I libri più belli, letti nel 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014. Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo. In particolare, in quello del 2013 si è accentuata…

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del “New York Times”, pagina delle opinioni del 16 marzo 2014

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla stagione, eccoci con il post che dovrebbe avviare la discussione sui libri più belli, letti nel corso di questo 2014.

Anche il post dello scorso anno, come e più di quello degli anni precedenti, è stato un grande successo.

In particolare, in quello del 2013 si è accentuata la tendenza a generare flussi di discussione laterali e autonomi rispetto al corso principale. Digressioni che in realtà hanno reso la discussione decisamente ricca e varia: una specie di gruppo autonomo di analisi e autoanalisi delle letture, degli autori, dei lettori. E forse delle vite coinvolte.
Insomma, grazie a tutti.
Speriamo che anche questo 2014 ci porti letture, libri e discussioni memorabili.

Come sempre, usiamo i commenti

Un abbraccio

Aggiornamento: comincio a citare qui autori, titoli dei libri citati dai lettori nei commenti. Portate pazienza perché sono talmente tanti che ci metterò un po’ a mettermi al passo. Li elencherò in ordine alfabetico di autore.

Elias Canetti, “La lingua salvata”
Eugenio Corti, “Il cavallo rosso”
Mathias Enard: “La via dei ladri”
William Hopson, “I mocassini di sangue”
Stephen King, “L’ ombra dello scorpione”
Irene  Nemirovskyi, “Il Signore delle anime”
John Williams, “Stoner”

 

 

 

Commenti

2.606 risposte a “I libri più belli, letti nel 2014”

  1. Avatar cristina
    cristina

    che brave!

    io no. Un libro mi chiappa più che per la trama ( ma anche per la vicenda,certo) pe il suo farsi, per lo stile, per la lezione, per come l’autore se la cava ad andare avanti… insomma, sono io a colloquio stretto con colui o colei che scrive e mi racconta, e non possiamo essere distratti.
    E’ un rapporto spesso intenso, quasi forsennato, avvinghiato, intimo. Non ce la faccio a stare così anche da altre parti, è insostenibile emozionalmente.
    @Rosamavi mi dici chi è il traduttore della tua versione di Bel Ami? (rosamavir… c’è una r in più adesso??)
    @Sinalefe: ma come fai con MIDDlESEX che è libro non solo bello, ma complicato nelle sue ramificazioni e derivazioni famigliari, ma anche per la fortissima tensione della seconda parte a leggere anche altro insieme? acci, se puoi leggere Eugenides in inglese, chapeau! Io non potrei, ma pur con tutto il mio francese – che so molto bene -, devo dire che il signor Proust mi ha messa alla prova… ( bè lui si sa, mette alla prova a prescindere)

    E’ da IERI, QUANDO L’HO CHIUSO, CHE RIMUGINO SU IL SENSO DI UNA FINE.
    La storia è poco rilevante, poco più di un’occasione, penso io, e infatti zoppica, soprattutto nella misteriosa figura di Veronica-Maria.
    Il finale che lascia interrogativa Camilla,(insomma Adrian aveva messa incinta la mamma di Veronica- e il figlol Adrian è figlio di Adrian e della MADRE ecco perchè lei aveva i diari) lascia sbalorditi anche i lettori, (le lettrici) – arriva inaspetatto, e incongruo apparentemente e …tirato via.
    diciamo che poteva essere altro e non sarebbe stato meglio o peggio per il libro, che è di fatto un trattato sul tempo elastico e soggettivo del nostro io che sta al mondo e se la racconta e si adatta, e si acquieta o arrabbia a seconda di come tira o stira i ricordi. Insomma tempo e memoria e idea di sè sono le colonne su cui mette la lente del suo fine scandaglio Barnes, tutto il resto è bella scrittura e trama a filo grosso a volte.(ma bitannicamente divertente – BVarnes è sempre ironico, che dio lo benedica)

    Uno scandaglio psicologico su di sè tramite l’occasione degli altri.
    Un libo di scrittura ammirevole ( Barnes è davvero super bravo) , un po’ attorcigliato a volte, che si legge con passione perchè lo scrittore non delude mai, anche se trovo LIVELLI DI VITA infinitamente superiore per qualità, profondità,verità e autenticità.
    Leggerò altro di lui perchè non l’ho ancora inquadrato benissimo. Baci

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  2. Avatar Sinalefe
    Sinalefe

    @Cristina Infatti, non so se sarei in grado di leggerlo. Non mi sono fidata delle mie competenze e l’ho comprato in italiano. Il problema però deriva dalla lingua e non tanto dalle ramificazioni della trama o dal cambiamento di focalizzazione rispetto alla quale sono ben allenata. Leggo con tranquillità in ogni luogo, soprattutto sui mezzi e godo di buona capacità di concentrazione. Ma non proprio sempre. Quante volte mi è capitato di scendere al volo…. Però il beneficio è enorme. La lettura mi consente di distaccarmi dalle tensioni del lavoro. Per me questo è importantissimo.
    Leggere Proust in lingua originale? Un grande privilegio. Ho letto tutta la “Recherche” tra i 22 e i 24 anni, ma in italiano (prima o poi dovrò riprenderla in mano). Però mi piacerebbe leggere in lingua originale i miei scrittori preferiti e so che per alcuni è impossibile.

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  3. Avatar rosamavir

    @cristina: la traduzione è di Leonella Alano, è un volume microscopico che mi hanno regalato, perfetto per la borsa ma con caratteri altezza Barbie…

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  4. Avatar rosamavi

    Ehi, chi mi ha aggiunto una r, è vero, sono Rosamavir!!!!!

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  5. Avatar cristina
    cristina

    @ariangela guarda il tweet in alto a destra di giuliopasserini dal NYT… eheh

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  6. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Ti dico la verità, a me “L’amore molesto” era piaciuto molto, ma i superlativi di Passerini mi sembrano francamente un po’ arditi.

    Ciao,
    Mariangela

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  7. Avatar cristina
    cristina

    era il commento sulla ferocia quello che mi sembrava interessante…..

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  8. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @ Tutti @Wwayne
    Ho capito, ma poi azzarda una comparazione che spiazza, non fosse altro che per l’arco temporale che vuole andare a considerare. Dove è finito nostro nipote WWayne? Si è perso in qualche prateria?

    @Tutti
    Qualcuno di voi ha letto “Il trattamento Ridarelli” di Roddy Doyle? È catalogato come “libro per ragazzi” e, come ci consigliava Lettoreambulante, questa categoria non dovrebbe mai venire trascurata.

    Ciao,
    Mariangela

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  9. Avatar wwayne

    @Mariangela: UItimamente sono rimasto in silenzio un po’ perché sono molto impegnato, un po’ perché i vostri commenti non mi hanno dato degli spunti per intervenire. Buona giornata! : )

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  10. Avatar cristina
    cristina

    a volte stare in silenzio – anche per noi chiacchieroni – giova. baci

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  11. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Il mio veramente è un silenzio forzato: questa settimana ho avuto poco tempo e non sono riuscita a fissare le idee per iscritto, come avrei voluto, su un libro che ho letto. È finita la cuccagna del mese d’agosto, cara Cristina!

    Comunque, visto che ci sono (non so se sia corretto chiedere un parere prima di esprimere il proprio, per ora mi sento solo di dire che il libro non mi è piaciuto) vi chiedo: avete letto “La famiglia Winshaw” di J.Coe? A voi è piaciuto? Conoscete l’autore? Cosa ne pensate?

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  12. Avatar cristina
    cristina

    anni fa e mi è scivolata via, ma a molti piaceva ,,,,
    (mariangela, non so da che regioni scrivi…. devo darti un luogo… almeno sarei contenta di posizionarti…., se credi…eh ?)

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  13. Avatar carloesse
    carloesse

    Forse non un capolavoro, ma a me non era per nulla dispiaciuto. Molto caustico nel dipingere gli odii serpeggianti tra i membri di una tipica famiglia della nobiltà inglese. Molto ironico, molto amaro, molto british.
    E piuttosto ben scritto, mi par di ricordare…
    Però poi non ho letto altro di Coe.

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  14. Avatar cristina
    cristina

    tutti- sto leggendo una graphic novel.
    In vita mia ne ho lette due o tre, questa è forte e dolorosa, sicChiama GORADZE di Joe Sacco, italo americano, che pr qualche mese è stato nell’enclave bosniaca di Goradze mentre erano appena finiti i massacri della puilizia etnica. Goradze è vicina a Serajevo e Srebenica.
    Il tratto di Sacco è denso, pietoso, a vole ironico, a volte ammutolito e scuro. Vado piano per non leggere solo le parole ma gustare anche i disegnio che qui in particolare dicono moltissimo.
    A parte MAUS che considero capolavoro tale da non sopportare definizioni, questa opera mi sta davvero prendendo molto.
    Chi di voi legge graphic novels? che ne pensate?

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  15. Avatar rosamavi
    rosamavi

    @cristina: ho letto anche io MAUS, che davvero considero un capolavoro, e PERSEPOLIS, della Satrapi, da cui hanno tratto anche un film d’animazione. Penso sia un genere da valutare!

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  16. Avatar wwayne

    @Cristina: Io ne ho lette molte. La mia preferita è “Black Hole” di Charles Burns.
    Molto belle anche le graphic novels di:

    Rutu Modan
    Thomas Ott
    Adrian Tomine
    Bastien Vivès
    Daniel Clowes
    Marjane Satrapi

    Sicuramente starò dimenticando qualcuno, ma al momento non me ne vengono in mente altri.

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  17. Avatar cristina
    cristina

    la zia ti aveva già detto di correre a prendere MAUS, do it nipote! vedrai…

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  18. Avatar wwayne

    @Cristina: In questo momento sono un po’ impegnato: sto finendo di leggere “L’ultima difesa di Custer” (senza dubbio il libro di Lewis B. Patten più brutto che abbia mai letto), e subito dopo passerò a “Il nostro infinito momento” di Lauren Myracle, beccato per puro caso su Google e acquistato dopo averne letto uno splendido estratto.
    Ecco, le case editrici che mettono in rete gli estratti fanno una scelta molto saggia. Non avrei mai comprato il libro basandomi soltanto sulla breve descrizione della trama: a convincermi sono state le prime pagine, che costituiscono senza dubbio uno degli incipit migliori che abbia mai letto.

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  19. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina, @Tutti
    io avevo letto il tuo consiglio di leggere “Maus” e ho controllato sull’OPAC. Avendo visto che era un fumetto, ho pensato a uno sbaglio o a un titolo uguale, ma di un libro diverso. Leggo invece che tu confermi che è un Graphic Novel. Per me sarebbe la prima volta in assoluto, però devo prima convincermi perché l’idea di leggere fumetti adesso non mi prende (non per motivi snobistici, solo perché non ho voglia di guardare le figure, è una fatica in più).

    @Tutti @Carloesse @Cristina

    “La famiglia Winshaw” è proprio un libro che sconsiglierei, è lento, lungo, noioso, zeppo di scene gratuitamente orripilanti; cosa ancora più grave, strumentalizza fatti d’attualità, quali le mutilazioni dei bambini causate dalle mine, il maltrattamento sugli animali, la manipolazione dell’informazione, per giustificare il suo racconto – artefatto e tutto mirato a strabiliare il lettore – senza nulla aggiungere alla conoscenza di quei terribili argomenti d’attualità.

    Volevo essere più stroncante, ma mi sono mancati tempo ed energie per esprimermi con maggiore efficacia: non leggetelo e, soprattutto, non proponetelo nei GdL!!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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  20. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Non ho letto LA FAMIGLIA W., ma a me gli altri di Coe sono piaciuti moltissimo.
    Ho avuto anche un periodo R. Doyle, niente male, direi.
    Ho appena finito di vedere UNA GIORNATA PARTICOLARE di Scola, per la 15^ volta circa. Scopro sempre nuove immagini e nuovi spunti e lo trovo meraviglioso.
    A presto.

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  21. Avatar cristina
    cristina

    Maiangela, ma come, non ti fidi di me????

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  22. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Mi sembrava strano tu avessi consigliato un fumetto; poi passato l’attimo, ho omesso di chiedere spiegazioni: talvolta i discorsi successivi coprono i precedenti e uno si dimentica.

    Chiedo scusa per l’ignoranza, suppongo che i fumetti possano essere a colori o in bianco e nero, giusto? Questo che dici tu com’è? Io sono rimasta a Qui Quo Qua, più in là non sono mai andata.

    Ciao,
    Mari

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  23. Avatar carloesse
    carloesse

    Ho speso tutta la mia gioventù più sui fumetti che sui romanzi , e alcune graphic novels mi hanno interessato anche in anni più recenti.
    MAUS è parso anche a me un capolavoro indiscutibile. Anche PERSEPOLIS di Marjane Satrapi è stata una piacevolissima scoperta di alcuni anni fa. Di Joe Sacco ho letto PALESTINA, un gran bel lavoro che permette di calarci vivamente in quella realtà.
    Ma sicuramente uno dei più interessanti degli ultimi tempi per me è stato JIMMY CORRIGAN, di Chris Ware. Difficile spiegare perché: ma è come entrare in una dimensione molto più ampia delle due fisiche imposte dal fumetto e dalle caratteristiche di sintesi (attraverso poche tavole) con le quali le Graphic Novels tipicamente riassumono azioni e situazioni che la narrazione letteraria o quella cinematografica permettono di ampliare a volontà, rendendo maggiore fluidità a tutto il racconto.
    Ware sceglie soluzioni grafiche inconsuete per ovviare a questo: per esempio dilatare il numero delle tavole. Fornire visioni da diverse angolazioni della stessa scena. Talvolta alternandole ad altre che si svolgono in luoghi o tempi diversi. Arrivando così a creare un volume di quasi 400 pagine per narrare una storia che copre tre generazioni al cui centro c’è Jimmy, “The smartest boy on earth”, ma che in realtà è il protagonista di una vita piatta, vuota di successi e di particolari avventure. Ricca invece di piccoli fatti quotidiani, di porte sul muso, di accadimenti vissuti con senso di sopraffazione e di frustrazione.
    Non si legge d’un fiato e con immediatezza, come accade in genere per questo genere di libri. Richiede tempo, e forse anche un maggiore impegno. Ma alla fine dona qualcosa in più di un semplice fumetto, un po’ come mi era successo con MAUS.
    La versione in italiano è stata pubblicata qualche anno fa da Mondadori – Strade blu, e riprende (copertina, formato) pienamente l’originale americano.

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  24. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mariangela
    Opinioni nettamente divergenti le nostre sulla FAMIGLIA WINSHAW.
    Che vuoi farci ? Succede.

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  25. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela esci dalla categoria mentale del fumetto, che fa bambino.peggio, adolescente. Graphic novel è da circa 20 anni una dignitosissima categoria di romanzo a disegni.
    Alcuni sono assolutamente strepitosi.
    Quindi apri la mente e vai libera
    I più grandi sono in bianco e nero anche perchè narrano tragedie. MAUS è sulla shoa…e non solo. Spiegelmann è ebreo e Maus narra di una sua lunga chiacchierata col padre – uomo tremendo e ppure simpatico anche – sulla sua permanenza nei lager.
    Basta devi leggerlo, è un dovere di lettrice che mi devi, dopo sarai contenta da matti- Ah in MAUS i tedeschi sono gatti ,gli ebrei topi,…..

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  26. Avatar wwayne

    @Cristina: Anche i fumetti non graphic novels non sono necessariamente tutti da bambini o da adolescenti. Per esempio, negli ultimi 20 anni il fumetto supereroistico è diventato molto più dark e adulto rispetto al passato, e quindi oggi un albo di Batman o di qualsiasi altro supereroe non solo non verrebbe apprezzato da un lettore di 10 – 15 anni, ma il bambino/ragazzino in questione non riuscirebbe nemmeno a capirlo.
    Ad ulteriore riprova che la distanza tra fumetto supereroistico e graphic novels si è assottigliata, ti dirò che molti autori di graphic novels finiscono poi per scrivere fumetti di supereroi. E’ il caso di autori come Jeff Lemire, Peter Milligan, Paul Pope, David Lapham e tanti altri. E’ davvero un momento straordinario per il fumetto in generale.

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  27. Avatar cristina
    cristina

    lo so Wwayne, lo dice anche mio figlio che legge una quantità industriale di fumetti- se avessi tanto oro quanti fuetti abbiamo in casa sarei ricca ( sob)

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Carloesse @Cristina@WWayne @Tutti
    Vii ringrazio per i titoli citati e per le spiegazioni di questo (per me nuovo) genere, dopo “Maus” saprò già cosa andare a prendermi. Se non è vero che in lettura le scoperte non sono mai finite!
    Cristina, adesso sono piena di roba, prima o poi proverò quest’altro esperimento anche se, lo so già, io continuerò a chiamarli fumetti.

    @Carloesse @Jezabel
    In merito ai giudizi divergenti sul libro di J.Coe: visto che sono lettrice, sono ben conscia che tutto è soggettivo.

    Ciao,
    Mari

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  29. Avatar wwayne

    @Jezabel: A me succede la stessa cosa con “In mezzo scorre il fiume.”

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  30. Avatar carloesse
    carloesse

    Umberto Eco, Oreste del Buono e molti altri avevano già “sdoganato” il fumetto in Italia (tutto il fumetto, mica solo quello in forma di graphic novel) già nei primi anni 60 del secolo scorso, altro che ultimi 20 anni! L’inzio delle pubblicazioni di LINUS (rivista di fumetti creata da Giovanni Gandini) risale al 65, e in esso apparivano articoli di Eco, di Arbasino, di Gillo Dorfles, di Del Buono,… mica del Mago Zurlì). Roba per ragazzi ?
    Del resto nei paesi anglosassoni le “strips” di fumetti (comics, come Krazy Kat, Max &Moritz, Popeye, e poi i più moderni Peanuts con Charlie Brown, Snoopy &Co., o di avventura, da Flash Gordon, a Mandrake, dall’uomo Mascherato a Superman, Batman, Dick Tracy ecc.) comparivano sui quotidiani per adulti,fin dagli anni 20, o anche prima, mica sul Corrierino dei Piccoli.
    E’ che da noi le cose arrivano spesso con un certo ritardo

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  31. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Ho avuto una mamma all’avanguardia che ha sempre letto, alternando fumetti a narrativa di tutti i tipi. Ho imparato a leggere su Topolino e poi non ho mai smesso di leggere fumetti.
    @WWayne
    intendi che guardi “In mezzo scorre il fiume” spesso e volentieri?
    Bacione

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  32. Avatar wwayne

    @Jezabel: L’ho visto solo 3 volte, ma come nel tuo caso ad ogni visione questo film mi ha insegnato qualcosa di nuovo. Buona serata! : )

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  33. Avatar wwayne

    @Carloesse: Non ho detto che il fumetto è stato sdoganato 20 anni fa: ho detto che negli ultimi 20 anni il fumetto supereroistico è diventato più dark e più adulto.

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  34. Avatar carloesse
    carloesse

    Non parlavo di te, e di nessuno qui in particolare.,ma di chi (in genere, sul nostro “mercato”) pretende di averlo reso più dignitoso chiamandolo “graphic novel” (appunto, da circa vent’anni).
    Per me fumetto era e fumetto resta, nel senso più nobile.
    🙂

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  35. Avatar wwayne

    Anch’io non condivido la volontà di cercare un termine nobilitante, come se “fumetto” fosse una bestemmia.
    Più in generale, non condivido proprio la mania di coniare nuove definizioni o importare delle parole da altre lingue quando non ce n’è necessità. Che bisogno c’è di usare il termine ghost writer, quando fin dai tempi dei Greci si dice logografo? Che bisogno c’è di dire operatore ecologico, quando nella parola spazzino non c’è proprio niente di dispregiativo?

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  36. Avatar cristina
    cristina

    ma cari voi, i fumetti – benedetti loro che li amo anch’io – sono una cosa. Un romamzo o una novella disegnata è un’altra. Non è un problema nominalistico, a mio modo di vedere.
    E’ che proprio sono un’altra cosa, hanno un’altra dimensione narrativa e una diversa pofondità espressiva. poi fate vobis.
    Nel senso che se io chiamo quadrato un cerchio, poi magari mi confondo….
    Quindi per tornare a me, è una ventina di anni che ci sono queste cose “X” che io chiamo ( loro chiamano) graphic nobels.
    I fumetti ovvio che sono stati sdoganati dagli anni 60. da OdB e da Gandini – che FRA L’ALTRO DA MILANESE conoscevo per averki sentiti qua e là, La Pimpa Mafalda Asterix etc…. ah che scorpacciate

    Ma cos’hanno di diverso le novels?( secondo me <almeno) che parlano senza eccessi ironici, futuristici, horror, non sono dimunutivi o maggiorativi, non dilatano come fanno spesso i fumetti… Ci parlano del reale con parole reali che in un fumetto non si trovano. Almeno i tre titoli maggiori qui sopra citati.

    Anch'io rivedo i film. ieri s era ho rivisto forse per la quinta volta FARGO dei Coen, sempre stupendo e ammiro la profondità bianca che mette spazio alla sorpresa. E poi Frances Mc Dormand! lei è strepitosa

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  37. Avatar Jezabel
    Jezabel

    FARGO è super, ma per i Coen nutro una simpatia particolare…
    Oggi ho dato un esame e mi sono regalata MAUS e IL SENSO DI UNA FINE che da tempo volevo acquistare. La mia lista era lunga e così ho scelto seguendo il blog.

    Ho anche ricevuto in regalo USCIRNE VIVI della Munro. Scuola permettendo, spero di spolparli in breve.
    Buona notte!

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  38. Avatar cristina
    cristina

    ottme scelte jez…
    sto leggndo L’IBISCO VIOLA di Chimamanda adichie, fantastico…grazie cam!!!

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  39. Avatar cristina
    cristina

    belle scelte jez…
    sto leggendo L’IBISCO VIOLA di Chimamanda Adichie, un libro che è un colpo continuo al cuore e parecchio altro.
    Mi piace tantissimo, è un libro caldo, doloroso, pieno di cibo e profumi e fiori e una ragazzina che si sveglia molto dolorosamente alla vita svincolandosi dal padre-padrone odioso e violento. Grazie Camilla !!!!!!!!!!!!!!

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  40. Avatar cristina
    cristina

    ri provo dopo molti tentativi a inserire un post.
    Ho finito di leggere – grazie a Camilla occhi d’oro – L’IBISCO VIOLA , libro bellissimo, tenero, dolentissimo, brillante, sorprendente di Chimamanda Adichi ( nome da imprimersi nelle meningi, grande scrittrice nigeriana). E per opra non scrivo alto perchè da gioni povo a scrivere e il sistema cancella tutto quindi rimango frustrata…

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  41. Avatar luigi gavazzi

    Questo è un commento di prova! Funziona tutto qui?

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  42. Avatar cristina
    cristina

    questo è un commento di prova anche lui. Io sono 3 giorni che non riesco a sc rivere qua. Vediamo ora

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  43. Avatar cristina
    cristina

    anch’io provo ma senza risultati siiiigh

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  44. Avatar carloesse
    carloesse

    Provo anche io

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  45. Avatar cristina
    cristina

    oh si è svegliato?

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  46. Avatar luigi gavazzi

    Ecco, grazie Carlo. Il fatto è che ho ricevuto un paio di segnalazioni sull’impossibilità di commentare sul blog, da un paio di giorni. In realtà a me sembra funzionare tutto. E i commenti negli ultimi giorni non sono mancati, almeno su altri post.
    Se altri volessero provare a verificare ve ne sarei grato 🙂

    ciao ciao

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  47. Avatar luigi gavazzi

    Eccomi di nuovo. Forse ho scoperto il problema: una delle persone che mi ha segnalato l’impossibilità di commentare era stata classificata da Akismet – l’antispam di wordpress – fra gli autori di commenti di spam.
    Ora ho contrassegnato tutti i suoi commenti finiti nella blacklist come commenti “accettabili”. Spero la questione sia risolta. Se altri hanno avuto difficoltà simili vi prego di comunicarmelo gruppodilettura@gmail.com

    ciao ciao

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  48. Avatar Felice Celato
    Felice Celato

    Credo anch’io che, tecnicamente, sia tutto a posto
    FC

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  49. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @LuigiGavazzi @Tutti

    Provo a mandare un commento per vedere se è tutto Ok.
    Ciao,

    Mari

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  50. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Non ricordo se vi abbia mai scritto di un genere di libri che occupava tante delle mie ore di lettura fino a quando ho cominciato a leggere narrativa e che è ancora, soprattutto per i momenti di relax, uno dei miei prediletti: mi riferisco ai libri che parlano di alberi, fiori, piante spontanee, a quei libri che potrebbero venire considerati manuali, non fosse che hanno il pregio di fornire, sì, indicazioni pratiche, ma aggiungono anche dell’altro, informazioni varie, multidisciplinari che spaziano dall’ecologia al mito, dalla gastronomia alla farmacopea, dalla credenza popolare alle nozioni scientifiche.

    Oggi ne ho rivisto uno che avevo già letto lo scorso anno:

    Giovanni Appendino, Riccardo Luciano, Renzo Salvo, ”Erbe di città. Flora urbica. Erbe spontanee su marciapiedi, muri, bordi strade nelle città”, Araba Fenice, 2012.

    Bellissimo libro, con grandi fotografie che da sole valgono il volume.

    La rivalutazione delle piante spontanee, o erbacce come dir si voglia, è argomento che mi ha regalato tante belle e appassionate letture.

    Ciao,
    Mariangela

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