delle parole) il proprio modo di sentire e vedere il mondo.
    Peraltro quell’ “innocue scaramucce” era contrapposto alla “vera guerra”, pur se usata in senso metaforico. Cerchiamo di portare i nostri discorsi alle loro reali dimensioni, che sono quelle del confronto di opinioni, qualunque esse siano, perchè io almeno auspico che resti sempre tale.
    Saluti

    "Mi piace"

  36. Avatar cristina
    cristina

    @Carlo – vedo discussioni e esternazioni nocive, a quel proposito, non innocue. Le parole a volte, sono peggio delle armi. Così penso io, molto fermamente. So che sei persona cordiale e gentile, ma non riesco a seguirti fino a qui.

    "Mi piace"

  37. Avatar polissena
    polissena

    @Carlo, io invece ti seguo benissimo e sono d’accordo con te completamente.

    Ma, se ben ricordo, non è che pure a Troia la sera si deponevano le armi e si bisbocciava col nemico? Mi sa che c’era pure Polissena (l’altra) che flirtava con Achille con propositi tutt’altro che romantici.

    Comunque i propositi li faccio anche io per l’anno che viene, devo prendermela un po’ meno e con meno veemenza, devo essere più tollerante, anche con gli estimatori di Stoner & company (sarà dura!), devo imparare a tacere se non ho niente di gentile da dire.
    Basterà?

    Anche a me piaceva molto Verne, ma non mi pare di avere mai letto Salgari, era un po più per i maschietti, noi femminucce leggevamo ‘Piccole donne’ e, crescendo, passavamo a Jane Eyre, a Rebecca, ed infine ai russi dove ci fermavamo deliziate per anni. Personalmente ho letto tutto, ma tutto, di Jane Austen e in televisione su LaEffe continuo a rivedermi a rotazione tutti gli sceneggiati della BBC tratti dai suoi romanzi, ogni domenica sera.

    Spero di non aver detto qualcosa che non va anche stavolta.

    E per ora ciao

    "Mi piace"

  38. Avatar cristina
    cristina

    @Marii, ti devo una risposta. No – sugli scittori Africani non ho seguito i tuoi consigli, nè Lonely Planet nè…. Introvabili i tre libri da te citati da queste parti, e noi, diciamo che si va naso o a orecchio… Siamo meno puntigliosi e meno sistematici di quanto saresti tu al nostro posto. Ma tant’è,la vita è bella perchè il ondo è vario ( non sempre è bella però, è anche brutta). Baci

    "Mi piace"

  39. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cristina
    In realtà tocchi un argomento realmente molto interessante, che certamente non siamo noi i primi a dibattere e che forse sarebbe fuori luogo o perlomeno estremamente riduttivo approfondire qui. Ma essendo, come ho detto, molto interessante, non riesco a trattenermi dall’esprimere il mio disaccordo.
    Le armi sono molto più nocive delle parole, e proprio il pensare il contrario è invece quello che considero pericoloso. Faccio un banalissimo e forse sciocco esempio: preferiresti che qui, pubblicamente, ti dessi della stronza o una raffica di mitra nella panza ? So già che dirai che l’esempio è stupido, e che non è questo che tu intendevi dire.
    Le parole sono pericolose (qui sono d’accordo con te) perché possono creare climi, presupposti e condizioni per annientare ugualmente persone, popoli, intere etnie. Possono penetrare subdolamente nel modo di pensare di intere nazioni e culture e condizionarne il pensiero e il comportamento. Ma qui è la differenza: una volta costruito un sistema anche grazie alle sole parole c’è bisogno di forza, di violenza, di coercizione, di armi per stabilizzarlo, per difenderlo e renderlo duraturo, per imporlo anche ad altri. Senza le armi crollerebbe rapidamente come un castello di carte, perché le parole non bastano.
    Alle parole, se restano tali, si può rispondere con le parole. Alle armi no. Ci vogliono altre armi. Pensare che siano uguali legittima l’uso delle une contro le altre. E questo è il fondamento che giustifica il terrorismo. E’ il ragionamento per cui molti musulmani abbracciano la Jihad e si mettono al seguito di califfi pazzi come Al Baghdadi (o come diavolo si chiama), è il passo cui sono facilmente giunti in diversi negli anni caldi del nostro recente passato (che io ho vissuto), nel passare dalla protesta alla lotta armata, al brigatismo rosso o nero che fosse.
    Sì, sono servite le parole per ubriacare tutti costoro, ma le parole da sole non sarebbero bastate. Sono diventati nocivi e talvolta letali solo quando qualcuno ha messo loro in braccio un’ arma.
    La pericolosità è una cosa, la letalità un’altra. Metterle sullo stesso piano è pericoloso quanto qualsiasi altra allocuzione che tu stessa consideri nociva. Pensaci. La pericolosità delle parole è solo “in nuce”, quella delle armi è banalmente evidente. Anche io sono sobbalzato di fronte a quel “senza pietà”, e semplicemente con altre parole mi sono sentito in dovere di controbattere. Ma non mi sognerei mai di reagire con un revolver. E la mia con Polissena è risultata così essere una scaramuccia. Letale o innocua ? A te la risposta.
    Ad ogni cosa le sue giuste dimensioni. Altrimenti ogni polemica qui si risolverebbe in una strage.
    E graziaddio non è così

    "Mi piace"

  40. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Cristina, il senso era questo: ti fosse interessato vedere i libri da me elencati, avresti potuto farlo per interposta, o meglio, se lo ritieni utile, dopo il dieci gennaio avrei la possibilità d visionarli io e di riferire. Senza pretesa di essere più brava di voi, naturalmente, mi limiterei a pescare la bibliografia proposta dagli autori e a girartela, poi valutereste voi, naturalmente. Se però ritieni più proficuo andare a naso, non pensare di dover fare diversamente solo per via della mia proposta, ognuno procede alla sua maniera, è questo il bello.

    @Tutti@Wwayne
    Leggendo un libro di saggistica (non di critica letteraria) mi sono imbattuta in un elenco di autori dell’horror, Lovecraft in testa. Io non conosco il genere, anzi, l’ho sempre un po’ snobbato. Voi avete mai letto qualcosa di questo autore? Penso che forse WWayne potrebbe essere d’aiuto.

    @Polissena
    Eccome, se basterebbe!!!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

    "Mi piace"

  41. Avatar wwayne

    @Mariangela: Purtroppo non posso rispondere presente: di autori horror conosco solo Stephen King. Che peraltro scrive soprattutto romanzi di fantascienza: nell’horror puro si è cimentato poche volte, con esiti non sempre fruttuosi. Tra i suoi romanzi horror vale comunque la pena di leggere:

    Joyland
    Le notti di Salem

    Di Stephen King ho anche recensito un romanzo: http://wwayne.wordpress.com/2014/04/18/misteri-e-segreti/.

    "Mi piace"

  42. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Wwayne
    Grazie, in effetti ho trovato da qualche parte che Lovecraft ha influenzato tanti autori tra i quali anche Stephen King.

    Ciao,
    Mari

    "Mi piace"

  43. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mariangela
    Provo ad esserti di aiuto io, perchè di Lovecraft ho letto l’opera omnia. E’ stato uno dei miei autori venerati quando ero molto giovane ed il genere “del terrore” mi affascinava enormemente (Poe, Machen, Hodgson, e poi proprio Lovecraft sono considerati ancora oggi, anche da King, come dice Wwayne, i grandi maestri del passato).
    Come per gli altri citati, il meglio della loro produzione si trova nei racconti (anzi, per la verità HPL non ha mai scritto lunghi romanzi, e quelli che vengono spacciati come tali sono solo romanzi-brevi , che continuano a seguire le regole e gli stilemi del racconto). Ogni tanto ne rileggo qualcuno come “La Maschera di Innsmouth” che della vasta produzione di Lovecraft rimane forse il mio preferito. A differenza di altre riletture, non lo faccio per trovarvi qualcosa di nuovo, sfuggitomi precedentemente, ma proprio per ritrovare le medesime sensazioni del passato. Me le ridona intatte, egregiamente, e alla fine mi dà grande distensione.
    Leggendone poi anche altri ci si rende conto che aveva creato nel suo immaginario una interessante mitologia popolata di divinità demoniache (Chtuhlu, Yog-Sothog,…) che appaiono in diverse sue opere, e la cui chiave sarebbe nascosta nel libro maledetto “Necronomicon” del folle Abdul Alhazred, uno stregone yemenita dell’VIII secolo (copio da wikipedia: “In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto, ma citato come se fosse vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è solo un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico”). In diversi hanno tentato di ricrearlo, molti proprio in qui in Italia. E ancora oggi molti credono che il libro maledetto e il suo autore siano realmente esistiti.
    La grandezza di Lovecraft forse risiede anche in questo.

    "Mi piace"

  44. Avatar cristina
    cristina

    @carloesse. è tardi, sono un po’ rinco, quindi sarò moooolto breve.Ti prego quindi di scusarmi a priori.
    Non credo di essere d’accordo. Guarda il maledetto ventennio berlusconiano, sono le parole, solo le parole in un marketing ben orchestrato – quindi ben ripetute e amplificate e commercializzate – che hanno rincitrullito tutto sto povero paese, senza baionette dietro che stabilizzassero nani e ballerine e razzismi e pensieracci pupulistici.
    Così, con questo alto pensiero – auguro buona notte.
    Nomina sunt substantia rerum, dicevano quelli là, i nostri bis bis bis bis nonni, che erano dei gran furbacchioni e la sapevano lunga.

    @Mari grazie dell’offerta, ma sono un po’ confusa. Comunque anche mio figlio ha divorato tutto Lovecraft. Ma perchè? ti attira l’horror ?? mi fa strano

    "Mi piace"

  45. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Carloesse@Cristina
    Carlo, ti ringrazio per la risposta, ma devo approfittare oltre della tua passione per chiederti anche (se vuoi e se puoi rispondermi) se corrisponda al vero che nelle opere letterarie di questi autori la necrofilia sia una pratica descritta

    Parto dall’inizio (così rispondo anche a Cristina): il testo che sto leggendo accenna ai vari modi in cui la letteratura si è impossessata dell’alimentazione, non tratta esattamente del timballo di maccheroni del Gattopardo o delle madeleine di Proust, vuole esplorare ambiti meno noti, più inquietanti, da qui la mia domanda.

    Il libro devo finirlo, prima di parlarvene, per quanto riguarda il genere Horror afferma che i suoi personaggi sono per lo più dediti a dieta liquida (apprezzano molto i liquori e gli eccitanti) ed eterea (oppio e allucinogeni, dice l’autore, servono ai protagonisti per avventurarsi in quell’aldilà che vogliono esplorare). L’autore dice che alla necrofilia, talvolta appena accennata, talvolta esplicitata a chiare lettere, in questi romanzi ricorre spesso.

    Peccato che adesso fallirei per mancanza di tempo: così come ho liquidato le mie reticenze nei confronti del giallo (però era estate ed avevo più tempo per le sperimentazioni) mi piacerebbe superare anche il pregiudizio che nutro verso questo tipo di fiction.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

    "Mi piace"

  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    Errata corrige: nel commento che precede ho scritto più di una volta necrofilia in luogo di necrofagia.

    Mariangela

    "Mi piace"

  47. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mariangela
    No, non mi pare che i nessuno dei grandi maestri del terrore (e comunque non li definirei “Horror”) che ho citato, sia particolarmente sensibile alla dieta dei loro mostri, tanto meno alla necrofagia in particolare o alla necrofilia in genere (quest’ultima pur trattata in qualche racconto, ma senza particolare predilezione).

    "Mi piace"

  48. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cristina
    Ma infatti io sono d’accordo con te che le parole possano essere pericolose, e talvolta veramente in modo molto preoccupante.
    L’uso che ne fa la politica è uno degli esempi (Berlusconi, OK, ma mica solo lui…); quello che talvolta accade, anche inconsapevolmente, nell’uso quotidiano, un altro. E sottolineo questo, perché mi sembra che anche il dire che “le parole sono pericolose QUANTO le armi” sia una frase pericolosa quanto quel “senza pietà”. Sono entrambe frasi fatte: la parola non è letale, le armi si. E ripeto quella che è (forse ti è sfuggita) la chiave del mio pensiero: “Alle parole, se restano tali, si può rispondere con le parole. Alle armi no. Ci vogliono altre armi. Pensare che siano uguali legittima l’uso delle une contro le altre”.
    Se in risposta alle parole di Berlusconi non sono servite altre parole, vuol dire che noi, o i “nostri” politici di riferimento, non siamo stati capaci ad usarle, o non hanno “voluto” usarle. Ma nessuno ha usato armi, se non qualche pazzo scatenato (come quello che gli ha tirato la statuetta del duomo in testa: un’arma contr’undente), producendo l’unico effetto di fargli conoscere la Minetti…..
    Chiudo ritornando al concetto di “innocuità”, da cui si era partiti. Se leggi bene io neanche mi riferivo alle parole di Polissena, ma alle nostre “scaramucce”, cioè ai dibattiti o alle polemicucce che ne possono essere seguite, come tutte quelle che ogni tanto sorgono qui tra di noi: più innocue di così….

    "Mi piace"

  49. Avatar wwayne

    @Carloesse: Le parole possono essere pericolose anche per chi le pronuncia. Per esempio, il declino di Grillo è cominciato quando, a chi lo accusava di essere come Hitler, lui replicò di essere “oltre Hitler.” Una fetta di italiani si era accorta già prima che Grillo aveva un atteggiamento dittatoriale, ma la presa di coscienza collettiva di quanto Grillo fosse pericoloso avvenne in quel momento. E’ stato uno degli autogol mediatici più clamorosi della storia repubblicana. E per fortuna Grillo si è smascherato da solo prima che fosse troppo tardi.

    "Mi piace"

  50. Avatar carloesse
    carloesse

    Che Grillo fosse un deficiente era un’opinione che mi ero fatto anche prima (e dire che mi piaceva molto quando era un comico consapevole, e avevo anche visto con simpatia anche il suo movimento agli albori, quando era solo un movimento di persone che si raccoglieva intorno a un blog).
    Il suo uso delle parole a scopi politici e mediatici su vasta scala ha semplicemente mostrato tutti i limiti del suo cervello. A furia di vaffanculo a destra e a manca è riuscito a mandarci anche se stesso. Sado-masochismo verbale. Tafazismo concreto.

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scopri di più da GRUPPO DI LETTURA

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere