I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar editalara
    editalara

    “Venite amici che non è tardi per scoprire un nuovo mondo..”
    grazie @Luigi , a te un sorriso grande come gli occhioni da manga della mia bambina di tre anni e mezzo che davanti a questo quadro resta sempre incantata!
    buona notte stellata a tutti, che le stelle siano libri, sorrisi, occhioni di bimba o il gesto gentile di un amico, ci fanno sempre guardare il cielo con infinita meraviglia!

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  2. Avatar Parlare dei libri | GRUPPO/I DI LETTURA

    […] i gruppi di lettura. D’altra parte anche questo blog può essere considerato a suo modo, una piccola eccezione. Come nota Parks, forse lo scrittore contemporaneo che ancora riesce a far parlare di sè generando […]

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  3. Avatar cristina
    cristina

    uè uè uè !
    ecco un super articolo sulla nostra lettrice ambulante, simonetta! e di chi è se non della mia dorata michela Murgia ???
    e voilà
    http://www.michelamurgia.com/cultura/altre-voci/849-persone-che-dovresti-conoscere-simonetta

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  4. Avatar carloesse
    carloesse

    Molto bello quello che dice Simonetta a Michela Murgia in chiusura del pezzo. Riguarda le differenze tra una recensione scritta e una comunicazione verbale, che la nostra lettrice ambulante predilige, e ci dice chiaramente il perchè.
    Chapeau!

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  5. Avatar camilla
    camilla

    o@cristina -e lettoreambulante . ho avuto anch’io, per un solo attimo fuggente, la ventura di conoscere e abbracciare la Simonetta in bicicletta, a Mantova, ormai due anni fa’. Era indaffaratissima e non riuscii nemmeno a darle un piccolo dono che le avevo portato per ringraziarla di tante gentilezze , tuttavia lo tengo sempre a portata di mano perchè penso che le sarebbe piaciuto. Era, anzi è, un libro, piccolo piccolo, antico e niente po’,po’ di meno che LA DIVINA COMMEDIA. ma piccolino, che le signore e i signori , potevano tenere in tasca, o nella borsettina,per tutto l’ all’800.
    @mariangela – grazie molte Mariangela per quello che dici: so quanto è difficile confrontarsi—è assai più facile non capirsi, su un blog. per questo la mediazione di un libro diventa essenziale. Ma non esaustiva.Spero che presto potremo condividere una bella lettura.

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  6. Avatar cristina
    cristina

    @luiginter
    – ma quella strisciona blu in fondo alla pagina che ci inghiotte quando il cursore scende in basso….è proprio proprio necessaria? risalire è …complicato

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  7. Avatar lettoreambulante
    lettoreambulante

    grazie Camilla! Non sai quanto sono dispiaciuta di non aver avuto un po’ di tempo da passare con te! non sono neppure scesa dalla bici, ma le giornata del festival sono così nel bene e nel male. Ma ci eravamo detto di vederci a Rovereto e lo faremo!
    grazie anche a Carlo che in qualche modo giustifica la mia scarsa partecipazione attiva al blog e anche il fatto che da più di un mese colpevolmente non aggiorno neppure il sito anche se ho letto dei buoni libri. Ma se uno guarda il mio calendario, forse capisce il perché. E non c’è nemmeno tutto. Sono appena tornata da Montebelluna dove ho incontrato tanti bravi bibliotecari e lettori molto interessati e interessanti. Incontri che mi danno la carica perché contengono quello che amo di più, persone e libri.
    Tornando alle letture, sto finendo anch’io AMERICANAH e, sorpresa delle sorprese, sono perfettamente d’accordo con Cristina e Camilla. Lei è sempre brava ma gli altri due libri mi hanno toccato di più. E UN GIORNO SCRIVERO’ DI QUESTO POSTO di Wanaina mi ha convinto maggiormente.
    Poi cambiando completamente mi sono molto divertita con PRENDETE MIA SUOCERA di Howard Jacobson. Leggete anche solo le prime pagine che parlano di un gdl….
    Infine L’ANGELO DELL’OBLIO di Maja Haderlap. Questo libro meriterebbe una lunga recensione che non sono in grado di scrivere. Secondo me ha una voce straordinaria e ci racconta un paese, la Slovenia, che conosciamo poco. E’ una di quelle letture che ti abitano. io per un po’ vivevo nel maso della protagonista, con la sua incredibile nonna, il padre bipolare, la madre delusa. Ma non è solo questo. E’ il tono che la scrittrice usa che trasmette la sensazione che solo lei sappia usare quelle parole. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Sicuramente può ricordare la Szabo e Ota Pavel. Non drammatica e gelida con la Kristov, ma quella ironica malinconia che però ti si attacca dentro.
    Adesso grazie alla vostra scossa, vado anche ad aggiornare il sito
    un abbraccio
    simonetta

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  8. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Grazie a te per il link della Murgia.

    @Camilla
    Chissà mai, magari sempre con Proust, quando avrò il tempo e la disposizione di spirito di proseguire con gli altri volumi della Recherche…

    Ciao,
    Mari

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  9. Avatar cristina
    cristina

    Carissima @ Simonetta! Wainaina è la scelta del mio Gdl – da leggere dopo Wole Soyinka che mi avevi segnalato!!!
    Vieni Al Pisa Book Festival??? se si vediamoci , a piedi, non in bicicletta….

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  10. Avatar lettoreambulante
    lettoreambulante

    sì vengo! arrivo sabato pomeriggio e riparto poi domenica pomeriggio e arrivo senza bici! ci sentiamo a ridosso per darci un appuntamento. Vieni anche a più libri a Roma?

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  11. Avatar cristina
    cristina

    @Simo, ci sentiamo….in altra sede ciao! ( niente Roma)

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  12. Avatar polissena
    polissena

    @ Camilla, ho seguito subito il tuo consiglio e, in un secondo, sul mio kindle è comparso META’ DI UN SOLE GIALLO. Ti dirò, sono sempre un po’ circospetta di fronte ai romanzi ‘etnici’ che ora stanno più che mai proliferando. Mi sembra un modo facile di attirare lettori, infarcendo la storia di cibi esotici, usanze insolite, nomi impronunciabili. Questo mi sembra ad un livello superiore, anche perchè tu non lo avresti consigliato. Insomma sono a un terzo della storia e lo leggo con interesse, se non con entusiasmo. Ti volevo chiedere se e quando ne avevi parlato, perchè mi deve essere sfuggito, e mi interesserebbe la tua opinione.
    Grazie e a presto.
    Paola

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  13. Avatar cristina
    cristina

    @a chi interessa
    http://www.buongiornoafrica.it/la-storia-unica/
    qui sopra un link a una fondamentale e illuminante intervista a Chimamanda Adichie scrittrice nigeriana molto brava di 3 potenti romanzi, di cui sto parlando QUI da alcuni mesi, grazie al suggerimento infuocato di Camilla.Parla naturalmente dell’essere africana, e di cosa vuol dire scrivere per chi ha in testa degli stereotipi. Il discorso è…geniale, assolutamente da sentire

    http://www.internazionale.it/come-scrivere-dafrica/
    qui sopra invece un link a un articolo clever e ironicissimo dello scrittore keniano Wainaina, (fra l’altro amico di chimamamnda Adichie) di cui nel mio Gdl leggeremo il libro Un giorno scriverò di questo posto che può togliere qualche dubbietto “esotico” sui libri etnici. Stiamo leggendo scrittori/scrittrici africane, nel mio Gdl….

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  14. Avatar Polissena
    Polissena

    Che mai sarà un articolo Clever

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  15. Avatar camilla
    camilla

    @polissena — Cristina ti ha risposto in maniera assai clever, mi sembra. Tu volevi la mia opinione su META’ DI UN SOLE GIALLO? di Kimamanda Adichie. Un romanzo a sfondo storico sulla guerra della fame (il Biafra, ricordi?) un racconto magnifico,e, come dico sempre a chi l’ha letto, sto ancora sperando che, un giorno, Kainene (impronuciabile?????)appaia dietro quella svolta….Per tutto il resto sarebbe bello che tu dicessi cosa pensi nel merito dei due link che ha pubblicato qui sopra Cristina. E’ molto importante e , al tempo stesso, assolutamente elementare per poter affrontare qualunque tipo di confronto di opinione sulla letteratura contemporanea.Se non ho capito cosa intendevi dire ti prego di spiegarmi meglio. Scusa ma non vorrei rimanere nell’equivoco con te, ancora una volta. Ti pare?

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  16. Avatar cristina
    cristina

    traduzioni …. maledette.
    stiamo leggendo nel mio Gdl AKE’-GLI ANNI DELL’INFANZIA di Wole Soyinka- Nobel.
    ripubblicato di recente ma probabilmente mai riletto dalla casa editrice ( Jaca Book). Un testo che risulta insopportabile, confuso, frustrante, incomprensibile e faticosissimo soprattutto per colpa di una traduzione infame e delirante. Poi vabbè, parla un bimbetto di tre-quattro anni in soggettiva quindi certo il testo va adattato e compreso a queto punto di vista, ma insomma….è di una sciattezza e di una toruosità linguistica inqualificabili
    Giuro che una scatola di pelati riceve più cura e attenzione! che l’hanno ripubblicato a fare, mi chiedo? almeno una rilettura critica, qualche correzione, insomma te lo fa odiare, e si che deve essere anche un libro molto carino….accidentaccio

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  17. Avatar alex
    alex

    Colgo anch’io il suggerimento e infilo subito “Il posto” di Annie Ernaux nella mia wishlist di aNobii 🙂

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  18. Avatar polissena
    polissena

    @ Camilla, scusa, ma sono io che non ti capisco. Di che equivoco stiamo parlando?
    Ricapitoliamo, mi consigli un libro, lo sto leggendo con piacere e ti chiedo quando ne hai parlato.
    Qual è il problema?
    Parlo con te, non con Cristina.
    Cristina usa l’aggettivo ‘clever’ con cui ritengo voglia dire, senza prendere in
    prestito parole straniere,: abile, intelligente,ingegnoso, sagace, brillante, acuto, efficace, lucido….
    E quindi mi chiedo, con una simile abbondanza di parole italiane, se ricorre all’inglese probabilmente intende qualcos’altro che non si può esprimere nella nostra lingua, lingua che io mi sforzo di non contaminare con termini di altri idiomi. Pensa che non ho mai detto OK e neanche Week end!
    Tutto qui
    Ciao
    Paola

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  19. Avatar cristina
    cristina

    Oh my god! sob… tutto Ok @Camilla? e passa un buon week end, mi raccomando

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  20. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti@Polissena
    Ho finito un libro che ho trovato bellissimo. Telo dico Polissena, è un libro di cui voi sicuramente avrete già parlato, ma visto che l’ho trovato – e non mi sembra di scriverlo per tutto quello che mi capita di lettere – un gioiellino, quasi mi spingerei a dire, questo libro qui sì, un capolavoro, non posso astenermi dal piacere di comunicarlo agli altri lettori del blog. Mi era piaciuta molto anche la Szabo, ma “Le braci” di Marai, anche omettendo di spiegare i motivi soggettivi che mi hanno coinvolta, l’ho trovato scritto magnificamente, profondo e struggente.
    Polissena, ti prego, sopportaci come siamo, stiamo facendo del nostro meglio, leggici con indulgenza, ti raccomando. Scrivimi se Le Braci ti è piaciuto, mi interessa il tuo parere.

    @Tutti@Cristina
    Per mancanza di riflessi tempo fa ho trascurato di darti una risposta sui libri sconvolgenti: non sono tanti i libri sconvolgenti, ti dicevo, tra quelli letti da adulta ne saprei citare pochi, se al termine sconvolgente vogliamo dare la giusta accezione; ecco “Le braci” di Marai si avvicina molto a quello che io intendo per libro “sconvolgente”.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  21. Avatar polissena
    polissena

    @misteriosa Mariangela che secondo me scrive dal sud,
    LE BRACI è certamente un libro bellissimo, ma l’ho letto tanti e tanti libri fa
    Magari un giorno lo rileggerò, ma per ora vado sempre a caccia di libri nuovi.
    Hai visto mai che un capolavoro lo trovo?

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  22. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Polissena@tutti
    Per me questi libri famosi sono tutti nuovi, ogni volta una sorpresa, veramente! Non vi ho forse sempre detto che in fatto di romanzi ho tanto da recuperare? Ognuno arriva ai diversi generi coi suoi tempi, in base ai propri interessi: adesso apprezzo moltissimo la narrativa, fino a due anni fa le preferivo altro. Capisco che tu sia più propensa al nuovo, un po’ come Camilla, mi sembra di capire, forse anche perché hai un bagaglio letterario più fornito, la mia, per ora, è ancora una schiscetta!

    Sto leggendo anche “L’avversario” di Carrere e, anche qui, non ti racconterò certo nulla di nuovo se, buona ultima, dico che lo sto apprezzando tantissimo.

    Mi succede raramente di trovare tre libri di fila tutti di altissimo livello (“Le Braci”, “Nemesi”, non ancora ultimato, e “L’avversario”, non ancora finito): secondo te non sono tre “libroni”? (Sul libro di Marai, mi hai già detto) o magari è solo che sono io nella luna giusta?

    @Cristina,
    non mi sgridare se leggo più roba assieme, se il libro mi piace, mi piace e, comunque lo legga, mi vien voglia di tornarci il giorno dopo.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  23. Avatar polissena
    polissena

    @Mariangela, di quello che nomini ho letto solo Marai, ma sono pronta ad accettare consigli.
    Anche io leggo più libri contemporaneamente, almeno tre. Anche al liceo seguivamo tante materie insieme e non ho certo mai confuso il greco con il latino, la storia con la filosofia o cose del genere.
    Leggi quello che vuoi, scegli quello che vuoi; non vedo perchè ti debba andare bene quello che va bene agli altri. E soprattutto quando un libro non ti piace, mollalo e passa ad altro. C’è tanto da leggere e tanto poco tempo!
    Ciao e buona lettura

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  24. Avatar camilla
    camilla

    Come è possibile rendere un pensiero, un’affettuosa attenzione a quell’immensità di ignote creature che hanno attraversato, e attraversano, istante per istante, giorno per giorno, secolo dopo secolo e di cui noi tutti, facciamo parte, oggi ancora vivi ma poi dispersi nellla bufera del tempo? Me lo sono chiesto , come tutti,cred0, quando la Storia ci racconta gli eventi dell’umanità, dove spiccano personaggi noti , luminosi, insigniti di monumenti, muti, eppure ancora vivi e udibili quando la letteratura li ha resi noti, li ha resuscitati? ma dove si perde, il brusio, il suono del pianto e della gioia, di un infinito di vite che si vanno disperdendo , spegnendo ma che hanno portato ognuna la sua propria luce,il proprio dolore e la propria gioia , il giro del loro mondo, della loro storia, durata pochissimo, oppure tanti anni .Ebbene leggendo DORA BRUGHER di Patrick Modiano , con l’attenzione e la cura che ho sempre dedicato alla ricerca di Proust, per esempio, mi sono resa conto del miracolo di cui si è reso capacePatrick Modiano, della sua ricerca, commovente e minuziosa per far rivivere , per insufflare vita e senso alla piccola , modesta personcina di Dora.In un continuo sussurro l’autore mi ha chiamata al suo fianco. Ho partecipato con emozione , passo dopo passo, alla sua ricerca di indizi e di prove, fino a poter ascoltare con grande partecipazione la storia di Dora, la sua resurrezione. E mi sono sentita , per un istante, partecipe dell’onnipotenza dell’Autore, che riporta in vita,che fa rinascere solo da interesse e affetto e simpatia,affinchè , Dora, riprenda le sue dimensioni vive.Mi è sembrato un sogno leggere questo piccolo miracoloso romanzo. Ho pensato al disagio di non comprendere l ‘enorrmità dei grandi eventi di morte, di ogni giono, di vittime della storia o solo della crudeltà umana. Mi è sembrato di avere qualcosa di più , un piccola sapienza che prima non avevo nel guardare …agli eventi: Penso che Modiano, nella sua silenziosa arte, nel suo amore per gli altri, sia un Autore indispensabile.Al di là di qualsiasi sovrastruttura.

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  25. Avatar cristina
    cristina

    @mariangela, ma ti ho mai sgridata io?
    Mi hai convinta leggerò Marai, era già in nota, ma altri titoli. Di Marai parla tanto e benissimo nel suo blog Gabrilu’ (nonsoloproust).
    @Camilla, ti abbraccio, mio cuore

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  26. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla
    Si vede che quel libro lì ti ha proprio presa!

    @Tutti, @Cristina
    Dicevo che c’erano anche motivi soggettivi per cui “Le braci” di Marai mi è molto piaciuto: l’Ungheria, e in generale un po’ tutti i paesi dell’ex blocco sovietico, in pratica tutta quell’area che culturalmente può essere definita con il termine di mitteleuropa (geograficamente è noto che la mitteleuropa è un po’ più a est) sono luoghi di cui so molto poco e nei quali mi piacerebbe viaggiare.. nello spazio, ma anche nel tempo: cosa devo dirvi il film “Sissì imperatrice” ha lasciato un’orma importante, incancellabile, nel mio immaginario culturale su quei luoghi e su quel periodo storico (Polissena, ti prego, compatiscimi! Lo so anch’io che forse Musil sarebbe una fonte più autorevole e un miglior biglietto da visita, ma non posso farci niente, per me è così!).

    @Tutti, @Polissena
    Comincio dall’ultima frase del tuo ultimo commento (“C’è tanto da leggere e tanto poco tempo!”): l’ho voluta interpretare come una rilevazione fattuale, che ben potrebbe esemplificare anche la mia realtà quotidiana: “con tutte le cose che devo fare, mi rimane poco tempo per leggere” e non come un lugubre memento mori: di sabato mattina sono così ben disposta che il tuo monito mi scivola via, ma la sua veridicità potrebbe tornarmi in mente, rinvigorita, la prossima domenica sera).

    Penultimo punto: la questione di mollare il libro quando non ci piace. L’unico dovere che sento verso l’autore, prima di stroncare il suo libro (se il libro non mi sta piacendo), è quello di portare a termine la lettura della sua opera. Diciamo che non è solo puntiglio, ma una forma di rispetto (senza contare che il difetto di precipitazione può spesso provocare abbandoni prematuri e ritorcersi contro il lettore).

    Terz’ultimo punto: sul leggere quello che voglio, quello che piace a me, e non quello che leggono gli altri (??!!). A quale situazione ti riferisci?

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  27. Avatar polissena
    polissena

    @Mariangela, io non ti avevo mai scritto direttamente anche perchè non ti conoscevo e non ti conosco tuttora, ma mi rendo conto che facevo bene.

    Ma che costruzione ti sei creata?

    Ti dico di leggere quello che ti pare ed ecco che trovi significati reconditi, che non ci sono se non nella tua mente
    Ti consiglio di lasciar perdere i libri che non ti piacciono perchè il tempo è poco e sembra che ti ricordi che devi morire. Ma ti rendi conto??????

    Vuoi leggere tutti i libri fino alla fine per non mancare di rispetto all’autore? Bene, fallo pure e non considerare che molti autori mancano di rispetto a noi.

    Insomma, fai quello che ti pare, tranne che scrivere a me. Non ti risponderei

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Polissena @Tutti
    Posso avere frainteso la tua frase sulla mancanza di tempo, me ne scuso, ma non mi sembra così grave, Polissena, on line può capitare di non capirsi.

    Quello che invece ho capito bene è che, al posto di rispondere alla mia domanda, sul perché tu sostenessi che leggo quello che piace ad altri (la risposta avrebbe potuto chiarire il tuo pensiero ed essere spunto di dibattito), hai preferito tranciare la discussione con modi bruschi e scoraggianti (mancanza di argomentazioni?).

    Quando si scrive in una sede come questa – penso – non ci si rivolge a una persona in particolare, neppure quando si segnala il nome in alto dopo la chiocciola, si scrive a tutti quelli che hanno voglia di leggere, sarà quindi un piacere personale continuare scrivere anche a te.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  29. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    @Tutti.Tutta la mia solidarieta’ a Mariangela,che cercava solo un confronto,uno spunto,una nuova bella discussione.Se ‘Polissena’ non rispodera’,ce ne faremo una ragione…

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  30. Avatar cristina
    cristina

    Mari , parla con me, dai…..

    Polissena, continua pure, ma decisamente un po’ di e ducazione verso Mariangela – che è sempre così discreta e carina – giuro che non guasterebbe ( verso di me strepita pure, tanto ti garantisco che ti si riversa contro, e anche in questo caso)

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  31. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Scusatemi, c’è qualcuno che mi sappia dire due cose, sintetiche e pregnanti su Philip Roth? Sono oramai a una trentina di pagine dalla fine di “Nemesi” e si è dimostrato all’altezza delle aspettative: a me sta piacendo molto. @Felice Celato Felice, tu che sei appassionato e intenditore di cultura ebraica!

    @Tutti
    Ho intanto ultimato “L’avversario” di Carrère che, anch’esso, mi ha molto presa. Voi conoscete l’autore o il libro? Devo ancora vedere qualsivoglia recensione o altro su internet, la storia è vera?

    @MariaTeresa@Cristina
    Grazie!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  32. Avatar cristina
    cristina

    sono sbalordita di quanto stai leggendo @ Mariangela! che brava! mai letto CarrèRe, qui l’esperto sarebbe Stefano, e Roth …conosco Jopseph, Philip non mi ha mai presa… desolée

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  33. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Mariangela, da tempo ho deciso di non esprimere i miei (banali) pareri su questo blog; che, peraltro, continuo a seguire, anche divertito dal vostre “corte buffe” (per dirla con Dante).
    FC

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  34. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Sono libri che leggi senza fatica mentale e affaticamento visivo: (WWW la tavoletta”!!!): non nel senso che non lascino traccia, naturalmente, nel senso che mentre li leggi non ti accorgi che stai leggendo, hanno una tale coerenza interna che scorrono come un film. Finita la lettura hanno forza di riemersione, riaffiorano dalle profondità (come sono poetica!)

    @Tutti
    A voi piace MvEwan? Pensate di leggere “Miele”, il libro primo classificato nella graduatoria dell’articolo “I 100 libri per capire il XXI secolo”? Io di McEwan ho letto e apprezzato “I bambini nel tempo” e “Chesil Beach”, per questo, se cela faccio, ho intenzione di leggere anche “Miele”. @Cristina non mi ricordo la tua posizione rispetto a McEwan.

    Ciao a tutti,
    Mari

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  35. Avatar carloesse
    carloesse

    E di Roth c’è anche Henry: CHIAMALO SONNO è un grandissimo bel romanzo!

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  36. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Felice Celato.
    Ci siamo sovrapposti e non avevo letto il tuo commento prima di inviare il mio. Liberissimo di non intervenire, ma non ricordo che qualcuno, qui, abbia mai scritto che i tuoi pensieri sono “banali”, anzi.

    Certo non è rassicurante sentirsi osservati da chi ti guarda con l’interesse dell’antropologo, o meglio, dell’entomologo, che ti scruta dal di là della sua lente di ingrandimento, sarebbe più gradevole leggerti e saperti tra i nostri, ma avrai le tue buone ragioni.

    Tra l’altro, mi sovviene che il quarto classificato nella graduatoria dell’altro articolo, il libro di Rifkin, è stato proprio proposto da te!!

    @Carloesse, quello è un altro Roth! Allora, volendo, c’è anche quello della finis Austriae (sempre la Sissì mi viene in mente!) che è Joseph Roth!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  37. Avatar Stefano1
    Stefano1

    @Mariangela: la storia raccontata è VERA! se vuoi puoi guardarti anche il film tratto dal libro, è molto bello, c’è Daniel Auteil nelle parti del pazzo (L’avversario di Nicole Garcia, anno 2002)

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  38. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    @FeliceCelato,se non scrivi su QUESTO blog,dicci se vuoi su quale altro scrivi e perche’ li’ forse ti trovi meglio…Ciao a tutti

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  39. Avatar cristina
    cristina

    oddio @mari, la mia “posizione” rispetto a McEwan? non so che dirti. L’ho parecchio letto anni fa e ricordo che l’avevo apprezzato non poco. Ma sono almeno 7-8 anni che non leggo più nulla di lui.
    Ora Africa, Marai se ce la fo, e poi si vedrà.
    @Felice pensi di dirci almeno due parole su questa tua (rispettabilissima) decisione o vuoi lasciarci così, senza parole?

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  40. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Su nessuno, Maria Teresa, almeno di libri ( come spiego subito).
    L’esperienza che ho fatto su questo blog mi ha fatto toccare con mano alcuni dei rischi insiti nella comunicazione disgiunta dalla conoscenza diretta ( al contrario,per esempio, con alcuni e contati amici usiamo lo strumento blog per conversazioni “asincrone”, basate però, appunto, sulla diretta conoscenza e anche magari sul completamento/commento….vocale, direi conviviale e quasi sempre leggero; e gli argomenti non sono quasi mai letterari).
    Provo anche qui ( sui rischi) ad esemplificare: l’irritazione che talora si suscita senza volere per ragioni che si faticano a comprendere; l’irritazione che, d’altro canto, mi suscita il ricevere, ormai tardo d’età e non privo di esperienze, ammonimenti da liceale al quale si ritiene, chissà perché, di poter dire cosa può dire e cosa non può dire, cosa è una solenne stupidaggine e cosa non lo è; la difficoltà di trasmettere in poche righe il tono di una battuta ( certo ci sono gli emoticons, ma mi piace più affidarmi alle parole che alle faccine, strumento, mi pare, in sé vagamente puerile ); la difficoltà di sottrarsi a polemiche sulle opinioni, quasi esistesse una limitata libertà per esse, da guadagnarsi a suon di gomitate; le baruffe insensate e talora puerili; etc. Tutte cose che affaticano inutilmente e che attribuisco, voglio essere chiaro, più al mezzo che alle persone, o almeno prevalentemente al mezzo; e quindi, come dicevo, a questa singolare disgiunzione fra comunicazione e conoscenza personale che talora porta a ritenere di poter usare toni che di persona e fra persone educate ben raramente si usano. Forse gli psicologi potrebbero dirci perché questo avvenga,credo spesso, nei blog.
    FC

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  41. Avatar cristina
    cristina

    che dire @Felice? mi dispiace, ma ognuno è libero di dire o non dire. In un posto di sola scrittura certo si esacerbano alcune punte e pungiglioni. Mi pare che tu -forse – dia a questo troppa importanza.
    Ma naturalmente hai ragione. Bisogna essere un po’ giocherelloni a volte per capire il tono, l’ironia, lo sfotto'(benevolente), e il fraintendimento è sempre dietro l’angolo. Dipende poi dal nostro umore dlla giornata, da piccole increspature di antipatia o simpatia, cosette per dire… piccoli fremiti senza importanza.
    Mi dispiace che questo ti amareggi e ti trattenga dal dire.
    La tua partecipazione cortese mi è sempre parsa di arricchimento, e a volte molto interessante, anche se abbastanza lontana da me. Quindi ti mando una stretta di mano sorridente – e rispettosa.

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  42. Avatar editalara
    editalara

    Ciao @Mariangela, di McEwan ho letto anch’io Bambini nel tempo ma non mi è piaciuto, troppo angosciante all’epoca per una neo mamma..? ho apprezzato invece il più semplice (forse) L’inventore di sogni ; non ho mai letto il notissimo Espiazione di cui però vidi il film che mi piacque molto..
    di Joseph Roth non era molto famoso La leggenda del santo bevitore? qualcuno l’ha letto? e anche il Lamento di Portnoy ( che ho nei desiderata ma non mi decido mai.. come per Pastorale americana), attendo qualche vostro commento che magari mi sproni..
    chiedo invece perdono a @Wayne ma La nostra ultima estate non mi è piaciuto e l’ho abbandonato a metà seppur le intenzioni fossero ottime.
    Ho cominciato con entusiasmo Perdonami, Leonard Peacock di Matthew Quick (autore de Il lato positivo) e già mi sta prendendo molto e finalmente mi è arrivato l bellissimo ” 50 poesie di Lawrence Ferlinghetti 50 immagini di Armando Milani” a cura di Giada Diano , originale e ispirato , una delizia , almeno per me!
    buona settimana a tutti

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  43. Avatar wwayne

    @editalara: Tranquilla, ti perdono! Anzi, ti ringrazio per aver seguito il mio consiglio letterario. 🙂

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  44. Avatar editalara
    editalara

    @Wayne : sai la storia, seppur non originalissima, era molto nelle mie corde ( mi piacciono i romanzi che parlano di ragazzi di quell’età , non so perchè ma mi ci ritrovo sebbene non li abbia più da parecchio 😦 e odio chi classifica certi libri letteratura per ragazzi o young adult o vattelapesca.. ma qui si apre un mondo intero di cui parlare..) solo che non sopportavo la forma verbale, questo ripetitivo imperfetto descrittivo..e i personaggi avevano del potenziale ma non decollavano mai.. solo per spiegarmi insomma. grazie comunque perchè anche questo è condividere! posso consigliarti se non lo conosci “L’ estate incantata” di Ray Bradbury ? io l’ho amato, sono passati parecchi anni e vorrei rileggerlo ma temo la delusione…..magari potresti dirmi che ne pensi… un grande sorriso a te!

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  45. Avatar wwayne

    @editalara: Adoro i romanzi corali con protagonisti giovani e adoro Ray Bradbury, quindi ti sono grato di aver portato alla mia attenzione questo titolo che tra l’altro non conoscevo. Un grande sorriso anche a te! : )

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  46. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mariangela
    Molti Roth! Certo, c’era quello della “finis Austriae”, Joseph.
    Ma era già stato citato: Crsitina aveva anche già detto che lo riteneva più interessante rispetto al tanto decantato Philip. E forse non saprei neanche darle torto (Joseph Roth è stato uno dei miei autori preferiti quando avevo una ventina di anni, e il suo romanzo che forse più mi colpì fu “Giobbe”).
    Henry Roth, il cui “Chiamalo Sonno” ho letto solo di recente, era già il terzo anche per me.
    (Poi c’è Tim Roth, l’attore di “la leggenda del pianista sull’oceano” dal romanzo “Novecento” di Baricco, ma questo è un altro campo….).

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  47. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Stefano1 @Wwayne
    Grazie della segnalazione. Stefano, voi cosa mi dite di McEwan?

    @Editalara@Cristina
    Vi chiedevo di McEwan perché non ricordavo se ne avessimo già parlato. @Editalara “Bambini nel tempo” poteva sgomentare anche una non neo mamma! Quello era il quadro che l’autore dava dell’Inghilterra thacheriana. Di Joseph Roth ho letto “La cripta dei cappuccini” che mi ha sgomentata anche di più del libro di McEwan: rende bene il senso di paralisi psicologica e di completa inettitudine a prendere qualsivoglia decisione! Quanto a Philip Roth, l’ho finito oggi: già il titolo (Nemesi) era vagamente presago di come avrebbe potuto andare a finire…

    @Editalara Le etichette fanno comodo e, a mio parere, si possono usare, se serve solo per capirsi, sono gli schematismi preconcetti ad essere zavorre e a frenarci (talvolta) nelle scelte.

    Certo che riuscire a leggere con un pargolo in casa … dev’essere un’impresa!! (a prescindere dal tipo di libro, voglio dire, proprio per una questione di tempo, di impegni e di stanchezza!).

    @Felice,
    Spero che perlomeno vorrai dire la tua sul libro di Rifkin, da te proposto, che verrà trattato dal GdL di Cologno e da noi sul blog!!

    @Carloesse
    Pensa se dovessi andare sull’OPAC della biblioteca del Congresso (la tua pagina su quel social network dove mi hai già spedita una volta), e fare una ricerca con “roth”, come minimo mi gira la testa!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  48. Avatar Stefano1
    Stefano1

    Io di McEwan ne penso bene, penso sia un buon scrittore, quello che ho letto non mi ha deluso (Bambini nel tempo, Espiazione, Chesil Beach). Dei tre, quello che ho preferito è proprio Chesil Beach che più che un romanzo è un racconto lungo e parla dell’incomunicabilità tra un uomo e una donna che fanno cilecca la prima notte di nozze. A tanti lettori questo libro non è piaciuto perché, dicono, non hanno ritrovato il McEwan di prima, invece io l’ho trovato straordinario. Ultimamente ne ho perso le tracce, so che sono usciti nuovi romanzi ma non me ne sono nemmeno accorto. Se in futuro dovesse scrivere qualcosa che mi interessa lo prenderei a scatola chiusa perché so che è un autore che può scrivere ottimi libri.

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  49. Avatar maria-teresa
    maria-teresa

    Hai ragione@Felice,io stessa in effetti mi trattengo dall’intervenire,mi danno fastidio,o demotivano, le stesse cose che dici:c ‘ e’ sempre qualche mente ‘preparata’ o ‘spiritosa’ pronta li’ a metterti a posto.Quello che succede nel blog,succede anche nella vita reale(chi ha scritto che l’uomo e’ incapace di andare d’accordo con i suoi simili?son sicura di averlo letto nel pensiero di qualche filosofo).Nell blog tanta gente abdica direttamente all’inteligenza e alla gentilezza,si sente moolto moderna ,forse,piu’ che fintamente libera.A me piacevano i tuoi commenti,concetti e modo.Ciao a tutti

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  50. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Mariangela, il libro di Rifkin è un libro che va letto “con i piedi sotto il tavolo (di lettura)” (…anche per le dimensioni) ma che è scritto molto bene ( comprensibile anche ai più digiuni di economia, di informatica e di tecnologie) secondo un metodo ( tipico di quest’autore ma anche di molti altri americani abituati a parlare per farsi capire ) che, se si vuole, ne abbrevia la lettura: il primo, denso capitolo contiene, in pratica, l’intera tesi dell’autore; i successivi la analizzano, la sviluppano e ne documentano la costruzione. Inoltre è il classico libro che i più esperti delle materie dovrebbero leggere secondo il noto principio cinese di non guardare il dito di chi ti mostra la luna. Ciò posto, in estrema e azzardata sintesi, direi che Rifkin preconizza un XXI secolo come il secolo del progressivo superamento del capitalismo ad opera di quello che lui chiama il Commons collaborativo, una specie di ” terzo settore” né pubblico né privato ma, appunto, collaborativo, che riceverebbe una decisiva spinta propulsiva dalla cosiddetta Internet delle Cose, una integrazione efficiente ( già peraltro in atto in molti settori) fra comunicazione, energia e logistica, in grado di abbattere il costo marginale di ogni prodotto ( cioè il costo di ogni addizionale unità di prodotto) portandola verso lo 0. Ricco di esempi delle tendenze in atto, il libro ovviamente finisce per delineare le rilevanti conseguenze umane e culturali di questa terza rivoluzione industriale,
    Interessante e…..consolante. Si realizzeranno questi scenari? …chi vivrà vedrà….
    FC
    PS. Un saluto cordiale a tutte/tutti, Cristina, Camilla, Calroesse, Polissena, Maria Teresa, Wayne, Stefano, etc

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