Ogni anno, i migliori libri scelti dall’Economist sono davvero una buona fonte di idee e ispirazioni, soprattutto per la saggistica. Cito quelli che mi sembrano più interessanti, scegiendone (quasi) uno per categoria.
Gli altri potete vederli direttamente sul sito del settimanale.
Per la categoria Politics and current affairs, scelgo
Pankaj Mishra, From the Ruins of the Empire: The Intellectuals Who Remade Asia (Strauss and Giroux). Secondo l’Economist Mishra è il vero erede di Edward Said. In questo libro scrive delle diverse forme che ha assunto la risposta degli intellettuali asiatici al declino del prestigio dell’Occidente.
Da Biography and memoir, scelgo
D.T. Max, Every Love Story is a Ghost Story: A Life of David Foster Wallace (Viking). La biografia di Foster Wallace: come Wittgestein, lo slang hipster e il modernismo hanno creato una rock star letteraria.
Susan Orlean, Rin Tin Tin: The Life And Legend (Simon & Schuster). Sì avete letto bene, una “biografia” di Rin Tin Tin, il cane star dei telefilm dei baby boomer.
Storia
Yang Jisheng, Tombstone: The Great Chinese Famine 1958-1962. La follia criminale della grande carestia causata dall’integralismo di Mao e del gruppo dirigente cinese, costata decine di milioni di morti. Raccontata da un reporter dell’agenzia di stampa ufficile cinese, Xinhua, che nella carestia perse il padre. Un libro sul quale conto di tornare presto.
Scienza e tecnologia
Ben Goldace, Bad Pharma, Faber and Faber. Medici e pazienti ingannati dall’industria farmaceutica che non sempre comunica la verità a proposito dei farmaci, la loro presunta efficacia, gli effetti collaterali.
Cultura, società, sport e viaggi (be’ dai una “categoria” un po’ troppo ampia)
Wade Davis, Into the Silence: The Great War, Mallory and the Conquest of Everest. Miti e leggende delle esplorazioni dell’Everest negli anni ’20.
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