
Questa non è la recensione dell’ormai introvabile libro, *Nel buio dell’America* di Joyce Carol Oates, edito da Sellerio. No, io il libro ce l’ho _trovato casualmente al Libraccio due anni fa_ ma non l’ho ancora letto.
Questo post, quindi, è solo per segnalare che al Teatro Elfo Puccini di Milano _corso Buenos Aires 33_ dal 7 aprile al 2 maggio alla sala Bausch è messo un scena proprio lo spettacolo teatrale di Joyce Carol Oates.
Il seguito della poesia di Joyce Carol Oates -nella narrativa come nel teatro – è nel suo stesso offrirsi come inviolabile. La lama che trafigge l’anima rimarrà invisibile e la mano che la guida non si distingue dalla mano che offre un fiore o rivolge una carezza. La vita è un thriller, dunque: ma la sua minaccia non viene né da una specifica mania né da una definibile violenza. La vita è un thriller semplicemente nel suo essere la vita, quella che ogni giorno viviamo; quella che ci spia nella fiducia o nel rancore, nel desiderio o nel languore, nella veglia o nel sonno, nel rapimento e nella rabbia. [dal risvolto di copertina del libro]
Saprò dirvi di più non appena sarò andata a vederlo.
*giuliaduepuntozero
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