Worldhum ha compilato la lista dei libri di viaggio “most celebrated”, selezionando le preferenze di scrittori, riviste e siti specializzati
Non sono un grande lettore dei cosiddetti “Libri di viaggio”: sono pochi quelli che ho incrociato che mi siano veramente piaciuti.

E poi ci sono libri bellissimi di viaggio “atipici” – per esempio quelli di W.G. Sebald, che ha scritto cose meravigliose narrate da una voce che intraprende viaggi (Vertigini e Austerlitz) – che però non sono quasi mai rubricati fai libri di viaggio.
Mi son piaciuti, comunque, fra gli altri, Strade Blu di William Least Heat-Moon, oltre ad alcuni Bruce Chatwin e i libri di Colin Thubron, oppure, fatto qualche passo indietro, Omaggio alla Catalogna di George Orwell. E poi, naturalmente, il sublime Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert Pirsig.
Trovo assai interessante (per scoprire cose nuove) quanto hanno messo insieme i redattori di Worldhum: i cento libri di viaggio più amati (l’han pubblicato in giugno 2010, peccato averlo trovato solo ora, grazie alla segnalazione di un collega).
Va subito detto che – come spesso accade quando a compilare queste liste sono gli americani – la stragrande maggioranza dei libri è di scrittori di lingua inglese; quindi una selezione piuttosto strabica. Tuttavia merita uno sguardo: ho scoperto cose che paiono interessanti, che probabilmente vale la pena seguire.
La lista di Worldhum è il frutto di una selezione fra i libri di viaggio migliori segnalati da riviste, siti e blog, quindi i libri indicati complessivamente da tutte queste liste sono molti di più dei 100.
Ps. Sorprende che fra i 100 non ci sia On the road.
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