
Non so come ho fatto, io che ho come genere preferito quello giallo e una predilezione particolare per i gialli mediterranei, a stare 30 anni senza aver mai letto nulla di Massimo Carlotto.
Per fortuna ho rimediato, e mi metterò sotto nei prossimi mesi/anni per recuperare. L’ho incontrato alla Fiera del Libro di quest’anno, allo stand della casa editrice e/o, ho comprato *La verità dell’Alligatore*, il primo della serie dell’Alligatore, me lo sono fatta autografare, e l’ho divorato in un fine settimana.
Bello, proprio bello. L’Alligatore è un investigatore privato, un po’ borderline, ex detenuto, è stato in carcere 7 anni per un delitto che non ha commesso, dalla cui esperienza ha però ricavato un forte rispetto nei suoi confronti, considerato un giudice imparziale e giusto da tutti i detenuti, e rispettato da tutti. Amante del blues e del calvados _tanto quanto Fabio Montale lo è del jazz e del Lagavulin_, vive a Padova, dove conosce i migliori locali.
Raggiunto come al solito in un bar durante un concerto blues _l’unico modo per trovare l’Alligatore, la cui residenza è sconosciuta a tutti_, gli viene affidato l’incarico di ritrovare un detenuto in libertà provvisoria, accusato di un secondo omicidio, e ora scomparso. Il caso sembra facile, e con l’aiuto di Beniamino Rossini, il fido amico le cui battute con l’Alligatore valgano da sole la lettura del libro, presto lo raggiungono. Per scoprire però che la verità non sembra così ovvia, e che, nonostante le apparenze, Alberto Magagnin non è colpevole. In fondo l’Alligatore è una brava persona, e vuole scoprire la verità, anche se ciò lo porterà a scoprire un vaso di Pandora ormai chiuso da anni, e a mettere in pericolo la sua stessa vita.
Sul sito di Massimo Carlotto, la chicca finale a questo libro imperdibile: un lista di dischi da ascoltare come sottofondo musicale alla lettura de *La verità dell’Alligatore*, pubblicato da e/o come tutti i suoi titoli.
In un futuro parlerò anche de *Il fuggiasco*, un libro autobiografico, che racconta l’incredibile storia di Massimo Carlotto.
*giuliaduepuntozero
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