Cinquemila chilometri al secondo, Manuele Fior

Cinquemila chilometri al secondo, Manuele Fior
La prima volta che ho sentito parlare di Manuele Fior era in un articolo sul Corriere, a proposito dell’assegnazione al Festival di Angoulême (la più prestigiosa manifestazione di fumetti in Europa, e solo una delle seconde più importanti al mondo) del Premio al Miglior Fumetto 2011, con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo, edito in Italia da Coconino Press.
Manuele Fior è nato a Cesena nel 1975, ma ha già girato il mondo, vivendo in Germania, in Norvegia e a Parigi, dove si è stabilito attualmente. L’Italia, infatti, non è il posto migliore per un giovane ragazzo che vuole vivere facendo l’illustratore e il disegnatore di fumetti.

In un’intervista a Lettera43 (qui nella versione integrale) Manuele Fior dice che per lui il fumetto è “lo strumento principale con cui comunicare, il mio modo di rappresentare la mia opinione, il mio sguardo sul mondo. Io penso a fumetti, non riuscirei a scrivere e basta. Narrare per me è un’esigenza pressante, per questo sono riuscito a fare del fumetto la mia attività principale.” Per fare ciò, però, si è trovato costretto a emigrare a Parigi, in Francia, dove “si pubblicano 5 mila libri di fumetti all’anno, tante persone li leggono e partono da questi lavori per aprire dibattiti sulle tematiche rappresentate. C’è un bel feedback. È un genere letterario che stimola la discussione.”

Cinquemila chilometri al secondo è la storia di tre amici, due ragazzi e una ragazza, Piero, Nicola e Lucia, uniti dall’amicizia e dall’amore, in un passare di anni e di vicende, che li portano a partire dall’Italia e a spostarsi chi in Egitto, chi in Norvegia. Manuele Fior usa con grande maestria l’acquarello, e grazie ai colori sottolinea le atmosfere: gialli e verdi acidi in Italia, azzurri e viola in Norvegia, marroni e arancioni in Egitto.

Ciao Lucy.

Eh, io?

Bene, bene.

In Egitto.

L’hai letto sul giornale?

Scusa? No, è che c’è un secondo di ritardo.

Mi senti ora?

Del resto siamo a… Mi chiami da Oslo?

Più o meno cinquemila chilometri.

Sì cinquemila chilometri e un secondo.

Manuele Fior illustrerà la rubrica settimanale su Repubblica Cult, ogni domenica, tenuta da Alessandro Baricco, Una certa idea di mondo. I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni.

Vi invito ad andare a visitare anche il sito di Manuele Fior, a questo indirizzo.

*giuliaduepuntozero

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2 risposte a “Cinquemila chilometri al secondo, Manuele Fior”

  1. Non so se sia solo un problema mio, ma l’ immagine si sovrappone al testo che, perciò, non si riesce a leggere.

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  2. Bellissimo anche LA SIGNORINA ELSE, tratto dal romanzo breve di Arthur Schnitzler. Gli acquerelli di Manuele Fior hanno una forza narrativa sorprendentemente delicata ed evocativa…

    Anch’io non riesco a visualizzare bene la pagina 😉

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