Qualche anno fa il mio ragazzo mi portò a casa questo libro. Ha molto fiuto, lui, e appena lo vide pensò che mi potesse piacere. In effetti lo lessi subito, e mi piacque molto. Era il 2007, il libro si intitolava *Un gelido inverno*, scritto da Daniel Woodrell, edito da Fanucci.
Quest’anno, poi, ho sentito riparlare di questo titolo, quando è uscito l’omonimo film, presentato al Sundance Film Festival, e candidato a 4 premi Oscar _però non ne ha vinto neanche uno…
Ho visto al cinema il film, ed è bellissimo: bella regia, bravi gli attori, bellissima l’ambientazione, ben rispettata la storia.
Così, mi è venuta voglia di rileggere il libro, del quale avevo solo alcune sensazioni.
Il film lo rispecchia molto fedelmente, fino a utilizzare la stesse battute, a parte qualche scena tagliata, ovviamente, e alcune modifiche sostanziali (ad esempio Ree nel libro ha due fratelli, Sonny e Harold, mentre nel film un fratello, Sonny, e una sorellina, Ashlee).
La storia si svolge sui monti Ozark, nello stato del Missouri, profondo Midwest. Ree Dolly ha 17 anni, due fratellini da accudire, da quando la madre si è allontanata dalla realtà e siede tutto il giorno su una sedia senza dire niente, e il padre Jessup, dopo anni passati a divertirsi con altre donne e a sintetizzare cocaina e altre droghe, è scomparso.
Scomparso, però, mentre era in attesa di processo, dopo aver ipotecato, all’insaputa della famiglia, la casa e i boschi intorno per pagare la cauzione. Jessup non si presenta in tribunale, e la polizia si presenta a casa Dolly per avanzare i propri diritti sulle loro proprietà.
Ree, però, è una vera Dolly, una dura in una comunità di duri e di persone a cui la vita ha sempre negato tutto, se non l’insegnamento di sopravvivere nonostante tutto. E così Ree si mette alla ricerca di Jessup, macinando chilometri, prendendo porte in faccia, suscitando odio nella comunità, ma anche rispetto, fino all’epilogo finale che non svelo…
Bellissimo, sia il libro che il film.
*giuliaduepuntozero
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