I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar editalara
    editalara

    @Mariangela : grazie per l’interessamento, non mi ero dilungata per questioni di tempo tiranno , soprattutto prima di Natale con bimba all’asilo e il lavoro che mi assorbe parecchio…
    Per quel che riguarda la fotografia, mi sono immersa in una girandola di immagini e sensazioni uniche e contrastanti con “Life. I grandi fotografi “ che ovviamente lascia fuori altri artisti importanti ( Heine per esempio che amo molto e di cui ho visto due mesi fa una bella mostra a Venezia ) ma vera fonte di riflessione, in particolare le immagini di guerra di Robert Capa e poi il famosissimo bacio a Times S. di Eisenstaedt e moltissimi altri scatti.

    “New York vista dall’alto” grande formato per grandiose immagini di questa città che amo con tutte le sue magnificenze e le sue desolanti bassezze.

    “ Scrittori e fotografia. Un magnifico inizio” un saggio interessante e a tratti impegnativo che intreccia la nascita e la storia della fotografia con scrittori e letteratura, sorprendente e curioso ma devo ancora finirlo.

    Quanto all’arte io non sono un’esperta, solo un’ignorante appassionata che cerca redenzione ( dal peccato originale di aver studiato legge invece che arte e filosofia.. eh eh ) .. negli ultimi mesi ho letto varie monografie, in particolare Klimt perché ero andata a vederlo a Milano prima dell’estate e Chagall che dovevo vedere sempre a Milano la scorsa settimana ma, neanche a dirlo , la bimba si è ammalata e tutti i programmi sono saltati!
    Piacciono anche a me tutti gli Art Dossier, sono brevi ma efficaci e invogliano ad approfondire, ne ho moltissimi a casa e ogni tanto ne pesco uno .
    Un libriccino piccolissimo e davvero curioso è “ I colori della luna.Tre racconti d’arte” di Eleonora Bujatti, tre piccole storie su tre grandi pittori con una bella prefazione di Neri Marcorè; magari lo leggerò anche alla mia bimba.
    Bellissimo , divertente e istruttivo “ Entrate nel quadro! “ di Korkos, se ti piace l’arte prendilo ad occhi chiusi!
    Infine un romanzo di Steve Martin ( proprio lui, l’attore ma anche insospettabilmente collezionista d’arte) “Oggetti di bellezza” che a me è piaciuto tanto.

    Mi chiedi dei miei pittori preferiti: grazie per la tua amabile gentilezza, rispondo brevemente per non tediarti e anche perché si apre un mondo che io stessa devo ancora esplorare! Negli anni i gusti cambiano ma indiscussi preferiti sono Friedrich e i suoi paesaggi dell’anima, Rousseau il Doganiere ( Il Sogno visto dal vero mi ha quasi ipnotizzato..), Magritte (L’Empire des lumières lo vedo ciclicamente una volta all’anno al Guggenheim di Venezia) , ma anche tanti altri come Caravaggio che mi stregò a Roma nel 2010, Picasso , Boccioni con “La città che sale”, Klimt che tutti conoscono per il Bacio ma che è incredibile nel quadro della Filosofia e nel Fregio di Beethoven o nel Bosco di Betulle, e anche Bosch e ovviamente Vangogh, tra gli altri nella famosa Notte stellata ( preferita da mia figlia 🙂 ) dal vero le stelle sembravano girare vorticosamente come animate da chissà quale tecnologia..

    scusate la lungaggine !! buon weekend a tutti

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  2. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Editalara @Tutti
    Ti ringrazio molto per la tua dettagliata risposta; ho già prenotato il libro di Korkos (anch’io amo i libri d’arte per i bambini) e il volume fotografico della Contrasto “I grandi fotografi” a cura di Life.

    Degli artisti che citi, l’unico che purtroppo non riesco ad apprezzare è il Doganiere, proprio non riesco a comprenderlo. Forse ho già scritto qui che Friedrich è il mio pittore preferito e che a Berlino, alla Alte Nationalgalerie, che raccoglie alcuni sue opere famosissime tra cui anche “Monaco in riva al Mare”, ho provato una fortissima emozione. In generale i libri d’arte, anche quelli economici, naturalmente, sono bellissimi!

    @Cristina @Tutti
    Allora, hai iniziato i libri di cui ci dicevi? A te piacciono i libri fotografici?

    @WWayne @Tutti
    A Natale regali per caso dei libri? Lo chiedo a te perché so che hai modalità di acquisto particolari, che io non conosco bene.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  3. Avatar wwayne

    @Mariangela: Modalità di acquisto particolari? A dirla tutta le mie modalità di acquisto sono classiche che più classiche non si può: pagamento in contanti alla più vicina libreria. Ma in effetti il cartaceo non è più usato come un tempo, e quindi adesso andarsi a comprare un libro in libreria può venire definito una modalità di acquisto particolare. Lo dico senza alcuna ironia; al contrario, parlo con l’amarezza di chi, pur essendo giovane, è assestato da sempre su posizioni di diffidenza nei confronti nel cambiamento. Di qualsiasi tipo esso sia.
    Ma veniamo alla tua domanda. Questo Natale regalerò 2 libri. Il primo è questo: http://www.ibs.it/code/9788860615299/grogan-john/storie-bipedi-altri.html. Il secondo è l’ultimo della serie I love shopping.
    Nessuno dei due libri in questione risponde ai miei gusti né ha particolari ambizioni artistiche, ma so per certo che piaceranno ai destinatari, e questo in un regalo è la cosa principale.

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  4. Avatar wwayne

    @Mariangela: P.S.: Buone feste se non ci risentiamo! : )

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  5. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @WWayne
    Forse ricordo male, ma non eri tu che compravi i libri all’asta o qualcosa del genere? Può essere io stia facendo confusione.

    Ciao,
    Mariangela

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  6. Avatar wwayne

    @Mariangela: Ah, ti riferivi a quello! Sì, quando un romanzo è vecchio di anni lo compro su ebay. E’ una questione di economia: se lo ordini in libreria lo paghi a prezzo pieno, mentre invece su ebay i libri (esclusi ovviamente quelli freschi di stampa) te li aggiudichi all’asta per cifre che raramente superano i 5 euro.
    Naturalmente se il libro è disponibile in biblioteca mando a quel paese sia la libreria che ebay e lo leggo a costo zero: è assurdo pagare per leggere qualcosa che puoi avere gratis. grazie per la risposta! 🙂

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  7. Avatar wwayne

    L’ultimo libro che ho comprato su ebay l’ho anche recensito: http://wwayne.wordpress.com/2014/10/16/qualsiasi-cosa-succeda/.

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  8. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @WWayne @Tutti
    Grazie per la risposta.

    Io ho ricominciato ad acquistare libri dopo moltissimi anni grazie all’ ereader: con i libri cartacei ho problemi di stoccaggio e di manutenzione, con gli ebook il problema non c’è. Piccola controindicazione della lettura digitale: quando non trovo l’ebook di un titolo che voglio leggere e sono costretta al volume tradizionale, faccio una fatica cane a riabituarmi, non solo ai caratteri più piccoli, ma anche alla minor velocità.

    Faccio un esempio: sto leggendo “La piccola sarta cinese” (di cui non ho trovato l’ebook), il libro mi piace molto, ma la lettura risulta rallentata rispetto a quello che vorrei anche perché mi torna più pratico portarmi in borsa il tablet quando sono sul treno o in viaggio.

    Il racconto in sé mi sembra spedito; nonostante le condizioni di vita cui sono costretti questi due adolescenti cinesi durante la “rieducazione”, la loro storia non risulta pesante, finora, sono più o meno a metà libro, mi ha coinvolta e non mi ha delusa. Voi l’avete letto?

    Ciao
    Mariangela

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  9. Avatar cristina
    cristina

    @ Libro iniziato Mari,,, sono circa a metà, le considerazioni semmai le farù poi. I libri fotografici mi piacciono a volte, Ne ho uno bellissimo di foto di una mostra sul lavoro, amo quelli di Salgado, in generale amo le foto in Bianco e nero, Uno meraviglioso contiene le foto di Tina Modotti. Ma con quello che costano… mission impossible oramai!

    Non so nulla del libro che dici. Quel che ho letto di “cinese” in tempi recenti ( ma non so se il tuo libro è cinese) è stato così sconfortante e deprimente che mi tengo alla lontana.

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  10. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti, @Cristina
    Certo, sono costosi, ma io li chiedo in biblioteca i libri fotografici, anche perché in casa mia non saprei dove stoccarli: o me o loro! Per quello che riguarda il volume fotografico su Tina Modotti (Carneade, chi era costei?) che citi tu, ti riferisci per caso al seguente titolo?

    Pino Cacucci,”Sotto il cielo del Messico”, Photology, 2009.

    Non sono stata precisa nell’indicare il titolo, nel precedente commento. Sto leggendo “Balzac e la piccola sarta cinese” scritto da Dai Sijie. Del libro non so nulla se non quello che ho letto adesso per darti una risposta: è il primo romanzo dell’autore ed è stato pubblicato in Francia nel 2000.

    Come dicevo, è ambientato nella Cina della Rivoluzione Culturale, i due protagonisti devono venire “rieducati” e sono spediti in un villaggio su una montagna. Incontrano un altro ragazzo che nasconde una valigia di libri proibiti e poi … poi staremo a vedere.

    Saluti,
    Mariangela

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  11. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mariangela, @Editalara
    Rousseau il Doganiere non aveva mai colpito in particolare neanche me fino a che non mi è capitato di vedere dal vero (nel mio caso) “La zingara addormentata”. Saranno state le grandi dimensioni che non mi aspettavo, o la plasticità delle figure (quasi fosse in 3D) o ancora i colori così intensi…Mi lasciò letteralmente senza fiato. D’un tratto mi parve di riuscire a comprendere quella oscura poesia che solo gli artisti solitari, spesso autodidatti e sempre del tutto isolati dall’ambiente culturale circostante riescono ad esprimere, anche attraverso una caparbia ostinazione. Oggi mi fa pensare al magico mondo dei grandi romanzi della Ortese (scusatemi se ogni tanto mi lancio in paragoni azzardati, gettati là semplicemente dall’istinto).
    Bellissimi anche tutti gli altri quadri citati da Editalara: non sarai un’esperta, ma mostri di avere un gran gusto.
    Mariangela:se non conoscevi la Modotti, cercala subito anche semplicemente con Google. Fu una grande maestra della fotografia, dalla vita avventurosa e interessantissima: oltre che fotografa fu modella, attrice, musa, rivoluzionaria, pasionaria, spia di Stalin (forse ebbe un ruolo anche nell’assassinio di Trockij). Morì anche lei in Messico, probabilmente uccisa da qualche sicario.

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  12. Avatar cristina
    cristina

    sto partendo e non ho tempo, ma @Carlo, Modotti non ando’ poi in Russia? forse ricordo male…icordo la sua seconda parte di vita senza più alcuna espressione di sè, e mi è sempre parsa strana…
    ciao, vado al freddo del Nord

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  13. Avatar jezabel
    jezabel

    @Mariangela
    L’ho letto io quando è uscito. Molto delicato e ben scritto. Poetico.
    Ciao a tutti.
    Sto leggendo LAPREDA della “mia” Nemiroski.
    C’è tutto : personaggi, atmosfere, contesto sociale.
    Magnifica penna.

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  14. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cristina
    Modotti emigrò in USA per trasferirsi dopo pochi anni in Messico, poi a Mosca, e da lì spesso in Francia e altri Paesi, spesso per eseguire missioni per conto della polizia segreta sovietica. Poi in Spagna, per combattere nella guerra civile. infine di nuovo in Messico dove probabilmente fu assassinata.
    Era una donna molto bella, e molto inquieta.

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  15. Avatar camilla
    camilla

    Balzac e la piccola sartina cinese lo lessi parecchi anni fa’ e mi piacque moltissimo , credo, però, che leggerlo oggi abbia un senso “altro”. Non essendo , ovviamente un classico, nè un romanzo ambientato nell’antica Cina , dove la “classicità” del Tempo “storicizza” il romanzo ( es. Mo Jan e molti altri scrittori cinesi). Intendo dire che la lettura, assai piacevole , dove una vecchia valigia di classici europei, salvata dai massacri della rivoluzione culturale, porta i ragazzini protagonisti a sognare un mondo magnifico e idealizzato dalle descrizioni ottocentesche dei Balzac europei, se confrontato con la durezza spaventosa della vita sulle montagne della immensa Cina, credo che oggi,dicevo, non sia più lo stesso, I passi della Cina, in questi ultimi 10 anni, o anche meno, sono fatti con gli stivali del gigante e travolgono completamente il passato più recente.Difficile, perciò, oggi leggere con lo stesso sentimento il romanzo della piccola sartina e dei libri “proibiti”. Insomma il romanzo in questione, oggi, è da valutare in modo assai diverso e ha perduto gran parte del suo fascino. Penso che i sentimenti di quei protagonisti, sartina compresa, oggi assomiglino assai a quelli dei giovani africani che vanno alla conquista della loro utopia pagando , troppo spesso, con la vita , annegati nel mare o sbattuti contro un odio razziale che, certo, non si sarebbero aspettati.A tutti saluti affettuosi.

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  16. Avatar editalara
    editalara

    @Mariangela i gusti sono personalissimi per fortuna e grazie per aver tenuto in considerazione i miei suggerimenti
    @carloesse: grazie , arricchiscono le diversità ma è anche bello a volte trovare corrispondenza di “sensi”.. grazie soprattutto perchè non avrei saputo spiegare meglio di così le “ragioni” del bistrattato Doganiere 🙂 ; leggendo la sua biografia mi aveva fatto tenerezza la sua semplicità maltrattata e incompresa e ammirata la sua tenacia.
    Alcune opere più di altre hanno bisogno di essere davanti a noi dal vero per parlarci, davanti ai quadri di Rousseau si sprigiona una malìa che ci sussurra in una lingua misteriosa ma limpidissima all’anima ed io dopo qualche anno sono ancora di sicuro sotto l’effetto di un suo incantesimo.. mi piace il paragone con gli scrittori, a me fa pensare a Marquez e Macondo , magari nel folto delle sue giungle impenetrabili ci sono navi arenate e macchine che fanno il ghiaccio 😉
    buona settimana a tutti !

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  17. Avatar FALCO
    FALCO

    @ Wayne : anche a me è piaciuto molto ‘noi siamo infinito’ e mi sta piacendo molto anche CERCANDO ALASKA. che ho cominciato proprio sull’onda del tuo parere. Sono a poco più di metà. Appena finito torno con commenti più …rotondi

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  18. Avatar wwayne

    @Falco: Il fatto che tu abbia deciso di leggere un libro basandoti su un mio parere mi riempie di orgoglio. Aspetto trepidante di conoscere la tua opinione su questo stupendo romanzo. Buona lettura! : )

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  19. Avatar ennore
    ennore

    @Tutti
    mi scuso di piombare qui dopo mesi di assenza, ma poiché con l’età si diventa più nostalgici e attaccati alle tradizioni, anche quest’anno non voglio mancare di farvi gli Auguri di Natale con un pensiero, non mio, ma di un appartenente alla tribù indiana degli Oriah :

    “Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
    Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo.
    Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
    Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
    Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.
    Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni. Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza. Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare all’argento di una luna piena: SI!
    Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini.
    Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
    Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.
    Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti vuoti.”

    Auguri di un sereno Natale agli amici dai molti nomi
    Ennore

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  20. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti, @Editalara
    Mi è arrivato il volume fotografico da te menzionato e devo dire che è bellissimo:

    • “I grandi fotografi”, a cura della redazione di Life, Contrasto, 2007, (608 p.).

    Sono le fotografie ritenute più significative tra quelle che “Life” ha pubblicato dal 1936 e 1972, quando era una rivista settimanale; alcune le ho trovate curiose e divertenti, altre istruttive, molte, dolorosissime e drammatiche.

    Per quanto riguarda lo sport, ho ritrovato l’immagine di qualche beniamino del passato (Nadia Komaneci, Mark Spitz) e ho riflettuto sul pugno chiuso dei due atleti di colore a Città del Messico, nel ’68; per il cinema, mi sono imbattuta in famosissime attrici hollywoodiane come Liz Taylor e Ava Gardner, ma ho provato tenerezza verso le nostrane (e giovanissime!) Lollo e Loren; davanti alla fotografia di Marylin Monroe e Jane Russel, sorprese durante una pausa del film “Gli uomini preferiscono le bionde”, mi sono sentita quasi un’intrusa.

    Insomma, i contesti e i soggetti ripresi sono i più disparati, dalla sottoscrizione della resa incondizionata da parte di un rappresentante del Giappone su una corazzata statunitense, alla sinuosità di una tigre fotografata nella sterpaglia; dalla gola del fiume Yangtze alla mulattiera messicana ad alta quota (può competere con il Grand Kanyon che tu conosci bene!), e nessuna delle fotografie mi è parsa scontata o banale.

    Tra tante immagini meritano a mio parere una menzione a parte quelle che ritraggono bambini: bambini che piangono, che ridono, che azzardano passi di danza, che si cimentano con la lettura, rampolli di sangue blu ripresi nei paludamenti delle fotografie ufficiali, bambini che sembrano ammiccare al fotografo, ma anche, bambini che scappano dalla loro casa bombardata e che soffrono per gli effetti devastanti della guerra.

    @Cristina
    Cristina, come dici tu, i libri di fotografie costano (questo costava 55 euro), tu che fruisci dei servizi di un sistema bibliotecario, ci scrivevi, efficiente, li puoi richiedere con il prestito interbibliotecario!

    @Ennore
    Grazie del pensiero e buon Natale anche a te!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  21. Avatar cristina
    cristina

    volevo scrivere di BIJOU di Patrick Modiano.
    santapace é la terza volta che ci provo, succede sempre qualcosa che mi cancella il testo. Mi sono stufata.
    E’ un libro notturno, misterioso, sommesso, doloroso, peculiarissimo, sottile.
    Una figlia con una madre assente, piani che si sovrappongo fra sogno incubo e realtà. Cappotti gialli che appaiono e trascinano un fiume di ricordi, pezzi di memoria, il puzzle triste dell’infanzia mal amata.
    Itinerari precisi che si avvitano sul punto di partenza, la mappa delle strade come mappa del dolore e del ricordo e della icostruzione – forse impossibile – di sè.
    Basta, molto bello, ma soprattutto spiazzante, intelligente, molto dolente.
    Da leggere.

    @Luigi – L’organizzazione della pagina del blog mi sembra complicata ora, e il disegno nero tristissimo, lugubre. Luigi, sii potrebbe fare di meglio? per piacere, volendo, eh?

    @Mari, ciao Mari, in finitura d’arrivo Zarri, su cui devo molto meditare…

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  22. Avatar cristina
    cristina

    ho letto una riflessione acuta e molto puntuta di Helena Janaczek che mi trova concorde e che mi pare utile- e giusto – far conoscere…
    ecco il link
    riguarda l’infanticidio del piccolo Loris e come viene trattata la povera madre
    “azioneindiana.com/2014/12/16/madri-cattivone-titolo-provvisorio/

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  23. Avatar wwayne

    @Cristina: Il paragone con le donne che vennero bruciate sul rogo perché accusate di stregoneria è inopportuno. Molte di quelle poverette non avevano colpa alcuna, mentre invece la Panarello sembra esserci – e sottolineo SEMBRA ESSERCI, non CI E’ – dentro fino al collo. Non sentivo un paragone tanto indisponente dai tempi della condanna definitiva a Berlusconi, quando i suoi lacché tentarono di dipingerlo come novello Tortora.
    Non mi convince neanche la tesi di fondo dell’articolo, per cui la Panarello sarebbe un capro espiatorio. Questa espressione si usa per identificare una persona che paga da sola al posto di tanti altri che sono colpevoli quanto e più di lei: qua invece il reo è uno solo (sia esso la Panarello o qualcun altro), e quindi questa espressione è totalmente fuori posto.
    Capisco perché al giornalista faccia tanta impressione il fatto che il gip abbia usato l’espressione “indole malvagia.” Di norma si usano termini molto più soft, quindi parlare apertamente di malvagità fa spalancare gli occhi, perché non siamo abituati ad un modo di esprimersi così forte. Io però ritengo che sia stato giusto esprimersi in questi termini: sta parlando di una presunta – e sottolineo PRESUNTA – matricida, quindi malvagia ci calza a pennello. Come avrebbe dovuto chiamarla altrimenti, birbantella?

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  24. Avatar wwayne

    Errata corrige: figlicida, non matricida.

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  25. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cristina
    sono d’accordo su tutta la linea con la signora che ha scritto l’articolo.
    Grazie per averlo condiviso.

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  26. Avatar FALCO
    FALCO

    @Wayne finito CERCANDO ALASKA: una scrittura lieve e ironica che ti strappa qualche risatina perfino. Qualche rallentamento, ma ci puoi sopravvivere. Nella prima parte si tratteggiano molto bene i personaggi (l’apertura con la festa di compleanno è straordinaria). Nella seconda invece irrompe la tragedia. Un cambio di passo che mi ha convinto. Non fra i miei top five dell’anno ma certo un autore che leggerò ancora. Grazie!

    @Carloesse tempo fa mi avevi ‘regalato’ un libro di Oz, LA SCATOLA NERA , titolo annotato ma mai letto. Ora cominciano a fioccare i doni di Natale fra i quali GIUDA. Cosa dici, apro il mio Capitolo Oz cominciando con Giuda?

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  27. Avatar wwayne

    @Falco: Grazie a te per avermi fatto conoscere il tuo parere! 🙂

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  28. Avatar cristina
    cristina

    @ariangela,
    mi dispiace che tu dica cose così banali e così poco compassionevoli. Scusami, ma a me quella ragazza così malandata fa una pena enorme e mi fa orrore il cancan mediatico che batte la grancassa della caccia all’assassina. La vittima è il bambino ma se una donna è inadeguata la famiglia dovrebbe aiutarla e non lasciare un bimbo in balia di una madre alla deiva ( perchè si, una madre può essere alla deriva!!) e non goderci. Anche quella povera giovane madre è una vittima, cetissimamente.

    Ed ecco un altro link sempre grazie a Michela Murgia -qi si parla di monache invece, e che tipetto!
    http://www.michelamurgia.com/cultura/altre-voci/851-persone-che-dovresti-conoscere-teresa

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  29. Avatar marii
    marii

    Non sono io hai confuso

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  30. Avatar mariangela
    mariangela

    Non sono io crii hai cpnfuso

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  31. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Cristina, hai confuso il nome!! Hai scambiato nostro nipote WWayne con me! L’ho scoperto stamattina mentre ero in strada tutta trafelata, con borse e borsettine. Dai miei commenti delle 7.45 circa trapela tutta l’apprensione che mi ha aggredita; l’ansia di smentire mi ha assalita per via e allora, basta di non apparire giustizialista, ho risposto alla disperata (e si vede) col mio Samsung da 100 euro!

    Vi confesso che di tutta la vicenda non avevo sentito niente (ha ragione chi mi rimprovera di vivere un po’ sulla luna), ma, così di primo acchito e visti i precedenti, non posso concordare con WWayne! I giornali staranno probabilmente sfruttando un caso però, prima di dire, mi devo informare!!!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  32. Avatar cristina
    cristina

    Poichè me lo sono ritrovato per puro caso, copio-incollo qui un mio breve commento a un libro – per me fondamentale – che avevamo letto nel mio Gdl di qualche anno fa. Lo faccio perchè giudico IL MINISTERO DEL DOLORE di Ugresic un libro magnifico, importante, che difficilmente capita di leggere ma che resta indimenticabile per chi lo ha conosciuto. la tmatica delle piccole patrie armatissime e ferocemente nemiche è putroppo sempre di estrema attualità

    “Ministero del dolore – Dubravka Ugresic Garzanti 2007 -letteratura dell’ex Jugoslavia.
    Una scrittrice croata che racconta il suo esilio a Amsterdam nel 1992.
    Un libro acuto e penetrante che ci squaderna il dolore, lo sradicamento, l’impossibilità di tornare indietro per donne e uomini che si ritrovano in patrie sempre più piccole e ristrette e chiuse e feroci.
    Un libro discontinuo e diseguale, la prima parte forse troppo diaristica e spezzettata, ma poi un racconto forte e folgorante su questa insegnante di serbo-croato (lingua oramai defunta) in Olanda e dei suoi strani e disgregati studenti e dei loro rapporti.
    Un flusso di coscienza acuto e intelligente, senza pietà,un’analisi dura sull’essere esuli, senza patria, senza passato e senza futuro.

    Ma anche con tre o quattro storie potentissime (il ritorno a Zagabria nella casa della madre, la visita ai connazionali integrati e di successo che però la licenziano, la drammatica scena con lo studente Igor che le usa una violenza estrema).
    E uno si chiede: e se succedesse a me? se fosse successo a me? e anche: ma io dov’ero? cosa facevamo a pochi chilometri da lì, contenti e torpidi nel nostro fragile e ottuso benessere occidentale?
    Da leggere, sicurissimamente, secondo me.
    Lo consiglio davvero”

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  33. Avatar Mariangela
    Mariangela

    Cristina, cara, hai letto il mio commento? Ti sei resa conto del misunderstanding?
    Ciao, Mariangela

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  34. Avatar cristina
    cristina

    scusami @mariangela, hai ragione. Era nostro nipote Wwayne.
    Bè maschio e soprattutto non genitore, via, che dobbiamo dire? cresci in fretta ragazzo! e fai crescere la pietà dentro di te…
    @Mari. ma davvero non sapevi della vicenda che -putroppo e ferocemente – da settimane occupa tutta Italia? ma come è possibile??????

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  35. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Wwayne
    Lui è giovane! È partito sparato, ma secondo me è stato precipitoso nel giudizio!

    Passando davanti al televisore avevo sentito della morte di un bimbo, ma confusamente, senza prestare attenzione. Sì, in effetti, ve l’ho detto, sono un po’ avulsa dall’attualità. In compenso un’informazione è arrivata anche a me: domani a Milano i partiti di estrema destra di tutta Europa si ritroveranno in una sala messa a disposizione dalla Provincia di Milano: che bel mondo, che bella cosa la “libertà”!

    Ciao
    Mariangela

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  36. Avatar wwayne

    @Cristina: Mi hai fatto venire in mente uno scambio di battute ne “Il dubbio.” Un prete pedofilo (Philip Seymour Hoffman) chiede a una suora che l’ha beccato (Meryl Streep) di mantenere il silenzio. Davanti al suo ovvio diniego, lui gli chiede: “Dov’è la sua comprensione?” La suora gli risponde “Ce l’ho, ma non è certo alla sua portata.”
    Ecco, io ho pietà e comprensione, ma non sono alla portata dell’assassino/a di Loris.
    Tra l’altro, ti faccio notare che tu, ogni volta che siamo in disaccordo, cerchi di sminuirmi sottolineando la mia giovane età. Come se il fatto di essere giovane automaticamente squalificasse tutto ciò che dico, o comunque ne riducesse il valore. Ieri mi hai accusato di essere banale: ecco, ti faccio notare che anche attaccarsi all’età per svilire l’altro è di una banalità estrema. Se vuoi criticare le mie affermazioni, critica nel merito, non con un attacco alla mia persona in cui mi accusi di essere spietato e/o mi dai del ragazzino. Te lo dico con l’affetto di un nipote per una zia.

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  37. Avatar cristina
    cristina

    @caro Wwayne, ti sembrerà strano, ma solo la tua giovane età può a mio modo di vedere giustificare una tale insensibilità al profondo malessere di questa ragazza, madre infelicissima – e probabilmente colpevole, staremo a vedere.
    Lo strazio che ha ricevuto dalla vita l’ha segnata e stravolta, si direbbe. La gogna mediatica e pubblica a cui viene sottoposta è però una cosa infame.
    Ritengo che l’età – che conta eccome se conta!!! – faccia una delle differenze. Alla tua età ero seria eppure sono certa che dicevo molte corbellerie, com’è giusto.
    Poi si cambia, si matura – a volte si inacidisce anche. Certo è che gli anni mettono strati addosso e – a volte- anche esperienza degli uomini, e delle donne, e delle madri infelici.

    Quindi non ti sminuisco, ti metto esattamente dove sei, come sei, e come è probabilmente giusto che tu sia.
    E il fatto che sei giovane non squalifica automaticamente ciò che dici. No. Però ne cambia la prospettiva.
    La mia non è più giusta – però è sicuramente diversissima.

    Il merito : siamo di f ronte a una tragedia spaventosa e ultima, di tipo greco – di un bambino morto ammazzato, e a quella di una giovane madre disamata che è stata abbandonata dalla sua famiglia, che ha partorito a 17 anni, che ha tentato il suicidio due volte e che soffre di evidenti malesseri psichici.
    Quindi: andava aiutata, perchè era chiaro che non era in grado di prendersi cura di una creatura piccola.
    La tragedia incombeva.
    Non so se sia stata lei o meno, so che la sua vita è segnata per sempre e non avrà scampo da se stessa mai. Questa donna ha anche ammazzato se stessa – se è stata lei. L’ambiguità del materno è mistero profondo che difficilmente gli umani di sesso diverso possono comprendere, ma esiste, eccome se esiste. Qualunque madre lo sa fin troppo bene.
    Mi sono spiegata meglio ora? Ma altro, su questa cosa, non voglio dire.

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  38. Avatar wwayne

    @Cristina. Anch’io preferisco non indugiare oltre sull’argomento. Buon week – end, e buone letture! : )

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  39. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti, @Cristina
    Peccato io non abbia spazio, adesso, per questo libro che tu segnali: il “Ministero del dolore” di Dubravka Ugresic, neanche un interstizio mi rimane per farcelo rientrare in quello che vorrei leggere da qui all’Epifania. Per combinazione ho letto anch’io un testo di un autore, diciamo così, balcanico, ma è troppo presto per parlarne, non l’ho ancora metabolizzato ed è un libro particolare per poter dare subito un giudizio. Vi saprò dire a breve.

    @Tutti, @Carloesse
    Ho iniziato “L’infanzia di Gesù” di Coetzee ed è a rischio abbandono per più motivi. Mi ricordo che vi avete fatto cenno qualche settimana fa; avevo intenzione di andare un po’ avanti prima di parlarne, ma sono in un momento di stracca col libro, se non ne parlo, lo lascio. Voi l’avete letto? Non ho ancora letto né recensioni, né niente, sembra di capire che sia da leggere in chiave metaforica, ma, ragazzi, è dura!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  40. Avatar polissena
    polissena

    Non ce la faccio a non intervenire sull’omicidio di Loris
    Che c’entra questo con un blog di lettura? Beh, non sono io che ho cominciato a parlarne ma ora devo anche io esprimere la mia opinione

    Facciamo come se si trattasse di un romanzo, di un brutto romanzo, con per protagonista una donna bruttina, poco amata (anche se il marito sembrava molto affettuoso ed attento) e con un altro protagonista, un bambino gracile, un po’ triste, che un giorno probabilmente fa un capriccio, forse non vuole andare a scuola e rientra a casa, con evidentemente il permesso della madre.

    Secondo tempo: la madre rientra, gli lega insieme le manine (in fondo a otto anni un minimo si può reagire), gli passa attorno al collo una micidiale fascetta, lo guarda morire, perchè un po’ di tempo ci vorrà pure per morire, si ha il tempo di piangere, di divincolarsi, di guardare in faccia il proprio carnefice, che però non desiste dal suo intento. Guarda morire il suo bambino, quello che lei, che non era mai stata amata, avrebbe dovuto amare anche di più, lo carica in macchina , lo getta ancora vivo in un canalone e se ne va ad un corso di cucina.

    Ebbene se la donna non viene dichiarata pazza, non si possono ammettere attenuanti. Nessun trascorso di vita, nessuna pregressa infelicità può giustificare la sua lucida malvagità, la sua fredda crudeltà. Questo non è un delitto d’impeto, è organizzato, lucido, va scontato in maniera esemplare e non merita nessun perdono, nessuna pietà

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  41. Avatar wwayne

    Polissena, sei una grande. L’ho sempre pensato, ti ho espresso più volte pubblicamente la mia stima, e ogni volta che commenti mi confermi che è ben riposta.

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  42. Avatar carloesse
    carloesse

    “Nessun perdono, nessuna pietà” sono parole che, scusa Polissena, ma mi fanno inorridire. Lasciamo perdere il perdono, che è cosa che non spetta a noi, semplici spettatori di un orribile (tanto per cambiare) spettacolo mediatico. Sarà l’altro genitore, saranno i nonni, sarà il fratellino, quando sarà grande; saranno loro a giudicare in base alla capacità di comprendere , di amare o di odiare.
    Sarà poi la giustizia a fare il suo corso, si spera nel sempre nel più corretto modo e in base a un approfondito esame dei fatti e della realtà delle cose.
    Saranno infine la vittima stessa, da un altro mondo, se esiste, e un dio che lo governa, se ci fosse pure quello, a esprimere il giudizio finale di condanna o di perdono, Ma a noi (e chi siamo noi ?) non è dato il potere di giudicare. A malapena quello di farci un’opinione, che dipenderà dal chi e dal come ci verranno riportati i fatti.
    E a noi il “perdono” in questi casi è materia che non dovrebbe proprio interessare. E’ materia personale, intima, privata. Mi fanno ribrezzo i giornalisti che spesso, anche solo da un citofono, chiedono a un parente di una vittima “ma lei lo perdona?, Sarà mai capace di perdonarlo?”.
    Mi si accappona la pelle ogni volta che vedo questi stronzi, che andrebbero radiati, e spero sempre che si senta una risposta del tipo “ma và a cagare!”. Ma naturalmente, anche se ci fosse, verrebbe tagliata dal servizio.
    Ma è soprattutto quel”nessuna pietà” a mettermi i i brividi. La pietà è uno dei beni più grandi che possediamo, quello che ci rende umani. Rinnegarla è rinnegare l’umanità.
    Andarsi a leggere (o rileggere) quel capolavoro che è A SANGUE FREDDO di Truman Capote, please, è l’unico consiglio che mi sento di dare.

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  43. Avatar carloesse
    carloesse

    Scusate, ho scritto di getto, sull’onda dell’emozione, e rileggendo ho visto qualche errore. Spero (da qualcuno) verrò perdonato.

    @Falco
    Sorry, non ho mai letto LA SCATOLA NERA, nè alcun altro libro di Oz. Difficile quindi te lo abbia consigliato io. Forse mi confondi con qualcun altro.

    @Mariangela
    De L’INFANZIA DI GESU’ invece avevo scritto anche qualche riga di commento, non l’avevo semplicemente citato. Se realmente ti interessa puoi ripercorrere a ritroso i nostri commenti, comunque aveva lasciato piuttosto perplesso anche me.

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  44. Avatar polissena
    polissena

    @Carloesse, sono anni che ci incontriamo nello stesso blog e che perfino condividiamo la stessa città, tu mi pare a Monteverde, io di fronte a Villa Torlonia. Magari ci siamo sfiorati a ‘più libri più liberi’, magari abbiamo ammirato le stesse mostre. Quello che è certo è che condividiamo la stessa passione per la lettura. Ebbene non ricordo una volta in cui tu non mi abbia attaccato, sempre in disaccordo con me, mentre io, ammettilo non l’ho fatto mai. Perchè tu lo faccia non so, se non ti piaccio o non ti piace quello che dico, me ne farò una ragione!

    Comunque mi appello al mio diritto di pensare quello che voglio e di dirlo ad alta voce, anche se ‘inorridisci’ e vieni percorso da brividi.

    SE la Panarello ha ucciso spietatamente e freddamente il suo bambino
    SE non viene riconosciuta totalmente inferma di mente
    Da parte mia (e, credo, del caro WWayne) nessuna pietà e fine pena mai

    O vogliamo rimandarla a casa a prendersi cura del figlio superstite?

    Che cosa poi c’entri in tutto questo il libro di Truman Capote, a parte il titolo, questo proprio non lo capisco

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  45. Avatar polissena
    polissena

    @WWayne, grazie. Anche io ti ho sempre apprezzato e trovo che essere giovani è una cosa meravigliosa e irripetibile, purtroppo.
    Io comunque, te lo assicuro, ho deciso che vecchia non lo diventerò mai.
    Buon natale!

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  46. Avatar wwayne

    @Polissena: Anche a te! : )

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  47. Avatar cristina
    cristina

    Per chi non lo sa : ho postato quel link di Helena Janeczek sulla vicenda del bambino perchè è una scrittrice, piuttosto nota, e la sua posizione pubblica ha rilievo proprio per questa ragione.

    Non commento le parole di Polissena – che evidentemente era non vista nella stanza di casa di Loris, visto che sa tutto ( perchè non vai subito a testimoniare dal giudice, così la facciamo finita ??) che mi dispiacciono infinitamente. Chi non ha pietà vive senza pietà. Chi giudica in fretta e cerca il colpevole prima della giustizia umana e ,anzi, si erge a dio, è una persona furibonda, senza compassione ( così la penso io)
    Spero che Polissena non si dichiari religiosa o che so cristiana magari… perchè il suo Dio probabilmente si rivolterebbe nel cielo
    Del resto, che io e Polissena abbiamo visioni della vita e della letteratura opposte – e inconciliabili – bè era già chiarissimo.
    Grazie a @Carloesse per quanto ha scritto, che sottoscrivo appieno. Le sue parole sono una dolorosa eplosione dell’anima. sono parole di dolore, compassione, partecipazione, riservatezza, bisogno di limite. Altro che attacco.

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  48. Avatar carloesse
    carloesse

    Cara Polissena, non ho proprio niente di personale contro di te (del resto neanche ti conosco).
    Qualche volta abbiamo avuto divergenze qui, altre volte no, e in qualche diatriba siamo anche stati dalla stessa parte.
    Mi resta in memoria che al termine del nostro primo “scontro” (opinioni su un libro di Ishiguro che tu candidamente dichiaravi di non avere neanche letto, ma che ti stava antipatico per titolo e copertina- e per carità uno può anche avere antipatie per titoli e copertine, ma perchè continuare a controbattere contro chi lo aveva invece letto e apprezzato e parlava dei contenuti del libro stesso?) io ti tesi apertamente una mano, in segno di amicizia, cercando proprio di spersonalizzare il confronto.
    Non ebbi neanche risposta.
    Evidentemente ti sono stato subito antipatico e hai sempre continuato a considerarmi uno che ce l’ha con te e che cerca ogni occasione per attaccati. Ma tu non mi sei antipatica, al massimo puoi essermi indifferente, e se controbatto qualche volta una tua legittima e libera opinione è perchè mi sento anche io libero di controbattere, cercando di stimolare anche le opinioni altrui perchè il dibattito, se interessante, possa essere a più voci, e cercare di capire cosa pensa e perchè lo pensa la gente che interloquisce qui, persone che leggono libri, i libri che leggo io e quelli che non leggo, persone che possono essere d’accordo con me o con te (poco mi interessa quanti tra le parti, non è una battaglia, non ci sono vincitori e vinti).
    Quanto a Truman Capote mi pare che evidentemente nonl’hai letto. Altrimenti sarebbe lampante che no, non si tratta del titolo, ma (ancora una volta) del suo contenuto.
    Leggilo, se ti va.
    E al di là di tutte le nostre divergenze ti auguro sinceramente Buon Natale.

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