Scrivere sui margini è segno distintivo del lettore ideale.
Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto.
Scrivere sui margini è segno distintivo del lettore ideale. Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto.
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Scrivere sui margini è segno distintivo del lettore ideale.
Alberto Manguel, “Appunti per una definizione del lettore ideale”, in Al tavolo del cappellaio matto, Archinto.
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Grazie grande Alberto Manguel! Sei un sacerdote della Letteratura che fa opera di Transustanziazione trasformando noi, poveri maniaci , in lettori ideali.
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vediamo … ho scritto a volte sui margini, ma spesso ho preso appunti sulla pagina dove è segnato il titolo o sull’ultima pagina, solitamente bianca.
ultimamente però …. non segno più libri e non scrivo più nulla se non la data in cui li compero.
e mi chiedo perchè!
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Bella!
Io scrivo sui margini, sottolineo, scrivo nell’ultima pagina bianca…
Domani parto, buone vacanze a tutti, ci risentiamo a settembre.
*giuliaduepuntozero
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e mi dan fastidio le edizioni con poco spazio bianco ai margini (o quasi nulla)
per me è comunque importante, sia per segnarmi passi, termini, posti, persone, sia per annotare impressioni e, a volte, veri e propri suoni onomatopeici (soprattutto “ahah”)
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