Per chi ancora non lo sapesse, segnalo che Iperborea – la storica casa editrice dedicata alla letteratura dei paesi del Nord Europa – ha inaugurato una collana dedicata al giallo/noir. Si chiama Ombre, e il primo titolo pubblicato è del norvegese Gunnar Staalesen, Satelliti della morte.
Il protagonista è un detective privato, Varg Veum, ricorda un Philip Marlowe di Chandler catapultato in una cupa Norvegia contemporanea.
Veum è il protagonista di molti romanzi di Staalesen (i primi pubblicati negli anni Settanta). Lo sfondo di Satelliti della morte mi ricorda quello svedese dei romanzi di Maj Sjöwall e Per Wahlöö: anche Staalesen è molto sensibile ai risvolti sgradevoli delle società del welfare del nord, ne punge e squarcia il ritratto di società felici per forza.
Il libro di Staalesen è capitato sulla mia scrivania per caso e – complice un viaggio in treno – me lo sono letto in fretta (cosa che mi capita raramente: leggere in fretta): me la sento di consigliarlo, comunque, sia a chi è appassionato di gialli/noir del nord, ma anche a chi li vuole assaggiare, senza passare dai best seller di cui tutti parlano, un romanzo di genere in arrivo da lassù.
Di Satelliti della morte ho scritto un po’ più a lungo anche qui.
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