Manuele Fior è nato a Cesena nel 1975, ma ha già girato il mondo, vivendo in Germania, in Norvegia e a Parigi, dove si è stabilito attualmente. L’Italia, infatti, non è il posto migliore per un giovane ragazzo che vuole vivere facendo l’illustratore e il disegnatore di fumetti.
In un’intervista a Lettera43 (qui nella versione integrale) Manuele Fior dice che per lui il fumetto è “lo strumento principale con cui comunicare, il mio modo di rappresentare la mia opinione, il mio sguardo sul mondo. Io penso a fumetti, non riuscirei a scrivere e basta. Narrare per me è un’esigenza pressante, per questo sono riuscito a fare del fumetto la mia attività principale.” Per fare ciò, però, si è trovato costretto a emigrare a Parigi, in Francia, dove “si pubblicano 5 mila libri di fumetti all’anno, tante persone li leggono e partono da questi lavori per aprire dibattiti sulle tematiche rappresentate. C’è un bel feedback. È un genere letterario che stimola la discussione.”
Cinquemila chilometri al secondo è la storia di tre amici, due ragazzi e una ragazza, Piero, Nicola e Lucia, uniti dall’amicizia e dall’amore, in un passare di anni e di vicende, che li portano a partire dall’Italia e a spostarsi chi in Egitto, chi in Norvegia. Manuele Fior usa con grande maestria l’acquarello, e grazie ai colori sottolinea le atmosfere: gialli e verdi acidi in Italia, azzurri e viola in Norvegia, marroni e arancioni in Egitto.
Ciao Lucy.
Eh, io?
Bene, bene.
In Egitto.
L’hai letto sul giornale?
Scusa? No, è che c’è un secondo di ritardo.
Mi senti ora?
Del resto siamo a… Mi chiami da Oslo?
Più o meno cinquemila chilometri.
Sì cinquemila chilometri e un secondo.
Manuele Fior illustrerà la rubrica settimanale su Repubblica Cult, ogni domenica, tenuta da Alessandro Baricco, Una certa idea di mondo. I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni.
Vi invito ad andare a visitare anche il sito di Manuele Fior, a questo indirizzo.
*giuliaduepuntozero
Rispondi